Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
21-04-1940 - Giornata: 27 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Sanremese US 1 - 5 (0 - 1)
RETI: 46. Cerutti E.[A] 45. Imberti F. [Sa] , 50. Imberti F. [Sa] , 58. Ventimiglia M. [Sa] , 79. Imberti F. [Sa] , 88. Imberti F. [Sa]

Alessandria US Bulgheri Attilio, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Ghidini Ferruccio, Parodi Pasquale, Caligaris Luigi, Massiglia Armando, Fibbi Arrigo, Cerutti Enrico, Pietruzzi Mario, Rosso Angelo Triestino All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
SANREMESE US: Lanfranco, Bertolotto, Bongiovanni, Coletti, Acquarone, Finelli, Ghiglione, Ruffini, Imberti, Mantero, Ventimiglia. All.: Cattaneo Renato

Arbitro: Gamba Agostino (Napoli) [Gatti, Prati]
Note
Infortunati, nel primo tempo, Parodi [A], Rosso [A] e Massiglia [A], nel secondo tempo Ghidini [A] Spettatori: 3.000 Inizio gara ore 15:30

Commento
ALESSANDRIA-SAMNREMESE 1-5 La batosta alessandrina può invocare alcune attenuanti negli infortuni toccati successivamente a Parodi, Rosso, Massiglia, azzoppati nel primo tempo e apparsi pressoché inutilizzabili, mentre nella ripresa Ghidini ha riportato uno squarcio nell’arco sopraccigliare destro ed è rientrato in campo dopo un quarto d’ora con l’occhio bendato. Tuttavia l’Alessandria, anche quando era in piedi validamente con tutti i suoi elementi, non è apparsa in buona giornata. I punti sono stati segnati da Imberti al 45’ del primo tempo. Cerutti ha pareggiato pei grigi al primo minuto della ripresa; quindi la Sanremese ha segnato ancora al 5’ con Imberti, al 33’ con Ventimiglia, al 34’ ed al 43’ ancora con Imberti. («La Stampa», 22 aprile 1940) ADDIO SPERANZE Addio speranze… Il primo sole ha tagliato le gambe alla squadra alessandrina. La partita non merita cronaca. Ci sono stati, è vero, alcuni incidenti di giuoco, ma il collasso è stato quasi generale. Si sono riacutizzati troppi strappi muscolari; sono stati messi in campo giocatori che. per percepire le 150 lire di premio per la vittoria contro la cenerentola Sanremese, avevano giurato di sentirsi in buone condizioni fisiche. L’esclusione di Ghezzi è stata deleteria. Rosso sulla sinistra ed a mezzo sinistro non si è trovato a suo agio ed ha sciupato facili occasioni da rete che non avrebbe sbagliato trovandosi sul settore destro. Ghezzi avrebbe potuto giocare interno o mediano meglio di quanto ha saputo fare Pietruzzi, almeno fisicamente. Non abbiamo poi compreso l’avanzamento di Caligaris e gli spostamenti di Parodi, pressoché fermo, a terzino e a interno d’attacco. Complessivamente è stata una partita pietosa, che non torna certo ad onore di giocatori che aspiravano alla promozione della loro squadra. («Il Piccolo», 27 aprile 1940) RISULTATI: Atalanta-Brescia 3-0 Fanfulla-Vigevano 0-0 Lucchese-Catania 3-1 Molinella-Verona 0-2 Padova-Livorno 2-1 Pisa-Palermo 1-2 (giocata il 14 aprile 1940) Siena-Pro Vercelli 1-0 Udinese-Anconitana 2-1 CLASSIFICA: Lucchese 38; Atalanta 37; Anconitana, Livorno 34; Alessandria 32; Siena 31; Brescia, Padova 30; Udinese 29; Fanfulla, Pro Vercelli 27; Palermo, Verona 24; Pisa 21; Molinella, Vigevano 19; Catania, Sanremese 15 Il punto sul campionato NELLA SERIE B Atalanta e Lucchese si staccano dagli inseguitori L'Alessandria ha perso ogni speranza ? Lucchese e Atalanta, regolando facilmente le loro rispettive avversarie e approfittando del passo falso del Livorno, dell'Anconitana e, perché no?, dell'Alessandria, si sono staccate da queste ultime e filano a) comando con un buon vantaggio. E' questo il motivo saliente della ventisettesima giornata, decima del girone di ritorno, che deve registrare pure fra gli avvenimenti di rilievo il clamoroso capitombolo, sul suo campo, dell'A- E non l'ha fatto Alessandria. Ma di questo parleremo dopo. Si tratta, per Lucchese ed Atalanta, dell'inizio di una fuga in piena regola verso il traguardo... della promozione ? Tutto lascerebbe credere di si, date le attuali condizioni di forma delle due unità, per quanto sette giornate ci separino ancora dal termine del torneo. E in queste sette giornate, con l'aria che spira tra i cadetti molte cose possono ancora succedere. Comunque, il vantaggio conquistato ieri può diventare assai prezioso. Una prova convincente Delle due vedette, chi ha maggiormente impressionato è stata l'Atalanta che aveva anche il compito più difficile. Contro il coriaceo Brescia i nero-azzurri hanno finalmente messo in vista, dopo una serie di prove tutt'altro che convincenti, il loro miglior gioco e cioè un gioco fresco, intraprendente, penetrante, quello, in sostanza, che rende. Gaddoni, tornato ad essere il trascinatore dell'attacco ha segnato due dei tre gol bergamaschi e tutti i reparti della compagine hanno finalmente funzionato a dovere. E' da notare che il bottino dell'Atalanta avrebbe potuto essere più nutrito solo che Ciancameria non avesse sciupato un « rigore ». Il Brescia, questa strana squadra che, dopo un periodo sfolgorante (ad un certo momento, ricordate, sembrava sulla strada della promozione), non ha più saputo sollevarsi dalla mediocrità, ieri ha confermato di esse' re sulla via del declino. La Lucchese, a sua volta, non ha stentato a regolare nettamente il Catania, ma, a confronto della sua diretta antagonista in classifica, data anche la più modesta levatura della squadra che doveva affrontare, ha convinto meno. Comunque, quale delle due vedette sia la più forte lo vedremo nella quartultima giornata del torneo, quando esse si incontreranno sui campo della squadra toscana. Livorno e Anconitana, le compagini che più da vicino minacciavano le vedette, hanno subito un'amara, ma non del tutto inattesa sconfitta sui campi rispettivamente del Padova e dell'Udinese. Per queste ultime l'impresa, se non presenta un grande interesse agli- effetti della classifica, vale però a definire • le loro possibilità attuali, che non sono di secondaria importanza. Se ne accorgeranno le squadre che dovranno ancora affrontarle sul loro campo. Notevoli il successo esterno del Verona sul, tenace Molinella e la resistenza della Pro Vercelli e del Vigevano rispettivamente di fronte all'abulico Siena e al Fanfulla. Sconfitta inspiegabile E .veniamo all'Alessandria. Nessuno, forse nemmeno i «grigi», sapranno mai spiegarsi le ragioni della secca sconfitta (5-1) subita per opera della modestissima e ormai condannata Sanremese. Non bastano le attenuanti costituite dagli infortuni toccati successivamente, nel corso della stravagante partita, a Parodi, Rosso, Massiglia e Ghidini; non basta la giustificazione che la aquadra era in cattiva giornata. Certe sconfitte sono come un destino segnato; vengono, ad onta di tutto, e non c'è niente da fare. La batosta sofferta dall'Alessandria si spiega solo forse con un collasso generale della squadra, che non ha saputo reagire ad un senso penoso di sfiducia. Questo, naturalmente, senza nulla voler togliere al merito dei sanremesi che forse trarranno da questo clamoroso successo lo stimolo per togliersi dalla loro ingrata posizione. Ogni speranza di raggiungere le vedette si può ormai considerare tramontata per l'Alessandria che dovrà ancora quest'anno rinunciare al suo bel sogno. Un destino amaro, indubbiamente, ma è proprio tutta colpa di questo? (La Stampa - Mar, 22/04/1940)