Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
31-03-1940 - Giornata: 25 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Brescia AC 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 19. Ghezzi R.[A], 36. Massiglia A.[A], 48. Cerutti E.[A] 55. Dusi A. [Br]

Alessandria US Bulgheri Attilio, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Ghidini Ferruccio, Parodi Pasquale, Cresta (I) Luigi, Massiglia Armando, Fibbi Arrigo, Cerutti Enrico, Foglia Mario, Ghezzi Renato All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Romano Giuseppe, Sala Costantino, Albini, Scalvi, Barcella, Gei, Dusi, Moretti, Grazioli, Scaramelli, Palumbo. All.: Frisoni (II) Evaristo

Arbitro: Saracini Emiliano (Ancona) [Ambrosio, Caratti]
Note
Infortunato al 12. Cresta (I) [A] Angoli: 3-8. Spettatori: 5.000 Inizio gara ore 15.00

Commento
UNA LETTERA DEI GIOCATORI GRIGI AL GUERIN SPORTIVO II « Guerin Sportivo » lui pubblicato mercoledì scorso la seguente lettera: Vi preghiamo vivamente di voi seri re nel Vostro giornale quanto .» La notizia del cambio dell’allenatore: ci è giunta improvvisa e ci ha lasciato stupiti ed addolorali. Sapevamo di divergenze di vedute esistenti Ira tecnici e d allenatore, ma la cosa non pareva grave a tal punto. Noi esprimiamo al sig. Farappa il nostro rammarico e gli attestiamo la nostra grande stima; stima che si è acquistata per la sua serietà perché i suoi consigli ci avevano convinti della sua competenza. Gli inviamo il nostro saluto affettuoso e lo assicuriamo che «seguiremo il nuovo allenatore nella sua opera, sicuri che anche questo consiglio che ci ha dato quando ci ha salutati, è ottimo come tutti quelli che ci aveva dato in precedenza. Nel ringraziarvi mentitamente vi porgiamo i nostri saluti. I giuocatori dell'Alessandria. Firmati: Fibbi, Bigando, Rosso, Coscia, Foglia, Parodi. Maniglia, Cresta, Ghezzi, Bulgheri, De Grandi, Robotti. Ghidini, Roggero. Cerutti. Petermann. Il «Guerin» ha fatto inoltre seguire il seguente commento: Poveri allenatori! Meno male che un... benservito talora finiscono per averlo: dai giocatori riconoscenti. (N. d. R.)» La lettera al ” Guerino” è un bel gesto verso Faroppa, ma rappresenta — secondo noi — una presa di posizione ostile verso i dirigenti alessandrini. Ci consta poi che parecchi giocatori, pur risultando firmatari, non hanno firmato la lettera. Inoltre vige una disposizione federale che vieta ai giocatori di calcio di concedere interviste, di far apprezzamenti di indole tecnica e di scrivere sui giornali. Il "Guerino", per fare un piacere a Faroppa, procurerà forse dispiaceri ai giocatori alessandrini, i quali, essendo degli stipendiati, e d in ossequio alla disciplina, dovevano andare cauti prima d i pronunciarsi nella questione, E’ nostra impressione però che i firmatari non sapevano che la lettera sarebbe stata pubblicata c credevano di sottoscrivere ad una dimostrazione di affetto a Faroppa che doveva restare una cosa privata. Se queste erano le intenzioni d ei grigi, quella lettera l’avremmo firmata anche noi Il caso Chrappan Durante la settimana i giornali quotidiani hanno romanzato il « caso Chrappan ». La cosa è semplice: l’allenatore, dopo aver diretto due allenamenti, si è allontanato da Alessandria per sistemare i suoi interessi a Cremona ed avrebbe dovuto tornare tra noi sabato mattina. Sabato Chrappan non si è presentato e neppure ha dato notizia di sé. Domenica alle 14 è arrivato sul campo indisposto © perciò inviato immediatamente all’albergo. il Consiglio dell’Alessandria ha deciso dì rinunciare all’opera di Chrappan per mancato impegno, ma l’allenatore è rimasto ancora nella nostra città per perorare la sua causa passibile, secondo lui, di una punizione, ma non di un licenziamento in tronco. Il « caso » non è ancora stato risolto per l ’assenza del presidente, camerata Polenghi, che tornerà ir. sede solo questa sera. Non è però il caso di drammatizzare. Chrappan non aveva ancora assunto la responsabilità della formazione della squadra. E’ effettivamente incorso in una assenza grave dato l’allontanamento di Faroppa, ma comunque si potrebbe addivenire ad un accomodamento anche per non pregiudicare la situazione della squadra in un periodo molto interessante. Ci consta anche che Viviani non è entusiasta di sobbarcarsi il compito di allenatore. Speriamo quindi in un accomodamento tra Chrappan e l’Alessandria. L’Alessandria in trasferta sul temuto campo vercellese Le casacche bianche hanno rivissuto domenica una giornata di grande splendore scaraventando nella rete della capolista ben 6 reti. Freschi di entusiasmo e spronati dal successo i baldi calciatori vercellesi riceveranno domani la visita dell’Alessandria. Negli ultimi due anni i grigi hanno vinto a Vercelli per 2-1 e per 1-0. Lo scorso anno l ’incontro di Vercelli conferì i galloni a Pietruzzi, autore della rete della vittoria. Sul campo alessandrino, tanto per fare un confronto, la Pro Vercelli subì una sconfitta per 3-1 ed ottenne un risultato pari (1-1). Un Alessandria non è squadra che si impressioni della forza avversaria; anzi, più forte è la contendente e maggiormente sente il desiderio della partita e lo stimolo del confronto. La Pro Vercelli sa di trovarsi di fronte ad una squadra forte e capace di invertire il risultato, e giocherà guardinga prima d i scoprire le batterie del suo attacco che nelle giornate d i vena è travolgente. I bianchi si trovano al centro del gruppo, fuori (bilia zona della retrocessione e nell’impossibilità di aspirare alla promozione: 25 punti sono troppo pochi n ei confronti dei 32 della squadra alessandrina. Comunque la ’’P ro” tenta d i risalire la graduatoria e cancellare la sconfitta subita quest’anno sul campo alessandrino (2-0). Sarà una partita interessantissima dove le balde rappresentanti del quadrilatero piemontese cercheranno di raggiungere la vittoria lottando col proverbiale slancio delle unità di provincia. (Il Piccolo, 06/04/1940) ALESSANDRIA-BRESCIA 3-1 Bella vittoria dei grigi i quali, benché menomati per un grave infortunio toccato al 12’ del primo tempo a Cresta, passato all’ala sinistra completamente inoperoso, e a Ghezzi feritosi nella ripresa, hanno battuto l’animosa e volitiva compagine azzurra. Al 19’ Ghezzi calciava un tiro di punizione sul limite dell’area di rigore; il pallone veniva respinto dallo schieramento avversario e quindi ripreso dallo stesso Ghezzi, il quale segnava nell’angolo sinistro della rete di Romano. Al 36’ bel passaggio in profondità di Fibbi a Massiglia, il quale effettuava una spettacolare fuga all’ala destra, convergeva verso il centro ed otteneva con un potente traversone il secondo punto. Nella ripresa, al 3’ Cerutti segnava imparabilmente il terzo punto alessandrino. Al 10’ fuga dell’ala sinistra bresciana Palumbo, centro a Dusi il quale otteneva l’unico punto per la sua squadra. («La Stampa», 1º aprile 1940) RISULTATI: Catania-Verona 1-1 Fanfulla-Sanremese 7-1 Molinella-Livorno 1-0 Padova-Atalanta 2-1 Palermo-Udinese 1-0 Pisa-Vigevano 3-2 Pro Vercelli-Lucchese 6-2 Siena-Anconitana 2-1 CLASSIFICA: Lucchese 34; Atalanta 33; Alessandria, Anconitana, Livorno 32; Brescia 29; Siena 28; Padova 27; Fanfulla, Udinese 26; Pro Vercelli 25; Palermo 22; Pisa, Verona 21; Vigevano 18; Molinella 17; Catania 14; Sanremese 13 Il punto sul campionato In Serie B piovon le nespole... Solo l'Alessandria si è salvata fra le vedette Una serie di trasferte fatali - Lotta serrata In coda la venticinquesima giornata rimarrà memorabile nel torneo dei cadetti per la generale disfatta delle vedette. Sulle cinque che praticamente lottano per la promozione solo una, infatti, si è riuscita a salvare; tutte le altre hanno subito delle sconfitte più o meno gravi e più o meno inaspettate e clamorose. La squadra che è uscita immune dal... diluvio è anche l'unica, è vero, che giocava in casa propria, ma in compenso era anche l'unica ad incontrare un avversario di rango come il Brescia. L'Alessandria", poiché avrete capito che è proprio di essa che intendiamo parlare, merita dunque i più ampi elogi. Per apprezzare in pieno il valore dell'affermazione dei «grigi» bisogna considerare che la compagine alessandrina attraversava un periodo delicato per il cambio, avvenuto proprio la scorsa settimana, dell'allenatore. Si sa che in queste occasioni si crea una certa incertezza nel rendimento della squadra, anche se il nuovo allenatore, Otto Chrappan, la squadra la conoscesse bene. Ieri poi, è vero, rientrava Cresta dopo tre giornate di squalifica, ma, neanche a farlo apposta, il giocatore dopo 12 minuti era già inutilizzato in conseguenza di un infortunio e i grigi disputavano cosi praticamente la partita in dieci. Con tutto ciò, opposti ad un'unità come il Brescia che a doti non indubbie di classe unisce la fama non usurpata di grande combattente, i grigi hanno saputo fornire una prova brillantissima, sfoggiando un chiaro affiatamento fra linea e linea e una vivace .intraprendenza nel reparto degli avanti che è sempre stato il tallone d'Achille della squadra. In sostanza una bella partita e una preziosa vittoria. L'Alessandria, approfittando anche del generale... ripiegamento delle unità che la precedevano in classifica, torna ad affacciarsi alla ribalta del torneo chiede imperiosamente la parola nella lotta per la promozione. Ne ha, conveniamone, tutti i diritti. Per il resto non abbiamo che da parlare di sconfitte inaspettate e di successi clamorosi. Il viaggio fuori delle mura casalinghe è stato fatale tanto per la capolista Lucchese che per Atalanta, Livorno e Anconitana, Ma se nei confronti dell'Atalanta e dell'Anconitana le sconfitte subite rispettivamente sui campi di Padova e di Siena in fondo non giungono tanto inattese, assolutamente straordinari appaiono i rovesci della Lucchese a Vercelli e del Livorno dinanzi al Molinella. Gli uomini di Rosetta, a parte che è da dieci domeniche che più non perdevano, avevano dimostrato in queste ultime settimane di aver riacquistata piena la fiducia in se stessi e il rendimento migliore. Sembravano ormai irresistibilmente lanciati ed eccoli invece cadere in maniera spettacolosa di fronte a quella bizzarra Pro Vercelli che alterna giornate grigie a giornate stupefacenti per ardore combattivo e potenza realizzatrice. Decisamente i «bianchi» stanno diventando i castiga matti del torneo e guai a capitare dinanzi a loro quando sono in vena. . Anche il Molinella, che sta tentando disperatamente di uscire dal gorgo della retrocessione, è riuscito nella sua grande impresa e merita la più ampia segnalazione, come, del resto, il Padova, che sembra deciso a rialzare finalmente la testa. Siamo convinti che l'Atalanta non poteva fare di più Nel settore di coda frattanto la lotta si fa sempre più serrata. Il Verona, pareggiando a Catania ed II Pisa, battendo il Vigevano nel corso di una burrascosa partita, si sono parzialmente portati fuori dalla mischia, ma 11 pericolo per essi sussiste sempre specialmente ora che il Molinella è miracolosamente rinato. Il Vigevano, sulla linea delle ultime prove, sembra condannato, assieme a Sanremese e Catania, ma chi può dirlo con sicurezza ora che questo settore... del disperati appare in paurosa ebollizione? E' quello che vedremo in seguito. (La Stampa - Mar, 01/04/1940)