Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1947/1948
Serie A
28-03-1948 - Giornata: 28 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Napoli AC 2 - 2 (0 - 1)
RETI: 63. Gallea C.[A], 65. Gallea C.[A] 32. Di Benedetti D. [Na] , 60. Krieziu N. [Na]

Alessandria US Diamante Luigi, Della Frera Giuseppe, Di Gennaro Silvio, Tortarolo Francesco, Rosetta Francesco, Gallea Cesare, Frugali Fabio, Soffrido Luigi Vittorio, Stradella Carlo, Coscia Aristide, Armano Gino All.: Kovács Lajos

Formazione avversaria
NAPOLI AC: Chellini; Candalés, Pastore; Di Costanzo, Andreolo, Rosi; Krieziu, Spartano, Di Benedetti, Busani, Barbieri. All: Sentimenti (II) Arnaldo.

Arbitro: Tassini Bruno (Verona)
Note
Rigore sbagliato: 44’ Coscia [A, parato]. Infortunato: 16’ Della Frera [A, dal 37’ all’ala sinistra]. Angoli: 4-1 (2-1). Spettatori: 9.000. Giornata di tiepido sole e leggero vento freddo, terreno secco Inizio gara ore 15.30

Commento
Difficile pareggio col Napoli: 2-2 BRIVIDI AD ALESSANDRIA Il Napoli, pur mancando Sentimenti e Verrina non si è smarrito di fronte alla superiorità dei grigi ed ha svolto un gioco, vivace e robusto all'attacco e calmo in difesa, sempre moretto dal prestigioso Andreolo. Per l'Alessandria va segnato a titolo di merito il fatto di aver reagito alle due reti subite, senza lasciarsi scoraggiare dal fatto di avere un uomo. Della Frera, praticamente inutilizzabile. Ed ecco poche righe di cronaca. Nelle fasi iniziali è emersa l'azione di Rosetta e Della Frera che bravamente interrompono tutte le incursioni avversarie nutrendo di continuo il gioco dei compagni avanzati finché, al 1° come si è dettò Della Frera è posto, fuori combattimento. Al 22° il Napoli si porta in vantaggio in una furibonda minchia, da cui Tortarolo esce colpito al capo; Barbieri dall'estremo limite manda al centro, raccoglie Di "Benedetti e segna. Al quarantaquattresimo Pastore, in area di rigore, ferma con le mani la palla manovrata da Frugali. Calcio di rigore. Tira Coscia debolmente e Chéllini respinge senza difficoltà. Nella ripresa, al 15°, una fuga il Krieziu viene interrotta da Tortarolo con uno sgambetto. Esegue il calcio di punizione Andreolo, raccoglie lo stesso Krieziu che segna il secondo punto napoletano. Immediata reazione grigia e Stradella, con acrobatica rovesciata, al volo, impegna Chelllni che si salva in corner. Batte Frugali, la palla perviene a Gallea che infila in rete. Lo stesso mediano, al 20° segna un altro goal, su calcio di punizione, con un secco tiro raso terra dal limite dell'area di rigore e porta quindi l'Alessandria, in pareggio: 2-2. Al 24° Stradella segna ancora al volo, con tiro alto diagonale; l'arbitro annulla il punto tra le proteste clamorose del pubblico (G.C, La Stampa, 29/03/1948) Partita movimentatissima, accanita, costellata di falli grossolani di cui sono rimasti vittima duramente Della Frera, Tortarolo, Rosetta, Coscia, Soffrido, Di Costanzo, Barbieri e quindi battibecchi vivaci tra i giocatori senza che l’arbitro sia intervenuto una sola volta a placare gli ardenti impulsi dei giocatori. L’incontro che pareva doversi risolvere in una facile vittoria dei grigi, oggi in maglia amaranto, data l’assenza di Pretto, Sentimenti II e Verrina che hanno maggiormente influito sul rendimento del Napoli già in precarie condizioni, ha rivelato invece uno spirito pugnace e sbrigativo nelle file degli azzurri che ha sconvolto letteralmente le previsioni della vigilia e per poco non ha proclamato una risonante vittoria dei partenopei già vincenti per due a zero a mezz’ora dalla fine della tremenda disputa. Invero l’attacco grigio non ha funzionato come era lecito attendersi dalle ultime prove. La persistenza a mantenere il gioco alto in cui sono sempre prevalsi l’atletico Andreolo, oggi in giornata ottima, possente e redditizio, e l’intraprendenza di Barbieri e di Di Benedetti, ha fatto naufragare nel vuoto molte azioni già ben congegnate dagli alessandrini e frustrate dall’intervento deciso degli avversari che hanno travolto in pieno i locali vaganti in cerca di un tema da risolvere. Al 16’ del primo tempo Della Frera era duramente colpito al ginocchio e doveva essere trasportato a braccia negli spogliatoi. Rientrava al 37’ zoppicante e finiva inutilizzato all’ala sinistra, mentre Tortarolo prima e Soffrido dopo dovevano a loro volta uscire dal campo per altri due colpi ricevuti agli arti. È facile comprendere come da queste serie d’incidenti il gioco, già aspro e senza esclusione di colpi, abbia assunto un tono ancor più accesso per l’Inferiorità in cui si è venuta a trovare l’Alessandria, menomata nei suoi elementi migliori e battuta dal gol di Di Benedetti, mentre il Napoli funzionava ora a pieno rendimento in tutte le sue linee anche se il valore dei suoi uomini non era eccellente, mantenendo una certa superiorità d’attacco e di iniziativa che aumentavano lo scoramento in campo grigio. Poi è venuta la ripresa degli alessandrini e la sorte dell’ardente contesa si è conclusa senza vinti né vincitori, che ha finito di placare gli animi anche dei più eccitati e che torna a tutto vantaggio degli ospiti i quali, pur avendo abusato del gioco maschio, hanno controllato con maggiore calma e rendimento l’andamento delle azioni, evitando una sconfitta che all’inizio sembrava inevitabile. Infatti il Napoli al 1’ era in corner e le maggiori offensive si sviluppavano sotto le reti di Chellini senza pur essere molto impegnato. Si aveva la sensazione che l’attacco dovesse da un attimo all’altro prevalere, ma gli interventi di Andreolo, Pastore e Candalés neutralizzavano sempre le avanzate condotte da Stradella, nel momento decisivo. Al 16’ si è avuto l’incidente di Della Frera e per ventuno minuti i grigi hanno giocato in dieci uomini e di fatto per tutto il restante della partita, poiché il ritorno dell’infortunato è stato platonico, mentre si sono dovute rivoluzionare tutte le linee in più riprese. Dopo alcuni bei tiri di Barbieri, Andreolo e Armano, al 32’ Tortarolo era a terra colpito al capo e mentre si contorceva per il dolore, Barbieri, dall’estremo limite mandava al centro il pallone che Di Benedetti raccoglieva e mandava in rete. Subito dopo l’Alessandria subiva un angolo, poi Soffrido e Di Costanzo si lagnavano per colpi ricevuti finché al 44’ Pastore fermava in area con la mano la palla in area di rigore su azione di Frugali, rientrato oggi dopo una lunga assenza. Calcio di rigore: Coscia effettuava il tiro debole e impreciso e Chellini respingeva la sfera di cuoio tra la delusione dei tifosi locali. La ripresa non denunciava nulla di eccezionale fino al 15’. Il Napoli si era fino ad allora difeso abilmente dagli assalti grigi apparsi animosi, a volte irruenti, altre volte estremamente indecisi, finché una fuga di Krieziu veniva interrotta da una carica irregolare di Tortarolo che quasi sul limite dell’area di rigore mandava a gambe all’aria l’attaccante partenopeo. Andreolo effettuava il tiro di punizione spedendo rasoterra la palla sui piedi dello stesso Krieziu che a sua volta da pochi passi spediva nella rete di Diamante. Due a zero. Pareva ormai che più nulla vi fosse da fare per i grigi con alcuni giocatori inefficienti e due punti al passivo. Ma in un vigoroso contrattacco Stradella, su calcio di punizione, sferrava al volo una poderosa rovesciata e Chellini riusciva a deviare la sfera di cuoio in angolo. Batteva Frugali e Gallea segnava il primo punto. Due minuti dopo, per fallo su Stradella su rimessa del portiere Chellini, Gallea scoccava il tiro proprio dal limite dell’area di rigore. La palla superava radente il suolo lo sbarramento difensivo azzurro e finiva nell’angolo destro della rete partenopea. Due a due. L’Alessandria ripartiva di slancio e al 24’ su un’altra tremenda azione offensiva, Stradella segnava al volo il più bel gol della giornata che l’arbitro tra le proteste clamorose del pubblico, annullava per un preteso fuori gioco. Era destino che i grigi oggi non dovessero vincere. Il restante della contesa infatti non ha rilevato nulla di rimarchevole. Le squadre provatissime da questa accanita competizione, hanno calato sensibilmente di tono e più non hanno trovato l’energia e lo spunto finale per giungere al successo tanto ardentemente perseguito dagli animosi contendenti. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 29 marzo 1948) Non ricordo di avere assistito ad una partita così drammatica. Drammatica nello svolgimento e negli incidenti, nel tono stesso dell’incontro che in certi momenti assunse gli aspetti di una vera battaglia che lasciava le sue vittime sul campo. Queste partite, dove è in ballo la salvezza sono giocate alla disperata da parte dei contendenti, si lotta senza esclusione di colpi, si mira al risultato. Anziché cercarlo attraverso ad un’elaborazione di gioco ci si fida sull’elemento sorpresa e la gara se assume tonalità combattive di altissimo grado piomba nella più esasperante povertà di gioco. Ben pochi riuscirono, oggi, a controllarsi, a dominare i loro istinti, ad incanalare il gioco sui binari tecnici, e questi pochi furono gli elementi anziani, quelli cioè che sanno che soltanto l’azione manovrata può condurre al successo, e non l’avventura e non il caso e non il piccolo trucco o l’accorgimento infantile. A contribuire in buona parte al cattivo gioco dell’Alessandria fu un incidente iniziale (14’) ad uno dei suoi migliori giocatori, il terzino Della Frera. Una distorsione al ginocchio sinistro lo allontanava prima dal campo; il giocatore rientrava poi nella ripresa al posto di ala, inutilizzato. La mancanza di un elemento tanto efficace danneggiò in modo grave i grigi. L’Alessandria è squadra d’ordine, essa basa la sua azione sull’accordo dei suoi uomini e sull’impostazione di un gioco sistemista molto ben congegnato; tolto un ingranaggio, la macchina si inceppa, si disunisce. Aveva cominciato bene e le sue prime azioni davano una chiara dimostrazione che il controllo della gara non le sfuggiva: dopo l’incidente a Della Frera sembrò che tutto andasse a catafascio. Ne approfittò il Napoli accentuando maggiormente l’azione dei suoi uomini, azione decisa, senza complimenti, che servì a indispettire il pubblico e ad innervosire i giocatori. Si giocava con precipitazione, con orgasmo, solo Rosetta, Gallea, Andreolo e Candalés erano quelli che si ergevano sugli altri per la calma azione di controllo. Dopo un buon periodo di superiorità, ecco, alla mezz’ora, i grigi colpiti da una vera doccia fredda. Un girone a lungo respiro che dalla destra dell’attacco napoletano andava a finire sulla sinistra, permetteva a Barbieri, non controllato, di centrare con facilità. Irrompeva di testa Di Benedetto ed il pallone, favorito dal vento andava ad insaccarsi alla sinistra di Diamante. Figuratevi la sorpresa e la delusione del pubblico già innervosito per l’incidente cui ho accennato poc’anzi e figuratevi anche lo slancio dei giocatori grigi protesi all’attacco, e dall’altra parte stretti in difesa! L’occasione del pareggio si offriva all’Alessandria nei minuti di ricupero quando Pastore, con un gesto inabile, forse dovuto all’orgasmo del momento fermava con la mano in area di rigore la traiettoria del pallone. Calcio di rigore indiscutibile, senonché Coscia lo calciava proprio addosso a Chellini che poteva respingere. Ed il nervosismo aumentava… Soltanto l’arbitro sapeva mantenersi calmo e questa sua calma fu apprezzata in quanto riuscì a tenere in freno la partita, anche se peccò di eccessiva indulgenza verso qualche giocatore partenopeo troppo deciso (soprattutto quando Soffrido, duramente colpito, doveva esso pure abbandonare il campo per breve tempo). Alla ripresa le cose non cambiarono, anzi la situazione dell’Alessandria si aggravò maggiormente. Ad un quarto d’ora dall’inizio, Di Gennaro commetteva un fallo fuori area e sul conseguente calcio di punizione Krieziu si faceva luce e batteva Diamante da pochi metri. L’Alessandria, presa nel vortice del gioco volante napoletano, si difendeva, operava spostamenti all’attacco, ma non riusciva a cavare un ragno dal buco. Troppo orgasmo, troppa precipitazione, nessun controllo al pallone, un dispendioso ed infruttuoso lavoro. Reggeva soltanto la difesa e la sicurezza di questo reparto seppe infondere alla squadra un po’ di quell’ordine e della calma tanto necessari in simili frangenti. Bastò questo perché il bel gioco riaffiorasse. In due minuti l’Alessandria riusciva a pareggiare. Chellini veniva dall’effettuare una grande parata su tiro improvviso di Stradella; la palla andava a finire in angolo e la punizione era battuta da Frugali. Il pallone perveniva a Gallea che di testa lo mandava in rete (19’). Questo gol, com’era naturale, galvanizzò l’Alessandria. Il suo fu allora un gioco di arrembaggio. Premeva con grande insistenza. Rosi, senza nessuna ragione, colpiva Stradella con un calcio, l’arbitro a due passi concedeva la punizione dal limite. Faticoso e lungo schieramento dei giocatori avversari; Gallea lasciò partire il tiro, la palla infilava il corridoio, andando a finire in fondo alla rete (21’). L’urlo della folla fu fantastico. Un minuto dopo una magnifica azione dell’attacco grigio, diede modo a Stradella di segnare con centro potente, ma l’arbitro aveva scorto un fuori gioco… Tutto il resto non ebbe storia. Ho detto che questa partita venne giocata in un clima infuocato, e la classifica incerta delle squadre può scusare atteggiamenti e decisioni nel gioco. Il fermo contegno di Tassini, per altro molto male coadiuvato da un inesperto segnalinee, l’ha saputa contenere e controllare. Il Napoli ha fornito una gara a tutto vapore. L’apporto difensivo di Andreolo fu magnifico, ma anche la collaborazione di Di Costanzo, Rosi e Pastore fu eccellente. Rosi deve moderare il suo gioco, facendo appello soltanto all’azione tecnica che non gli difetta. Candalés dimostrò di possedere numeri di prim’ordine come terzino; calmo, preciso e corretto nel gioco. Pastore, un’autentica colonna. Una squadra che non si comprende come possa essere relegata all’ultimo posto, perché è combattiva, generosa ed accorta. I grigi mancarono all’attacco. Ma non voglio fare colpa a nessuno. Oggi dovrebbero modificare troppe volte questo reparto. Tenne bene la mediana e fu una fortuna, soprattutto Gallea e Rosetta. Tortarolo, che rimpiazzò l’infortunato Della Frera, se la cavò bene. Oggi fece il debutto Frugali come ala sinistra. Ha bisogno di giocare, non mancano le buone qualità. (Augusto Rangone, «Tuttosport», 29 marzo 1948) Se ci sono delle partite che nascono con un destino segnato, tra esse bisogna mettere senz’altro quella disputata oggi tra grigi e azzurri napoletani. Raramente è dato vedere un cumulo di eventi contrari come quelli che hanno impedito oggi all’Alessandria di cogliere una meritata vittoria, meritata anche alcuni suoi uomini hanno giocato al disotto delle proprie possibilità. Oltre a ciò, ecco l’infortunio di Della Frera, ecco il rigore sbagliato ed ecco il gol annullato. Contro la sorte avversa i grigi, specialmente per merito di Rosetta, il miglior uomo in campo, di Frugali, ottimo all’ala e al centro dell’attacco, di Soffrido e di Di Gennaro han saputo reagire con uno spirito veramente encomiabile che li ha portati a rimettere in equilibrio un risultato che pareva decisamente compromesso. Benché ridotta a dieci uomini e con una squadra tutta rivoluzionata, l’Alessandria ha avuto nel secondo tempo un periodo di gioco veramente scatenato e ha saputo, in sei minuti, pareggiare le due reti del Napoli. Al 16’, infortunio puramente accidentale di Della Frera e rivoluzionamento di tutti i ranghi alessandrini; al 32’ rete di Di Benedetti che raccoglie un centro di Barbieri mentre Tortarolo è a terra per uno scontro con Diamante. Al 45’ il rigore sciupato da Coscia e concesso per un fallo di mano di Pastore. Nella ripresa, al 15’, fallo di Di Gennaro; battela punizione Andreolo, riprende Krieziu che da due metri insacca. Al 18’ angolo contro il Napoli, parabola perfetta di Frugali e Gallea, di testa, segna imparabilmente. Al 20’ Gallea pareggia su calcio di punizione. Al 24’ il gol di Stradella annullato. Campo secco e leggero vento. Al 16’ Della Frera si produce una distorsione al ginocchio. Rientrerà in gioco soltanto al 37’ per passare nullo all’ala destra. Intanto Tortarolo retrocede a terzino e Coscia a mediano mentre l’attacco grigio assume questo schieramento: Della Frera, Armano, Stradella, Soffrido, Frugali. Proprio mentre rientra Della Frera esce, per qualche minuto, Soffrido colpito da Busani. Al 10’ della ripresa altra rivoluzione fra gli avanti alessandrini che si allineano così: Stradella, Armano, Frugali, Soffrido, Della Frera. Al 45’ del primo tempo Coscia sbaglia un rigore; al 24’ della ripresa rete di Stradella annullata. L’Alessandria ha giocato in maglia grigio-amaranto. («La Gazzetta dello Sport», 29 marzo 1948) LA PARTITA CON LA SAMPDORIA SARA' DISPUTATA DOMANI Della Frera infortunalo, Sofrido squalificaio - Rientreranno Luslha e Pielruzzi - Validi per l’ingresso i vecchi biglielli Il Napoli, fanale di coda, ha giocato un doppietto mancino all’Alessandria riuscendo a segnare due reti, una per tempo, in seguito ad azioni manovrate. L’Alessandria di domenica è stata largamente criticata ed in particolar modo sono mancati alla prova alcuni elementi dell’attacco ed è grave riscontrare che i giocatori provenienti da altre squadre sono più combattivi degli elementi locali. Comunque nel marasma del nostro quintetto occorre tener presente che i grigi hanno compiuto ugualmente una buona prova in quanto in dieci uomini sono riusciti a rimontare lo svantaggio delle due reti, ne hanno realizzato una terza che l’arbitro, insufficiente a dirigere una partita di Serie A (checché ne dica un nostro collega) ha ingiustamente annullato, e si sono permessi il lusso di sbagliare un calcio di rigore con uno specialista in materia: Coscia. Passiamo in archivio la brutta partita col Napoli che è servita a mandare in infermeria con un arto ingessato Della Frera, a far squalificare Soffrido per una domenica ed a regalare 50.000 lire di multa all’Alessandria, e speriamo in meglio domani contro il Sampdoria. (Enzo Garavelli, «Il Piccolo», 3 aprile 1948) RISULTATI: Atalanta-Roma 1-1 Juventus-Torino 1-1 Lazio-Genoa 3-0 Lucchese-Internazionale 1-1 Milan-Triestina 1-1 Modena-Vicenza 2-0 Pro Patria-Livorno 2-0 Salernitana-Fiorentina 2-0 Sampdoria-Bologna 2-0 Riposa: Bari CLASSIFICA: Milan, Torino 40; Triestina, Juventus 33; Bologna 31; Fiorentina 30; Atalanta, Modena 29; Internazionale 27; Livorno, Pro Patria 25; Lazio 24; Sampdoria* 23; Alessandria, Bari, Lucchese, Roma, Salernitana, Genoa 22; Vicenza 19; Napoli 18. : una gara in meno; *: due gare in meno MARCATORI 16 gol: Boniperti (Juventus), Quaresima (Inter) 15 gol: Mazzola (Torino) 14 gol: Bassetto (Sampdoria) 13 gol: Menti (Torino), Tieghi (Livorno) 12 gol: Loik (Torino), Pernigo (Modena), Puricelli (Milan), Turconi (Pro Patria) 11 gol: Gabetto (Torino), Zapirain (Inter) Il punto sul campionato Giornata fredda, grigia, senza un solo raggio di sole, di fronte a quarantamila spettatori era andato in scena il derby della Mole terminato in parità ma il Milan non era riuscito ad approfittare dell’occasione venendo fermato dalla Triestina sul risultato di parità: granata e rossoneri avevano continuato a dividersi in primo posto. Caduta del Bologna sul campo delle Sampdoria andata in rete con Bassetto e Rebuzzi.