Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
01-04-2015 - Giornata: 33 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Aurora Pro Patria 1919 3 - 0 (1 - 0)
RETI: 20. Spighi M.[A], 68. Mora L.[A], 91. Iunco A.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sirri Alex [62. Sabato Roberto], Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca, Spighi Mirco, Obodo Kenneth, Marconi Michele [78. Germinale Domenico], Rantier Julien [69. Iunco Antimo], Vitofrancesco Ferdinando A disp.:Cavalli Gabriele, (P) Poluzzi Giacomo, Terigi Leonardo, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
AURORA PRO PATRIA 1919: Melillo, Guglielmotti, Taino, Cannataro [67. D'Errico], La Morte, Botturi, Giorno [78. Palumbo], Bovi, Serafini, Candido, Terrani [33. Zaro]. A disp.: Perilli, Panizzi, Romeo, Baclet. All.: Montanari Marcello

Arbitro: Proietti Elena (Terni) [Bresmes, Saia]
Note
Espulso: 32. Guglielmotti [P]. Ammoniti: 9. Bovi [P]. Angoli: 6-1. Recuperi: 3.+ 3. Spettatori: 2.700 (1.934 paganti, 764 abbonati) Serata tiepida, campo ottimo. Inizio gara ore 20.45

Commento
Una gara praticamente a senso unico. L’Alessandria si dimostra superiore alla Pro Patria e al “Moccagatta” vince 3-0 inguaiando i Tigrotti, che nelle ultime tre gare – tutte in trasferta – hanno messo a segno un solo punto. In vantaggio con Spighi al 20’, Guglielmotti facilita la vita ai piemontesi facendosi espellere un’altra volta per una gomitata all’ex Mora, che si prende la rivincita siglando la rete del 2-0 al 23’ della ripresa. Nel finale Iunco arrotonda il punteggio siglando il 3-0 in contropiede. Mister Luca D’Angelo ha avuto solo l’imbarazzo della scelta, ma non altrettante verze da sfogliare: tre punti o stagione allungata ai playoff. E così è stato. I Grigi hanno guadagnto una posizione approfittando del ko del Pavia a Cremona. Purtroppo, non si è fermato il Bassano, che ha espugnato Como e rimane a +2 sull’Alessandria. Fischio d’inizio – La Pro cerca punti salvezza al “Moccagatta” contro un’Alessandria desiderosa di tornare alla vittoria per continuare a credere alla serie B. Mister Marcello Montanari, privo degli squalificati Pisani, Calzi e Arati, si affida comunque al 4-3-3 ritrovando Botturi al centro della difesa e schierando Cannataro in mezzo alla mediana, con Giorno e Bovi. In attacco spazio a Candido e Terrani di supporto a Serafini. Per i Grigi di mister D’Angelo il modulo è il 3-5-2 con l’ex Mora largo a sinistra, mentre in attacco Marconi fa coppia con Rantier. Il primo tempo – L’Alessandria sin dai primi minuti mantiene il possesso palla e con un pressing mette in seria difficoltà la Pro. Di occasioni in realtà i padroni di casa non ne costruiscono, ma al primo affondo serio passano: Mora mette in mezzo da sinistra, la difesa della Pro rimane ferma e sul secondo palo si inserisce Spighi, che evita il fuorigioco e batte Melillo di sinistro per l’1-0. I Tigrotti non riescono proprio ad uscire dalla metà campo difensiva e al 32’ la situazione si complica: Guglielmotti entra con il gomito alto su Mora, l’arbitro non lo perdona e gli mostra il cartellino rosso. Mister Montanari cerca di coprirsi, toglie Terrani e mette Zaro – attaccante per difensore – ma la trama della gara non cambia. Nei tre minuti di recupero l’occasione capita sul sinistro di Rantier, che si invola in contropiede, ma sul diagonale del numero 10 grigio Melillo ci mette la mano e devia, anche se l’arbitro non concede il corner. La ripresa – Anche nel secondo tempo il canovaccio non cambia: la Pro si difende ma non riesce quasi mai a portarsi in avanti e allora l’Alessandria ne approfitta. Dopo qualche minuto senza grandi sussulti, al 23’ arriva il gol dell’ex: Vitofrancesco crossa da destra trovando nel cuore dell’area Mora, che sigla il 2-0 in acrobazia. La Pro non si scuote, Montanari inserisce anche Palumbo e D’Errico, ma i Grigi non si fanno mai trovare impreparati e l’unica occasione di marchio biancoblu è una punizione dai venti metri che Candido calcia fuori. Il primo corner per i Tigrotti arriva al 47’, ma sul contropiede dovuto allo sbilanciamento di Serafini e compagni, gli alessandrini fanno il tris con Iunco, che servito a due passi dalla porta da Spighi non può fallire. In sala stampa Mister D’Angelo: “Una buona iniezione di fiducia dopo la sconfitta di Bassano. Loro bravi anche in 10. Non guardo la classifica, ma a una partita dopo l’altra, e ora la testa è già al Monza“. Mirco Spighi: “Sono soddisfatto perché sto lavorando tanto e spero di raccogliere i frutti“. Luca Mora: “Ci crediamo, ovvio crederci, ma andiamo avanti concentrati. Siamo forti e quindi non bisogna mollare”. (Museo Grigio) CALCIO SERIE C: L’ALESSANDRIA TORNA A VINCERE E SCAVALCA IL PAVIA Grigi, dal centrocampo arrivano la spinta e i gol I grigi liquidano la pratica Pro Patria e grazie alla sconfitta del Pavia a Cremona si insediano al terzo posto in C a una lunghezza dal Novara, in attesa di vedere cosa faranno oggi gli azzurri a Bergamo contro l’Albinoleffe. E’ una partita in discesa per l’Alessandria che sblocca il risultato col vivace Spighi, si ritrova la strada spianata dalla superiorità numerica e poi nella ripresa, al momento opportuno, spegne ogni possibile velleità avversaria. La lettura delle formazioni rivela una scelta offensiva per D’Angelo che butta nella mischia Spighi, scelta che si rivelerà azzeccata poiché l’esterno destro segnerà un gol e servirà gli assist per i compagni: la conseguenza è avere Vitofrancesco interno destro che si sovrappone all’ex Rimini sulla fascia. La Pro Patria ha invece un undici più prudente: in panchina sia D’Errico sia Baclet. Bustocchi con un atteggiamento di contenimento mirato a recuperare palla a ridosso della propria trequarti difensiva ed a proporsi in contropiede sfruttando la capacità di Serafini di far salire la squadra. Grigi che in avvio sfruttano poco le fasce dove Mora, in fase offensiva, gioca larghissimo mentre cercano l’intercambiabilità Spighi e Vitofrancesco sulla fascia destra anche se quando Marconi li serve con l’appoggio entrambi si trovano una decina di metri indietro e devono compiere più metri. Il gol del vantaggio arriva proprio nella prima occasione in cui l’inserimento sulla destra è ficcante: Spighi infatti è puntualissimo ad eludere la difesa ospite schierata ed a infilare in gol con un preciso tocco in corsa. Alessandria che predilige la corsia destra anche se Mora, su quella opposta, si trova spesso libero. Proprio l’ex di turno subisce una fallo tanto plateale quanto stupido di Guglielmotti e anche l’equilibrio numerico viene spezzato a favore dei grigi in quanto il terzino destro ospite viene mandato direttamente negli spogliatoi. Grigi che confermano nel secondo tempo la supremazia territoriale mentre la Pro Patria in dieci agisce obbligatoriamente di rimessa con fraseggi brevi a ridosso del centrocampo ed improvvisi lanci in profondità per sfruttare le doti di Giorno. L’Alessandria non va a ritmi forsennati ma ha la partita in pugno e aspetta il momento propizio per colpire ancora visto che la difesa ospite, sul gioco palla a terra, sembra tutt’altro che invulnerabile. Con l’ingresso di Sabato (per il claudicante Sirri) la «catena» di sinistra acquista più spinta. Quando l’azione della formazione di casa si fa più insistente sulle fasce arriva il gol dell’ex Mora che di fatto mette la parola fine sulla partita. Il finale di partita vede la Pro Patria cercare il gol della bandiera (complici i pochi tifosi sugli spalti che invitano i loro giocatori a tirare fuori gli attributi) ma i grigi controllano senza affanni, sfiorano il tris con un numero d’alta scuola di Iunco che poi segnerà il tris su un contropiede «tre contro zero» che mette ancora in evidenza l’ottima condizione di Spighi, capace al 91’ di un coast to coast importante. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) I GRIGI? VIVI E CI CREDONO La scalata è ripartita D’Angelo: ”Non siamo contropiedisti, occupiamo gli spazi. Se ne mettiamo 19 dietro siamo i più bravi” Un gradino più su. E questo conta. È la ripartenza immediata dopo la sconfitta indigesta. La conferma che l’Alessandria non solo è con la testa, e con il cuore, e con il gioco, dentro ogni partita. Ma lo è, e tanto, dentro questo campionato in cui, per dirla con il grande protagonista, Mirco Spighi, «con il 3-0 abbiamo dato un segnale forte a tutti. Soprattutto agli avversari: anche solo leggendo il risultato si saranno detti “questi proprio non mollano mai, anzi”». L’Alessandria ha un’anima forte, che Luca D’Angelo le ha trasmesso, che la solidità e la tranquillità societaria e la passione del presidente Luca Di Masi amplificano. Però, neanche nella sera in cui i Grigi staccano due potenziali rivali, Pavia fuori dal podio e il Como quasi fuori dalla corsa ai playoff, D’Angelo non alza i toni. Non gli appartiene, si concede qualche complimenti - «abbiamo giocato una buonissima gara, dimostrando anche grande forza di reazione dopo Bassano» - però quando l’intervista si sposta sul futuro, sulla domanda sulla grandezza del ‘crederci’, nella B diretta, il tecnico riscopre la sua natura di solido difensore centrale, bravo ad anticipare l’attaccante. «Se, il 10 maggio, saremo riusciti a mettere dietro di noi 19 squadre, allora significherà che siamo stati più bravi e che abbiamo vinto. Se, invece, ci sarà anche solo una formazione davanti a noi, significherà che è stata migliore e noi ci prepareremo alla seconda fase». Chiaro che si lavori, non solo da adesso, perché si realizzi la prima ipotesi, ma attrezzati per vivere anche l’eventualità della seconda. «Vittoria meritata e non scontata, contro un’avversaria che poteva avere solo questo atteggiamento, giocare e non barricarsi, vista la qualità, soprattutto, degli uomini dell’attacco. Vittoria che pesa - ammette D’Angelo - perché abbiamo guadagnato molto. Sul Pavia, specie sul Como». Che, alla terzultima, quando arriverà al Moccagatta, probabilmente avrà più nulla da chiedere al campionato. Unico appunto ai Grigi: aver faticato un po’ a chiudere la partita. «Perché noi non siamo una squadra da contropiede. Possiamo avere qualche singolo, e nella terza rete si è visto, ma per caratteristiche l’Alessandria deve occupare gli spazi». Per ora occupa il terzo posto. Per ora. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L’Alessandria resta in scia Pro Patria giù L’Alessandria torna alla vittoria con una prova convincente che rimette in corsa la formazione di D’Angelo. I padroni di casa spingono subito sull’acceleratore difettando però nell’ultimo passaggio. Rantier cicca la conclusione da buona posizione al 5’. Al 19’ l’Alessandria passa in vantaggio: Mora pennella in area per l’accorrente Spighi che non ha difficoltà a trafiggere Melillo siglando così la sua prima rete in maglia grigia. Al 32’ l’episodio chiave: Mora si invola sulla sinistra e Guglielmotti esagera con il gomito. Per il direttore di gara è rosso diretto. I padroni di casa, in superiorità numerica, cercano il raddoppio prima con Spighi (38’) con palla che termina di poco alta, poi con Mezavilla (43’), forte ma centrale e ancora con Rantier che si vede deviare in angolo la conclusione. Nella ripresa al 22’ l’Alessandria raddoppia: Spighi dalla destra rende il favore a Mora appostato a centro area che al volo di destro trova l’angolino. In chiusura di tempo (46’) è Iunco a triplicare per i padroni di casa sfruttando l’assist di Spighi. (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) RISULTATI: AlbinoLeffe - Novara 0-0 Como - Bassano 1-2 Cremonese - Pavia 2-0 Mantova - Giana Erminio Monza - FeralpiSalò 0-0 Real Vicenza - Arezzo 0-0 Renate - Pordenone 0-1 Sudtirol - Torres 0-0 Venezia - Lumezzane 1-1 CLASSIFICA: Novara, Bassano p. 64, Alessandria 62, Pavia (-1) 60, Como 54, FeralpiSalò 49, Real Vicenza 47, Arezzo 45, Venezia, Sudtirol 44, Cremonese 42, Mantova (-3), Renate 40, Torres, Giana Erminio 39, Monza (-2) 36, Lumezzane 31, AlbinoLeffe 29, Pordenone 27, Pro Patria (-1) 25. Mantova 3, Monza 2, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 16 reti: Bruno (4, Real Vicenza). 14: Momente’ (4, AlbinoLeffe). 13: Pietribiasi (Bassano); Ferretti (Pavia). 12: Brighenti (1, Cremonese); Evacuo (4) e Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol); Maiorino (2, Torres). 11: Corazza (Novara). Il punto sul campionato Il Novara pareggia a Leffe, il Bassano vince a Como e lo raggiunge, l'Alessandria batte la Pro Patria, il Pavia cade a Cremona. I distacchi vanno di due punti in due punti pertanto basta una vittoria con un contemporaneo pareggio per annullarli. La lotta sembra ristretta alle prime quattro con la spada di Damocle del processo sportivo ai danni del Novara che si terrà tra dieci giorni. Anche se ha perso contro il Bassano potrebbe rientrare in gioco anche il Como a patto che riesca a fare risultato contro Alessandria e Pavia, avversarie dirette contro cui deve ancora giocare la partita di ritorno.