Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1926/1927
Div. Nazionale
21-11-1926 - Giornata: 7 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Livorno US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
LIVORNO US: Lipizer, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Innocenti (II) Gontrano, Paolini, Scazzola, Bandini (I) Aldo, Pitto, Magnozzi, Silvestri. All.: Piselli Pietro.

Arbitro: Trezzi Rigoletto (Milano)
Note
Terreno pesante, ai limiti della praticabilità in alcune zone. Angoli: 10-0. Inizio ore 14,45

Commento
IL LIVORNO COSTRINGE L’ALESSANDRIA A SEGNARE IL PASSO E' nella tradizione che il Livorno si trovi a suo agio sul terreno dell'Alessandria. L’anno scorso soltanto, i grigi riuscirono a piegare gli amaranto alla sconfitta: questa volta si è ritornati alla tradizione. Il risultato nullo non rispecchia peraltro l'andamento dell'incontro. Hanno concorso a mantenere illesa la rete di Lipizer diverse circostanze che non hanno niente a che fare con la nota formidabile potenza della difesa livornese e con la scarsa precisione di tiro degli attaccanti alessandrini. Quando si pensi che dopo un primo tempo equilibrato, la ripresa si è svolta interamente negli immediati dintorni della rete livornese e che contro la stessa saranno stati scagliati cinquanta tiri poderosi, dieci calci d'angolo, altrettanti tiri di punizione, il fatto della non marcatura non può infatti essere spiegato con pure ragioni tecniche. C'era il malocchio, dicevano in tribuna, dove il pubblico ha mantenuto un contegno correttissimo, intonato alla cavalleria dei giuocatori in campo. Lo stato del terreno fangoso e chiazzato di vaste pozzanghere ha avuto naturalmente la sua parte nell'insuccesso dei grigi. Parecchie volte esso metteva in serio imbarazzo il calciatore che stava per sferrare il tiro decisivo... e l'occasione sfumava. Sempre per le condizioni del campo, oggi non si è potuto ammirare molta finezza di giuoco durante l’accanita partita. Nella speciale tattica imposta dal terreno, l'Alessandria ha finito coll'imporsi in modo netto, grazie al valore della sua linea mediana e alla ricchezza di fiato. I livornesi hanno adottato invece una tattica difensiva fin dai primi momenti, ma hanno condotto con grande decisione le azioni di controffesa, numerose nel primo tempo e rarissime nel secondo. Nel secondo tempo, ogni dieci minuti un « amaranto » retrocedeva infatti a rinforzare la difesa, cosicché alla fine nove uomini facevano barriera davanti alla porta di quel mago di Lipizer, anche oggi meritevole di encomio, insieme a Vincenzi che è stato il miglior uomo in campo ed a Innocenti III. Il Livorno deve molto del risultato odierno a questi tre uomini ed al fatto che i giuocatori retrocessi a fungere da difesa ausiliare hanno saputo svolgere il loro compito senza orgasmo e senza quegli affannosi moti sregolati che tornano tanto spesso fatali allo squadre ridotte alla stretta difesa. Torniamo peraltro a ripetere che la imprecisione nel tiro degli alessandrini e la sfortuna hanno avuto la loro influenza sul risultato numerico. Attento e preciso l'arbitraggio di Trezzi, che ha saputo nettamente distinguere le fallosità volute da quelle causate dal terreno sdrucciolevole. I primi minuti di giuoco non hanno nulla di attraente: i giocatori stanno assaggiando il terreno infido. Una folata amaranto finisce fuori, Al 10’ Lipizer esce a tempo per sventare la minaccia di uno spiovente e a porta vuota due tiri alessandrini non hanno esito: il primo è intercettato da Vincenzi, il secondo, di Gandini, passa a lato, S'inizia la serie dei calci d'angolo contro Livomo: tre in pochi minuti. Anche Koszta butta fuori un pallone ben giuocato. Il dominio alessandrino dura fino alla mezz'ora, ben fronteggiato dalla difesa e dalla linea mediana livornese che si è aggregata Bandini, Al 30’ una magnifica azione di Magnozzi, dà la palla a Pitto ben piazzato fra i terzini, ma l'ex centro sostegno livornese manca l'arresto del pallone e l'occasione sfuma, Rende subito la pariglia Cattaneo,sfiorando la traversa con un forte tiro. Una serie di psssaggi ben congegnati fra Magnozzi e Silvestri non riescono a stringere nell’area alessandrina per l’attento lavoro di Lauro e Viviani, mentre Sceazzola perde tre ottime occasioni su allunghi di Pitto, Bandini e di Innocenti II. Sul finire del tempo il Livorno subisce un quarto calcio d'angolo e Lipizer para un magnifico tiro di Chierico, sottraendosi con scatti felini alle cariche di Banchero e di Cattaneo. Il sole, che ha fatto capolino durante il primo tempo, sfolgora in faccia alla difesa livornese nel secondo. L’Alessandria si lancia con. decisione all'assalto della rete livornese, ma trova un Vincenzi semplicemente sbalorditivo. Al 6’, su calcio d'angolo, una mischia serrata minaccia la porta, ma Vincenzi prima e Lipizer poi respingono i tiri, Al 10’ è ancora il portiere che toglie la palla a Banchero, reso libero e padrone della palla da una virgola — l'unica — di Vincenzi, All’11’ altro corner: il pallone arriva a Koszta che lo mette nell'angolino alto; ma prima che la palla varchi il segno il balzo di Lipizer arriva e salva, miracolosamente. Breve sgroppata di Magnozzi e Silvestri, respinta da Viviani. e si torna sotto la rete livornese che subisce altri due calci d'angolo, poi un tiro di punizione che Gandini manda a sbattere contro la traversa. Immediata rimessa di testa di Banchero, e pronto intervento di Lipizer che si getta a terra. Verso la mezz'ora altri due facili tiri sono sbagliati da Cattaneo ed altri due corners sono inflitti al Livorno. Al 34’ Lipizer si fa punire per aver trattenuto il pallone a terra. L'episodio tragicomico della presa di posizione dei giuocatori dura a lungo, ma tutto finisce in modo inconcludente Al 43’ Koszta ripete il suo tiro nell’angolino alto, Lipizer è battuto questa volta, ed il goal sembra imparabile, ma Vincenzi ben piazzato può salvare con un colpo di testa. Prontissimo Banchero scaglia … ma Lipizer non è meno pronto ad afferrare il bolide e a liberare. È proprio adesso, quando la prevista vittoria alessandrina non è più sperabile, il Livorno conduce, con Scazzola prima e con Magnozzi poi, due puntate a fondo. Il secondo arriva anzi ad impegnare Curti, che esce di giustezza e gli toglie il pallone. I pochi minuti di ricupero del tempo perso vedono i vani ultimi disperati assalti dei grigi contro la granitica difesa livornese, la trionfatrice della giornata. (La Gazzetta dello Sport – m.z.) IL LIVORNO PAREGGIA AD ALESSANDRIA Ecco un’altra delle stranezze più assurde del gioco del foot-ball: gli amaranto, in declino di forma, battuti domenica scorsa sul loro campo inviolabile, riescono a tenere in iscacco gli animosi alessandrini, nettamente superiori, per continuità e valentia, dei loro avversari. Si può dire che per oltre tre quarti della combatuttissima partita i grigi hanno furiosamente dominato, imponendo il loro giuoco ed obbligando l’intera compagine livornese a sostenere una strenua difesa, conclusasi vantaggiosamente. È questo un innegabile successo della squadra cara al cav. Della Pace e le grida giubilanti dei pochi supporters labronici qui recatisi con scarsa fiducia a seguire l’andamento del gioco, sono esplose al fischio finale dell’arbitro come per una vittoria. L’attacco alessandrino, a cagione delle condizioni del terreno, non ha marciato come nelle domeniche precedenti; e d’altra parte Lipizer, ottimo, da solo ha salvato tante insidie perigliose quante ne avevano sapute creare gli attaccanti grigi in cento ordinate e convulse azioni. Così è terminata questa partita che ha deluso non poco tutti gli spettatori per l’esito assolutamente imprevisto e non conforme al valore in campo degli atleti e agli sviluppi presi nei novanta minuti dal gioco. Basti dire che Curti ha toccato tre soli palloni e nessuno di essi ha dato l’impressione d’un pericolo serio, mentre il suo diretto avversario ha effettuato decine e decine di parate una più ardua dell’altra. E l’esito è stato pari … Dopo queste osservazioni non interessa descrivere le fasi della partita: una ininterrotta successione di attacchi grigi, e una serie di energiche e fortunate azioni difensive livornesi, che tennero fronte anche a un travolgente serrate. (Corriere dello Sport - Gica) INATTESO RISULTATO NULLO AD ALESSANDRIA La squadra alessandrina ha giocato una partita grigia e incerta alternando azioni decise e rapide a rilassamenti inesplicabili. Vero è che il campo pesantissimo ha reso il gioco oltremodo difficile e poco regolare contribuendo a ridurre le azioni ancora più slegate. La squadra livornese, forte e vigorosa, ha dimostrato invece di sapersi meglio adattare al terreno e ha tenuto brillantemente il campo in entrambi i tempi. L'Alessandria è stata anche un po' sfortunata. Dieci corners a suo favore sono riusciti tutti infruttuosi e specialmente nel secondo tempo, quando il gioco d'attacco è apparso un po' migliorato. Cattaneo e Ferrari hanno spesso mancato per poco alcuni tiri. Della squadra livornese il migliore è stato Magnozzi che ha condotto ottimamente la prima linea, impegnando vario volte Curti. Il portiere livornese Lipizer ba salvato molte situazioni gravi. Arbitro Trezzi. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) UN’AFFERMAZIONE DEI LIVORNESI SUL CAMPO DEGLI ORTI U.S. LIVORNO E ALESSANDRIA: 0-0 Gli uomini del cav. Della Pace devono essere esultanti per la brillante affermazione ottenuta oggi sul campo dell’Alessandria. I grigi, per buona parte dell’incontro combattutissimo, sono apparsi superiori in campo, costringendo la compagine livornese ad una strenua difesa. Il grave compito è stato però assolto in maniera brillante. L’attacco alessandrino, a cagione delle condizioni del terreno che in certi punti era quasi impraticabile, non ha marciato come nelle precedenti domeniche arenandosi in inutili e rari palleggi; ciò che ha facilitato il compito dell’ottimo Lipizer il quale va citato all’ordine del giorno per aver salvato situazioni disperate. I terzini Vincenzi e Innocenti III hanno egregiamente coadiuvato il loro estremo compagno. Svolgendo con grande accortezza e con perfetta distribuzione delle forze una tattica prevalentemente difensiva, il Livorno ha impedito che i grigi passassero così la partita è finita 0 a 0. L’esito ha scontentato non poco il pubblico alessandrino che nutriva sul risultato dello scontro odierno eccessive illusioni. Alle 14,45 l’arbitro fischia l’inizio e tosto l’attacco alessandrino comincia a distendere le sue trame, ben sorretto dalla linea mediana. Vincenzi deve intervenire due volte consecutive per azioni di Banchero e di Cattaneo. Lipizer è poi chiamato al lavoro. Subito dopo Silvestri e Scazzola impegnano la difesa grigia. Al 12’ e al 14’ sono fischiati i primi due corner contro il Livorno. L’Alessandria sferra un lungo e poderoso attacco che dura assai. Al 28’ è il terzo corner contro i livornesi, rotto per l’intervento di Vincenzi e due minuti dopo ecco profilarsi una grave minaccia per la rete di Curti. Bandini raccolto un passaggio di Magnozzi, anche oggi instancabile, fugge e, lasciata in asso la difesa alessandrina, si porta deciso sotto la porta grigia. Giunto a pochi metri dal portiere, nella preoccupazione di calciare fallisce il colpo. Poco dopo Banchero, dopo aver superato Vincenzi tira di poco a lato. Al 43’ il Livorno è ancora in corner. La ripresa si annuncia subito movimentata. Gli attacchi si susseguono agli attacchi, da una parte e dall’altra. Al 6’ si ha il quinto corner contro il Livorno, Lipizer salva. Poi un intervento scabroso di Curti allontana una minaccia dei livornesi alquanto preoccupante. Un altro corner all’ 11’ è fischiato contro i livornesi e al 12’ Vincenzi è a terra per alcuni secondi stordito. Al 22’ e al 24’ altri due calci d’angolo contro il Livorno. L’attacco alessandrino continua, ma è rotto a tratti da veloci discese dei livornesi, che mettono in serio pericolo la rete di Curti. Tiri di Silvestri, Magnozzi e Pitto vanno fuori per poco. Al 32’ un calcio di punizione contro i livornesi. Al 40’ un altro corner sempre a favore degli alessandrini e quindi, dopo una buona discesa dei livornesi è la fine. (Il Telegrafo del Lunedì) U.S. ALESSANDRIA – U.S. LIVORNO 0 A 0 I grigi alessandrini, dopo la brillante prova di domenica scorsa contro i sampierdarenesi, si son dovuti accontentare di chiudere alla pari la partita con i livornesi. La squadra di Carcano però esce dalla contesa con il suo prestigio intatto, perché per quasi tutta la partita ha dominato gli avversari e l’esito pari è dovuto alle sorprendenti prodezze di Lipizer e Vincenzi, oggi in ottima giornata. Inoltre l’arbitro Trezzi di Milano che non ha soddisfatto nessuno, ha annullato un goal segnato da Banchero al sesto minuto della ripresa. Il Livorno ancora una volta ha stupito il pubblico alessandrino per il suo gioco energico e per la grande mobilità dei suoi atleti. La difesa intera è stata più che ottima. Della linea attaccante si distinsero Magnozzi e Scazzola. (Il Calcio (Genova) del 27 novembre 1926) LA SFORTUNATA PARTITA DEI GRIGI Il terreno fangoso, il gioco pesante e la sfortuna obbligano la nostra squadra al match nullo, dopo aver piegato di misura gli undici amaranto … Il primo tempo si apre con un inizio incerto. In particolar modo i grigi, dopo abbozzate le prime azioni, intercettate dalle numerose pozzanghere, sembrano titubanti, mancano dl loro slancio caratteristico. Consapevoli della durezza della battaglia non trovano l’impeto fecondo delle loro travolgenti azioni. E offuscati da questo spirito di titubanza perdono con Koszta l’occasione di violare la sagace vigilanza di Lipizer. Si succedono azioni che appena lontanamente fanno ricordare l ostile di gioco della domenica precedente. Il fango, la difesa livornese, la mancanza di intesa tra mediani, rende vano ogni attacco grigio. I livornesi, a loro volta, col gioco alto e con rapidi spostamenti delle ali, tentano di offendere la nostra rete, ma la vigile difesa, dalla quale emerge il giovane Viviano, smorza le loro azioni fulminee. Poi i grigi si riprendono e scendono con foga all’offesa. Ma le azioni, limitate al trio d’attacco, sono infruttuose. Il Livorno piega in corner per ben quattro volte, difendendosi strenuamente dalla superiorità della nostra squadra. Nella ripresa gli uomini di Magnozzi hanno compreso il pericolo e rinforzano la difesa. I grigi sanno di dove vincere e rincalzano tenacemente, rapidamente. I corners si susseguono, le mischie nell’area di rigore degli amaranto si fanno sempre più numerose, più minacciose. Avanti e mediani grigi sono tutti protesi nello sforzo comune per strappare con la forza delle loro travolgenti energie, la desiderata vittoria. Ma a questo punto, quando la minaccia grigia si presenta insinuante e pericolosa, gli amaranto giocano l’ultima loro carta: il gioco pesante. L’arbitro dinoccolante, tentenna, gesticola, ma non frena l’asprezza del gioco livornese. Gli sgambetti, le cariche, gli sdruccioloni, impediscono agli impetuosi grigi di spezzare l’insidia e di aprirsi il varco. Anche quando la vittoria sembra essere certa, la fortuna protegge i toscani e Vincenzi salva miracolosamente, forse anche dentro, il rabbioso tiro di Koszta. Ed in tale atmosfera di gioco le partita si chiude irrimediabilmente perduta per i grigi. (Lo Sport di Alessandria del 25 novembre 1926) RISULTATI: Fortitudo – Padova 1-2 Milan – Bologna 4-2 Sampierdarenese – Cremonese 2-0 Torino – Andrea Doria rinv. CLASSIFICA: Alessandria, Padova p. 9, Torino, Livorno, Milan, Sampierdarenese 8, Bologna 7, Andrea Doria 6, Cremonese 4, Fortitudo 1. ogni * = una gara in meno MARCATORI: Il punto sul campionato Anche la settima giornata, combattuta ieri, ha qualche risultato inatteso. Il risultato di Alessandria non poteva essere previsto, anche se il Livorno, per tradizione, era sempre riuscito ad ottenere su quel campo risultati sorprendenti. L'Alessandria sul proprio terreno aveva vinto quest'anno sempre con almeno quattro punti di differenza. Ieri invece ha dovuto accontentarsi di chiudere alla pari col Livorno. battuto una settimana prima dal Milan proprio a Livorno. La Fortitudo per un minuto ancora ha perduto un altro incontro: quello col Padova che conferma cosi la sua forza. Anche la Cremonese non ha avuto fortuna a Sampierdarena ove. dopo una bella difesa ha dovuto subire una dolorosa sconfitta. Non ha potuto effettuarsi, per impraticabilità del campo, l'incontro Torino - Doria. il Milan, vincendo il Bologna, si porta avanti nella classifica: ora col Torino, il Livorno e la Sampierdarenese a otto punti, cioè a un solo punto dai leaders Padova e Alessandria. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Livorno US 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

LIVORNO US: Lipizer, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Innocenti (II) Gontrano, Paolini, Scazzola, Bandini (I) Aldo, Pitto, Magnozzi, Silvestri. All.: Piselli Pietro.

Arbitro: Trezzi Rigoletto (Milano)

Note

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info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Livorno US 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

LIVORNO US: Lipizer, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Innocenti (II) Gontrano, Paolini, Scazzola, Bandini (I) Aldo, Pitto, Magnozzi, Silvestri. All.: Piselli Pietro.

Arbitro: Trezzi Rigoletto (Milano)

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Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

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