Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
28-06-1942 - Giornata: 32 - Piacenza - Barriera di Genova


Reggiana AC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 48. Sala D. [Re] 82. Foglia M.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Pietrasanta Piero, Simontacchi Angelo, Ghidini Ferruccio, Vitto Luigi, Pochettini Mario, Rossi Francesco, Foglia Mario, Fibbi Arrigo, Orsi Franco, Bocchio Ferruccio All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Martinelli; Duo, Caraffi; Sala, Montanari, Salati; Colaussi (I) Giordano, Simonini, Violi, Pilla, Biagini. All.: Ruozi William

Arbitro: Neri Ettore (Vicenza)
Note
Giocata in campo neutro per la squalifica del Mirabello Angoli: 3-5 Inizio gara ore 17:00

Commento
Due squadre largamente rimaneggiate al nostro stadio del Littorio, scelto dal Direttorio Divisioni Superiori per la disputa dell’incontro tra granata reggiani e grigi alessandrini essendo il terreno del Mirabello squalificato per l’invasione del campo operata in occasione della partita Reggiana-Pescara di quindici giorni or sono. Pubblico scarso – apertamente schieratosi a favore dell’undici emiliano in campo – e contesa equilibrata durante la quale la Reggiana non ha mancato però di mettere in mostra un gioco più organico e più appariscente nonostante le numerose assenze di atleti titolari. Soprattutto, i granata hanno messo in vetrina due ottimi elementi: un portiere giovane, agilissimo, pronto e sicuro, Martinelli, numero uno in campo ed autore di superbe parate in serie, applauditissime e perfette, ed un centromediano validissimo ed instancabile, Montanari, dalla continuità e dall’esuberanza veramente sorprendente. Due ottimi ragazzi, questi, che hanno recato un validissimo contributo nel contenere le sfuriate avversarie appoggiate essenzialmente dall’insidioso Foglia. Tutto l’impianto granata è parso d’altra parte abbastanza solido, né sappiamo spiegarci come mai questa squadra, tanto vitale e volenterosa, si dibatta ora nelle ultime posizioni dopo esser stata per tanti anni una delle maggiori fiaccole della scuola calcistica emiliana. Forse quest’improvviso e deprecabile abbassamento delle fortune granata deve ricercarsi in un seguito di disavventure che hanno a più riprese colpito la compagine ingiustamente rassegnandola, circa un mese fa, alla sua sorte. Anche oggi i granata non possono certo inneggiare alla fortuna se, passati in vantaggio al 5’ della ripresa con un bel tiro di Sala e difeso per circa mezz’ora il margine acquisito mercé le prodezze a ripetizione dei già citati Martinelli e Montanari spalleggiati validamente dagli altri componenti il sestetto difensivo, a soli otto minuti dalla fine una palla beffarda li costringeva a dividere una posta che essi non avrebbero usurpata qualora tutta intera fosse loro toccata. Opera di Foglia, un saettatore deciso e preciso, il pareggio, colto su mischia dopo che gli emiliani aveva ben contenuto le sfuriate dei grigi. I quali, oltre il centravanti, hanno presentato buone unità in Fibbi e Rossi. La cronaca si limita alle segnature delle due reti e all’elencazione delle numerose, bellissime parate eseguite dall’estremo difensore reggiano al 12’ e al 40’ (tuffo meraviglioso per intuito e stile che fa scattare letteralmente in piedi nell’applauso il pubblico piacentino) del primo tempo ed al 13’, 22’, 31’ e 35’ della ripresa. Aggiungeremo ancora che in campo reggiano buoni ci sono parsi anche Salati e Colausig, i quali con Montanari hanno costituito una mediana duttile, attenta, che l’arbitro Neri ha diretto ottimamente la partita favorito dalla perfetta cavalleria dei ventidue in campo e che sono stati tirati cinque calci d’angolo contro la Reggiana e tre contro l’Alessandria. (Germano Feltrinelli, «Il solco fascista», 29 giugno 1942) I reggiani hanno posto nella competizione una maggior volontà di vittoria. Premettiamo che i granata hanno presentato in campo un undici privo di ben sette titolari. Le giovanissime riserve però hanno dato tutto ed infatti, ad eccezione di Pilla, tutti gli altri si sono onorevolmente difesi. Sugli scudi il giovane Martinelli che in difesa della rete si è in varie occasioni fatto applaudire a scena aperta per il bel repertorio di parate sciorinate durante la partita. Non erriamo affermando che il reggiano è stato il migliore atleta in campo. Dopo Martinelli, degna di nota è stata la prova di Biagini, Colaussi e Caraffi. Quasi nulla la prestazione di Violi alla guida dell’attacco il quale si è dimostrato lento e impacciato. Anche gli alessandrini hanno sonnecchiato per ben sessanta minuti della gara. Infatti i grigi si sono svegliati un poco dopo avere incassato il punto reggiano e al 37’ Foglia su un ennesimo attacco è riuscito a pareggiare le sorti della gara battendo il pur attento portiere reggiano, il quale era uscito malamente su un pallone che indisturbato viaggiava fuori a fondo campo. Per concludere, i granata avrebbero meritato il pieno successo, ma per la precipitazione e la mancanza di tiro a rete dei propri attaccanti non sono riusciti a tanto. Dei grigi buone prove hanno disputato Ghidini, Simontacchi e Foglia. (G.D.V., «La Gazzetta dello Sport», 30 giugno 1942) REGGIANA-ALESSANDRIA 1-1 Sul campo neutro di Piacenza la partita tra Reggiana e Alessandria si è chiusa con la parità dopo fasi alterne e giuoco confuso dei due reparti d’attacco. La rete del pareggio è stata segnata da Foglia. L’attacco si è schierato nella seguente formazione: Rossi, Foglia, Fibbi, Orsi e Bocchio. Il migliore della squadra è stato Simontacchi. («Il Piccolo», 4 luglio 1942) RISULTATI: Brescia-Prato 6-2 Fanfulla-Bari 0-0 Lucchese-Fiumana 3-1 Novara-Udinese 0-2 Padova-Pro Patria 3-1 Pescara-Spezia 2-1 Pisa-Savona 3-0 Siena-Vicenza 0-2 CLASSIFICA: Bari 47; Pescara 44; Padova, Vicenza 43; Brescia 39; Pisa 35; Novara, Spezia 34; Alessandria, Udinese 32; Fanfulla, Pro Patria 30; Siena 29; Savona 28; Fiumana, Reggiana 22; Prato 21; Lucchese 11 Il punto sul campionato Tra i cadetti UN ALTRO PASSO DEL PESCARA VERSO LA PROMOZIONE Con la vittoria casalinga sul coriaceo Spezia (2-1) il Pescara ha fatto un altro passo verso la promozione. Non e ancora quello decisivo, perché domenica prossima dovrà andar ad affrontare a Busto Arsizio la Pro Patria, quella « Pro » che sul proprio campo è sempre un enigma, ma comunque è un buon passo in avanti. Voi sapete che razza di avversarlo sia lo Spezia, squadra che non perdona e che si leonifica appena abbia a che fare con una compagine titolata e In cerca di punti. I precedenti pareggi col Vicenza e col Bari sono istruttivi in proposito. Ebbene il Pescara ha superato anche quest'ostacolo, l'ha superato con quella sicurezza che, dopo il probante successo sul Padova, contraddistingue la compagine abruzzese, che ormai si sente vicina alla realizzazione delle sue aspirazioni. Avendo vinto anche il Padova e il Vicenza, rispettivamente sulla Pro Patria (3-1) e sul Siena (2-0), la situazione, per quanto riguarda la seconda promovenda, non muta... di un punto. Il Pescara è a quota 44, separato di tre punti dalla capolista Bari, che Ieri ha dovuto segnare il passo (0-0) in casa del coraggioso Fanfulla, mentre le due tenaci antagoniste seguono a quota 43. Per vedere qualcosa di nuovo dovremo cosi attendere i risultati di domenica prossima e forse quelli dell'ultima giornata. Ma è precisamente dopo la netta seppure misurata vittoria del Pescara sullo Spezia che abbiamo l'impressione che praticamente la situazione sia già risolta, risolta naturalmente a favore della squadra di Miglio. Un sereno ragionamento fa, infatti, pensare che difficilmente, a meno di circostanze assolutamente imprevedute, l'undici abruzzese si lascerà sorprendere di qui fino alla conclusione del torneo. Pensate: il Pescara ha ora un morale elevatissimo, la squadra è al completo, è a posto, è lanciatissima. anche dopo trentun giornate di faticoso campionato; Infine, gli avversari che deve ancora incontrare non sono certamente più pericolosi di tanti altri che han lasciato le penne sul suo campo. Va bene, voi ribatterete, ma sul terreno della Pro Patria non si scherza. D'accordo, rispondiamo,, ma si tratta anche di una squadra che ormai non ha più nulla da temere e gioca, come si suol dire, sul velluto, badando a finire onestamente il suo onorevole campionato. Dunque? Dunque, teoricamente il Pescara è già promosso. Del resto, a parte le considerazioni di cui sopra, la Pro Patria, anche nella partita di ieri contro il Padova, non ha dimostrato di essere proprio irresistibile. Dinanzi ai bianco-rossi incompleti e con un giocatore esordiente nelle loro file, la squadra bustese, dopo un buon primo tempo, si è arresa alla ripresa, permettendo alla rivale di batterla facilmente. Maggior valore ha invece il successo esterno del Vicenza su un Siena che dopo le vicissitudini passate, marcia ora speditamente tanto che da sei domeniche era imbattuto. Il fatto dimostra che gli uomini di Spinato conservano Intatte le loro qualità e le loro possibilità, pronti ad approfittare di un infortunio delle avversarie per balzare al posto agognato. Peccato però che la compagine sia caduta in qualche errore in un recente passato; essa li sconta ora amaramente e forse senza rimedio. Per il resto la giornata, dato il volto attuale della classifica, non ha detto granché di nuovo. La sconfitta del Novara (2-0) sul suo campo ad opera dell'Udinese e nel corso di una partita incolore conferma una volta di più le pessime condizioni di forma e di rendimento dell'undici azzurro. La stessa cosa si deve dire dell'Alessandria, che ha strappato un faticoso pareggio (1-1) alla rassegnata Reggiana sul campo neutro di Piacenza. Sono invece da notare la bella prova del rinato Fanfulla dinanzi alla vedetta della classifica e le chiare vittorie del Pisa a Savona (3-0), del Brescia sul Prato (6-2) e della Lucchese (chi si rivede?) sulla Fiumana (3-1). Ultime e inutili botte fra compagni di sventura... (La Stampa - Mar, 29/06/1942)