Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1938/1939
Serie B
30-04-1939 - Giornata: 29 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pro Vercelli US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 34. rig. Petermann F.[A] 35. Alberico L. [Pr]

Alessandria US Cassetti Bruno, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Massiglia Armando, Fibbi Arrigo, Robotti Luciano, Varona Pietro, Ghezzi Renato All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Donati (I) Donato; Berretta, Lanino; Bovoli, Vannucci, Sodini; Gambino, Salati, Quario, Alberico, Biraghi. All.: Fiorentini Ivo

Arbitro: Neri Ettore (Vicenza) [Ariotti, Viarengo]
Note
Angoli: 10-2. Spettatori: 3.000 Giornata ventosa, terreno viscido per la precedente pioggia Inizio gara ore 15.30

Commento
Al termine della partita il pubblico ha salutato con una salve di fischi il rientro dei giocatori negli spogliatoi e ciò denota che la partita non ha soddisfatto gli sportivi alessandrini i quali dopo l’affermazione dei grigi a Lodi attendevano qualche cosa di meglio dall’odierna partita. La squadra grigia non ha girato all’attacco perché, da anni è risaputo, Robotti non può coprire ruolo di centravanti ed all’abulia del reparto di punta va unito il gioco troppo arretrato della mediana, ed in particolar modo dei laterali. La difesa ha avuto ancora in Petermann l’uomo migliore. I vercellesi pur dovendo giocare prevalentemente in difesa sono stati più chiari e più tecnici dei grigi, e quando l’Alessandria si è trovata in vantaggio in seguito a calcio di rigore, le bianche casacche sono scattate all’attacco con immediatezza passando con poche battute tra la retroguardia avversaria per concludere magistralmente con un tiro piazzato di Alberico. Tra gli avanti vercellesi Quario ha giocato in ombra; il miglior uomo è stato Donati. Registriamo un tiro di Salati da 25 metri e due insidiosi tiri di Massiglia e Varona impegnano il portiere avversario. Al 34’ per fallo di mano di Lanino in area di rigore, l’arbitro concede la massima punizione che Petermann realizza con un tiro radente. Risposta di Alberico prima dello scadere del 35’. Nel restante della partita l’offensiva alessandrina sfiora varie volte il successo ma la bravura di Donati e le incertezze di Robotti, Ghezzi e Fibbi, non permettono ai grigi di raggiungere la vittoria. Nella ripresa il risultato non muta e le mischie provocate sotto la rete vercellese dà 8 calci d’angolo a favore degli alessandrini che mettono in risalto la sicurezza della difesa bianca. Terreno viscido per la precedente pioggia, vento forte durante la ripresa ed in favore dell’Alessandria. Verso la fine del primo tempo Bovoli in seguito a contusione abbandona il campo per due minuti e rientra ristabilito. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 3 maggio 1939) ALESSANDRIA-PRO VERCELLI 1-1 I grigi, in giornata affatto propizia per le deficienze dell’attacco, slegato ed abulico, non sono riusciti a piegare gli indomiti vercellesi che pure hanno subito il netto predominio degli ospitanti. Nella ripresa specialmente il gioco si è mantenuto costantemente nella metà campo dei bianchi e tutte le numerose azioni offensive, gli undici calci d’angolo ed i ripetuti calci di punizione non sono riusciti a far crollare la roccaforte di Donati. I punti sono stati segnati nel primo tempo, al 34’, da Petermann, su calcio di rigore; un minuto dopo Alberico, sorpresa la difesa grigia, ha pareggiato le sorti. («La Stampa», 1º maggio 1939) IL PAREGGIO DI DOMENICA Dopo la vittoriosa partita di Lodi era lecito attendere una migliore esibizione da parte dei grigi che avrebbero dovuto cancellare, di fronte al loro pubblico, il mediocre comportamento della partita contro il Padova. Purtroppo l’incontro con la Pro Vercelli ha in parte deluso. Il pubblico ha fatto sentire la sua disapprovazione, ma i giocatori ed i tecnici hanno il dovere di correre ai ripari. La mancata prova di domenica va ricercata nell’attacco. Robotti è più «centroindietro» che centroavanti e non riusciamo a capire perché si insiste a sacrificare questo giocatore in un posto a lui inadeguato. Si dice che egli è per ora il migliore in tale ruolo. Questo è, per noi, l’errore fondamentale dei nostri tecnici. Si ritiene che questo giocatore sia fisicamente in grado di giocare? E allora perché non metterlo al suo posto di interno destro o sinistro? Varona non può valere un Robotti in perfetta efficienza e si insiste a infliggere a Robotti spostamenti ed umiliazioni a tutto danno del giocatore e della squadra. Si era lanciato Pietruzzi ed è risaputo che un centroavanti non si improvvisa. Tutti gli anni si cade in questo errore. Secondo noi se si avesse avuto fiducia in Torti lo scorso anno ed in Pietruzzi in questo campionato la situazione dell’Alessandria sarebbe stata migliore. Meglio un centro avanti degli allievi (ce ne sono?) che i soliti spostamenti negativi. Alla cattiva esibizione dei grigi hanno cooperato domenica: la pessima giornata di Ghezzi e di Massiglia, il gioco arretrato e impreciso di Caligaris e Ghidini e le scorribande di Bigando che obbligarono Petermann a tamponare continuamente vuoti che mettevano in serio pericolo la rete di Cassetti. Petermann ha realizzato il calcio di rigore calciando con precisione e calma ed ha dimostrato che non occorre una cannonata per battere un portiere quando si calcia dal dischetto bianco. («Il Piccolo», 6 maggio 1939) RISULTATI: Atalanta-Fanfulla 1-0 Padova-Casale 4-0 Palermo-Spal 2-0 Salernitana-Anconitana 2-0 Sanremese-Siena 3-1 Venezia-Fiorentina 1-1 Verona-Pisa 1-0 Vigevano-Spezia 4-3 CLASSIFICA: Fiorentina 40; Atalanta 39; Siena 38; Venezia 33; Verona 32; Anconitana, Pro Vercelli, Sanremese 31; Palermo 30; Alessandria, Padova 29; Fanfulla, Spezia, Vigevano 27; Pisa, Spal 25; Salernitana 19; Casale 9 Il punto sul campionato La capolista Fiorentina era stata fermata sul pareggio, il dodicesimo stagionale, sul campo del Venezia, il risultato aveva rispecchiava quello che era stato l'andamento della sfida. Ne aveva approfittato l'Atalanta che aveva accorciato le distanze dalla vetta della classifica ad un solo punto barrendo, di misura, il Fanfulla nonostante la tenace opposizione difensiva della squadra lombarda scavalcando il Siena, che era scivolato in terza posizione, sconfitto dalla Sanremese che aveva nettamente vinto la partita. La Salernitana, quasi spacciata, era riuscita a sconfiggere l'Anconitana. Il Verona, di stretta misura, aveva battuto il Pisa. Il Casale, ultimo in classifica, era stato nettamente battuto dal Padova.