Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
19-05-1940 - Giornata: 30 - Siena - Rino Daus


Siena AC - Alessandria US 4 - 0 (1 - 0)
RETI: 16. Dapas A. [Si] , 82. Pellegatta C. [Si] , 85. Pellegatta C. [Si] , 89. Renoldi L. [Si]

Alessandria US Bulgheri Attilio, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Nespolo Andrea, Vitto Luigi, Caligaris Luigi, Robotti Luciano, Fibbi Arrigo, Girometta Carlo, Foglia Mario, Ghezzi Renato All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
SIENA AC: Erbinovi; Angeletti, Passalacqua; Biasotto, Dei, Martelli; Renoldi, Dapas, Pellegatta, Solbiati, Gambini. All.: Macchi Alberto

Arbitro: Forni Cellino (Trento)
Note
Angoli: 2-3. Spettatori: 3.500 Giornata primaverile, terreno ottimo Inizio gara ore 15.00 Un minuto di silenzio al 40’ in memoria del vicepresidente dell’Alessandria Revelli, scomparso nei giorni precedenti.

Commento
Si è giocato con molto brio e spigliatezza in ambedue i settori; la velocissima azione con la quale si è iniziato l’incontro non ha avuto un attimo di rallentamento. Forti emozioni per il pubblico. Pu non avendo nessuna influenza agli effetti della classifica, l’incontro ha visto una piena e serrata combattività da parte di ambedue le squadre, che hanno mostrato di essere degne l’una dell’altra e di equilibrarsi. Come si spiegano allora le quattro reti inflitte agli alessandrini, quattro reti sulle quali non c’è nulla da ridire. Eppure, il Siena era privo ancora di un centroattacco al quale si possa dare questo nome ed è stato ancora il centromediano Pellegatta ad assumersi l’onore di guidare la pattuglia. Segnato il primo punto, più per un errore del portiere ospite che per abilità, il Siena ha corso per due o tre volte il rischio di essere raggiunto, tanto è stata vivace e pericolosa la reazione degli alessandrini, e quando la partita si avviava verso la fine, ecco in 7 minuti, il terzetto di palloni che ha reso clamorosa la vittoria dei senesi. Prima però c’erano state da parte dei bianconeri altre occasioni sciupate, così che le tre reti saltate fuori all’ultimo momento hanno ripagato il disappunto provato dagli sportivi nei precedenti episodi. Tutte e tre le reti sono scaturite da azioni una più bella dell’altra, di fronte alle quali la difesa alessandrina è stata presa in velocità e soppiantata prima da Pellegatta, poi da Gambini e infine da Renoldi. Giornata di piena primavera. Nei primi minuti della ripresa Girometta e Robotti si sono scambiati di posto, ma poi sono tornati ai loro ruoli iniziali. Al 40’ del primo tempo l’arbitro ha sospeso il gioco per un minuto di raccoglimento in memoria del vicepresidente dell’Alessandria Rivelli, deceduto in questi giorni. All’omaggio si è associato riverentemente il pubblico. (Gino Mugnaini, «Gazzetta dello Sport», 21 maggio 1940) Una vittoria a largo punteggio che non era certo prevedibile, dato il valore della squadra avversaria e lo svolgimento della prima parte dell’incontro. Il Siena è andato in vantaggio ben presto, allo scadere cioè del primo quarto d’ora, ma le azioni veloci da un campo all’altro, il pareggio sfumato ai grigi subito nell’azione successiva al punto senese con un paletto classico, la manifesta difficoltà della prima linea senese a concretare la continua superiorità aggressiva contrastata dal buon lavoro del tiro centrale degli ospiti, tutto sta a confermare lo svolgimento di una partita equilibrata, dalla quale i bianconeri potevano uscire con il margine minimo del conquistato vantaggio o quanto meno raddoppiato nella ripresa, se la continuità del gioco non avesse fatto difetto agli uomini di Macchi. Probabilità fra le quali si insinuava, non ostante tutta la fiducia nelle retrovie bianconere, lo spauracchio di un pareggio che Girometta e compagni potevano cogliere con quei rovesci volanti che in quattro tocchi portavano la minaccia dalla porta di Bulgheri all’area di Erbinovi. Invece, le retrovie senesi sono state più che all’altezza del loro compito e Fibbi, Foglia e Girometta non hanno mai potuto impensierire Erbinovi, salvo i tiri di angolo e qualche calcio piazzato mentre la prima linea senese ha potuto in continuità svolgere un lavoro non sempre deciso, ma pressante sul trio estremo degli alessandrini. Così, dopo varie azioni sciupate nella indecisione ed imprecisione del tiro, è venuto il secondo punto di Pellegatta a disorientare la squadra ospite e mettere l’argento vivo ai bianconeri per cui altre due reti – indubbiamente le più belle, e nella travolgente azione e nel tiro – sono venute ad arrotondare il punteggio ed il fischio finale ha salvato i grigi da una resa più clamorosa. Merito primo, quindi, è della solidarietà della squadra senese dai pilastri Passalacqua-Angeletti ai mediani Biasotto-Martelli. Nella velocità del gioco, Dei è scomparso invece nel primo tempo, mentre nella seconda parte si è un po’ ripreso. E merito, infine, anche di Gambini, dal quale sono partiti i quattro palloni da rete, di Solbiati che è stato il più attivo costruttore della prima linea. Dell’Alessandria, come abbiamo accennato, buono il trio d’attacco, Robotti e Vitto. I due terzini, alquanto fallosi, non hanno data impressione di sicurezza. I grigi sono scesi in campo con il lutto al braccio per la morte del vicepresidente della loro società, il camerata Revelli, per la cui memoria l’arbitro ha comandato un minuto di silenzio durante la prima parte dell’incontro […]. Gioco iniziale molto vivace da entrambe le parti. I bianconeri portano due buone azioni sotto la porta di Bulgheri con Renoldi e Dapas ed i grigi rispondono ottenendo al 12’ un angolo che ha esito. Al quarto d’ora, da una rimessa laterale di Martelli, Gambini raccoglie girando il pallone sul centro. Bulgheri scatta per respingere, ma Dapas è pronto a rovesciare in rete. Tentativo estremo di Petermann di salvare, ma il pallone ha varcata la linea e l’arbitro fischia il punto. Risposta rabbiosa dei grigi e Foglia, con tiro deciso, indirizza in rete, ma la palla sbatte nel laterale e ritorna in campo. Il gioco continua a svolgersi equilibrato da un campo all’altro con azioni volanti ma impacciato per opposta ragione nella fase conclusiva. Alla mezz’ora, Passalacqua in velocità con Girometta libera vincendo nettamente il duello mentre Renoldi riesce ad impegnare Bulgheri su traversone di Gambini. Al 40’ l’arbitro comanda un istante di raccoglimento per la morte del vicepresidente dell’Alessandria. Sul limite del tempo, Dapas, su passaggio di Gambini, torna ad impegnare Bulgheri che para. Nella ripresa, i grigi tornano in campo con Girometta spostato ad ala al posto di Robotti, ma lo scambio durerà pochi minuti. Un tiro d’angolo è eseguito dai grigi al primo minuto e sulla respinta di pugno di Erbinovi è Gambini che rovescia le azioni, portando il pallone in area avversaria, ma il pallone esce a lato nel tiro conclusivo. I senesi insistono ora con maggiore predominio di azioni, ma ogni trama sfiorisce nello scatto finale. Al 16’, Gambini costringe Bigando a salvare in angolo, ma l’azione non ha effetto e così lo stesso tiro al 18’ provocato da un pallone di Renoldi rovesciato nella linea di fondo da Bulgheri. La pressione dovrebbe essere fruttifera, ma invece gli ospiti riescono ancora ad allargare le maglie e Ghezzi sciupa al 26’ un tiro libero. Ancora un tiro di Gambini ed altro di Renoldi che non raggiungono il segno, qualche altra azione fermata da fuori gioco e così sembra che la partita rimanga inchiodata nel punteggio acquisito. Al 37’, invece, Gambini scatta ancora su allungo, questa volta senza essere fermato da fuori gioco, ed all’altezza dell’area di rigore passa sul centro. Pellegatta raccoglie, si accomoda il tiro e spara, quindi, di precisione. Bulgheri è nella traiettoria, scatta a tempo, ma il pallone sfugge alla presa e rotola alle sue spalle. Un po’ di disorientamento è naturale fra gli ospiti i quali si gettano quindi al contrattacco. Ma lo slancio è loro fatale, perché un allungo di Martelli porta il pallone a Gambini, contrastato dal solo Bigando. Lotta in velocità fra i due, ma Gambini passa avanti il pallone, scarta l’avversario e si presenta a Bulgheri, che nel frattempo tentava l’uscita. Tiro deciso ed il punto è cosa fatta. Siamo al 42’ e l’azione si ripete quasi identica, due minuti dopo. Questa volta Bigando si arrende, ma Gambini, giunto in area, anziché tirare, passa di precisione a Renoldi, che al volo insacca la rete di Bulgheri. Palla al centro e, dopo un paio di battute, il fischio finale chiude la serie, raccogliendo le due squadre all’applauso del pubblico, entusiasta del brillante finale. («Corriere del Tirreno», 20 maggio 1940) SIENA-ALESSANDRIA 4-0 Il Siena ha chiuso il primo tempo con il vantaggio di un punto segnato da Dapas al 16’, dopo che il giuoco si era svolto assai movimentato ed alterno. Nella ripresa l’Alessandria ha cercato di raggiungere il pareggio, ma ha incontrato nella difesa bianconera un ostacolo insormontabile. Alla distanza i grigi provati dallo sforzo sono calati di tono, permettendo al Siena di segnare altri tre punti con Pellegatta al 37’, al 40’ e Renoldi al 44’. («La Stampa», 20 maggio 1940) LA SCONFITTA DI SIENA L’Alessandria dopo aver subito la prima rete per un errore di Bulgheri ha lottato tenacemente per raggiungere il pareggio e dopo aver sfiorato ripetutamente il successo si è lasciata travolgere negli ultimi sette minuti dell’incontro. Altre tre reti sono state raccolte da Bulgheri in fondo al sacco. Nella ripresa Robotti e Girometta si sono scambiati i posti ma poi sono tornati ai loro ruoli di formazione. («Il Piccolo», 26 maggio 1940) RISULTATI: Atalanta-Pisa 3-0 Brescia-Lucchese 1-0 Catania-Livorno 1-4 Fanfulla-Padova 2-1 Molinella-Palermo 1-1 Sanremese-Udinese 1-0 Verona-Pro Vercelli 2-0 Vigevano-Anconitana 2-1 CLASSIFICA: Atalanta 43; Lucchese 42; Livorno 40; Anconitana 37; Brescia, Siena 35; Alessandria 34; Padova, Pro Vercelli 31; Fanfulla, Udinese 29; Verona 27; Palermo, Pisa 25; Molinella 22; Vigevano 21; Sanremese 18; Catania 16 Il punto sul campionato NELLA SERIE B Posizioni invertite fra Atalanta e Lucchese Dopo aver praticamente eliminato domenica scorsa l'Anconitana dalla lotta per la promozione, l'estroso Brescia ha giocato Ieri un altro brutto scherzo ai danni della Lucchese, battendola inaspettatamente e costringendola cosi a cedere il suo posto all'Atalanta. La Teatro della Moda sconfitta, sia pure di stretta misura, subita dalla squadra toscana potrà costarle cara. Comunque, nulla è perduto per i lucchesi inquantochè domenica prossima essi dovranno ricevere proprio l'unità che ritorna ora al comando della classifica, quell'Atalanta che senza dar tanto nell'occhio, fa la sua strada e dimostra di non voler mollare. Sarà certo, quella di domenica, una grande partita, una partita nella quale le due antagoniste Impegneranno le loro migliori forze per superarsi perché una sconfitta potrebbe riuscire fatale ad entrambe. Infatti, alle calcagna delle due squadre incalza sempre il Livorno che, vincendo ancora ieri in quel di Catania, ha confermato il suo felice rendimento attuale. Fate che una delle due unità ceda e la compagine amaranto si affaccerà al limite della promozione, pronta a vendere assai cara la pelle. Evidentemente, l'opera di Viola ha servito al Livorno. Nel settore opposto, quello della retrocessione, la situazione ancora oscura, ma certo la posizione del Vigevano e del Molinella si è ieri ulteriormente aggravata, per'quanto le due unità, nel complesso, abbiano totalizzato una domenica attiva. Al Molinella, che ospitava il Palermo, occorreva assolutamente vincere; invece ha solo pareggiato e ciò significa la perdita di un'altra possibilità di togliersi dall'incomoda posizione attuale. C'è da credere, infatti, che Pisa e Palermo, le quali precedono immediatamente il quartetto di coda, tenteranno il tutto per il tutto per non farsi raggiungere. Nette e Inaspettate, almeno nella loro misura, le sconfitte dell'Alessandria e della Pro Vercelli rispettivamente a Siena e a Verona. (La Stampa - Mar, 20/05/1940)