Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1941/1942
Serie B
05-07-1942 - Giornata: 33 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Padova AC 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 70. Zaio A.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Simontacchi Angelo, Pietrasanta Piero, Vitto Luigi, Bigando Giovanni, Pochettini Mario, Ghidini Ferruccio, Pietruzzi Mario, Rossi Francesco, Foglia Mario, Zaio Aldo All.: Parodi Pasquale

Formazione avversaria
PADOVA AC: Borgioli, Maneo, Freschi, Arezzi, Bortoletti, Morelli, Florettini, Polo, Cassani, Rocco, Conti. All.: Bánás József

Arbitro: Donati Corso (Milano).
Note
Inizio gara ore 17:00

Commento
È stato l’incontro più conteso e interessante di quest’annata calcistica e i grigi hanno voluto congedarsi dal loro pubblico con una smagliante vittoria che ha ripagato in parte i loro fedeli sostenitori delle molte amarezze provate in questi ultimi mesi. L’Alessandria attacca subito decisamente e Rossi e Foglia impegnano a più riprese l’atletica difesa bianco-rossa, mentre Borgioli è richiamato più volte al lavoro senza però eccessive preoccupazioni. Al 31’ calcio d’angolo contro il Padova. Quindi al 43’ un tiro obliquo di Conti colpisce la faccia interna del palo della casa di Roggero e, fra lo stupore generale, la palla rimbalza in campo. Nella ripresa l’Alessandria è in angolo al 6’ e al 9’. Due buone occasioni sciupate da Florettini e Morelli; su tiro di Florettini la palla è rimandata nuovamente dal palo. Poco dopo Pietruzzi riesce a scavalcare tutti gli avversari, ma anche qui il pallone calciato dal centroavanti alessandrino, è deviato dallo spigolo della casa di Borgioli, tosto imitato da Foglia che si vede rimandata la sfera di cuoio dall’asta laterale. Poi è la volta di Zaio che in due tiri successivi non trova pure egli sorte migliore. Al 25’ nuova vigorosa azione sotto la porta padovana; dopo due tiri ed altrettante respinte, Zaio riesce a collocare finalmente in rete la palla della vittoria. Nei restanti minuti di gioco si vedono ardenti alternative di offensive nei due campi con predominio dell’una o dell’altra compagine, ma nessun punto viene a modificare le sorti della giornata. («Il Littoriale», 6 luglio 1942) ALESSANDRIA-PADOVA 1-0 L’Alessandria costretta a rinunciare alla promozione in seguito al declino di forma iniziato nell'ultima partita del girone di andata e per metà del girone di ritorno, ha voluto dimostrare che aveva ancora cartucce da sparare e le ha adoperate contro i tre pezzi grossi del campionato: Novara, Brescia e Padova mandando a gambe all’aria le speranze degli azzurri del Novara e del Brescia e dei bianco-rossi padovani. Costretta a scendere in campo con la squadra rimaneggiata, l’Alessandria ha giuocato una delle sue più interessanti partite sopperendo alla mancanza di un centro-attacco con la combattività che fa compiere prodigi. Si sono avute moltissime occasioni mancate, azioni sciupate in area avversaria per incertezza e lentezza degli avanti, ma in compenso, ad ogni azione mancata la volontà di superare l’altezzoso avversario si accentuava dimodoché il pubblico, avvinto dalla magnifica combattività dei grigi, non ha lesinato gli applausi ed alla fine della partita il saluto degli sportivi ai giocatori ed ai dirigenti è stato caloroso. Segnaliamo la sicurezza di Roggero; la perfetta intesa tra Simontacchi e Pietrasanta; la prodigalità di Bigando che nel ruolo di centro-sostegno ha dato tutte le sue possibilità, finendo oltremodo provato: tenaci e combattivi Pochettini e Vitto; bella la partita di Foglia; troppo «raggomitolato» Rossi per poter svolgere azioni fulminee; Zaio, segnando la rete della vittoria, si è fatto perdonare le troppe occasioni sciupate; volonteroso Pietruzzi e attivissimo Ghidini nel ruolo insolito di ala destra. Il primo tempo si era chiuso 0-0; nella ripresa Rossi è passato all’ala destra, Pietruzzi centro e Ghidini interno destro. La squadra padovana, scesa ad Alessandria troppo sicura della vittoria, ha dovuto convincersi che dopo 25 anni di lotte, l’antagonismo tra grigi e bianco-rossi non poteva essere appannaggio dei veneti solo perché la nostra squadra era stata costretta a lottare senza i suoi uomini migliori. («Il Piccolo», 11 luglio 1942) RISULTATI: Bari-Pisa 2-2 Fiumana-Novara 3-0 Lucchese-Spezia 2-6 Prato-Fanfulla 2-0 Pro Patria-Pescara 1-0 Savona-Reggiana 2-3 Udinese-Siena 4-0 Vicenza-Brescia 1-0 CLASSIFICA: Bari 48; Vicenza 45; Pescara 44; Padova 43; Brescia 39; Pisa, Spezia 36; Alessandria, Novara, Udinese 34; Pro Patria 32; Fanfulla 30; Siena 29; Savona 28; Fiumana, Reggiana 24; Prato 23; Lucchese 11 Il punto sul campionato Penultima tappa in Serie B IL VICENZA SCAVALCA IL PESCARA E PUNTA ALLA PROMOZIONE Con tre 1-0 ieri, inaspettatamente si è quasi risolta la questione della seconda promovenda alla Serie A. Con il medesimo punteggio, infatti, il Pescara si è fatto battere a Busto Arsizio dalla Pro Patria, il Padova ad Alessandria del grigi e il Vicenza ha-battuto il Brescia. Risultato: il Vicenza scavalca il Pescara e ritorna alte spalle del Bari, a quota 45, seguito dalla squadra abruzzese a quota 44 e dal Padova a quota 43. La faccenda della promozione sarebbe già risolta se il Vicenza domenica prossima non dovesse ancora andare a Lodi, su un campo cioè che, se normalmente non è eccessivamente pericoloso, lo può diventare in questo bruciante finale di campionato, in cui si assiste a rinascite clamorose e a clamorosi risultati. Fate, infatti, che il Vicenza perda il confronto col Fanfulla e che il Pescara, invece, ospitando l'Alessandria, la batta e ancora una volta (sarà la definitiva, però!) le posizioni cambieranno alle spalle della capolista Bari. Ecco perché, in cima a queste note abbiamo messo quel quasi che forse toccherà la suscettibilità di parecchi tifosi vicentini, certi ormai, nel loro entusiasmo, dell'affermazione finale della squadra dei cuore. Il fatto più sensazionale Oseremmo dire, però, che se il Vicenza dovesse perdere il diritto a salire nella divisione superiore, proprio adesso che, a una giornata dalla fine del torneo, se lo è insperatamente conquistato, sarebbe un vero peccato. Non diciamo questo per partito preso e cioè per far piacere ai tifosi di cui sopra, ma semplicemente perché, se c'è un'unità che, dopo il Bari, abbia sempre meritato il premio della promozione questa è proprio il Vicenza. Sia che l'esaminiate attraverso i dati inconfutabili offerti dalla classifica o attraverso la sua cifra di gioco vedrete che, delle tre squadre che si contendono (o si contendevano) la seconda poltrona, il Vicenza, indubbiamente, è quella che più di tutte ha mantenuto una linea esemplare di regolarità e di continuità. Detto questo, In attesa del commento di fine campionato, veniamo alle appassionanti gare che hanno sconvolto ieri le posizioni alle spalle della capofila, lanciando il Vicenza in avanti ed eliminando praticamente il Padova dalla lotta per la promozione. Diremmo anzi che il fatto più sensazionale della giornata, penultima del torneo dei cadetti, è stato proprio l’eliminazione del Padova dal novero delle candidate alla Serie A, in conseguenza della sorprendente sconfitta subita. Chi avrebbe pensato che i grigi, reduci da una serie di scialbe prove, sarebbero riusciti a battere un Padova anelante di vincere o comunque preoccupato di non perdere uri solo punto? Squadre balzane Eppure la vittoria alessandrina, neppure facilitata dalla marchiana imprecisione e dalla cronica mancanza di incisività della prima linea patavina, ha il marchio della regolarità. Si dice anzi che mai gli uomini di Roggero hanno giocato con tanto slancio e tanto vigore agonistico come Ieri. Del resto, a proposito di sorpresa, c'era chi ricordava che non più di quattro domeniche fa la stessa Alessandria aveva battuto il Brescia, frustrando anche in quel caso le speranze di una squadra che, allora, poteva ancora aspirare alla promozione. Che i grigi debbano giocare un brutto scherzo anche domenica prossima ai Pescara? Del resto, in materia di squadre balzane il primato spetta senza alcun dubbio alla Pro Patria che, con un gol dell'ala sinistra Dondi, ha ieri di colpo tagliato le gambe al lanciatissimo Pescara, che si riteneva ormai sicuro del fatto suo dopo ben altre più ardue fatiche. Eppure anche qui, niente da dire; la compagine mistese ha contenuto bravamente le folate dell'avversaria e al momento buono ha menato la sua botta, una botta due volte fatale per i simpatici giocatori abruzzesi. Se essi ancora riusciranno a spuntarla non lo sappiamo (notiamo per inciso, che al Vicenza, per essere promosso, basterà pareggiare col Fanfulla perché il suo quoziente reti è nettamente migliore del Pescara); comunque sia, per quanto hanno fatto, meritano il bravo più sincero. Il Vicenza, infine, ha battuto di stretta misura un Brescia scatenato, dimostrando però una netta superiorità di azioni e di attacchi, senza contare che ha sbagliato un rigore. Lo aspettiamo fiduciosi a Lodi.. La giornata al completa col seguenti risultati: Fiumana-Novara 3-0; Reggiana-Savona 3-2; Udinese-Siena 4-0; Spezia- Lucchese 6-2; Prato-Fanfulla 2-0; Bari-Pisa 2-2. (La Stampa - Mar, 06/07/1942)