Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1938/1939
Serie B
15-01-1939 - Giornata: 15 - Ferrara - Campo Sportivo


S.P.A.L. - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 79. Villotti G. [S.]

Alessandria US Cerruti Agostino, Vitto Luigi, Petermann Franco, Cresta (I) Luigi, Bigando Giovanni, Ghidini Ferruccio, Di Santo Riccardo, Fibbi Arrigo, Pietruzzi Mario, Robotti Luciano, Ghezzi Renato All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
S.P.A.L.: Bonamartini; Pasti, D'Agostini; Dalla Fina, Boniforti (I) Arturo, Bergonzoni; Villotti, Palma, Svageli, Rossi Giulio, Belardini. All.: Riparbelli Euro.

Arbitro: Ettore Neri (Vicenza) [Ghizzoni, Vaina]
Note
Rigore sbagliato: 68’ Boniforti I [S]. Infortunato: 30’ Robotti [A, passato all’ala sinistra] Spettatori: 2.000 Tempo coperto, terreno pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
La partita si è svolta in un’atmosfera vivacissima. La prima linea ferrarese ha iniziato la partita abbastanza sconclusionatamente per la mancanza di un abile condottiero e solo dopo lo spostamento di Villotti al suo ruolo naturale ha avuto momenti felici nei quali rifulsero Rossi, il più deciso nel tiro in porta, Villotti per il suo gioco brillante e concludente e il giovane Belardini. Il resto della squadra ha fatto del suo meglio per arginare le folate pericolose degli avversari. Ottimo soprattutto Boniforti. L’undici ospite, salutato simpaticamente al suo apparire, si è dimostrato ancora una volta una squadra pericolosa, pur non essendo ormai che l’ombra dei grandi grigi. Nella prima linea si sono distinti Robotti fino a che un infortunio non lo tolse di gara, e Fibbi, sempre fine palleggiatore, ma mancante di tiro in porta. La mediana fu, con Bigando, il perno della squadra, ottima in difesa. Al 10’ su respinta del portiere, Rossi sciupa una bellissima occasione. L’ala sinistra alessandrina sorprende la difesa e Robotti impegna Bonamartini che para magistralmente, Ghezzi in un’azione personale segna un punto che l’arbitro annulla per fuori gioco. Al 35’ in uno scontro con un avversario Robotti rimane contuso e rimarrà in campo sino alla fine dell’incontro per onore di firma. Malgrado questo incidente le squadre si equivalgono sino alla fine del primo tempo. La ripresa ha un inizio fiacco e il gioco ristagna a metà campo. Al 23’ l’arbitro concede un rigore contro i grigi che Boniforti sciupa grossolanamente. Scossi dallo smacco, i ferraresi sferrano una rabbiosa offensiva mentre gli avversari si difendono con sicurezza. Al 35’ su azione individuale Villotti scavalcata la difesa avversaria, segna il punto della vittoria. La pressione degli ospiti incalza e il gioco si fa per qualche tempo un po’ duro, ma i biancoazzurri difendono a denti stretti il loro bottino arrivando al 45’, quando l’ultima speranza grigia svanisce su una punizione concessa dall’arbitro sul limite dell’area di rigore: Cresta tira alto. (Mario Pazzi, «La Gazzetta dello Sport», 16 gennaio 1939) I locali presentatisi nella formazione di otto giorni or sono salvo Palma non hanno impresso alla partita quel ritmo travolgente onde ottenere quella vittoria che i propri sostenitori attenevano, ma comunque, dopo lo spostamento di Villotti al suo posto, la prima linea è stata minacciosa ed il numero dei punti avrebbe potuto essere superiore. La linea mediana ha sorretto e lanciato gli avanti nella maniera migliore. La difesa è stata all’altezza della partita. I grigi alessandrini sono scesi ben decisi a tutto osare, la prima linea è stata pericolosissima fino a che verso la fine del primo tempo Robotti, il suo uomo migliore, rimaneva contuso, e dovette essere segregato all’ala fino alla fine della partita. La mediana ebbe in Bigando il suo uomo migliore. Vitto e Petermann con Cerruti costituiscono una difesa salda. («Il Littoriale», 17 gennaio 1939) SPAL-ALESSANDRIA 1-0 La gara si è presentata assai incerta per il giuoco sostenuto dei grigi. Attacchi alterni fino alla mezz’ora e cioè finché l’Alessandria ha potuto contare pienamente su tutti i suoi effettivi. Appunto al 30’ Robotti contusosi in uno scontro ha dovuto essere spostato all’ala e ciò ha influito notevolmente sul rendimento della prima linea piemontese. La Spal ha quindi prevalso verso la fine del tempo senza tuttavia superare la difesa avversaria. Nella ripresa la Spal ha forzato l’andatura prevalendo leggermente. Reazione grigia, ma indi nuovi attacchi della Spal la quale, al 34’ ha ottenuto il punto della vittoria, con Villotti. («La Stampa», 16 gennaio 1939) ANCORA UNA SCONFITTA FUORI SEDE DEI GRIGI Parlare di sfortuna della squadra alessandrina può apparire un tentativo di cercare attenuanti alle ripetute sconfitte degli uomini di Cattaneo; eppure è doveroso riconoscere che la squadra locale, indipendentemente dall’errore di aver iniziato il campionato fidando sul rendimento di vari giocatori che in parte sono poi mancati alla prova (da Cassetti a Turino, da Montanari a Caligaris, da Varona a Ghezzi, da Massiglia a Fibbi, come centroattacco), ha avuto anche molta sfortuna in diverse partite. Lo scorso anno nel girone di ritorno la squadra vagava sul campo con un comportamento apatico perché troppi giocatori si credevano dei fuori classe convinti di vincere le partite solo perché indossavano la casacca grigia, dimodoché pubblico e dirigenti dovevano gioco forza dimostrarsi insoddisfatti del comportamento dei giocatori. Oggi è un’altra cosa. Questi ragazzi giocano con slancio e volontà ammirevoli, lottano anche sui campi avversari con bravura, si dimostrano degni degli avversari, ma terminano le partite battuti banalmente, ingiustamente, dopo aver tenuto in pugno le redini del giuoco, per i tre quarti dell’incontro. All’iniziale mancanza di un terzino ha fatto seguito l’offuscamento di forma di Cassetti, giustificato dalle sue minorate condizioni fisiche a causa di una grave malattia. Pallozzi, il portiere di riserva, purtroppo è stato degente per oltre 3 mesi all’ospedale ed è ora convalescente a Sulmona. Risolto il compito della linea dei terzini è sopraggiunto l’offuscamento di forma di Cresta, Parodi, Massiglia e Pietruzzi e per ultimo l’incidente di giuoco patito da Robotti a Ferrara che ha pregiudicato il risultato dell’incontro mettendo maggiormente in imbarazzo Cattaneo. A Ferrara Ghezzi, partito da metà campo, ha realizzato una rete validissima, ma l’arbitro sig. Neri, che non aveva fischiato il discutibile fuori gioco, si è poi deciso ad annullare il punto. Lo stesso arbitro ha poi concesso nella ripresa un rigore per fallo involontario di Petermann sulla linea bianca dell’area alessandrina in un’azione tutt’altro che pericolosa. Il rigore è stato sbagliato da Boniforti ma la parzialità dell’arbitro è apparsa netta durante tutta la partita. Inveire contro una squadra ridotta a 10 uomini (Robotti al 35’ del primo tempo era rimasto contuso e collocato di figura all’ala sinistra nella completa impossibilità di camminare) vuol dire minare il morale della squadra tutta. Gli sfortunati giocatori alessandrini hanno lasciato il campo ferrarese a capo chino ancora una volta sferzati da una sconfitta immeritata dopo aver lottato fino all’esaurimento. Purtroppo, la posizione in classifica è preoccupante ma non è il caso di disarmare perché il distacco tra le squadre di testa e quelle a quota 13, dove trovasi anche l’Alessandria, è di 7 punti (quasi come lo scorso anno, alla stessa epoca, tra l’Alessandria e il Modena). La Fiorentina che 15 giorni fa era intesta alla classifica, ha ora 17 punti e domani potrebbe averne solo 2 di vantaggio sull’Alessandria. La lotta è quindi ancora aperta e l’Alessandria saprà risollevarsi in breve tempo in virtù della maschia volontà che anima tutti i componenti la squadra. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 21 gennaio 1939) RISULTATI Anconitana-Atalanta 2-0 Casale-Salernitana 1-2 Fiorentina-Sanremese 0-0 Padova-Spezia 4-2 Palermo-Venezia 0-0 Pro Vercelli-Fanfulla 2-1 Siena-Verona 2-0 Vigevano-Pisa 1-1 CLASSIFICA: Anconitana, Atalanta 20; Siena 19; Padova 18; Fiorentina, Sanremese, Venezia 17; Verona 15; Pro Vercelli, Vigevano, Pisa 14; Alessandria, Fanfulla, Palermo, Spal, Spezia 13; Salernitana 10; Casale 8. *: una gara da recuperare Il punto sul campionato L'Anconitana che aveva sconfitto, grazie ad un'insormontabile difesa, l'Atalanta raggiungendola in testa alla classifica. In terza posizione il Siena che aveva sconfitto il Verona conducendo il maniera cavalleresca il match. Alle spalle dei toscani il Padova, imponendo il suo gioco, aveva battuto lo Spezia. Deludendo le aspettative e giocando senza mordente il Casale, ultimo in classifica, si era fatta sconfiggere in casa della Salernitana. Erano state due le sfide terminate in parità senza reti.