Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1947/1948
Serie A
06-06-1948 - Giornata: 38 - Trieste - Comunale


Triestina US - Alessandria US 2 - 1 (2 - 0)
RETI: 5. Rossetti L. [Tr] , 34. Trevisan G. [Tr] 64. Armano G.[A]

Alessandria US Giorcelli Anselmo, Ottonello Giovanni, Delaude Giacomo, Gallea Cesare, Coscia Aristide, Pietruzzi Mario, Stradella Carlo, Albertelli Lanfranco, Armano Gino, Soffrido Luigi Vittorio, Sotgiu Pietro All.: Dadone Umberto con D.T. Erbstein Ernő Egri

Formazione avversaria
TRIESTINA US: Striuli; Zorzin, Blason; Radio, Sessa, Presca; Rossetti, Trevisan, Ispiro, Tosolini, Begni. All.: Rocco Nereo.

Arbitro: Bergomi Bruno (Milano)
Note
Angoli: 4-3 (3-2). Spettatori: 7.500 o 10.000 («La Gazzetta dello Sport»). Giornata di sole caldissimo. Inizio gara ore 17:00.

Commento
Forse la penetrazione triestina si deve ad una relativa debolezza dei terzini avversari, ma comunque, Ispiro, Trevisan, Tosolini e Rossetti hanno tirato continuamente e sempre con il senso della porta. L’Alessandria, priva di cinque titolari in difesa, non ha scivolato. L’attacco, poi, ha dimostrato velocità, padronanza della palla e scatto, ed ha dimostrato soltanto indecisione nel tiro a rete. Sotgiu ancora una volta ha messo in evidenza le sue doti di giocoliere e di velocista, ed il compito di Radio e di Blason per tenerlo non è stato dei più facili. Dopo un’iniziale prevalenza dell’Alessandria, su azione di contropiede la palla perviene ad Ispiro, spostato all’ala destra. Il centroattacco rosso-alabardato crossa prontamente, lanciando Trevisan, il quale, scartato Delaude, tira in rete. Giorcelli abbozza la parata, ma la palla sfugge e pervenuta a Rossetti, questi non ha difficoltà a segnare. Da questo momento, la prevalenza degli alabardati, si accentua, e Ispiro, Blason su calcio piazzato, Rossetti e Trevisan mettono ancora in pericolo la porta degli ospiti. A tratti i piemontesi rispondono a folate che però mancano di sicurezza. Arriviamo così al 34’. Su rimessa laterale prende Trevisan che con un tiro improvviso ad angolo riesce a battere Giorcelli, lanciato per l’ennesima volta in tuffo. Come nel primo tempo, l’Alessandria inizia in bellezza la ripresa. Fuoco di paglia, perché la Triestina ben presto a premere. Più oltre, Rossetti, Ispiro e Trevisan hanno sbagliato due facilissimi tiri troppo alti. Al quarto d’ora, Giorcelli si fa applaudire a scena aperta su tiro di Tosolini. Nell’azione di contropiede, la Triestina corre serio pericolo, ma Soffrido manca la palla che termina con un rimando di Blason. Poco dopo, Armano riceve un passaggio e spara in rete. Il tuffo di Striuli è vano. Sferzata, la Triestina torna sotto la rete, e solo la sfortuna ed un’eccezionale giornata del portiere evita almeno due reti. La porta dei grigi sembra stregata, e Ispiro s’impapera a due metri dal portiere e l’occasione è definitivamente sfumata. A questo punto l’Alessandria inizia una poderosa offensiva. Mancano due minuti quando i grigi disperatamente all’attacco si mettono a giocare tutto per tutto e mancano il pareggio di poco. Solo l’intervento di Zorzin, che respinge a volo, allontana la minaccia. (Tullio Stabile, «Corriere dello Sport», 7 giugno 1948) In vantaggio dopo solo 5’ grazie alla prontezza di Rossetti che spingeva in rete un pallone sgusciato alla presa di Giorcelli, la Triestina non desisteva dalla sua azione aggressiva e teneva sotto pressione i difensori grigi con un gioco contrassegnato da una gran voglia di realizzare. Solo che i piedi degli attaccanti triestini si mostravano poco centrati e così varie occasioni si perdevano in modo incredibile. Anche la traversa veniva in aiuto al portiere alessandrino, respingendo un superbo tiro di Rossetti, ma alla fine Trevisan poteva raddoppiare il vantaggio espugnando la rete con un tiro improvviso sferrato di sinistro che spedì la palla in un angolino basso. L’Alessandria, ormai spacciata, si limitava a rispondere con azioni piacenti, a volte ricche di succo tecnico, ma denotava un’assoluta incapacità di tradurre praticamente la sua ariosa manovra. Così tutta la gara è stata caratterizzata dall’impeto risoluto dei rossi, spesse volte lanciati a colpo sicuro sul bersaglio (quanti palloni sbagliati!) e dalle risposte evanescenti degli ospiti, incompleti in ogni reparto, eppure meritevoli di elogio per l’impegno generoso e l’ardente volontà profuse per sopperire alla diversa classe. Nella ripresa Giorcelli, costretto a un lavoro assillante, si rinfrancava riuscendo a impedire ulteriori oltraggi alla sua rete (un secondo tiro di Rossetti colpiva nuovamente la traversa), Striuli, che aveva toccato pochissimi palloni, si vedeva battuto da un tiro angolato che Armano passato al centro spediva dal limite dopo un vivace duello con Presca. Ridotta la distanza i grigi cercavano di farsi sotto con propositi più bellicosi, ma la Triestina controllava con autorità il gioco e sfiorava più d’una volta il bersaglio con tiri Trevisan, Ispiro e Tosolini meritandosi infine il sudato successo. La prova degli alabardati è stata nel complesso lodevole e l’unico appunto che si può fare a essi riguarda gli uomini di punta che di occasioni da sfruttare ne hanno avute a disposizione quante ne bastavano per dare al risultato una cifra clamorosa. Specialmente Ispiro e Tosolini hanno lasciato a desiderare in fatto di precisione e prontezza nei tiri, mentre Rossetti è stato sfortunato quelle poche volte che la palla utile gli si è presentata sui piedi. Eccellente sotto tutti i rapporti la condotta dei reparti arretrati che in Zorzin, Sessa, Blason e Radio hanno avuto gli uomini più costanti e redditizi. Fra i grigi sono emersi Coscia, Sotgiu, Gallea e Giorcelli che ha riscattato con una serie di parate brillantissime le incertezze iniziali. La formazione alessandrina, nonostante la larga incompletezza, si è fatta ammirare affermando la tradizionale vitalità di una scuola sempre molto apprezzata dagli sportivi triestini. (Giovanni Battista Tonelli, «Tuttosport», 7 giugno 1948) Bastarono pochi istanti dall’inizio per vedere in quale dilemma angoscioso si dibatteva l’attuale Alessandria. Con una formazione per metà di ripiego i grigi accusavano immediatamente la superiorità degli alabardati che già al 5’ passarono in vantaggio per merito di Rossetti. A questo colpo iniziale i grigi non si diedero però per vinti e ostacolarono i triestini abbastanza validamente con buoni interventi della mediana che riusciva ad arginare gli attacchi avversari. Al 14’ era quindi la difesa alabardata ad essere chiamata in causa per una discesa dei grigi conclusasi con un tiro di Stradella uscito di poco. La Triestina comunque non perdeva l’iniziativa delle azioni e ripetutamente impegnava il bravo Giorcelli riuscendo facilmente ad avere ragione dei due terzini. Al 25’ su tiro di Ispiro la palla colpiva la traversa. Al 33’ altra situazione critica per la porta dei grigi per un rimando di Blason che, intercettato in area da Bergni, per poco non dava alla Triestina la seconda rete. Due minuti dopo però nulla poteva Giorcelli contro un tiro di Trevisan. Conquistato il vantaggio gli alabardati iniziano la ripresa con evidente intenzione di risparmiarsi. Fu senza dubbio un errore tattico e psicologico in quanto l’Alessandria ne approfittò con la speranza di riuscire a trovare il necessario appiglio ove aggrapparsi con tutte le forze. Infatti a meno a mano che il gioco proseguiva i grigi iniziarono la controffensiva coordinando il loro gioco. Ciononostante la Triestina riusciva a mantenere l’iniziativa delle azioni anche se queste si dimostravano scevre di combattività e della necessaria volontà di conclusione. D’altro canto invece l’Alessandria poneva sul campo tutta la sua tenacia e la sua decisione e finalmente al 19’, dopo che Stradella era passato all’ala e Armano al centro, veniva giustamente premiata con una rete di quest’ultimo. Giornata di sole caldissima, nessun incidente di rilievo. Poco dopo l’inizio della ripresa Stradella si scambiava il posto con Armano per circa mezz’ora. (Ernesto Oncia, «La Gazzetta dello Sport», 7 giugno 1948) Domani, campo Moccagatta, ore 17 COMMIATO DELLA SERIE A ALESSANDRIA-LAZIO L’Alessandria è tornata da Trieste con l’onore delle armi dopo una partita che ha impegnato i rosso-alabardati piuttosto seriamente tanto che un risultato pari non sarebbe stato demeritato dall’incompleta squadra grigia. Armano, che ha giuocato al centro del reparto, ha realizzato la rete per l’Alessandria. L’incontro si è chiuso 2 a 1. Giorcelli, ad eccezione di un errore iniziale, ha lasciato ottima impressione. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 12 giugno 1948) RISULTATI: Atalanta-Genoa 2-1 Bologna-Napoli 0-1 Fiorentina-Juventus 2-4 Internazionale-Roma 3-2 Lazio-Vicenza 2-1 Lucchese-Modena 2-0 Salernitana-Milan 4-3 Sampdoria-Bari 0-1 Torino-Livorno 5-2 Riposa: Pro Patria CLASSIFICA: Torino* 59; Juventus 46; Milan, Triestina 45; Atalanta 40; Modena 39; Bologna 38; Fiorentina 37; Pro Patria 36; Internazionale, Lazio 35; Bari, Genoa 33; Livorno, Lucchese, Roma 32; Sampdoria 31; Napoli, Salernitana 30; Alessandria* 28; Vicenza 24. *: una gara in più MARCATORI 27 gol: Boniperti (Juventus) 25 gol: Mazzola (Torino) 21 gol: Gabetto (Torino) 20 gol: Bassetto (Sampdoria) 18 gol: Amadei (Roma) 16 gol: Penzo (Lazio), Pernigo (Modena), Quaresima (Inter), Turconi (Pro Patria) Il punto sul campionato Il Torino, capolista e già campione d'Italia, nonostante l'assenza di cinque titolari, aveva sconfitto nettamente il Livorno. In seconda posizione la Juventus che aveva vinto in casa della Fiorentina: mattatore della gara Boniperti autore di due gol. La doppietta di Conti aveva dato alla Lucchese la vittoria nella gara contro il Modena. In terzultima posizione la Salernitana che aveva inflitto quattro al Milan al termine di una grande rimonta: i rossoneri erano avanti di tre reti. A pari punti con i campani il Napoli che aveva vinto a Bologna con la rete, in pieno recupero, di Krieziu. Sopra di un punto ai partenopei la Sampdoria che era stata sconfitta dal Bari con la decisiva rete di Tontodonati.