Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
22-10-1939 - Giornata: 6 - Pisa - Littorio


Pisa AC - Alessandria US 2 - 2 (1 - 1)
RETI: 26. Ciferri A. [Pi] , 80. Tonali M. [Pi] 4. Foglia M.[A], 82. Cerutti E.[A]

Alessandria US Bulgheri Attilio, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Ghidini Ferruccio, Parodi Pasquale, Caligaris Luigi, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Cerutti Enrico, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Faroppa Vittorio

Formazione avversaria
PISA AC: Traverso; Strobbe, Verga; Severgnini, Tonali, Mongero; Franceschi, Ponzinibio (II) Franco, Mannocci, Ciferri, Nicolini. All.: Viale Aristide

Arbitro: Cardinali Romeo (Milano)
Note
Angoli: 5-7. Spettatori: 3.000 Tempo piovoso, terreno sdrucciolevole Inizio gara ore 14.30

Commento
PISA-ALESSANDRIA 2-2 Su un terreno sdrucciolevole per la pioggia intensa, le squadra hanno dimostrato di equivalersi. Foglia ha segnato per i grigi al 4’ e ancora al 25’ un altro alessandrino fallisce di poco. Al 26’ su calcio d’angolo Ciferri ha pareggiato per i neroazzurri. Nella ripresa il Pisa si è portato in vantaggio al 35’ con Tonali, ma al 37’ Cerutti su azione personale ha pareggiato per i grigi. («La Stampa», 23 ottobre 1939) Indubbiamente, pubblico e giocatori pisani sono rimasti male quando, ad otto minuti dalla fine, l’Alessandria, con un colpo di testa impreveduto, ha riportato alla pari le sorti della sua squadra. Né ha valso la tenace aggressività della squadra pisana per riportarsi in vantaggio, aggressività che si è spuntata contro la solida, disperata difesa dei grigi, soddisfatti di portare a casa un punto prezioso. Il Pisa, ed il risultato odierno lo conferma, è enormemente migliorato dall’ultimo incontro casalingo. La partita di Siena disse chiaramente che la squadra nerazzurra avrebbe potuto e dovuto fare molto di più, anche se la partita stessa, come ben scrissero alcuni colleghi, avesse un valore del tutto contingente. A Siena la squadra pisana accusò deficienze che non si potevano risolvere nello spazio di due o di tre settimane. Anche oggi l’undici di Viale ha riconfermati alcuni difetti in via di risoluzione; ma, quello che più conta per noi, è che la squadra ha dimostrato di saper lottare con decisione, senza farsi prendere da scoraggiamenti inutili e dannosi. Noi crediamo di non esagerare affermando che gli sportivi debbono essere contenti della loro squadra. E ci spieghiamo, per non essere fraintesi, premettendo che molti, troppi sportivi giudicano col cuore anziché col cervello. L’undici nostro è quello che è, con i suoi difetti e con i suoi pregi. Sta ora, ed è sulla via buona, trovare un assestamento che consentirà con certezza affermazioni migliori. D’altra parte, anche i profani sanno che una squadra, nelle condizioni di quella nerazzurra in occasione della partita contro il Vercelli, vuole tempo e costanza per poter migliorare e trovare quella che in gergo sportivo si chiama la giusta carburazione. C’è però una virtù che sollecitata può veramente venir fuori: la combattività, la decisione, la ferma volontà di tener testa all’avversario fino all’ultimo. Questo gli sportivi chiedevano ai giocatori, e questo i giocatori hanno oggi offerto al pubblico presente al Littorio. I grigi di Alessandria hanno un sistema di gioco che ha molti punti di contatto con quello del Pro Vercelli. Chiarezza nelle azioni sbrigative, rudezza sull’uomo. Aggiungeremo che oggi i giocatori alessandrini hanno giocato molto bene. Non hanno però avuta di fronte la squadra di due settimane fa. I nerazzurri erano ben decisi ad opporsi ad ogni velleità degli avversari e lo hanno dimostrato reagendo al primo punto segnato di sorpresa da Foglia a quattro minuti dall’inizio. I grigi portano un po’ di scompiglio nelle file pisane con il loro gioco deciso, con i passaggi precisi che il portano velocemente a contatto con gli estremi difensori nerazzurri. La linea che sembra accusare di più i colpi avversari è la mediana che non riesce a controllare gli avversari, tanto che ad un certo punto Nicolini scambierà il suo posto di estremo sinistro con Severgnini. Al 7’, un altro tiro fortissimo di Robotti impegna Traverso. Ma, passate le prime folate, i nerazzurri si ritrovano e riescono a portare la minaccia in area dei grigi. Al 13’, l’Alessandria è in angolo. La pressione dei locali insiste e Bulgheri è impegnato in tiri di Tonali al 15’, di Mannocci e di Franceschi al 16’ e al 17’. La respinta di Bulgheri provoca una fuga di Massiglia verso la rete difesa da Traverso, obbligando questi in angolo. Il tiro di Rosso andrà fuori. In questo periodo di supremazia nerazzurra, la difesa dei grigi è vigilante e sicura. Solo le ali ed il centro si occupano dell’attacco, gli altri sono ordinatamente chiusi in difesa del prezioso punto conquistato. Al 25’, un’azione mette i brividi addosso ai tifosi pisani: in una mischia sotto la rete di Traverso, Foglia riesce a tirare diritto in porta. Traverso riesce appena a respingere a mani aperte cortissimo. Da un metro interviene Rosso e… getta la palla fuori. La sicurezza della seconda linea e la mobilità consente agli avversari rapide inversioni di campo. Ma gli estremi difensori della rete pisano vigilano con attenzione, mentre l’attacco cerca, appena è possibile, di portare la minaccia verso la casa di Bulgheri. Così, al 26’, l’Alessandria è obbligata in angolo. Severgnini fa calare a fil di palo un pallone bellissimo, leggero tocco di Ciferri e il punto è segnato. I grigi hanno incassato il colpo e reagiscono con violenza. La raffica passa ed i nerazzurri continuano a premere sulla difesa loro. Al 31’ gli ospiti sono ancora in angolo. Tira Franceschi, obbligando Bulgheri a salvare ancora in angolo. Nuovo tiro di Franceschi respinto da Cerutti. Il gioco si alterna sui due campi. Al 36’ sono i pisani a difendersi in angolo che non avrà esito, mentre al 40’ Rosso sbaglierà un facile tiro da pochi metri. Nella ripresa, l’Alessandria sembra calata di tono, mentre il Pisa passa decisamente all’attacco con rinnovata energia. Una rapida fuga di Cerutti porta questi a poca distanza dalla rete di Traverso. Il tiro fortissimo è respinto corto dal portiere pisano, riprende Rosso e segna. Ma l’arbitro annulla il punto per fuori giuoco di Cerutti. Al 15’ è ancora Cerutti a sbagliare un facile tiro da breve distanza, il gioco ritorna però in area alessandrina, mantenendovisi nonostante la difesa degli ospiti. Se anche le azioni hanno le stesse caratteristiche dei primi 45 minuti di tempi, si nota però come in questa ripresa il gioco degli ospiti sia più fiacco e la difesa meno efficiente, mentre i giocatori pisani sono lanciati verso la speranza di strappare una desiderata vittoria. Il gioco dei nerazzurri non però molto efficace, sia per la difesa degli ospiti sia perché l’attacco non riesce a manovrare e ad imporsi, ma in ogni modo la pressione è continua e darà quanto prima il migliore dei risultati. Infatti, al 35’ Franceschi è incaricato di battere un calcio di punizione da una ventina di metri. Il pallone cade ad un paio di metri dalla rete di Bulgheri, interviene Tonali di testa, mettendo in rete. Due a uno. Il tifo pisano esplode ed incita i giocatori a perseverare nello sforzo. Ma la gioia della vittoria ha molto probabilmente portato lo scompiglio nelle file pisane che subito non si ritrovavano. La fredda, rapida intuizione degli ospiti intravede la possibilità di tentare tutto per tutto lanciandosi a testa bassa contro la rete di Traverso. Cerutti, avuta la palla, fugge verso l’area pisana, supera Mongero prima e Verga dopo, una finta abilissima inganna il portiere pisano e consente a Cerutti di segnare il punto del pareggio. Dure parole ancora sulla squadra pisana. Essa si è oggi presentata in campo con tre riserve. È naturale che il gioco d’assieme ne abbia risentito. Dobbiamo però dire che l’esperimento ha consentito di osservare Franceschi e Mannocci, due ottimi elementi che debbono essere seguiti. Sono forse ancora immaturi per partite dure come quella attuale, ma hanno rivelato doti di combattività non comuni. Il bravo Mannocci ha poi tenuto con criterio e con bravura il difficile ruolo di centroattacco, anche se le sue condizioni fisiche non gli hanno consentito di fare di più. Abbiamo già accennato ai difetti della squadra nerazzurra. Manca ancora di velocità, di sicurezza sul pallone e raramente i giocatori stanno al loro posto consentendo così all’avversario, come per il secondo punto dell’Alessandria, di segnare con maggiore facilità. Noi però siamo certi che anche questi nostri rilievi non avranno presto più alcuna ragione di essere. (Luigi Sani, «Corriere del Tirreno», 23 ottobre 1939) I nerazzurri, reduci dalla smagliante vittoria di Siena, si sono dovuti presentare contro la forte squadra alessandrina in una formazione rimaneggiata, causa le assenze di Faccenda e di Bertoni. La prima linea si è schierata con due giovanissimi (Franceschi e Mannocci), dei quali il secondo debuttante in prima squadra, e con Nicolini molto lontano dal rendimento migliore avendo una caviglia in disordine. Mediano laterale era un altro giovane, Severgnini, che ha giocato poi per un buon periodo dell’incontro nel ruolo abituale di ala sinistra. Al 12’ del primo tempo Nicolini e Severgnini si sono scambiati di posto, per riprendere al 12’ della ripresa i ruoli primitivi. In simili condizioni di inquadratura e pur avendo i giovani immessi nella squadra fatto del loro meglio (specialmente Mannocci è apparso un giovane di sicuro avvenire) i nerazzurri non potevano rendere di più di ciò che hanno reso; questo, in linea puramente tecnica, poiché quanto a volontà, tenacia ed entusiasmo, i locali ne hanno fatto grande sfoggio. Individualmente, sono piaciuti Strobbe, indubbiamente il migliore uomo in campo, Tonali, Ponzinibio e Ciferri. L’Alessandria si è confermata squadra bene amalgamata e resistente. Ottimo in modo particolare Robotti e buoni pure Massiglia, Rosso, Parodi e Bigando. L’esito dell’incontro è apparso equo, in quanto se i pisani si sono visti sfuggire la vittoria ormai acquisita, gli ospiti possono vantare anch’essi, come gli antagonisti, buoni periodi di superiorità al loro attivo, durante i quali sono stati annullati un punto di Rosso ed uno di Cerutti, segnati però in netta posizione di fuori gioco e quindi non convalidati giustamente dal direttore di gara. Le reti della giornata sono state segnate al 4’ di gioco da Foglia, per l’Alessandria, dopo un’azione Massiglia-Rosso e conseguente mischio ed al 26’ da Ciferri, il quale toccava appena il pallone su angolo calciato da Severgnini; questo nel primo tempo. Nella ripresa, dopo una strenua lotta, per riprendere il sopravvento il Pisa si slanciava magnificamente all’offensiva per strappare la vittoria. Al 35’, per un fallo di Caligaris su Franceschi, questi calciava la punizione e Tonali, di testa, inviava in rete. La gioia dei nerazzurri era però di breve durata, ché appena due minuti dopo, su azione iniziata da Massiglia, Cerutti fuggiva e, da vicino, batteva Traverso, ristabilendo la parità. («Il Littoriale», 23 ottobre 1939) PISA-ALESSANDRIA 2-2 La Direzione dell’Alessandria, visto che i giocatori non si impegnavano in modo adeguato, ha optato per la maniera più sbrigativa: partenza per Pisa al mattino della domenica (ore 6:20); arrivo a Pisa alle 12:30; colazione leggera, quasi volante (con l’imbuto) e via sul campo. Lezione di bel gioco e di combattività, nausea per il contegno del pubblico verso l’Alessandria, fine della partita e dopo 7 minuti tutti sul treno ancora in tenuta di giuoco, fischio del capostazione e partenza per Alessandria. In fatto di ospitalità, Pisa ha lasciato molto a desiderare. Poi. l’arbitro (un padovano, come sempre) ha fatto il resto: ha annullato una prima rete di Foglia che aveva ricevuto la palla dal portiere ed una seconda di Cerutti che aveva raccolto un centro effettuato indietro da Massiglia che si trovava con un terzino sulla linea della rete. Cose da pazzi… Cerutti. dopo pochi minuti, si produceva in un’azione personale ed infilava irresistibilmente un terzo pallone nella rete pisana; e rivolgendosi all’arbitro esclamò: “annulli anche questo”… Sulle tribune, lungo gli spalti, erano già avvenuti vari incidenti; il dott. Roggero, fervido amico dell’Alessandria, ne uscì malconcio per aver gridato ”Forza grigi”. L’arbitro convalidò la rete di Cerutti, diciamo, tra la meraviglia dei giocatori perché ormai con tante ingiustizie tutti erano convinti di dover tornare sconfitti. A Pisa la squadra grigia, nettamente superiore, ha dovuto accontentarsi di un risultato pari che è stato tutt’altro che salomonico. L’Alessandria ha dovuto realizzare 4 reti per vedersene convalidare solo 2. La formazione è apparsa indovinata. Il trio centrale d’attacco ha signoreggiato in campo dal 1’ al 90’: Robotti ha giocato in modo superbo sorreggendo il reparto con scioltezza, padronanza e pericolosa penetrazione; Cerutti è sgattaiolato tra la difesa avversaria con ottimi ed applauditi palleggi; Foglia ha mandato nella rete pisana la prima palla con un tiro poderoso, imparabile. Marsiglia è apparso in miglioramento di forma e Rosso, il pericoloso Rosso, terzo nella classifica dei cannonieri, ha fallito occasioni d’oro a pochi passi dalla rete avversaria. Aveva il mirino fuori posto… La mediana si è ripresa progressivamente col ritorno in efficienza di Parodi; i terzini dopo un inizio incerto sul terreno viscido si sono ripresi egregiamente. Attento e temerario Bulgheri a difesa della rete. Le reti per l’Alessandria sono state segnate da Foglia e da Cerutti; le due reti annullate erano pure state segnate da Cerutti e Foglia. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 28 ottobre 1939) RISULTATI: Anconitana-Livorno 2-1 Atalanta-Pro Vercelli 3-1 Brescia-Molinella 2-1 Catania-Fanfulla 1-1 Lucchese-Vigevano 4-0 Palermo-Siena 2-0 Sanremese-Padova 3-1 Udinese-Verona 6-3 CLASSIFICA: Lucchese, Udinese 9; Atalanta, Brescia, Fanfulla 8; Alessandria, Padova, Palermo, Pro Vercelli 7; Anconitana 6; Livorno, Pisa, Sanremese, Siena, Verona 5; Molinella 3; Catania, Vigevano 2 Il punto sul campionato Dopo sei giornate di campionato vi erano Lucchese e Udinese in testa alla classifica del campionato di Serie B. I toscani avevano vinto, grazie ad una prestazione autoritaria, contro il Vigevano mentre i friulani si erano imposti, grazie ad un punteggio tennistico, sul Verona. Con una partenza veloce ed aggressiva l'Atalanta aveva battuto la Pro Vercelli, mantenendosi a un punto dalla cima della graduatoria a pari punti con Brescia, vincitrice, di misura, sul Molinella e Fanfulla che aveva pareggiato sul campo del Catania. Sconfitta del Padova in casa della Sanremese scesa con un atteggiamento volenteroso. Il secondo pareggio della giornata era stato tra Catania e Fanfulla.