Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1947/1948
Serie A
01-02-1948 - Giornata: 20 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
SOSPESA


Alessandria US - Sampdoria UC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Diamante Luigi, Della Frera Giuseppe, Di Gennaro Silvio, Pietruzzi Mario, Rosetta Francesco, Tortarolo Francesco, Armano Gino, Albertelli Lanfranco, Traini Luigi, Coscia Aristide, Sotgiu Pietro All.: Reposi Giuseppe con D.T. Savojardo Amilcare

Formazione avversaria
SAMPDORIA UC: Lusetti, Borrini, Zorzi (I) Luigi, Ballico, Bertoni (II) Elio, Gramaglia, Parodi, Barsanti, Calichio, Bassetto, Rebuzzi (II) Italo. All.: Baloncieri Adolfo

Arbitro: Zambotto Antonio (Padova)
Note
Sospesa al 17’ per impraticabilità del campo sul risultato di 0-0 e rinviata al 4 aprile 1948. Spettatori: 14.000. Incasso: 3.000.000 lire. Giornata soleggiata, campo impraticabile. Inizio gara ore 14.30

Commento
Un avvenimento Quasi nazionale DOMANI ALESSANDRIA-MILAN AL “MOCCAGATTA” 25 MILA SPETTATORI Boniperti dice che i grigi vinceranno Domani al «Moccagatta» è di scena il Milan! L’incontro, del quale da una settimana parlano tutti i giornali sportivi, si presenta tiratissimo ed è inutile azzardare pronostici. Il Milan cercherà ogni mezzo per rinsaldare il suo primato approfittando del riposo del Torino, l’Alessandria giocherà con tutte le sue energie per conquistare i punti sul campo amico, anche per avere una certa tranquillità. Comunque l’anima del vecchio Piemonte calcistico è domani con i grigi: innumerevoli tifosi torinesi scenderanno domani ad Alessandria che sarà grigio-rossa-orso, un manicomio di tifo, insom¬ma! Ai «grigi» l'incarico di non d eludere l'aspettativa di tanti tifosi. Gli allenamentii e la formazione dei “grigi,, Dopo un tiratissimo allenamento tenutosi mercoledì scorso, i grigi si sono l’altro ieri sottoposti ad un allenamento atletico, dopo di che, tutti riuniti, si sono messi buoni buoni ad attendere il momento della partita. Stradella, a causa anche, oltreché dell’indisposizione, dell’insufficiente preparazione, non sarà in campo domani, e sarà sostituito da Traini; per Gallea invece, le speranze seno buone, ed il i bravo mediano si schiererà in campo con i «grigi». La formazione dovrebbe probabilmente essere la seguente: Diamante; Della Fiera, Di Gennaro; Gallea, Rosetta, Torlarolo; Armano, Pietruzzi (Coscia), Traini, Lustha (Coscia) e Sotgiu. Le condizioni del campo il campo di gioco, debitamente ritoccato e sistemato, e sgravato di parte dei fango, si presenta ora bene, sia all’aspetto che alla prova pratica. Squadre di operai si sono altercate nei lavori di riattamento: in caso di cattivo tempo il campo verrà cosparso di pula di riso (immagazzinata in gran quantità per ogni evenienza !) che servirà ad assorbire l’umidità ed a conservare il terreno sodo anche sul fondo e non solo alla superficie. E quindi impossibile che la partita possa essere sospesa per impraticabilità del campo. (Il Piccolo, 07/02/1948) ALESSANDRIA BATTUTA DAL FANGO Si è giocato esattamente diciassette minuti, poi il signor Zambotto, temendo di essere completamente inghiottito dal fango del campo Moccagatta ha mandato tutti a casa. Già prima dell’inizio il capitano della Sampdoria, piantatosi rispettosamente sull’attenti l’aveva avvertito: – Signor arbitro, c’è fango… – Lo vedo anch’io – aveva risposto Zambotto, affondando dignitosamente in un palmo di melma. – Ma non si può giocare… – È quello che constateremo. Per il che Traini, il debuttante centrattacco dei grigi, invece di dare il calcio d’inizio aveva sparato un «campanile» alto come un grattacielo, sperando che al ritorno su questo misero mondo la palla rimbalzasse subito. La sfera invece aveva fatto «ciak» e non si era alzata. Portatisi in gruppo una ventina di metri più in là giocatori e dirigenti avevano ripetuto l’esperimento e questa volta il pallone, dopo un altro viaggio stratosferico e un altro potente «ciak» si era alzato, chi dice di due chi di tre dita. Il via allora era stato dato, ma un via provvisorio, perché come si è detto la partita è stata poi sospesa. Il provvedimento è alquanto strano: o il campo era davvero impossibile e allora non si doveva iniziare; se invece era praticabile al primo minuto lo era anche al 17’ perché il fischio dell’arbitro avvenne davvero a ciel sereno e la pioggia aveva sin dal mattino lasciato posto a un bel sole, né c’erano neve o nebbia. Ad Alessandria si dice poi che altre partite, quella con la Juventus lo scorso anno, ebbero un terreno ancor peggiore e questo è difficile crederlo, perché oltre un certo limite il campo diventa palude. Comunque l’arbitro cosi giustifica la sua decisione: «Camminando su quel pantano i ventidue hanno rotto ancora la patina superiore che offriva una certa resistenza. Era impossibile continuare». Gramaglia, capitano della Sampdoria, afferma: «Il campo era impraticabile prima, come abbiamo tatto notare all’arbitro, lo era nei pochi minuti di gioco e per mio conto lo è ancora adesso». Coscia, capitano dei grigi, ha detto che la decisione danneggiava la sua squadra, dato che gli avversari erano già molto provati, ma sportivamente ha riconosciuto che una sorpresa su una simile mota sarebbe stata possibile anche a suo svantaggio, e che in definitiva non si poteva criticare la sospensione. In sostanza l’arbitro ha usato una procedura imperfetta, ma sostanzialmente non ha avuto torto. Nei pochi minuti di gioco si sono potuti vedere due buoni interventi di Lusetti, una magnifica presa volante di Diamante e alcuni notevoli tocchi del pallone da parte del giovane Traini. Su una punizione ben dosata da Rosetta il centravanti alessandrino ha anzi sfiorato il successo. Se questa azione fosse stata realizzata, avrebbe il signor Zambotto interrotto ugualmente la partita? (Paolo Bertoldi, «Stampa Sera», 2 febbraio 1948) Una splendida giornata ed un campo da tre milioni d’incasso. Aveva piovuto durante la notte ed il terreno di gioco visto così, di primo acchito, tutto lindo e livellato sembrava il più adatto per disputare una partita. Entrarono in campo, pochi istanti prima dell’inizio, i «ragazzi» della locale Triestina, vincitori di un torneo cittadino. Cerimonia della consegna della coppa e medaglie; e le prime orme dei passi si stamparono allora sul terreno di gioco. Entrarono poi le squadre ed incominciarono i tiri preliminari. Fin qui nulla di notevole. Si effettua il sorteggio ed allora il capitano della Samp, Gramaglia, solleva la prima eccezione sulla praticabilità del campo. L’arbitro Zambotto di Padova prima tentenna, poi si decide e fa lanciare due volte in aria il pallone nel punto più fangoso del campo: in verità la sfera non rimbalza eccessivamente, si solleva però da terra una decina di centimetri, tanto quanto basta all’arbitro, in un primo momento, per fare iniziare la gara. L’Alessandria, assente Stradella, prova il centrattacco Traini, un pezzo di giovanottone proveniente da San Benedetto del Tronto. Traini fu, lo scorso anno, il capocannoniere del girone C centromeridionale. Il ragazzo dimostra di sapercela fare perché balza innanzi ed impegna subito Lusetti con un bel tiro. L’azione si capovolge e Della Frera commette un fallo su Calichio dal limite dell’area. Il gioco sul terreno pesantissimo è alterno, ad una bella parata di Diamante seguono due tiri, uno di Coscia ed uno di Traini che, sfruttando prontamente una punizione battuta da Tortarolo, costringe Lusetti a gettarsi in tuffo. Due calci di punizione sono ancora concessi all’Alessandria che nel periodo dal 15’ al 20’ di gioco è tutta protesa all’attacco e cerca sfruttare il momento favorevole perché i sampdoriani dopo l’inizio velocissimo manifestano evidenti segni di stanchezza. Il terreno è tutto costellato di impronte, la palla schizza oppure si ferma a seconda dove batte, i giocatori liguri ad ogni pie’ sospinto richiamano l’attenzione dell’arbitro. Un fischio. Che avviene? Zambotto decreta la sospensione della partita ed esce dal campo. Il pubblico non sa spiegare la ragione, ma ecco l’altoparlante: «il pubblico è pregato di attendere la decisione circa la ripresa della partita dopo il colloquio che si sta svolgendo tra l’arbitro ed il commissario di campo». Poi un’ulteriore decisiva comunicazione che sospende la gara. Vivacissimi commenti, come potete immaginare, tra il pubblico che non si decide a sollare in campo. I «supporters» genovesi pretendono il rimborso del biglietto e protestano – e sono in molto, perché è stato effettuato un treno speciale da Genova – ma poit utto si placa e la folla sciama per la città. Ora domando all’arbitro Zambotto: 1) Perché limitò ad un ristretto spazio di terreno la prova del rimbalzo della palla (circa 50 metri quadrati su oltre seimila) escludendo tutta la parte del terreno verso le gradinate popolari? 2) Quali sono state le ragioni che lo hanno indotto a sospendere la gara dopo la positiva effettuata? 3) Per quale ragione consultò il commissario di campo? Secondo noi l’arbitro doveva fare una sola cosa: non iniziare la partita. Sembra che la partita si ripeterà il 19 marzo. (Augusto Rangone, «Tuttosport», 2 febbraio 1948) La splendida giornata primaverile e il desiderio di rivedere i grigi sul campo di Moccagatta nell’incontro con la Sampdoria in cui era preannunciato il tanto atteso esordio di Traini a centrattacco, a cagione anche dell’indisposizione di Stradella, ha fatto affluire allo Stadio Comunale oltre dodicimila spettatori. L’ansia del pubblico era pure giustificata dal comportamento negativo dell’Alessandria in queste ultime dispute e dall’acceso desiderio dei liguri, naviganti in acque procellose, di risalire lentamente in classifica per accedere alla zona di salvezza. Ma tutte queste apprensioni sono andate deluse. Prima di iniziare la partita l’arbitro, pressato dagli ospiti, faceva lanciare il pallone per constatarne il rimbalzo che, in alcune zone, effettivamente non si è verificato per il fondo assai pesante. Tuttavia dava inizio alle ostilità e subito Traini, con un tiro rasoterra, la cui efficienza risentiva dello stato del terreno, impegnava seriamente il portiere Lusetti che bloccava giusto in tempo nell’angolo sinistro. Poi erano i grigi a subire un calcio di punizione dal limite dell’area fatale e il gioco, susseguentemente, stagnava a metà campo in vari allunghi della palla che sovente non raggiungeva il segno; altre volte erano schermaglie furibonde tra giocatori in contesa della sfera di cuoio e alla ricerca dell’equilibrio insidiato dal viscido campo. Al 15’ la rete genovese era bersagliata da due secchi tiri di Coscia e di Tortarolo, entrambi bloccati. Seguivano due calci di punizione contro la Sampdoria e quindi, al 17’, altro calcio contro i liguri dall’area di rigore. Pochi secondi dopo, l’arbitro fermava una rimessa laterale e, tra lo stupore generale, sospendeva l’incontro ritenendo impraticabile il campo di gioco. In fretta la Sampdoria raggiungeva gli spogliatoi mentre il pubblico, incredulo, rimaneva al suo posto, ben rammentando come altre partite fossero state disputate sul nostro campo in condizioni peggiori per acqua, neve e fango intenso. Poi gli altoparlanti annunciavano che il Commissario di campo stava discutendo con Zambotto sull’opportunità di riprendere il gioco. Il pubblico si rasserenava nella fiduciosa attesa, ma cinque minuti dopo erano ancora gli altoparlanti ad annunciare la definitiva sospensione della partita. Lentamente le molte migliaia di spettatori hanno sfollato verso il centro. Non resta ora che attendere la nuova data per questo atteso incontro mentre si profila assai ardua la disputa di domenica prossima contro i diavoli rossoneri del Milan. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 2 febbraio 1948) L’arbitro Zambotto, appena entrato in campo, ha allargato desolatamente le braccia, poi quando le squadre erano già allineate, su invito di Gramaglia, ha costatato che il pallone assolutamente non rimbalzava su tutto quel fango, anche se esso era stato accuratamente livellato. Malgrado ciò la partita ebbe inizio fra il disappunto dei sampdoriani. Dopo 5’ il terreno era trasformato in un campo arato da un contadino burlone. Il pallone, per quanto colpito rabbiosamente, non faceva altro che adagiarsi comodamente nella melma e chi lo voleva smuovere doveva andare premurosamente a fargli visita. Pareva impossibile giocare, ma i grigi riuscivano lo stesso a combinare qualcosa che somigliava al gioco del calcio e a procurare all’1’, all’8’ e al 15’ tre grossi spaventi a Lusetti. Al 18’ Zambotto ne aveva abbastanza e più di lui ne avevano abbastanza i sampdoriani che accoglievano con sollievo il fischio. Con 18’ di gioco su quel terreno non è possibile dare un giudizio sulle squadre e sui giocatori. Adesso si aspettano le decisioni della Federazione per il ricupero. (Carlo Gallia, «La Gazzetta dello Sport», 2 febbraio 1948) RISULTATI: [19ª giornata, 25 gennaio 1948] Atalanta-Livorno 3-1 Bologna-Salernitana 4-0 Fiorentina-Lazio 4-1 Juventus-Bari 6-0 Milan-Torino 3-2 Napoli-Internazionale 3-0 Pro Patria-Vicenza 2-0 Roma-Lucchese 4-2 Sampdoria-Modena 0-0 Triestina-Genoa 1-0 Riposa: Alessandria [20ª giornata] Atalanta-Pro Patria 2-2 Livorno-Bari 1-1 Juventus-Bologna 0-1 Genoa-Fiorentina 1-2 Internazionale-Triestina 1-1 Lucchese-Napoli 2-1 Modena-Torino 0-3 Salernitana-Roma 0-1 Vicenza-Milan 0-0 riposa: Lazio CLASSIFICA: Milan 30; Torino* 29; Triestina 24; Internazionale, Juventus 23; Bologna, Fiorentina 22; Atalanta, Pro Patria 20; Modena, Roma 19; Lazio, Livorno 17; Genoa, Lucchese 16; Alessandria^, Salernitana 15; Bari 14; Sampdoria^, Vicenza 13; Napoli 11. *: una gara in più. ^: una gara da recuperare MARCATORI: 15 gol: Quaresima (Inter) 13 gol: Mazzola (Torino) 11 gol: Boniperti (Juventus) Il punto sul campionato Pareggio della capolista Milan in casa del Vicenza ne aveva approfittato il Torino che ha espugnato il campo del Modena andando in rete con Gabetto, Fabian e Menti su rigore portandosi a meno un punto dalla vetta. Nell'incontro più atteso della giornata l'Inter e la Triestina avevano pareggiato. Caduta casalinga della Juventus che veniva sconfitta dal Bologna: decisivo Gritti che aveva permesso ai felsinei di avvicinarsi ad un punto dai bianconeri. Preziosa vittoria della Fiorentina in casa del Genoa: a segno per i viola Suppi e Badiali. Quattro reti e spettacolo nel pari tra Atalanta e Pro Patria. Il Napoli era incappato nell'undicesima sconfitta stagionale sul campo della Lucchese.

SOSPESA

Alessandria US - Sampdoria UC 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Diamante Luigi, Della Frera Giuseppe, Di Gennaro Silvio, Pietruzzi Mario, Rosetta Francesco, Tortarolo Francesco, Armano Gino, Albertelli Lanfranco, Traini Luigi, Coscia Aristide, Sotgiu Pietro

All.: Reposi Giuseppe con D.T. Savojardo Amilcare

Formazione avversaria

SAMPDORIA UC: Lusetti, Borrini, Zorzi (I) Luigi, Ballico, Bertoni (II) Elio, Gramaglia, Parodi, Barsanti, Calichio, Bassetto, Rebuzzi (II) Italo. All.: Baloncieri Adolfo

Arbitro: Zambotto Antonio (Padova)

Note

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

SOSPESA

Alessandria US - Sampdoria UC 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Diamante Luigi, Della Frera Giuseppe, Di Gennaro Silvio, Pietruzzi Mario, Rosetta Francesco, Tortarolo Francesco, Armano Gino, Albertelli Lanfranco, Traini Luigi, Coscia Aristide, Sotgiu PietroAll.: Reposi Giuseppe con D.T. Savojardo Amilcare

Formazione avversaria

SAMPDORIA UC: Lusetti, Borrini, Zorzi (I) Luigi, Ballico, Bertoni (II) Elio, Gramaglia, Parodi, Barsanti, Calichio, Bassetto, Rebuzzi (II) Italo. All.: Baloncieri Adolfo

Arbitro: Zambotto Antonio (Padova)

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Diamante Luigi, Della Frera Giuseppe, Di Gennaro Silvio, Pietruzzi Mario, Rosetta Francesco, Tortarolo Francesco, Armano Gino, Albertelli Lanfranco, Traini Luigi, Coscia Aristide, Sotgiu Pietro

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