Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
17-12-1939 - Giornata: 12 - Bologna - Littoriale


Molinella SP - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 55. Busoni G. [Mo]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Cresta (I) Luigi, Carassa Giuseppe, Robotti Luciano, Rossi Secondo, Foglia Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Faroppa Vittorio

Formazione avversaria
MOLINELLA SP: Medola, Obici, Spanazzi, Bonesini, Calanchi, Procura, Busoni, Cavalazzi, Gotellini, Spadoni, Masi. All.: Genovesi Pietro.

Arbitro: Gnocchini Pasquale (Como)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
ALESSANDRIA-MOLINELLA 0-1 Il Molinella ha meritato il successo, perché di fronte alla tecnica migliore dei piemontesi ha sfoggiato una volontà ed una foga ammirevoli. Dopo il primo tempo, terminato 0-0, la lotta si è fatta serrata; il Molinella, pur avendo dovuto spostare Busoni all’ala destra, sostituendolo con Gotellini, ha forzato l’andatura ed al 10’, proprio per merito dell’infortunato Busoni, ha segnato il punto della vittoria. («La Stampa», 18 dicembre 1939) ALESSANDRIA-MOLINELLA 0-1 Nelle nostre note di sabato avevamo messo in guardia la squadra locale dalle insidie del troppo facile campo del Molinella dove tra l’altro era caduta la Sanremese (1-0) ed aveva pareggiato l’Anconitana. I nostri dubbi si riferivano alla troppa sicurezza dei nostri giocatori di poter fare un boccone della squadra emiliana, e perché tra le file dei grigi figuravano troppi giocatori giovani, facili agli entusiasmi ed alle delusioni. Infatti, Rossi è mancato alla prova in modo preoccupante, e sono bastati alcuni errori iniziali per annebbiare le idee del giovane che aveva tolto il posto a Girometta, a Cerutti e a Pietruzzi. Robotti è stato il migliore dell’attacco. Gioco povero, rabbioso o meglio nervoso; particolare questo che ha minato l’orientamento tecnico che Faroppa aveva avuto la speranza di conferire ai suoi giovani allievi. La mediana ha tenuto il campo meglio di domenica, ma ha giocato per conto proprio più che in collegamento coi reparti d’attacco e di difesa. La rete segnata all'Alessandria non è stata irresistibile e con maggior attenzione dei terzini lo smacco avrebbe potuto essere evitato. («Il Piccolo», 24 dicembre 1939) RISULTATI: Brescia-Anconitana 2-2 Fanfulla-Lucchese 1-1 Livorno-Palermo 5-0 Sanremese-Catania 0-0 Siena-Padova 0-0 Udinese-Pisa 4-3 Verona-Atalanta 1-2 Vigevano-Pro Vercelli 5-2 CLASSIFICA: Atalanta, Brescia 17; Anconitana, Lucchese, Udinese 15; Alessandria, Livorno 14; Fanfulla, Siena 13; Verona 12; Palermo, Pro Vercelli 11; Padova, Vigevano 10; Sanremese 9; Pisa 8; Catania 7; Molinella 5 Il punto sul campionato TRA I CADETTI Le squadre piemontesi regalano troppi punti Non è stata, quella di ieri, una giornata di risultati sensazionali: di quel risultati che siamo abituati a vedere nel torneo di Serie B. Forse le uniche sorprese della giornata, dodicesima del girone di andata, le hanno fornite le partite di Vigevano e di Molinello.. La duplice sconfitta delle squadre piemontesi non depone certo favorevolmente sulle possibilità di queste pur forti compagini. La Pro Vercelli, è vero, da tempo appariva un po' incerta nella sua marcia, ma nessuno si attendeva dalla partita di Vigevano una batosta simile. Eppure, a sentire le cronache, i « granata » hanno meritato pienamente il successo, dominando a lungo, non solo, ma mancando anche nel primo tempo parecchie occasioni. Il Vigevano può dunque dichiararsi pienamente soddisfatto della partita, che conferma la sua ripresa e dice che la sua prima linea — punta di diamante Porcelli, autore ieri di tre gol — ha cominciato finalmente a funzionare. Per i «bianchi» è il caso di rivedere attentamente i reparti e di correre ai ripari, perché le cose cominciano ad andar veramente male. Lo stesso discorso si deve fare all'incirca all'Alessandria, che regala punti con troppa generosità. La squadra da qualche domenica difetta di mordente e di intraprendenza e, pur vincendo, non riesce a convincere. La sconfitta di ieri si poteva evitare solo che i «grigi» avessero fatto blocco di fronte alla disperata foga degli emiliani, i quali ormai non hanno più nulla da perdere. Il Brescia si è trovato di fronte ad un avversario pericolosissimo, un avversarlo che forse lo ha impegnato più di quanto gli azzurri stessi credevano. Lo prova il fatto che essi hanno potuto ottenere il nullo grazie ad un «rigore» mentre i marchigiani hanno giocato il secondo tempo in soli dieci uomini. Nessun dubbio che l'Anconitana va veramente forte e che da essa conviene ormai guardarsi seriamente. Frattanto, con l'inopinata battuta di arresto di ieri, il Brescia si è lasciato raggiungere In testa alla classifica dall'Atalanta, vincitrice a Verona con due gol dell'irresistibile Gaddoni. (La Stampa - Mar, 18/12/1939)