Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
03-12-1939 - Giornata: 10 - Sanremo - Littorio


Sanremese US - Alessandria US 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 54. Rossi S.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Cresta (I) Luigi, Carassa Giuseppe, Fibbi Arrigo, Rossi Secondo, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Faroppa Vittorio

Formazione avversaria
SANREMESE US: Lanfranco, Sciolla, Bertolotto, Bertolo (II) Domingo, Acquarone, Del Monte, Ghiglione, Ruffini, Imberti, Cempi, Ventimiglia. All.: Cattaneo Renato

Arbitro: Bellè Ferruccio (Venezia)
Note
Espulso al 66. Foglia [A] Rigore sbagliato all’88. da Rosso [A] Angoli: 5-3 Inizio gara ore 14.30

Commento
Anche ieri la Sanremese si è fatta battere deludendo l’aspettativa. La partita non è stata per nulla interessante e se gli ospiti hanno cercato di tirare avanti senza offrire spettacolo di bel gioco, i locali si sono limitati a seguirli e come al solito sono stati abulici. Nel primo tempo la Sanremese ha avuto molte occasioni per portarsi in vantaggio ma non è stata capace di realizzare. Nella ripresa invece i grigi hanno giocato più decisi e al 9’ sono andati in vantaggio con una rete segnata dal centro-avanti Rossi, su calcio d’angolo battuto da Rosso. Al 21’ è stato espulso Foglia e al 43’ Rosso sbaglia un calcio di rigore. La prima linea dei bianco-azzurri ha avuto solamente in Imberti l’uomo di chiare idee e di felici esecuzioni. Molto bene Sciolla in difesa e Del Monte fra i mediani. Degli ospiti una lode merita il portiere Roggero, che due o tre volte ha salvato la sua rete. Degli altri, attivi il centro-mediano Parodi, Fibbi e Cresta. («Il Littoriale», 5 dicembre 1939) L’undici concittadino ha ancora una volta tradito l’attesa, subendo una imprevista sconfitta sul proprio terreno. Il primo tempo, condotto a forte andatura da entrambe le protagoniste, è terminato 0-0. Dopo il riposo, al 9’, su azione derivata da calcio d’angolo, Rossi ha segnato un punto imparabile per l’Alessandria. La reazione della Sanremese è stata immediata, ma poco ordinata per cui i grigi hanno sempre sventato il pericolo. Al 21’, in seguito all’espulsione di Foglia, essi hanno continuato la gara con dieci uomini, ma la Sanremese non ha saputo trarne profitto. Il pareggio è rimasto perciò un mito, mentre l’Alessandria per poco non ha aumentato il vantaggio, quando Rosso al 43’ ha sciupato un rigore. («La Stampa», 4 dicembre 1939) LA VITTORIA DI SANREMO I grigi hanno sfatata una buona volta la tradizione sul ristretto campo sanremese invertendo il risultato dopo aver rettamente dominato l’irritata squadra ligure. Oltre al gioco tecnico imposto dalla squadra alessandrina, va segnalalo che i grigi hanno superato il confronto anche in velocità con la pur veloce squadra di Cattaneo. Avevamo scritto che i tecnici dell’Alessandria avevano coraggiosamente innestato il centro-attacco Rossi e l’audacia ha dato buoni frutti anche per l’esordio di Carassa nel ruolo di ala destra. Questi due giocatori, secondo le previsioni dei sanremesi, avrebbero dovuto formare i punti deboli dell’attacco grigio; bastava, quindi, qualche intervento deciso perché i due novellini scomparissero dalla ribalta. Rossi e Carassa non si impressionarono e furono gli animatori dell’attacco. Dopo la superba rete segnata da Rossi, i sanremesi si accanirono contro il giovane centro-attacco che fu posto fuori combattimento da un calcio infertogli da un difensore avversario. La stessa sorte è toccata a Carassa. Per giunta anche Foglia, per aver reagito ad una irregolarità di un giocatore avversario, veniva espulso dal campo. Benché ridotti a nove giocatori (Rossi rientrato dopo 5 minuti doveva essere considerato come una comparsa), l’Alessandria ha tenuto il campo con avvedutezza ed ha avuto la possibilità di arrotondare il risultato in seguito a un rigore concesso per violenta carica ai danni di Carassa. Ma Rosso, incaricato di effettuare il tiro, calciò fortemente a lato. Il trio difensivo ha lavorato con abilità e sicurezza. Bigando gioca ora tenendo il posto senza i pericolosi sbandamenti dello scorso anno. Ottimo il gioco della mediana per il ritorno in forma di Parodi e per la magnifica giornata di Cresta. L’attacco ha tessuto temi di elevata fattura tecnica e non ha realizzato di più per la mancanza di mestiere dei quattro suoi giovani attaccanti: Carassa, Rossi, Foglia e Rosso. Fibbi ha legato con continuità il gioco della mediana col reparto di punta, ma non riesce a decidersi a calciare in rete con maggior frequenza e rapidità. Complessivamente la squadra è piaciuta non solo perché ha vinto ma per aver dominato con imperio tenendo in molte azioni la palla radente. («Il Piccolo», 9 dicembre 1939) RISULTATI: Anconitana-Udinese 2-0 Brescia-Atalanta 1-0 Catania-Lucchese 3-1 Livorno-Padova 6-2 Palermo-Pisa 2-0 Pro Vercelli-Siena 1-1 Verona-Molinella 3-1 Vigevano-Fanfulla 1-0 CLASSIFICA: Brescia 14; Alessandria, Atalanta, Udinese 13; Anconitana, Fanfulla, Lucchese, Verona 12; Livorno, Palermo 11; Siena 10; Pro Vercelli 9; Sanremese, Vigevano 8; Padova, Pisa 7; Catania 5; Molinella 3 Il punto sul campionato NELLA SERIE B L'ascesa del Brescia Per la prima volta, dopo dieci giornate di gare, in testa alla classifica dei cadetti è rimasta una squadra sola. Il fatto s'è verificato ieri in seguito ad una generale batosta subita dalle unita che stavano al sommo della graduatoria, batosta dalla quale ha potuto salvarsi solo il Brescia, che è precisamente la squadra che diventa la capolista unica del girone. La giornata, annunciata come una delle più scorbutiche per gli squadroni, non ha fallito le previsioni. Battuta l'Udinese ad Ancona, battuta la Lucchese a Catania, battuto il Fanfulla a Vigevano, è rimasto solo in piedi, ripetiamo, il Brescia che ha regolato col minimo punteggio l'altra grande vedetta, l'Atalanta, confermando cosi il recente risultato della Coppa Italia. Che la compagine delle « rondinelle > fosse In ascesa lo si era visto da qualche domenica, da quando cioè aveva sotterrato con un secco 6 a 0, sul campo Appiani, lo squinternato Padova. Da allora, nonostante una sconfitta di stretta misura subita dal Siena, la squadra bresciana non abbandonò più le prime posizioni' dimostrando di avere i mezzi per fare grandi cose. Ne è prova la vittoria di ieri sulla quadrata compagine bergamasca (la seconda in 10 giorni), vittoria che appare perfettamente regolare e che dice che il Brescia è ritornato ad essere lo squadrone di un tempo. Se il successo delle « rondinelle poteva essere previsto, dati i precedenti, inaspettate sono giunte le affermazioni dell'Alessandria sulla Sanremese, del Vigevano sul Fanfulla e del Catania sulla Lucchese. I « grigi », da qualche settimana un po' giù di corda, hanno rialzato di colpo la testa cogliendo una vittoria, l'unica esterna della giornata, che dev'essere considerata delle più significative. Il campo di Sanremo è sempre stato dei più pericolosi; sebbene Alessandria, non solo ha vinto, ma ha dimostrato di tenere agevolmente testa alle folate dei liguri, anche quando, con l'espulsione di Foglia nel secondo tempo, la squadra fu ridotta a dieci uomini. Tanto è vero che a pochi minuti dalla fine si permise persino il lusso di sciupare un « rigore ». Con la ripresa dell'Alessandria è da segnalare con simpatia anche quella dello sfortunato Vigevano, vincitore indiscusso dello strano Fanfulla. Le cronache, infatti, parlano di una schietta e continua superiorità degli animosi -r granata ». Che sia la volta buona? La Pro Vercelli, invece, volendo provare dei giovani in prima linea, ha fallito in parte intento e per poco non se le prendeva in casa dallo Siena. Il Padova ha subito in casa del Livorno un'altra clamorosa sconfitta. Povero Padova?... Quando finiranno le sue disavventure? (La Stampa - Mar, 04/12/1939)