Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2000/2001
Serie C1
21-01-2001 - Giornata: 19 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria Calcio US - Alzano 1909 Virescit FC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 56. Bertoncelli [Al]

Alessandria Calcio US Lafuenti Silvio, Rossi Fabio, Giannoni Mario, Moro Patrick, Franchini Gianluca [59. Damonte Maurizio], Di Cintio Andrea, Sinagra Simone [46. Serra Dario], Favi Fabio [64. Scaglia Massimiliano], Zirafa Paolo, Melis Emiliano, Falco Nunzio A disp.:Bagalini Stefano, (P) Biato Enzo Maurizio, Fasce Giovanni, Soragna Gianluca All.: Rossetti Sergio

Formazione avversaria
ALZANO 1909 VIRESCIT FC: Brancaccio, Di Muri, Gola, Campi [30. Melissano], Nunziata, Solimeno, Sensibile, Bertoncelli, Bruno, Madonna [68. Campolattano], Florijancic [76. Moscelli]. A disp.: Cortinovis, Mazzilli, Caridi, Schroeder. All: Foscarini Claudio

Arbitro: Battistella Davide (Conegliano Veneto) [Ameruoso, Credi]
Note
Ammoniti: Gola [AV], Moro Patrick [Al], Sensibile [AV], Giannoni [Al], Falco [Al], Zirafa [AL]. Angoli: 4-3. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.200 (893 paganti, 265 abbonati, incasso L. 15.960.000) Giornata di sole, fredda. Inizio gara ore 14,30

Commento
Questa con l'Alzano doveva essere per l' Alessandria la partita della ripresa e invece, malgrado l' innesto dei due ultimi arrivi, Melis e Falco, è finita con una sconfitta molto pesante per il futuro. Fuori Scazzola, colpito da dolori alla schiena, e con Iachini convalescente, l' Alzano ha avuto la meglio. E così i padroni di casa, privi di qualsiasi disegno tattico e con inutili lunghi lanci, finivano preda dei bergamaschi, bravi a controllare in continuità il gioco. Già al 12', in contropiede, Bruno, ormai solo in area, falliva il gol. Poi al 16' Zirafa, invitato da Melis, colpiva l' esterno della rete. Quindi al 35' e 38' regali all' Alessandria da Bertoncelli e Sensibile, non sfruttati. Nella ripresa proprio Sensibile, al 4', tirava alle stelle. Ma al 10' l' occasione più appetitosa era sul piede di Falco che da un paio di metri sparava addosso a Brancaccio. Errore subito punito un minuto dopo con Bruno che toccava indietro a Bertoncelli: tiro a fil di palo e rete. L' Alessandria ce la metteva tutta ma l' Alzano dominava. Quindi l'ex Zirafa e Falco impegnavano Brancaccio, poi al 47' Campolattano, solo in area, falliva il raddoppio. (Gazzetta dello Sport) Brutta partita che i lombardi risolvono (0-1) a inizio ripresa. Lerda verso Legnano e nasce il "caso Scazzola" L'ALESSANDRIA VA A PICCO, NAUFRAGIO COLLETTIVO Anche l'Alzano passa al "Moccagatta": grigi contestati dai tifosi Ultimi in classifica a staccatissimi dalla zona salvezza dopo il tonfo (0-1) nello scontro diretto con l'Alzano. Il tracollo dei grigi è sempre più preoccupante e adesso solo un miracolo potrebbe evitare la retrocessione in C2. Spinelli invita la squadra a tirar fuori grinta ed orgoglio, ma l'Alessandria attuale è allo sbando e neppure l'amministratore delegato sa quali «pesci pigliare», visto che nessuno si salva dal naufragio. Quando tutto va male, subentra poi l'inevitabile ridda di voci incontrollate: Rossetti ha le ore contate e sta per tornare Pruzzo? Forse, ma è possibile anche una terza soluzione. Nasce anche il caso Scazzola: si allena per l'intera settimana con regolarità , salvo poi finire in tribuna per un improvviso guaio alla schiena. Eppure, c'è chi giura che il capitano sta benissimo. Al di la della salute di Scazzola, sconcerta però la decisione del tecnico di schierare Sinagra, che è ben presto fuori dalla Brutta partita che i lombardi risolvono (1-0) a inizio ripresa. Lerda verso Legnano e nasce il «caso Scazzola» L' Alessandria va a picco, naufragio collettivo Anche l'Alzano passa al «Moccagatta»: grigi contestati dai tifosi partita sulla fascia destra e «pesca» il sette alla sinistra di Lafuenti. Va peraltro sottolineato che se la squadra è ultima in classifica, non può essere certo per colpa di un singolo. La costruzione del gioco latita e neppure l'innesto di Melis (positiva a mezz'ora iniziale, poi è il baby» cagliaritano viene risucchiato nel marasma generale) aiuta i grigi, privi anche degli schemi più elementari. Il ritornello d'altra parte è noto da tempo: quando si commettono errori in estate, è difficile attuare i giusti correttivi e si rischia anzi di peggiorare la situazione. Quello che più dispiace è sapere che la società avrebbe le potenzialità economiche per costituire ima compagine almeno decorosa ed invece sgretola quanto di buono costruito l'anno scorso. Cosi l'Alzano, che in otto gare aveva racimolato appena due punti e che si conferma formazione modesta, vince senza mai rischiare. Nel primo tempo, i bergamaschi hanno due opportunità con Bruno e Bertoncelli, contro l'unica palla-gol alessandrina costruita da Melis e conclusa da Zirafa a fil di palo. Poi, si decide tutto in un minuto, nella ripresa. Al 55' Falco ha un'occasione d'oro a tu per tu con Brancaccio ma si fa parare il destro. Sul capovolgimento di fronte. Bruno difende palla ai sedici metri e appoggia per l'accorrente Bertoncelli, che «pesca» il sette alla sinistra di Lafuenti. Il tempo per rimontare ci sarebbe, ma l'Alessandria naufraga e ha solo un'opportunità per l'1-1 ma Brancaccio si supera al 67', deviando in corner l'inzuccata di Falco, ben liberato da un cross di Giannoni. Poi, solo scoramento in campo e sugli spalti, con la tifoseria che fischia e contesta, sentendosi già con un piede in serie C2. In sala stampa. Spinelli usa parole dure nei confronti dei giocatori e non esclude ulteriori operazioni di mercato. In partenza Lerda (che finirà al Legnano) e Fasce, ma c'è chi giura che anche Scazzola abbia le valigie pronte, direzione Pisa. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) L’Alessandria sprofonda: perde la partita della svolta e resuscita l’Alzano GRIGI SUL BARATRO DELLA C2 Squadra senza gioco e senza carattere. E scoppia il ‘caso Scazzola’, ieri spettatore A picco verso la C2: la partita della svolta si trasforma nella prima tappa di quello che rischia di diventare un lungo calvario. L’Alessandria che deve vincere e che, invece, perde senza gioco e senza carattere è una squadra che non crede più nella salvezza. Sempre in attesa di prestazioni che ci smentiscano, ma questa è la realtà di oggi: la sconfitta più pesante è questa rinuncia anticipata, più ancora dei limiti oggettivi di un gruppo che anche ritoccato non funziona, non per demeriti dei nuovi arrivati (o, almeno, non di Melis, uno che vale altri palcoscenici), ma per limiti oggettivi dei singoli (troppi gli uomini che non reggono la categoria) e per l’assenza totale di un’idea di calcio accettabile. Colpe anche di chi mette in campo una squadra in cui i difensori non fanno una sovrapposizione che sia una, il centrocampo non ha punti di riferimento, Sinagra è il sostituto di Scazzola per garantire chissà quale copertura e l’attacco resta abulico, perché non sono tre punte che fanno il risultato se manca tutto il resto. Cosa può fare, da solo, Melis se nessuno parla il suo linguaggio? Come evitare la sconfitta se pochi di quelli che sono in campo dimostrano di credere ancora in un futuro diverso per questa squadra? Spinelli, ieri, ha additato come esempio Damonte, «che si è incollato all’uomo e non l’ha più mollato», peccato che i seguaci scarseggino. Nel calcio, purtroppo, non si sfugge al verdetto del campo, che mette a nudo la pochezza di una squadra che, adesso, non riesce neanche più a bilanciare le lacune con il carattere. In più certe scelte che lasciano perplessi, come Scazzola in tribuna. Che è già un caso, anche se tutti si affrettano a smentire. Il capitano si è allenato regolarmente fino a sabato, ieri mattina si è alzato accusando un problema alla schiena, il ‘colpo della strega’. Con un'infiltrazione, però, il dolore è sopportabile: Scazzola dice a Rossetti che se la sente di giocare, ma il tecnico preferisce non rischiarlo. «In altre partite sono andato in campo anche in condizioni peggiori. Non sono certo il tipo che si tira indietro: la scelta spetta all’allenatore, non dico altro, perché non voglio alimentare inutili polemiche». Rossetti ha un’altra versione. «Ne ho parlato anche con il medico: Scazzola non era in condizione di tenere il campo. Il capitano avrebbe sostenuto che poteva giocare? Può dire quello che crede, è un buon elemento, ma forse anche per questo parla un po’ troppo». Il prologo di una partenza? Richieste sarebbero arrivate da Varese e Modena, il capitano smentisce. Ma una squadra che deve salvarsi può permettersi certe rinunce? (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 22/01/2001) PRIMO TEMPO - 3' sul traversone di Bertoncelli da sinistra, uscita scomposta di Lafuenti, che non s'intende con Di Cintio e poi recupera, uscendo dall'area e rinviando di piede; 4' ci prova Melis dai 25 metri, destro che si perde sul fondo; 12' occasione gol per l'Alzano: sul lancio di Madonna dalla trequarti destra, Bruno trova il corridoio giusto, con un dribbling salta Franchini e si trova un'autostrada davanti, con Lafuenti costretto a rientrare in porta. L'attaccante lo grazia, calciando a fil di palo; 15' sul sinistro di Madonna Lafuenti esce in tuffo, di pugno; 16' Melis, caparbiamente, sulla sinistra, riprende il primo cross ribattuto e sul traversone Zirafa gira di sinistro a fil di palo; 29' la seconda opportunità, ancora dalla fascia sinistra: è Giannoni a raccogliere il suggerimento di Falco, cross teso a rientrare, sottoporta Zirafa alza troppo la deviazione; 35' si apre un varco al limite dell'area grigia, Bertoncelli carica il destro, alto; 40' Sinagra perde palla sulla trequarti sinistra, la conquista Madonna, suggerisce subito per Bruno che calcia sull'esterno della rete; 46' Florjancic scatta sulla sinistra, la difesa non chiude, sul suo traversone Bruno non arriva e Giannoni rischia spazzando in angolo. SECONDO TEMPO - 3' sull'angolo battuto rapido da Madonna da destra, Sensibile va subito al tiro, dal vertice dell'area, ma spara direttamente in curva; 10' Falco fallisce la più ghiotta delle occasioni: Melis conquista palla sulla trequarti e la smista subito sulla sinistra a Favi, cross che taglia tutta l'area, Falco a tre metri dalla porta non trova di meglio che sparare un 'piattone' addosso a Brancaccio, che si salva in due tempi; 11' Alzano in vantaggio: scatta centrale Bruno che si fa venti metri senza che nessuno provi anche solo a contrastarlo. Tocco all'indietro per Bertoncelli, che ha seguito l'azione e dai 20 metri trova l'angolino alto; 21' Zirafa cerca una conclusione improvvisa dai 30 metri e per poco non sorprende Brancaccio, che in tuffo manda la palla a fil di palo, ma in angolo; 22’ Brancaccio si supera, deviando ancora in angolo il colpo di testa di Falco, sul secondo palo, imbeccato da Giannoni; 42’ destro di Melis, alto; 48’ ultimo tentativo dei grigi, ma il colpo di testa di Zirafa, centrale, è troppo morbido, bloccato senza problemi (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: AlbinoLeffe – Reggiana 0-2 Brescello – Spezia 2-1 Carrarese – Lucchese 2-3 Lecco – Cesena 0-2 Lumezzane – Como 2-3 Pisa – Spal 0-2 Modena – Arezzo 4-1 Varese – Livorno 1-1 CLASSIFICA: Modena p. 41, Como 39, Livorno 36, Spezia 33, Arezzo 31, Cesena 27, AlbinoLeffe 26, Lumezzane, Pisa25, Spal, Varese 24, Carrarese23 , Lucchese, Reggiana 20, Alzano 18, Brescello 17, Lecco 16, Alessandria 13. MARCATORI: 10 reti: Benfari (3, Arezzo). 9: Protti Igor (4, Livorno); Cancellato (3, Spal). 8: Rabito (Reggiana). 7: Masitto (4, Carrarese); Taldo (3, Cesena); Lorenzini (1, Livorno); Borneo (2, Lucchese); Zaniolo (Spezia). Il punto sul campionato Un testa e testa che movimenterà tutto il ritorno L' apatia delle punte del Modena nelle ultime giornate avevano fatto sorgere qualche dubbio sulle potenzialità della capolista. Ma siccome questo è proprio l' anno degli uomini di De Biasi, nella sfida con l' Arezzo gli attaccanti gialloblù si sono sbloccati, confermando il loro grande valore. Sono arrivate le prime reti dello specialista Ferrari e quella del redivivo Veronese, che hanno rilanciato in alto il Modena. Ma il Como non molla e vincendo sul difficile campo di Lumezzane resta l' unica squadra in corsa per contendere il primo posto, vista la frenata di Livorno e soprattutto Spezia. Quello tra Modena e Como è un testa a testa davvero emozionante e di alto livello, che calamiterà l' attenzione per tutto il ritorno. E attenzione anche alla coda: tra le sei vittorie esterne di ieri, quelle di Alzano, Lucchese e Reggiana rimettono tutto in discussione. (Gazzetta dello Sport)