Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1939/1940
Serie B
09-06-1940 - Giornata: 33 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Lucchese Libertas US 5 - 0 (1 - 0)
RETI: 32. Cerutti E.[A], 60. Rosso A.[A], 64. Rosso A.[A], 70. Parodi P.[A], 89. Fibbi A.[A]

Alessandria US Bulgheri Attilio, Bigando Giovanni, Cavasonza Piero, Ghidini Ferruccio, Parodi Pasquale, Caligaris Luigi, Rosso Angelo Triestino , Fibbi Arrigo, Cerutti Enrico, Foglia Mario, Ghezzi Renato All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
LUCCHESE LIBERTAS US: Tavoletti, Asin, Olasi, Piccini, Puccini, Dossena, Coppa, Azimonti, Di Benedetti, Lippi, Capra. All.: Rosetta Virginio

Arbitro: Zelocchi Giuseppe (Modena)
Note
Angoli: 7-0 Inizio gara ore 15:30 Secondo «La Gazzetta dello Sport» (che non riporta il tabellino completo della gara) nelle file della Lucchese giocò Pennacchi in luogo di Dossena.

Commento
Io non so se la Lucchese sia partita col preconcetto «che il campionato è ormai finito», «che non c’è più nulla da fare», «che si doveva giocare per onore di firma» e via di seguito. Ma se così è, se cioè la squadra toscana si fosse recata ieri ad Alessandria per disputarvi una partita amichevole o quasi dato lo scarso interesse che essa poteva avere agli effetti della classifica (pure, guardando bene fra le pieghe dell’imprevisto, un certo interesse doveva pur averlo), occorre una precisazione per giustificare il risultato che non era nelle previsioni non solo, ma che non può nemmeno invocare, così com’è, quella attenuante cui abbiamo accennato più sopra. Gli è che in campo, nella squadra toscana, sia pur rimaneggiata per l’assenza di titolari, non è affiorato soltanto l’assenteismo della volontà; si sono appalesati invece, per tutta la partita, una sensibile depressione dell’efficienza dei singoli, un abbassamento di tono nel rendimento dei reparti, una vulnerabilità di posizioni e di sbarramenti che hanno provocato il collasso della compagine e il disorientamento del sistema, così che gli avversari, i quali davan dentro energicamente per raggiungere l’affermazione, hanno avuto facilitato il compito realizzando una impresa che aveva scarsissime probabilità di riuscita. Ai rossoneri è mancato in pieno il centro della mediana. Ed ognuno sa che se il cardine di una squadra cigola e non regge, è tuto l’ingranaggio che si sbanda e si affloscia. Il gioco si deforma, si confonde, si inaridisce, perde in lucentezza ed in efficacia; la consistenza difensiva si sgretola e le armi offensive si spuntano. Il male è che, con Piccini, anche Puccini ha fatto una partitaccia. Il solo Dossena ha tenuto un po’ più, specialmente nel primo tempo, e si è fatto valere e apprezzare. La linea di attacco presa in blocco – il solo Capra è emerso sui compagni, più per volontà e puntiglio che per rendimento effettivo – ha detto ben poche cose. Disordinata e flemmatica, è mancata di incisività e di risolutezza impaniando le azioni in un cincischiamento deleterio, senza ricercare nell’estro e nella improvvisazione l’antidoto alle deficienze organiche che agivano negativamente sul rendimento individuale e collettivo. Gli alessandrini non hanno svolto un gioco trascendentale come si potrebbe supporre. Degli ospitanti, ottima la partita dell’aitante Parodi, che ha giganteggiato in campo, e quella, onesta e redditizia, di Rosso e Cerutti. La difesa, pur senza eccellere, è stata all’altezza del suo compito. Riassumiamo, ora, le varie fasi della partita. L’arbitro Zelocchi dà il «via» alle 15:35. Al 3’, azione dell’Alessandria conclusa da Cerutti, che spara alto. Un minuto dopo, il Lucca è in angolo. Tira Ghezzi, ma il pallone è spazzato via da Olasi, che entra decisamente. Al 5’ si ha una bella discesa lucchese: Piccini, che ha il pallone, effettua un giudizioso passaggio che raggiunge Capra in buona posizione. L’ala toscana fugge come un cervo e serve Lippi di precisione. L’attaccante lucchese sciupa la bella preda. Altro angolo contro il Lucca al 14’, poi azione pericolosa sotto la porta dei rossoneri. Il pallone, battuto e ribattuto, perviene a Rosso che spara violentemente: Olasi sfiora con la testa e mette in angolo. Sul tiro che ne consegue è ancora Olasi che interviene e libera. Al 26’, Capra marca un punto per la Lucchese in una confusa azione sotto la porta dei grigi; ma Zelocchi ha fischiato un attimo prima un fallo di mano dello stesso giocatore ed annulla, perciò, il punto. Al 27’ l’azione più bella del reparto d’attacco lucchese. Palleggio fra Dossena e Rosso che si risolve in favore del lucchese; pallone volante che raggiunge Coppa e guizzo dell’ala rossonera in area avversaria. Il tiro fulmineo, a pochi passi dalla rete di Roggero ormai battuto, è fermato dal piede di… Ghidini, proprio sulla linea bianca. Peccato! Un tiro di Fibbi sulla traversa, una discesa lucchese che taglia via i difensori avversari ma che si conclude malamente per troppa precipitazione, ed un minuto dopo, per contrapposto, il primo punto alessandrino, realizzato da Cerutti con un tiro imparabile nell’angolo alto della rete di Tavoletti. Ancora due angoli quasi consecutivi contro il Lucca, poi la fine del tempo. Nella ripresa ci si accorge subito che i toscani hanno ben poca voglia di riprendere quota per neutralizzare il distacco. Già al primo minuto Cerutti ha sui piedi un pallone d’oro, ma lo sciupa mandandolo alle stelle. Il bis si ha poco dopo, quando Ghezzi, che fugge, invia un bel pallone a Rosso che, a volo, rovescia in porta un bolide autentico. Tavoletti, con una parata prestigiosa, annulla il tiro diabolico. Scambio di posto, in casa alessandrina, fra Caligaris e Fibbi e ancora rimaneggiamenti in quella lucchese. Ma i grigi premono e Cerutti sferra un tiro, a coronamento di una bella discesa, colpendo il montante. Al 14’, angolo contro il Lucca. Un minuto dopo, due fantastiche parate di Tavoletti su tiri di Cerutti prima, di Rosso poi, indi il secondo punto per l’Alessandria, realizzato da Rosso con un tiro fortunoso da pochi passi. I toscani non reagiscono, Piccini è completamente sfasato, i due laterali tengono a malapena. Si ha così, al 20’, il terzo punto per l’Alessandria: passaggio di Fibbi a Rosso che stringe sulla porta lucchese, Tavoletti esce, ma il pallone gli batte in un piede e schizza in rete. Al 26’, quarto punto alessandrino. Ancora Fibbi, che ha il pallone fra i piedi e passa accortamente a Parodi. Il centromediano dei grigi spara da una trentina di metri e infila la porta di Tavoletti, vanamente proteso in un tentativo di parata. Un calcio di punizione appena fuori dall’area di rigore alessandrina che Coppa manda alle stelle, un bel tiro di Fibbi agilmente parato dal guardiano rossonero, poi, al 33’, una bella discesa lucchese che trova soli, dinanzi al portiere avversario, Lippi e Capra. La precipitazione del primo ed il tardivo intervento del secondo frustrano l’occasione propizia. Al 37’, Tavoletti mette in angolo un difficile pallone inviatogli da Fibbi; un bel tiro di Di Benedetti su passaggio di capra, neutralizzato abilmente da Roggero, ancora un tiro di Lippi che il guardiano alessandrino para a terra ed infine, al 43’, l’ultimo punto per gli ospiti, realizzato da Fibbi con un tiro violentissimo. Poche battute amorfe e la fine della scialba partita. Pubblico scarso, arbitraggio eccellente. (Aulo Nobili, «Corriere del Tirreno», 10 giugno 1940) L’Alessandria ha piegato in maniera netta e convincente la Lucchese. All’inizio i grigi giocano contro sole. Già al 3’ la Lucchese deve salvarsi in angolo che però rimane senza conseguenze per la parata di Tavoletti. Gli ospiti reagiscono e invadono l’area alessandrina, ben controllata però dalla difesa. Al 10’ un calcio di punizione battuto da Piccini va a lato. Capra, al 25’ obbliga Roggero ad una difficile parata. Al 28’ un tiro di Azimonti ha già battuto Roggero, ma sulla linea bianca interviene Ghidini che salva in angolo. Su azione di contrattacco i grigi pervengono al primo successo al 32’ per merito di Cerutti che, dopo avere scartato due avversari, segna imparabilmente nell’angolo destro. Nel secondo tempo è ancora l’Alessandria che conduce autorevolmente. La Lucchese sembra ormai rassegnata. Al 15’ su passaggio di Caligaris, Ghezzi ha la palla, scarta Pennacchi e passa a Rosso che segna il secondo punto. È nuovamente Rosso che al 19’ segna la terza rete, dopo aver scartato il portiere. Segue qualche contrattacco degli ospiti, quindi i grigi sono nuovamente in area rossonera. Parodi da oltre venti metri spara forte: la sfera, con effetto, entra in rete al 25’. La Lucchese reagisce ancora, ma ogni suo tentativo è stroncato. Al 43’ infine Fibbi con forte tiro che picchia sotto il palo segna la quinta porta. («La Gazzetta dello Sport», 10 giugno 1940) ALESSANDRIA-LUCCHESE 5-0 I grigi hanno vinto in modo spettacoloso, fugando le ultime speranze nei toscani agognanti alla promozione. Invero, la falange alessandrina, irrobustita pel ritorno in squadra di Parodi e di Cerutti, ma marciato prevalentemente all’attacco con coesione e sana direttiva così da pervenire ripetutamente al successo. I punti sono stati segnati da Cerutti al 32’ del primo tempo, da Rosso al 15’ e al 19’ della ripresa, da Parodi al 25’ e da Fibbi al 44’. («La Stampa», 10 giugno 1940) ALESSANDRIA-LUCCHESE 5-0 L’Alessandria ha voluto chiudere «in bellezza» il campionato piegando con un risultato clamoroso la forte squadra di Lucca che ha perduto proprio sul campo dei grigi le sue ultime possibilità di promozione. La sconfitta subita dal Livorno a Brescia avrebbe, infatti, in caso di vittoria della Lucchese ad Alessandria, portato le due squadre toscane alla pari; ma Rosetta, istruttore dei rossoneri, aveva forse creduto di poter facilmente vincere contro l’Alessandria e non ha dato soverchia importanza alla partita. Alla prova dei fatti, ed in relazione al ritorno quasi al completo di tutti i migliori giocatori, si è visto la squadra di Krappan dominare il campo con una tenuta di gioco superba ed in crescendo nella seconda metà della contesa. Tra i nostri ottimi Roggero e Bigando e sicuro e mobile Cavasonza. Parodi, tornato tra Ghidini e Caligaris, è subito apparso in piena forma; i laterali hanno migliorato il loro gioco nella ripresa. All’attacco Rosso, sempre titubante e fuori bersaglio, ha avuto la possibilità di stabilire il primato delle reti da lui segnate in una giornata (due) ma non ha saputo approfittare di altre facili occasioni. Anche Ghezzi ha avuto il mirino alzato ed ha fallito ottimi tiri. Incisivo Cerutti nell’azione della prima rete, superba di concezione, prontezza e potenza. Fibbi ha finalmente messo a bersaglio l’ultima rete della giornata con un tiro veemente sotto la traversa. Foglia sempre ottimo palleggiatore ma in un periodo di stanchezza. Le reti sono state segnate da Cerutti nel primo tempo e da Rosso (2), da Parodi e da Fibbi nella ripresa. («Il Piccolo», 15 giugno 1940) RISULTATI: Anconitana-Sanremese 8-0 Brescia-Livorno 2-1 Catania-Pro Vercelli 0-0 Fanfulla-Atalanta 1-1 Molinella-Siena 1-0 Padova-Palermo 6-0 Verona-Pisa 2-1 Vigevano-Udinese 6-2 CLASSIFICA: Atalanta 47; Livorno 44; Lucchese 42; Anconitana 41; Brescia 40; Alessandria, Siena 38; Padova 35; Pro Vercelli 34; Udinese, Verona 31; Fanfulla 30; Palermo, Pisa 29; Molinella 26; Vigevano 23; Sanremese 19; Catania 17 Il punto sul campionato IL CAMPIONATO PEI CADETTI Tutto risolto La penultima giornata del campionato di Serie B ha risolto, tutta le questioni che ancora rimanevano in sospeso. Ormai definita la situazione nel settore di coda, coli la retrocessione in Serie c di Molinella, Vigevano, Sanremese e Catania, rimaneva, infatti, ancora qualche incertezza per quanto ritardava la seconda promovenda, risultati della giornata di ieri, alcuni del quali veramente clamorosi, hanno posto fine ad ogni titubanza. In Serie A assieme all'Atalanta andrà il Livorno. La Lucchese, la forte squadra allenata dall'ex-juventino Rosetta, che soltanto qualche settimana fa sembrava inattaccabile nella sua posizione di primato, dovrà cosi rimanere fra! cadetti. La più Illustre vittima di questo interessante ed inatteso finale di campionato è proprio la compagine toscana, calata, inspiegabilmente di tono in queste ultime domeniche dopo la sconfitta di misura subita sul campo dell'indiavolato Brescia. D'allora, Infatti — si tratta di quattro domeniche fa — i lucchesi non hanno più saputo trovare il ritmo del giorni migliori ed hanno Infilato una sconfitta dopo l'altra, lasciandosi battere successivamente dall'Atalanta, dall'Udinese è ieri; in modo assolutamente clamoroso, dall'Alessandria. Per contro, il Livorno, che appariva la diretta avversaria della Lucchese nella lotta per accaparrarsi la seconda poltrona privilegiata del girone, ha segnato in questi, ultimi tempi in crescendo impressionante di forma e di rendimento. Sia l'opera di un esperto come Viola, ingaggiato nelle scorse settimane, sia il puntiglio messo dai giocatori tutti, il fatto è che gli amaranto sono andati via via rinfrancandosi fino ad assicurarsi l'agognata posizione che darà loro la promozione. E' ben vero che ieri essi, scesi sull'inviolato campo del Brescia, sono stati battuti; è vero che, se domenica prossima subissero una altra sconfitta, potrebbero essere raggiunti In classifica dalla Lucchese. Ma i livornesi potranno sempre vivere sul vantaggio dato loro dal quoziente reti, vantaggio che, nel confronti della rivale regionale, è assai cospicuo. Niente da fare, quindi, ormai per la Lucchese. Atalanta. che ieri ha saputo contenere brillantemente le furiose folate offensive del Fanfulla, e Livorno rientrano con tutti 1 diritti fra il manipolo delle squadre elette. Nel quadro della giornata decisiva del torneo sono da segna lare le vittorie a largo punteggio dell'Alessandria sulla sfortunata Lucchese, del Padova sul Palermo, del Vigevano sull'Udinese e dell'Anconitana sulla Sanremese, che hanno contribuito a far registrare una segnatura di 36 gol, di una sola rete inferiore cioè al primato del campionato del cadetti. SI tratta, però,' di risvegli tardivi che non possono avere conseguenze sulle posizioni rispettive delle unità vittoriose. Comunque, la netta affermazione dei «grigi» sui toscani è sempre notevole e la Lucchese deve proprio a questa sconfitta se ha perduto ogni speranza di promozione. Risvegli tardivi devono pure essere considerati quelli del Molinella, che è riuscito a battere il Siena, e del Catania che ha costretto al nullo la Pro Vercelli. (La Stampa - Mar, 10/06/1940)