Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1938/1939
Serie B
26-02-1939 - Giornata: 21 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Salernitana USF 4 - 1 (1 - 0)
RETI: 20. Massiglia A.[A], 69. Massiglia A.[A], 78. Pietruzzi M.[A], 81. Taverna D.[A] 87. Sallustro (I) A. [Sa]

Alessandria US Cassetti Bruno, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Massiglia Armando, Fibbi Arrigo, Pietruzzi Mario, Varona Pietro, Taverna Dante All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
SALERNITANA USF: Narducci; Canazza Ronzan, Bonfanti; Cenci, Trotter, Casagrande; Carella, Valese, Sallustro (I) Attila, Corsanini, Bergonzini. All.: Hänsel Franz.

Arbitro: Pirovano Luigi (Monza) [Fiorio, Porea].
Note
Rigore sbagliato: 81’ Taverna [A, parato e rete sulla ribattuta]. Angoli: 3-2. Spettatori: 2.500. Inizio gara ore 14.30 Giornata grigia e fredda, terreno instabile sgombrato il giorno prima dalla neve, spalti in parte inagibili. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Giornata grigia e fredda, terreno pesantissimo per la recente copiosa neve che è stata tolta nel pomeriggio di sabato. Gioco duro e sovente sconnesso per le precarie condizioni del campo. La Salernitana ha subito una forte sconfitta che avrebbe potuto assumere più gravi proporzioni se gli alessandrini avessero avuto maggiore intuito e prontezza di esecuzione nel momento di concretare le offensive che si sono svolte prevalentemente nell’area avversaria. I salernitani possono giustamente attribuire l’insuccesso odierno alle pessime condizioni del fondo del terreno dove era impossibile manovrare qualsiasi azione offensiva in profondità poiché quasi sempre la palla era attanagliata dalla mota tenace oppure subiva deviazioni e soste improvvise così da farne perdere continuamente il controllo e stancare enormemente i contendenti. Abituati a sviluppare le loro trame su campo dal fondo solido e rimbalzante i biancocelesti hanno ben presto capito che per loro era una fatica di Sisifo e che difficilmente sarebbero riusciti a sfondare la munita difesa grigia. Infatti dopo le prime battute audaci e sfortunate gli uomini di Sallustro hanno dovuto ripiegare in difesa per le continue robuste folate degli alessandrini poggianti particolarmente sulle ali a cui era riservato uno spazio del prato abbastanza agevole e quindi in condizioni propizie per giungere al successo. («Il Littoriale», 28 febbraio 1939) ALESSANDRIA-SALERNITANA 4-1 Nel primo tempo ha segnato Massiglia, al 20’, con un potente tiro a mezza altezza. Nella ripresa, dopo alcuni serrati attacchi degli ospiti, l’Alessandria ha ripreso a dominare e Pietruzzi ha segnato, al 18’ il secondo punto, mentre Massiglia ha ottenuto il terzo punto al 24’, in seguito ad una mischia sotto la rete salernitana. Al 30’ Pietruzzi veniva travolto in area: calcio di rigore tirato da Taverna e respinto dal portiere. Taverna riprende al volo e segna. Ad un minuto dalla fine, in seguito ad un calcio di punizione da metà campo, la palla perviene a Sallustro il quale, di testa, manda in rete. («La Stampa», 27 febbraio 1939) Bella partita della Salernitana sul pesante terreno alessandrino. I grigi, benché mancanti di Robotti e Cresta, hanno giocato con lodevole forza di volontà costringendo la difesa biancoceleste ad un faticoso lavoro di arginamento. La Salernitana ha avuto in Narducci il suo uomo migliore; Trotter nel ruolo di centrosostegno è calato nella ripresa; Sallustro e Valese hanno dato all’attacco alcuni sprazzi di gioco incisivo senza però mettere in serio pericolo la rete grigia. L’Alessandria in blocco merita l’elogio; anche Varona che ha sostituito Cresta tutti i 90’ di gioco nell’estenuante lavoro di spola. Petermann, tornato dopo due domeniche di sospensione, ha galvanizzato il gioco della difesa emergendo sui compagni per precisione e potenza. Energico l’arbitraggio di Pirovano. Giornata grigia e neve intorno al campo. Un lato dello stadio non accessibile al pubblico. Terreno fangoso e viscido. Gioco maschio e nessun incidente degno di nota. La Salernitana, nella ripresa, ha spostato per un quarto d’ora Bergonzini al centro, Sallustro interno sinistro e Corsanini ala sinistra. Un palo di Massiglia al 40’ del primo tempo. («La Gazzetta dello Sport», 27 febbraio 1939) Domani alle 15 al campo del Littorio I GRIGI ALL'ASSALTO DELLA FERREA DIFESA DEL PALERMO Le speranze non sono andate deluse: la squadra grigia, nonostante le vicissitudini che la tormentano, riesce a risorgere a poco a poco dimostrandosi nettamente migliore delle avversarie che incontra, anche se costretta a giocare in formazione di ripiego. La squadra di Hänsel ha lottato sul campo alessandrino col massimo impegno e senza fronzoli tecnici ma ha trovato di fronte i giocatori grigi esuberanti di vitalità e di volontà. Vittoria voluta e meritata che ha messo in evidenza le possibilità di ricupero degli uomini di Cattaneo, tutti degni di elogio. La difesa è apparsa ancora incerta nel portiere. Bigando si è rimesso dalla brutta partita di Pisa e Petermann è stato il miglior uomo della squadra: sicuro nonostante il fango, pronto negli spostamenti, potente nei rimandi effettuati da qualunque posizione. Parodi, apparso nella forma delle giornate migliori, ha avuto in Ghidini e Caligaris due validi cooperatori e fornitori del reparto di punta. L’attacco, che a Pisa aveva già dato prova di ottimo rendimento, ha costretto la difesa salernitana ed in particolar modo il bravo Narducci ad un estenuante lavoro di arginamento. Massiglia ha avuto periodi felicissimi e titubanze inspiegabili. Fibbi è stato superbo nel primo tempo come trascinatore ma, a nostro avviso, si è esaurito troppo nel voler trascinare la palla nonostante le pessime condizioni del terreno. Pietruzzi migliora il suo gioco ed è apparso più sciolto nei movimenti; utilissimo nel gioco di testa. Varona ha iniziato a tutta andatura sprecando energia in palleggi inutili che ritardavano le azioni d’attacco; ha tenuto però per tutta la partita in modo superbo dimostrando di poter rendere maggiormente se riuscirà ad evitare, anziché cercare, l’avversario quando ha innanzi a sé il compagno smarcato che attende il passaggio. Taverna voleva battere a tutti i costi Narducci e vi è riuscito nel calcio di rigore, palesando potenza e calma nell’azione di ricupero del tiro parato dal portiere avversario. Taverna ha un gioco proprio, ha uno stile che migliorerà progressivamente e non ha fatto poco a guadagnarsi il posto di titolare come ala sinistra. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 4 marzo 1939) RISULTATI Anconitana-Verona 1-1 Atalanta-Pisa 2-0 Fanfulla-Sanremese 1-1 Fiorentina-Spezia 3-0 Palermo-Padova 2-1 Pro Vercelli-Siena 3-1 Spal-Casale 4-1 Venezia-Vigevano 1-1 CLASSIFICA: Atalanta, Fiorentina 28; Anconitana, Siena, Venezia 25; Sanremese 23; Pisa, Pro Vercelli 22; Spal, Verona 21; Fanfulla, Palermo 20; Alessandria, Padova, Spezia 19; Vigevano 18; Salernitana 15; Casale 8 Il punto sul campionato SITUAZIONE CHIARITA FRA I CADETTI Fiorentina e Atalanta in piena fuga A vederlo cosi, l'orizzonte del torneo dei cadetti sembrerebbe tendere finalmente ad una schiarita. Fino ad ora era apparso tempestoso ed incerto e tutte le previsioni... meteorologiche erano fallite di fronte ai capricci fatti dalle varie squadre, comprese quelle che vanno per la maggiore. Da ieri, invece, ci troviamo in presenza di una situazione nuova. Il nuovo, lo avrete già capito, non sta nel nome delle due unita che capeggiarlo la classifica, lnquantoché Fiorentina e Atalanta. non han fatto altro,che riprendere la posizione che tennero fino a due mesi fa posizione poi perduta per varie disavventure. No, il nuovo sta nel vantaggio che esse, proprio nella giornata di ieri, hanno saputo di colpo prendere, con due preziose vittorie sulle loro più immediate antagoniste. Abbiamo le promovende ? Vediamola un po' da vicino questa situazione. Fiorentina e Atalanta, dunque, guidano il plotone con tre punti di vantaggio sul terzetto formato da Anconitana, Siena e Venezia. Tre punti di margine sono buoni. Se non andiamo errati, mai, prima d'ora, si è verificato un fatto simile nel presente campionato di Serie B. Tre punti sono difficili da recuperare e possono avere un'importanza decisiva nei riguardi del futuri sviluppi del torneo, per quanto ancora 13 giornate ci separino dalla sua conclusione. Ecco parche diciamo che l‘orizzonte tende a schiarirsi. Durerà fino in fondo questa situazione? Proprio, proprio, non lo giureremmo conoscendo l‘ambiente turbolento die cadetti dove le sorprese non l‘obbligo domenica per domenica e dove nessuna squadra ha dimostrato fino ad ora di essere un‘esempio di costanza e di continuità. Pur tuttavia, dobbiamo confessare che Fiorentina ed Atalanta, sulla linea delle loro attuali possibilità, ci danno una grande fiducia. Ieri, per entrambe, era una giornata non priva di difficoltà le hanno superate con autorità, con chiara sicurezza. Delle due, chi ancora una volta ha convinto di piu‘ è stata la Fiorentina che è riuscita a passare agevolmente sull‘insidioso campo degli aquilotti spezzini. Le doti che aveva rivelato nelle scorse domeniche, dinanzi ai piu‘ svariati avversari sono emerse in pieno nella difficile partita contro i bianchi. La squadra toscana gira ad alto regime: tutti i reparti dalla difesa alla linea degli avanti funzionano perfettamente e con omogeneità che dona all‘intera compagine un senso di pacata sicurezza. La Fiorentina è ritornata veramente ad essere lo squadrone che conoscevamo. L‘Atalanta, invece, pur vincendo chiaramente contro il Pisa, non è risucita ancora a fugare i dubbi che si nutrono sul suo reale rendimento. Si attende da essa la grande prova per poterla giudicare compiutamente. Comunque, in queste ultime settimane, è migliorata assai e ancora piu‘ dovrebbe migliorare in avvenire. Per intanto il morale, in casa bergamasca, è ritornato ad essere assai elevato, è questo è già una gran cosa. La zampata della Pro Dietro alle due vedette è successo ieri piu‘ di un fattaccio. Il Siena ha perso nettamente in quel di Vercelli e Venezia e Anconitana sono state costrette a dividere la posta, in casa propria, con squadre che proprio non si ritenevano pericolose. Insomma tutte e tre hanno lavorato sodo a vantaggio delle prime. Il Siena non può avanzare nessuna scusante per la grave sconfitta subita. Quello che si temeva da qualche domenica è stato confermato ieri: la squadra allenata da Faroppa appare stanca, priva di mordente, forse perfino sfiduciata. In queste condizioni si è trovata di fronte ad una compagine che come la Pro Vercelli voleva rifarsi di certe recenti disavventure subite ed è naufragata completamente. I bianchi sono stati pari alla loro fama di strenui combattenti: dopo un primo tempo equilibrato nella ripresa cosi hanno attaccato a fondo, travolgendo addirittura gli avversari e cogliendo, per merito del bravo Salati, un successo che deve essere ritenuto assai prezioso e significativo. Con questa indiscutibile vittoria, infatti gli uomini di Vercelli hanno dimostrato di aver ritrovato l‘antico slancio che può portarli assai lontano. Per intanto essi mantengono quella posizione di centro, che li pone al sicuro da qualsiasi sorpresa. Venezia ed Anconitana sono inceppate in quegli infortuni che si pagano amaramente. Il primo, neanche con l‘inclusione di Bresin al posto di centravanti, ha saputo trovare in prima linea quell‘intesa e soprattutto quel rendimento che si sperava. La squadra non fila ancora: una domenica fa stravedere e nella successiva delude. Nel riguardi dell'Anconitana occorre dire che da essa si attendeva assai di più. Nessun problema di uomini tormentava la squadra, il morale era eccellente anche dopo le sconfitte subite. Eppure, sul campo, di fronte alla quadrate e intraprendente unità del Verona; l'undici dorico non è riuscito a convincere. Segno di declino? Per intanto, tutti gli elogi a Vigevano e Verona,, che, in sostanza, hanno superato felicemente due difflctllarime trasferte. Se la situazione, con le partite di ieri, si è notevolmente chiarita al comando della graduatoria, più ingarbugliata che mal-essa appare invece in coda. Due sole squadre: Casale e Salernitana risultano finora condannate alla retrocessione. Per il resto regna il buio più assoluto. Guardate la classifica e ve ne accorgerete; le due unità accennate sono precedute da quattro squadre: Vigevano, Spezia, Padova ed Alessandria, che figurano, a parte la prima, sulla stessa linea. Fra queste quattro dovranno verosimilmente ricercarsi le due che andranno a tener mesta compagnia a Casale e Salernitana nel salto verso il basso. Di queste quattro, l'unica che ieri ha dato a vedere di essersi ripresa prontamente è stata l'Alessandria. I grigi finalmente, hanno condotto in porto una partita brillante, bella, convincente. L'avversario è vero, non era difficile, ma questo non conta; conta, Invece, il comportamento della squadra che è stato dei più sicuri e redditizi. I grigi hanno bisogno di queste giornate per ritrovare la fiducia In loro stessi il problema è solo di durare e noi slamo certi che gli alessandrini persevereranno sulla strada della resurrezione. Se lo ricordino gli atleti della vecchia Alessandria: è solo con la dura volontà e con il morale sano che si vincono le più grandi battaglie. (La Stampa - Mar, 27/02/1939)