Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2000/2001
Serie C1
25-02-2001 - Giornata: 24 - Brescello - Giorgio Morelli


Brescello US - Alessandria Calcio US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 78. Morello [Br] 79. Scazzola C.[A]

Alessandria Calcio US Lafuenti Silvio, Franchini Gianluca, Giannoni Mario, Torrente Vincenzo, Maddè Emiliano [69. Scaglia Massimiliano], Cognata Stefano, Scazzola Cristiano, Guida Cisco, Zirafa Paolo, Melis Emiliano [82. Serra Dario], Falco Nunzio A disp.:(P) Biato Enzo Maurizio, Damonte Maurizio, Di Cintio Andrea, Fasce Giovanni, Rossi Fabio All.: Pruzzo Roberto

Formazione avversaria
BRESCELLO US: Bigliazzi, Morello, Paoletti, Matteassi, Abeni, Pedotti, Lavecchia [46. Protti Cristian], Fusani, Alteri [65. Mazzocchi], Catanese, Gentile. A disp.: Sardini, Catellani, Magnani, Rossi G., Giglio All: Cuoghi Stefano

Arbitro: Ioseffi Riccardo (Siena) [Biagini, Lena]
Note
Rigore parato 60. a Fusani [B]. Espulsi: 64. Abeni [B], 91. Falco [B], 91. Pruzzo [A - All]. Ammoniti: Morello [B], Catanese [B], Matteassi [B], Falco [B], Maddè Emiliano [A], Franchini [A], Scaglia [A], Giannoni [A], Pedotti [B]. Angoli: 7-4. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 600 (144 paganti, 289 abbonati, incasso L. 8.862.000) Cielo coperto, terreno pessimo. Inizio gara ore 15,00

Commento
Malissimo il Brescello, molto male l'arbitro, male l' Alessandria perché quando non vinci una partita giocata a senso unico allora vuole dire che qualche lacuna di troppo (leggi in attacco) c'è. Dopo la pessima prova interna di sette giorni prima con il Pisa, il Brescello (nessun segnale di ripresa) si ripete. Complice stavolta l' incomprensibile decisione di Cuoghi che schiera per tutto il primo tempo una squadra votata al contenimento con un centrocampo affollato all' inverosimile. L' Alessandria, pur mantenendo l' iniziativa in modo costante, non concretizza. Prima un rigore piuttosto netto reclamato quando Paoletti travolge Falco (11' ), poi Bigliazzi d' istinto respinge sullo stesso Falco (34' ), quindi fa lo stesso Alteri con una provvidenziale respinta su punizione di Melis (42' ) e ancora Melis che non aggancia da buona posizione (44' ). Nella ripresa l' arbitro Ioseffi (al di là di diverse valutazioni opinabili, 9 ammoniti e 3 espulsi più i 2 dirigenti accompagnatori allontanati dal campo in una partita molto corretta sono sembrati troppi) regala un rigore al Brescello per un presunto contatto di Cognata su Fusani (15' ). Lo stesso Fusani dal dischetto (secondo errore consecutivo in 8 giorni) si fa respingere il penalty da Lafuenti. L' Alessandria reclama ancora un rigore per un mani di Abeni che l' arbitro valuta bene fuori dall' area, espellendo però il difensore che non è apparso l' ultimo uomo. Il gol degli ospiti è nell' aria quando, alla prima conclusione, passa invece il Brescello: angolo di Catanese e colpo di testa vincente di Morello (33' ). Passa un minuto soltanto e i grigi pareggiano: Scazzola da 40 metri sorprende Bigliazzi con un gran tiro. L' Alessandria preme, un diagonale di Zirafa centra il palo (37' ), Serra appena entrato calcia male da ottima posizione (38' ), Matteassi in pieno recupero (49' ) anticipa in extremis Zirafa. Il tecnico Cuoghi, sereno a fine partita, smentisce di avere mai presentato le proprie dimissioni. Per il presidente Foglia il tecnico è intoccabile. (Gazzetta dello Sport) SERIE C1 - Nel finale il botta e risposta L'ALESSANDRIA DOMINA IL BRESCELLO MA E' COSTRETTA AD ACCONTENTARSI DELL'1-1 L'Alessandria sciupa un'altra occasione per abbandonare l'ultimo posto in C1 e deve accontentarsi del pareggio (1-1) nello scontro salvezza di Brescello. Inutile il predominio territoriale degli ospiti, che debbono anche recriminare con l'arbitro, le cui decisioni scontentano Giannoni e compagni. Il quarto d'ora iniziale è un concentrato di emozioni: si comincia con due tiri rasoterra di Alteri e Zirafa, che non sorprendono i portieri Lafuenti e Bigliazzi, poi i grigi assumono le redini del gioco a metà campo e la manovra scorre fluida, almeno fino al limite dell'area. Le potenziali occasioni non si contano, ma manca sempre la stoccata decisiva. Cosi, al 10' Falco non aggancia a pochi passi dalla porta e due minuti più tardi una combinazione Maddè¨- Melis - Zirafa non viene sfruttata a dovere dal centravanti. Il Brescello appare lento e in condizioni atletiche precarie, cosi riesce a farsi vedere nei sedici metri avversari solo con un lancio lungo di Fusani, su cui Lafuenti esce con poca convinzione e Torrente rinvia addosso ad Alteri. Il pallone carambola pericolosamente e scavalca il portiere, ma esce a lato. Poi, è solo Alessandria. Al 24' il solito Maddè si incunea sulla fascia e centra basso, ma Bigliazzi è attento. Al 36' l'azione più nitida: cross di Franchini e «zampata» di Falco, che costringe Bigliazzi a una prodigiosa respinta. Un colpo di testa di Matteassi bloccato da Lafuenti precede un'altra bella manovra dei mandrogni (44') quando Scazzola si viene a trovare tutto solo sulla fascia destra ed effettua un insidioso tiro-cross, che Bigliazzi blocca sulla linea. Nella ripresa Cuoghi corregge l'assetto della squadra e inserisce la seconda punta Protri. L'Alessandria perde sicurezza in avvio e lascia troppi spazi ai gialloblu. Al 56' la possibile svolta del match: Cognata rinvia addosso a Fusani, che vince il rimpallo e viene atterrato dal centrocampista dei grigi. E' rigore, ma Lafuenti si supera e neutralizza il rasoterra dal dischetto dello stesso Fusani. La squadra di Pruzzo si scuote e subito dopo Abeni ferma con un fallo di mano il lanciatissimo Falco e viene espulso come ultimo uomo. Il vantaggio numerico non giova però all'Alessandria, incapace di prendere davvero in mano il pallino del gioco. Cosi, le due compagini balbettano calcio fino al 79' quando i locali passano a sorpresa in vantaggio. Corner di Catanese e perfetta inzuccata di Morello, lasciato inspiegabilmente libero a centro area. Potrebbe essere la mazzata decisiva per le ambizioni di salvezza dei grigi, che invece rimettono in sesto la situazione in meno di sessanta secondi. Scazzola batte una punizione da 35 metri e il suo «siluro» inganna Bigliazzi, forse tuffatosi in ritardo. Il Brescello accusa il colpo e l'Alessandria ha altre due nitide palle per raddoppiare. Prima il sinistro di Zirafa si stampa sul palo, poi Falco taglia in area un pallone d'oro, ma nessun giocatore alessandrino da la zampata vincente. Alla fine si fa espellere anche Falco e l'1-1 è inevitabile. Per i grigi è l'ennesima occasione gettata alle ortiche (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Neanche a Brescello i grigi ritrovano la vittoria e rischiano anche la beffa ALESSANDRIA, IL SOLITO PARI Le occasioni sono solo per gli ospiti, ma Scazzola rimedia all’ennesimo regalo Ma pareggiare serve davvero? Risposta affermativa a metà: se l’Alessandria avesse perso, ieri, a Brescello, il campionato poteva considerarsi chiuso. Ha rischiato di farlo, perché se si è ultimi non è certo solo perché gli arbitri non gradiscono il grigio (ed è vero, Ioseffi è l’ennesima dimostrazione), ma soprattutto perché i limiti restano e gli errori diminuiscono, ma sono sempre almeno uno di troppo. La gara del ‘Morelli’ era da vincere, anche Cuoghi, il tecnico degli emiliani, ha fatto del suo meglio per agevolare il compito agli avversari, schierando una formazione, nel primo tempo, con un insolito e assolutamente inguardabile 3-6-1. L’impressione di una squadra, quella emiliana, slegata, scoordinata, quasi allo sbando, che per 45 minuti non solo non ha tirato in porta, ma non ha mai messo piede nell’area dell’Alessandria. E qui sta il limite dei grigi, l’incapacità di sfruttare le debolezze altrui e una superiorità anche palpabile, ma mai davvero concreta nei fatti. Pruzzo ha ‘rinnegato’ il suo 4-4-2 e non è stata certo una sorpresa, perché il tecnico sa bene che solo la difesa a tre e un sacrificio doppio richiesto agli esterni di centrocampo lo può autorizzare a schierare, insieme, Melis, Falco e Zirafa. Che possono coesistere, ma a condizione di non giocare troppo raccolti, come, invece, è successo a Brescello, dove sarebbe bastato far aprire una difesa non impeccabile per affondare. L’Alessandria lo ha fatto poche volte, soprattutto quando la superiorità numerica avrebbe potuto facilitare il compito. D’accordo con Pruzzo, la squadra è viva, ma non basta: la sensazione di avere regalato altri due punti è forte e, questa volta, c’è un concorso di colpa tra un pessimo arbitro e una squadra che è recidiva negli errori e dà l’impressione di essere, sempre un’incompiuta. Un punto è poco, perché il Brescello in porta ha tirato due sole volte, il rigore di Fusani, parato, e il colpo di testa di Morello. Dall’altra parte molto di più, ma con risultati ancora limitati. E quella con il Lecco, domenica, diventa l’ennesima gara della svolta: non si dica che non è l’ultima spiaggia, che ne mancano ancora dieci, perché ci si salva solo ricominciando a vincere. Anche per quei tifosi che, anche a Brescello, sono stati stupendi e che, a dispetto della classifica, non hanno voglia di arrendersi. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 26/02/2001) PRIMO TEMPO - 1' Alteri servito un metro dentro l'area, si gira, conclusione debole e centrale; 3' Cognata raccoglie un angolo, destro dai 25 metri, toccato da Alteri, che cambia la traiettoria e aiuta l'intervento di Bigliazzi; 5' pericolo sulla punizione dal limite di Catanese, a giro sul primo palo, toccata in angolo; 11' punizione per l'Alessandria, direttamente sul portiere, che blocca senza problemi; 12' protesta l'Alessandria per un fallo su Falco, letteralmente schiacciato a terra da Pedotti. Per l'arbitro tutto regolare; 15' Franchini rimette un buon pallone dalla trequarti, spizza Falco, Zirafa ci arriva con la punta del piede, buona idea, ma tocco debole; 33' Matteassi ha un varco al limite e cerca l'angolino basso, Lafuenti si distende e tocca i angolo occasione gol per l'Alessandria: Melis allarga a destra per Scazzola, cross teso dall'altezza della bandierina, sul dischetto Falco prova la deviazione in mezza rovesciata e Bigliazzi si salva di piede; 38' angolo da destra, testa di Fusani, tra le braccia di Lafuenti; 45' Maddé scatta sulla sinistra, il suo assist è invitante, ma Melis irrompe scoordinato e calcia male da buona posizione. SECONDO TEMPO - 2' grigi subito pericolosi: punizione di Scazzola, da 25 metri, centrale, un tocco in barriera costringe Bigliazzi a volare nel- l'angolino alto per togliere la palla; 10' Maddé suggerisce da sinistra, vela di Zirafa per Melis, atterrato al limite. La trasformazione è alta; 15' rigore per il Brescello: Fusani frana addosso a Cognata l'arbitro indica il dischetto. Fusani calcia centrale, Lafuenti intuisce e para; 18' Melis lancia Falco, Abeni gli toglie la palla con la mano. Fallo da ultimo uomo, ma per l'arbitro e il guardialinee non è in area. Solo punizione dal limite e cartellino rosso per Abeni; 22' Protti cerca la soluzione centrale, parata; 33' Brescello in vantaggio: angolo di Catanese da destra, sale Morello che è libero di schiacciare la palla alle spalle di Lafuenti, con la difesa ferma; 34' pareggia l'Alessandria: duettano Guida e Scazzola, il capitano carica il destro da 40 minuti, palla angolata che rimbalza davanti a Bigliazzi e lo supera; 37' occasione per il raddoppio, sui piedi di Zirafa, che angola bene il tiro, ma trova il palo. Riprende Scaglia, il portiere si salva in due tempi; 46' occasione anche per Falco, che riceve palla dentro l'area e prova il diagonale, Paoletti spazza via a porta sguarnita.(Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo – Carrarese 3-2 Cesena – AlbinoLeffe 2-2 Como – Livorno 0-0 Lumezzane – Alzano 1-1 Modena – Lucchese 2-0 Pisa – Lecco 0-0 Spal – Reggiana 1-0 Spezia – Varese 1-2 CLASSIFICA: Modena p. 52, Livorno 47, Como 46, Arezzo 42, Spezia 36, Spal 35, Cesena 34, Lumezzane 33, Pisa 32, AlbinoLeffe, Lucchese 30, Carrarese, Varese 28,Reggiana, Lecco 23, Alzano 21, Brescello 19, Alessandria 17. MARCATORI: 15 reti: Protti Igor (5, Livorno). 12: Benfari (4, Arezzo). 11: Lorenzini (2, Livorno); Cancellato (4, Spal). 9: Frick (1, Arezzo); Rabito (Reggiana). 8: Masitto (5, Carrarese); Borneo (3, Lucchese); Costanzo (1, Pisa). Il punto sul campionato Una giornata che potrebbe essere decisiva. L' anticipo tra Como e Livorno ha dato il risultato che il Modena si aspettava. Per completare l' opera la capolista avrebbe dovuto battere la Lucchese e in questi casi, quando bisogna dimostrare qualcosa, la squadra di De Biasi non tradisce mai. La promozione è ancora di più nelle sue mani, con gli scontri diretti contro Livorno e Como da giocare in casa, un vantaggio che può essere gestito bene e tutto sommato un valore tecnico superiore a quello degli inseguitori. Che a loro volta ora si devono guardare anche dall' Arezzo, che zitto zitto si è avvicinato. Ancora più incerta la zona-playoff, con lo Spezia che s' è smarrito e la Spal che l' ha a tiro, insieme al plotoncino di squadre (Cesena, Lumezzane, Pisa) che ieri ha perso una grande occasione. E come per il primo posto, infine, anche in coda i giochi sembrano fatti. (Gazzetta dello Sport)