Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1947/1948
Serie A
07-03-1948 - Giornata: 25 - Bologna - Comunale


Bologna FC - Alessandria US 3 - 2 (1 - 2)
RETI: 32. Gritti M. [Bo] , 74. Mayer "Mike" I. [Bo] , 77. Mayer "Mike" I. [Bo] 16. Armano G.[A], 44. Armano G.[A]

Alessandria US Diamante Luigi, Della Frera Giuseppe, Di Gennaro Silvio, Gallea Cesare, Rosetta Francesco, Tortarolo Francesco, Armano Gino, Pietruzzi Mario, Stradella Carlo, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Kovács Lajos

Formazione avversaria
Vanz (I) Glauco; Spadoni, Brandimarte (II) Aldo; Cingolani, Sárosi (II) Béla, Marchi; Baiocchi, Arcari (IV) Bruno, Mayer "Mike", Gritti, Taiti. All.: Lelovics Gyula.

Arbitro: Bertolio Giacomo (Torino)
Note
Angoli: 2-3 (0-2). Spettatori: 12.000 («Gazzetta dello Sport» e «Corriere dello Sport») oppure oltre 15.000 («Tuttosport»). Incasso: 4.000.000 lire. Giornata primaverile. Inizio gara ore 14.30

Commento
DOPO IL SUCCESSO DI VICENZA DOMANI I GRIGI AFFRONTANO IL GENOA Oltre 5000 tifosi genoani al Moccagatta - Due treni speciali da Genova ~ Rientrerà Traini? Domani il campo Moccagatta sarà teatro di una contesa di eccezionale interesse. Il Genoa scende tra noi come ai tempi di Sardi, Santamaria, Devecchi, Burlando ecc. per disputare una posta che può essere decisiva per entrambe. C’è in aria un’atmosfera di grande battaglia, c’è da cancellare la sconfitta patita a Genova nell’incontro di andata (0-3) di fronte ad un pubblico che aveva vietato agli sportivi e dirigenti alessandrini di applaudire la propria squadra, qualunque fosse il risultato e l’andamento della partita. Oggi, grigi e rosso-blu si trovano a disagio in coda al plotone e sotto l’incubo della retrocessione. Contro il baldanzoso Milan, capolistadel girone, i compagni di Verdeal hanno capovolto il pronostico fermando i rosso-neri nella trionfale corsa al primato. Quando le squadre si trovano con l’acqua alla gola, la forza della disperazione fa compiere miracoli e si veda la partita di Vicenza, dove i grigi sono passati con la foga e la forza di una squadra di classe superiore (ed altrettanto dicasi per la sfortunata prova di Bologna!) ed ogni partita assume un aspetto proprio, e basta un nonnulla per invertire la situazione. I favori della carta, i commenti dei tecnici, la passione dei tifosi, possono ricevere smentite sensazionali. In queste contese occorre fiato e tenacia, fiato per non giungere secondo nelle dispute per la palla con l’avversario, tenacia per poter superare eventuali periodi critici. Comunque la lotta è aperta ed il nostro pubblico darà prova di maturità sportiva comportandosi meglio dei liguri e l’incitamento ai grigi verso il conseguimento di una meritata affermazione non dovrà cessare._ Le partite casalinghe debbono fornire alla nostra squadra i punti necessari per evitare il tracollo. Contro i rosso-blu i grigi debbono tenere la palla a terra e puntare decisamente a rete. Alessandria-Vicenza 3-0 Una bella partita dei «grigi» che si è conclusa con un netto punteggio: hanno segnato Soffrido, Stradella e Sotgiu. Tutti i giocatori si sono prodigati per la vittoria: verso la fine del secondo tempo Tortarolo veniva espulso per scorrettezze. A Salice i «grigi» ritornano domattina I grigi, dopo la vittoria sul Vicenza, si sono portati a Salice, da dove partiranno, dopo un periodo di assoluto riposo, domani mattina per raggiungere la sede in vista dell’incontro col Genca. La formazione della squadra essendo improbabile la presenza in campo di Gallea, infortunato, la formazione sarà demani quasi sicuramente la seguente: Diamante, Della Frera. e Di Gennaro; Tortarolo, Rosetta e Coscia; Armano, Pietruzzi, Stradella, Soffrido e Sotgiu. (Il Piccolo, 13/03/1948) Diremo subito, e non per un inutile elogio, che l’Alessandria non meritava e non doveva perdere sul campo petroniano. Era giunto al riposo in vantaggio (2 a 1), ma il risultato numerico esatto avrebbe dovuto essere almeno quello di 3 a 1. Infatti ben due volte la palla era uscita a lato dei pali, e un’altra, a portiere battuto, la traversa aveva detto di no. In più c’era stato il migliore e maggiore gioco svolto dai grigi. Ma l’Alessandria ebbe il torto di incorrere in un grave errore, quello cioè di chiudersi in difesa quando la contesa riprese dopo il riposo. Solo per questa ragione i petroniani raggiunsero prima il pareggio e colsero poi la vittoria. Sarebbe stato sufficiente che gli ospiti, anche se in tono minore, avessero tenuta sotto la mira del proprio attacco la difesa petroniana, perché i rossoblù non riuscissero, per lo meno, a raccogliere l’intera posta. Quando i grigi si accorsero dell’errore era troppo tardi. Il Bologna, ormai andato in vantaggio, aveva ripreso fiducia e si sentiva galvanizzato; subì la pressione finale degli avversari, ma tenne duro. Indubbiamente fortunoso il successo odierno del Bologna, ma, del resto, a offrirlo fu proprio la squadra che avrebbe dovuto coglierlo. L’Alessandria aveva iniziato in tono guardingo, poi, vista la possibilità di distendersi con una certa tranquillità, era partita all’attacco chiamando al lavoro, con indubbia pericolosità, la difesa dei locali e particolarmente Vanz, che dovette intervenire varie volte, fino a tanto che al 16’ capitolava. A batterlo fu Armano; palla avuta da Pietruzzi, scartamento di Brandimarte e tiro. Vanz respinse, ma pronto Stradella raccolse e porse ancora ad Armano, che questa volta collocò in rete. Nel corso del quarto d’ora successivo poco mancò che i grigi non aumentassero il vantaggio; la sfortuna e Vanz si opposero. Al 31’ fu la traversa a sostituirsi al guardiano rossoblù, irrimediabilmente battuto. Il pericolo scosse il Bologna, che reagì, e su rovesciamento di fronte Gritti ebbe modo di ristabilire l’equilibrio. Raccolta una palla mandata avanti dalla mediana, dribblò due avversari, entrò in area e dall’altezza del disco di rigore fece partire il tiro che mandò la palla alle spalle del momento. I grigi ripresero presto le redini del gioco e dopo alcune azioni, quando stava già per giungere di riposo, tornarono in vantaggio. Ancora una volta fu Armano a concludere una bella azione Gallea-Soffrido-Pietruzzi. L’ala destra si liberò di Marchi e di Brandimarte, precedette l’uscita di Vanz e collocò in rete di precisione. L’inizio della ripresa, che presentò il Bologna con tutto l’attacco rimaneggiato, fu di marca alessandrina, ma i grigi ebbero, come dicemmo, forse il torto di chiudersi piano piano in difesa. Fu questo l’errore che determinò una sconfitta che, così come le cose si stavano mettendo, nessuno preventivava. Il Bologna diede vita a una pressione disordinata ma ostinata (in questa fase Bertolio non rilevò un fallo di mano, nettissimo in area, di Tortarolo), che alla fine portò i suoi frutti. La mezz’ora stava per giungere, si era al 29’ e su una delle tante azioni partenti dal piede di Baiocchi la palla finì a Mike che, liberissimo, ebbe modo di aggiustarsela e far partire un tiro dal limite contro il quale nulla poté Diamante. Di nuovo «pari», ma da rilevare che al 21’ Bertolio aveva annullato un gol di Stradella che a noi era parso regolare. Il pareggio restituì indubbiamente fiducia ai petroniani che, baldanzosi, si mantennero in area dei grigi, i quali al 32’ furono costretti alla resa. Un fallo di Pietruzzi su Mike offrì a Sárosi II l’occasione di una punizione dal limite. Il tiro, quanto mai perfetto, spiazzò diamante e la palla, raccolta di testa da Mike, finì senza difficoltà nel fondo della rete. La reazione dell’Alessandria fu immediata, ma non portò a risultati concreti: al 42’ un tiro di punizione di Armano, seppure faticosamente, fu neutralizzato da Vanz; così come un angolo a un minuto dalla fine non ebbe esito alcuno, e il fischio finale di Bertoglio trovò ancora i grigi in area rossoblù. L’Alessandria ha fatto spicco. È una squadra che applica il sistema con buona concezione e con uomini che dimostrano di svolgerne i temi con facilità. Ha ottimamente impressionato per il suo gioco, e assai difficile appare scegliere dal mazzo grigio i migliori elementi. Forse Della Frera, Armano e Tortarolo sono quelli che più si sono messi in evidenza. Ma bravo è apparso Diamante, continuo Di Gennaro, potente Rosetta, intelligente Gallea, costruttivi Pietruzzi e Soffrido, intraprendente Stradella, redditizio Sotgiu. Un complesso verso il quale oggi il destino calcistico è stato avverso, ma che comunque merita maggior fortuna. Per contro il Bologna, malgrado il successo, così come ci è apparso dalle sue ultime esibizioni non ha convinto. Manca come squadra, e oggi le assenze di Cappello, che dovrà operarsi di ernia, e di Giovannini, si sono fatte sentire. Particolarmente in difesa, dove l’esordiente Brandimarte ha palesato di non poter per nulla rappresentare l’uomo di cui il Bologna ha bisogno e tanto meno il sostituto di Ricci (oggi festeggiato all’inizio della partita con la consegna di una medaglia d’oro e di una pergamena offerta dai tifosi rossoblù). Degli altri da segnalare Vanz stranamente incerto, Cingolani giù di tono, Mike apatico e abulico (le due reti segnate lo assolvono solo limitatamente), Marchi dal rendimento normale. Ottimi Spadoni, Sárosi II, forse il migliore, Gritti, Arcari, sempre il solito lavoratore, e Baiocchi. (R.T. Fabbri, «Tuttosport», 8 marzo 1948) Puntigliosa partita del Bologna che pur costretto a schierarsi privo di Giovannini e di Cappello è riuscito ad avere la meglio sulla degna avversaria riscattando con un eccellente finale l’abulica condotta di gara tenuta per oltre 60 minuti. Quella che ormai segnava una certa sconfitta, nel breve giro di tre minuti si è trasformata in una vittoria acciuffata per il rotto della cuffia. Il Bologna si trovava subito in difficoltà di fronte ai grigi, costretta a rinunciare al valido apporto di Lushta e di Coscia, giacché la squadra di Kovács afferrava sin dall’inizio le redini dell’incontro ponendo più volte in serio pericolo la porta difesa da Vanz. Allo sbandamento dei rossoblù contribuivano soprattutto le incertezze di Brandimarte e la non felice giornata della linea mediana. Al 16’ la rete di Armano permetteva agli ospiti di portarsi meritatamente in vantaggio e poi il Bologna continuava a subire la pressione dei grigi. Un minuto dopo Stradella mancava di un soffio la seconda rete e al 30’ ancora Armano colpiva la traversa a portiere battuto. Solo una prodezza individuale di Gritti ristabiliva le distanze, ma sul finire del primo tempo era ancora l’Alessandria a segnare. Nella ripresa i grigi arretravano prudentemente gli interni e l’estrema difesa aveva il suo da fare a infrenare le manovre avvolgenti del Bologna. Sembrava ormai che il risultato fosse acquisito a favore degli ospiti quando in un finale convulso interveniva Mike a risolvere la situazione. Partita garibaldina dei grigi tra i quali hanno fatto spicco i due terzini e la mediana per la mole di lavoro sostenuta da un capo all’altro dell’incontro. Nel quintetto di punta va segnalata l’ottima prestazione di Armano. Del Bologna, spaesato Spadoni a destra, visibilmente emozionato, Brandimarte non a posto in mediana; dell’attacco attivissimo Gritti dalle idee sempre lucide. Le due stoccate di Mike possono far perdonare al magiaro le molte ingenuità messe precedentemente in vetrina. Sulla linea del normale rendimento la partita di Arcari, Baiocchi e Taiti. Le reti. Al 16’ Armano, avuta la palla da Gallea, fugge velocissimo; gli si fa incontro Brandimarte che riesce a togliergli la palla, ma il terzino la riperde da novellino e l’estrema destra può così mettere al centro una buona palla, Vanz tocca di pungo ma non riesce ad allontanare la minaccia, riprende Soffrido che restituisce ad Armano il quale può battere comodamente il guardiano rossoblù. Al 32’ Gritti, avuta poco oltre la metà campo la palla da Sárosi, fila tutto solo verso l’area avversaria e da circa 15 metri fa partire un tiro angolatissimo che sorprende Diamante. Al 44’ scende Stradella che evita l’intervento di Brandimarte e dà ad Armano: tiro secco e niente da fare per Vanz. Nella ripresa, al 29’, rimessa laterale lunghissima di Sárosi; palla respinta da Della Frera, raccolta al volo da Mike. Tiro, pareggio. Al 32’, infine, Sárosi batte una punizione dal limite concessa per fallo di Tortarolo su Arcari. Tiro molto angolato sulla destra di Diamante, intervento di testa di Mike e palla in rete. Ottimo l’arbitraggio di Bertolio. Prima dell’inizio i fedelissimi rossoblù hanno consegnato a Secondo Ricci una pergamena e una medaglia d’ora a ricordo. L’eccedenza della sottoscrizione è stata, con simpatico gesto, offerta alla cassa del Gruppo dei Giornalisti Sportivi. All’inizio della ripresa l’attacco rossoblù assumeva il seguente schieramento: Mike, Taiti, Arcari, Gritti, Baiocchi. Al 18’ e al 27’ altri spostamenti nel quintetto di punta rossoblù. (Sandro Delli Ponti, «La Gazzetta dello Sport», 8 marzo 1948) Sino al 27’ della ripresa, il Bologna era sotto l’incubo della sconfitta. La vittoria conquistata è dovuta all’ardore combattivo di tutta la squadra che ha saputo cancellare con venti minuti di franca azione i precedenti minuti di nebulosa condotta. L’assenza di Cappello e di Giovannini si è palesemente ripercossa. Il Bologna può anche ringraziare l’Alessandria se non si è verificata una grossa sorpresa. I grigi infatti hanno mancato tante e tante di quelle occasioni, delle quali devono essersi rammaricati vivamente al termine della contesa. Il debutto di Brandimarte non è stato, purtroppo, dei più felici: l’emozione ha impedito al pescarese di emergere. Egli ha commesso diversi errori, molti errori, ma non attribuiremo a lui la responsabilità maggiore se ad un certo punto i veltri si sono trovati alle prese con lo spauracchio della sconfitta. In prima linea abbiamo visto un Mike passivo nel primo tempo, più risoluto nel secondo, tanto che ha segnato due reti; un Arcari sempre pieno di buona volontà; un Gritti intraprendente ed agile; due ali che hanno alternato periodi di eccellente ispirazione a pause stranissime. Nemmeno la mediana è piaciuta completamente. Insomma, chi ha osservato attentamente il Bologna, oggi, non può averne tratto un’impressione del tutto favorevole. L’Alessandria può davvero imprecare alla sorte, come può rimproverare ai propri attaccanti lo sciupio dei gol che sembravano già fatti. Piacevole squadra, quella dei grigi. Veloce e scattante all’attacco, dove spiccavano le virtù di Stradella, la continuità degli interni, la combattività delle ali; elastica nella mediana, pronta e decisa nei terzini, con un portiere che sa il fatto suoi, ha ceduto di misura ed esce a testa alta dal confronto odierno. Avrebbe meritato diversa fortuna. Gioco pigro e sonnolento fino al 16’; poi l’incontro si ravviva alla prima rete dei grigi, segnata da Armano. L’Alessandria avrebbe potuto aumentare il vantaggio un minuto dopo, allorché Stradella piombava in area, ma sferrava alto il tiro. Il Bologna appare disorientato, ma si risolleva al gol di Gritti, al 32’, ricadendo però successivamente nell’apatia, tanto che l’Alessandria può nuovamente segnare al 44’ con Armano, con la complicità collettiva di cinque rossoblù. Ridda di spostamenti in prima fila nella ripresa. Il Bologna è ora più vispo, e l’Alessandria deve subire la supremazia antagonista. Gli ospiti arretrano le mezze li. Infelice tattica! Tuttavia hanno uno sprazzo al 22’, quando Stradella segna, ma l’arbitro annulla. Il Bologna si avvede che il pericolo che sovrasta è grave. La squadra si batte ora con l’orgoglio e la volontà più decisa. Finalmente, al 28’, Mike può farsi luce e pareggiare. Cinque minuti dopo l’ungherese si riabilita del tutto, ottenendo la rete della vittoria. Un ultimo pericolo per il Bologna al 43’, quando Stradella impegna Vanz in una difficile parata a terra su calcio di punizione. (Gianni Rossi, «Corriere dello Sport», 8 marzo 1948) L'Alessandria superata per 3-2 ANCHE A BOLOGNA SFORTUNATI I GRIGI Quando l’arbitro torinese Bertolio ha fischiato la fine della gara i quindicimila spettatori hanno tirato un sospiro di sollievo. Era terminata in modo assai brillante – i due punti in classifica – una partita piuttosto scialba della squadra petroniana. Dell’esito del confronto non potevano, certo, dichiararsi soddisfatti gli alessandrini che dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio (2-1) avevano dovuto subire la sconfitta. Certo, tutti erano convinti che un risultato di parità sarebbe stato più rispondente ai valori in campo. Inizia la segnatura Armano (16’) riprendendo il pallone respinto da Vanz su tiro di Soffrido. Il pareggio veniva colto da Gritti con azione personale al 32’, mentre sempre Armano riportava l’Alessandria in vantaggio allo scadere del tempo. La ripresa, anche per la tattica difensiva adottata dai grigi, vide un risveglio di attacchi dei rossoblù che pervenivano al pareggio ed alla vittoria per merito di Mike (29’ e 32’). Da segnalare un palo ed una rete alessandrina annullata dall’arbitro. («Stampa Sera», 8 marzo 1948) RISULTATI: [23ª giornata] Bologna-Lucchese 2-2 (giocata il 4 marzo 1948) [25ª giornata] Atalanta-Juventus 0-0 Bari-Vicenza 1-0 Fiorentina-Pro Patria 1-0 Genoa-Milan 3-1 Internazionale-Sampdoria 2-4 Lazio-Napoli 0-0 Livorno-Modena 1-1 Salernitana-Triestina 2-2 Torino-Roma 4-1 Riposa: Lucchese CLASSIFICA: Milan 37; Torino 35; Juventus 30; Triestina* 29; Fiorentina 28; Bologna 27; Atalanta 26; Internazionale, Modena 25; Livorno 23; Pro Patria 22; Sampdoria, Bari, Roma 21; Lazio 20; Lucchese, Genoa 19; Alessandria*, Salernitana 18; Vicenza* 17; Napoli* 15. : una gara in meno. *: due gare in meno. MARCATORI 16 gol: Quaresima (Inter) 15 gol: Boniperti (Juventus), Mazzola (Torino) 13 gol: Bassetto (Sampdoria), Tieghi (Livorno) 11 gol: Gabetto (Torino), Menti (Torino), Puricelli (Milan), Turconi (Pro Patria), Zapirain (Inter) 10 gol: Carapellese (Milan), Dalla Torre (Genoa), Loik (Torino), Pernigo (Modena) 9 gol: Amadei (Roma), Gritti (Bologna), Lorenzi (Inter) Il punto sul campionato Era caduta la capolista del campionato Milan, alla terza sconfitta stagionale, per opera del Genoa riducendo il distacco a più due punti sul Torino che aveva sconfitto la Roma, scesa in campo con una formazione decimata dalle assenze. Una bella partita alla quale è mancato soltanto il brivido del gol: Atalanta e Juventus hanno giocato in velocità dando vita ad azioni ben congeniate a cui è mancato soltanto la rete. Quattro reti e spettacolo all'Arechi di Salerno nel pareggio tra Salernitana e Triestina. Il Napoli, ultimo in classifica, era uscito indenne dalla sfida con la Lazio riuscendo ad avvicinarsi al Vicenza battuto sul campo del Bari: decisivo il gol di Orlando.