Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1938/1939
Serie B
07-05-1939 - Giornata: 30 - Siena - Rino Daus


Siena AC - Alessandria US 2 - 1 (0 - 0)
RETI: 52. Bandini S. [Si] , 78. Renoldi L. [Si] 63. Massiglia A.[A]

Alessandria US Cassetti Bruno, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Cresta (I) Luigi, Massiglia Armando, Fibbi Arrigo, Robotti Luciano, Varona Pietro, Taverna Dante All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
SIENA AC: Erbinovi; Manni, Passalacqua; Biasotto, Casalini, Macchi; Renoldi, Dapas, Bandini, Pellegatta, Ricci. All.: Faroppa Vittorio.

Arbitro: Coletti Giuseppe (Treviso) [Garzelli, Orzi]
Note
Angoli: 6-3. Spettatori: 3.000 Terreno acquitrinoso per la pioggia caduta nel mattino Inizio gara ore 15.30

Commento
SIENA-ALESSANDRIA 2-1 Il Siena, sebbene mancante di alcuni titolari, ha giocato con buona tattica la partita, approfittando delle lacune dei grigi nei momenti più pericolosi. Il terreno pesante aveva favorito gli ospiti che hanno chiuso il primo tempo con la rete inviolata, ma nella ripresa i locali hanno spezzato la resistenza alessandrina e si sono portati in vantaggio, al 7’, con Bandini; poi al 18’, su calcio di punizione, Massiglia pareggiava, ma, al 33’, Renoldi, su azione in linea, portava la sua squadra in vantaggio. («La Stampa», 8 maggio 1939) La partita, come era del resto nelle previsioni, è stata più dura di quanto non stesse ad indicare la diversa posizione in classifica delle due contendenti, ma il Siena ha ugualmente conquistata la vittoria con sufficiente chiarezza, fornendo sempre la impressione della sua sicura superiorità dall’inizio al termine dell’incontro. La squadra di Faroppa è dovuta scendere all’ultimo momento lamentando l’assenza del reparto sinistro nella linea di attacco ed ha rimediato alle assenze spostando ad interno il mediano Pellegatta e ad ala la riserva Ricci, che già nello scorso campionato aveva sostituito l’infortunato Chiesa. Se questa attenuante può essere invocata per giudicare il rendimento della squadra, sarà fatto per giustificare la mancata felice conclusione di quelle azioni che avrebbero dovuto arrotondare il punteggio dei locali, ai quali appunto alcun rimprovero non può essere mosso se non quello dei lenti movimenti nella fase realizzatrice, fatta eccezione per Bandini, Renoldi ed anche Dapas. Imperniata sull’ottimo Casalini, la squadra ha iniziato a grande andatura nel tema preferito contro la rete di Cassetti ed i grigi non hanno trovato altro di meglio che infrenare tanta vivacità con uno stretto controllo sugli uomini aiutati dalla necessaria ricerca del cannoniere nelle file del Siena e dal terreno prima acquitrinoso e poi viscido della loro area. Il compito, per quanto pericoloso, è riuscito almeno nella prima parte dell’incontro, durante il quale i grigi hanno ripiegato per cinque volte in angolo contro due del Siena; e Renoldi ha stampata la sigla del pallone sul trasversale della porta di Cassetti. Anche quando sono stati invitati all’attacco, gli ospiti in quel periodo non hanno smarcato le retrovie, lanciando gli estremi od il centro con palloni volanti oltre le avanzate difese senesi. Una tattica che sembrava poggiare sulla conclusione nulla, salvo lo sfruttamento di un rovescio improvviso. La musica è però cambiata nella ripresa, quando sulla parte più dura del terreno di gioco l’attacco senese ha potuto manovrare con maggior precisione e velocità. Bandini ha segnato al 7’ su azione creata da Renoldi ed il successo bianconero ha mandato a monte i piani degli ospiti che sono partiti come furie al contrattacco. Una mezz’ora incandescente che ha valso ai grigi il pareggio su calcio di punizione rovesciato in rete da Massiglia, a molti apparso in posizione di fuori gioco, ed il nuovo punto della vittoria bianconera su azione travolgente cui collaborava tutta la prima linea e dava il tocco finale e fulmineo Renoldi. L’Alessandria era ormai vinta e Bandini faceva ancora scattare Cassetti in una bella parata; altro pallone era lanciato da Pellegatta ed una occasione d’oro era sciupata con un tiro a lato da Ricci sullo scadere della partita. Una vittoria, quindi, di misura, che data la statura e l’efficienza dell’avversaria dice chiaramente con quanta serenità e sicurezza la compagine senese abbia manovrato per debellare la consumata tattica degli avversari, superare il loro solido sistema difensivo e contenere il loro attacco veloce e deciso. Se una parte, e cioè quella del reparto sinistro della linea di attacco bianconero, può richiamare qualche appunto che non riguarda singolarmente gli uomini per il loro lavoro quanto per il rendimento, una lode meritano tutti per la intelligente operosità dei due tempi, la serena visione del gioco, la omogenea concordia di intenti, la sicurezza nei confronti degli avversari. Qualunque altra squadra forse si sarebbe fiaccata nel primo tempo, disunita nella spigliata, decisa e talvolta troppo maschia reazione dei grigi, non avrebbe avuto la forza di riconquistare il vantaggio se non disponendo di queste doti peculiari che sono la virtù e la forse della giovane squadra del Siena. C’è nell’undici bianconera una vera spina dorsale che, dall’atletico Erbinovi, si congiunge, mediante l’irruento e tempestivo Manni, al solido ed intelligente Casalini, vero perno della squadra, per concludere allo scaltro, attivo condottiero della prima linea, il vivace Bandini che assomma in sé le qualità di coordinatore delle azioni e di preciso tiratore in rete. Su questa linea conduttrice, su questa solidità di impianto, collaborano con uguale efficienza i compagni, da Passalacqua a Renoldi, da Dapas a Macchi, Biasotto, Pellegatta e Gambini. Contro tale blocco non è valsa la tattica temporeggiatrice di Parodi, uno dei migliori fra i grigi, né gli scatti di Robotti e le fughe di Massiglia o Taverna. Cassetti ed i due terzini hanno lavorato molto e bene per vigilare la rete, per quanto il primo punto sia in buona parte dovuto a colpa di Bigando, il quale, per altro, era pressato dal pericoloso Bandini. La pioggia caduta alquanto violenta nella mattinata ha cosparso il campo, specialmente nel settore nord, di acquitrini. Pubblico folto nella tribuna ed alquanto scarso, invece, nei popolari. Scelgono il campo gli ospiti ed i bianconeri iniziano; ma l’azione è fermata da Parodi che porge a Robotti il quale da lontano tira su Erbinovi. I locali riprendono subito l’iniziativa e da Biasotto la palla va a Dapas che allunga libero a Bandini, scatto dei centravanti; ma Petermann intuisce il pericolo e salva sopra la propria porta in angolo che non ha esito. La squadra senese continua all’attacco ed al 7’ Renoldi, imbeccato da Bandini, richiama Cassetti ad una bella parata. Un minuto dopo i grigi sono nuovamente in angolo e Dapas sfiora di testa la traversa. Un tiro da quasi metà campo di Parodi ed al 13’, su allungo al portiere di Bigando, l’Alessandria è nuovamente sotto il calcio d’angolo, quindi per fallo di mani subisce un tiro di punizione dal limite ed altro al 19’ per carica su Bandini. Comunque, i grigi riescono ad uscirne per il rotto della cuffia ed il Siena continua ad attaccare, sostenuto dall’ottima efficienza della mediana con Casalini che domina al centro del campo. Al 25’, un tiro di Dapas su azione Pellegatta-Ricci, e nel rovescio i bianconeri subiscono un doppio tiro d’angolo, inframezzato da un pallone di Fibbi fermato da Erbinovi. Ancora un pallone messo alto di testa da Renoldi ed al 32’ i grigi sembrano spacciati su una centrata di Ricci che fa uscire a vuoto Cassetti, mentre Renoldi riprende sbattendo sul traversale. I bianconeri non si stancano ed al 36’ tirano ancora due angoli contro la porta di Cassetti, che interviene sempre con grande sicurezza, sì che la fine del tempo si chiude a reti inviolate. Nella ripresa, una buona fuga di Taverna che centra e Massiglia che interviene in ritardo e quindi un angolo contro i grigi tirato da Renoldi e fermato da Cassetti. Al 7’ Renoldi, lanciato da Biasotto, scarta Cresta ed allunga sul centro, ove scattano Bigando e Bandini; quello fallisce e Bandini se ne vola solo verso la porta, invita Cassetti e quindi segna a porta vuota. Lo smacco mette alla frusta i grigi, che tentano annullare la distanza. Prima è un tiro di Filli parato da Erbinovi, poi è un angolo a favore degli ospiti e successivamente un tiro a lato di Taverna. I bianconeri controllano bene la reazione e quando sembra che questa debba esaurirsi, su calcio libero avviene impensato il pareggio. Tira Caligaris uno spiovente rapido sulla porta, Massiglia, in posizione poco chiara, raccoglie di testa e segna (18’). Tutto da rifare e la squadra bianconera ritorna a premere. Un tiro di Dapas è fermato da Cassetti; ma al 33’ i senesi sono nuovamente in vantaggio su azione rapida di Ricci, girata di testa di Bandini, finta di Dapas e tiro di Renoldi che batte Cassetti. I grigi tentano invano e senza convinzione e, prima che la partita abbia termine, sono nuovamente i bianconeri sulla via del successo con un tiro di Bandini ed altro di Pellegatta fermati da Cassetti. Al 42’, azione veloce di Renoldi che spiazza la difesa crossando a Ricci, scatto di questi pressato dal terzino, tiro in velocità che sfiora il palo laterale. La fine raccoglie al centro le due squadre in un unico applauso. («Corriere del Tirreno», 8 maggio 1939) S’è giocato con vigore e decisione da parte di tutt’e due le squadre ed è venuta fuori una gara interessante ed emotiva nella quale tanto da una parte che dall’altra non s’è mai perduto di vista la meta finale. Visibilmente superiore nel primo tempo, il Siena ha dovuto parare con energia il rinvigorito spirito offensivo mostrato dagli ospiti nella ripresa intervenendo efficacemente a controbattere le azioni dei grigi protesi per ben due volte alla ricerca del pareggio. In questa decisa e quasi impetuosa tenuta di gioco degli alessandrini, il mediocentro Parodi s’è elevato sopra i camerati, emulando Casalini, numero uno in campo senese. Terreno con larghe chiazze acquitrinose in seguito alla dirotta pioggia del mattino che ha reso arduo il compito dei giocatori e falsato la traiettoria della palla. Per l’assenza di Gambini e di Solbiati, il Siena ha allineato a interno sinistro il mediano Pellegatta e all’ala sinistra Ricci; quest’ultimo ha esordito nel campionato. («La Gazzetta dello Sport», 9 maggio 1939) SIENA-ALESSANDRIA 2-1 La squadra alessandrina ha lottato con volontà costringendo gli ospitanti a chiudersi in difesa nel secondo tempo per evitare il pareggio da parte dei grigi. La divisione dei punti avrebbe rispecchiato l’andamento della partita e premiato il comportamento dei concittadini. Alcune occasioni da rete sono state sciupate dal trio centrale grigio. Il Siena ha realizzato la prima rete al 7’ per merito di Bandoni e l’Alessandria ha ristabilito il pareggio al 18’ con Massiglia, che nelle partite fuori casa è sempre il più deciso degli avanti. Nella ripresa al 23’ Renoldi ha sfruttato un errore di impostazione della difesa alessandrina realizzando il punto della vittoria. Parodi è stato il migliore dei grigi. Pietruzzi, che era stato condotto a Siena per guidare il quintetto, è stato tenuto a riposo perché Cattaneo ha ritenuto di insistere ancora su Robotti nel ruolo di centro-attacco. L’Alessandria ha giocato nella seguente formazione: Cassetti; Bigando, Petermann; Caligaris, Parodi, Cresta I; Massiglia, Fibbi, Robotti, Varona, Taverna. («Il Piccolo», 13 maggio 1939) RISULTATI: Anconitana-Fanfulla 1-1 Fiorentina-Atalanta 0-3 Pisa-Palermo 1-0 Pro Vercelli-Spezia 2-1 Salernitana-Spal 1-0 Venezia-Sanremese 1-0 Verona-Casale 7-1 Vigevano-Padova 2-1 CLASSIFICA: Atalanta 41; Fiorentina, Siena 40; Venezia 35; Verona 34; Pro Vercelli 33; Anconitana 32; Sanremese 31; Palermo 30; Alessandria, Padova, Vigevano 29; Fanfulla 28; Pisa, Spezia 27; Spal 25; Salernitana 21; Casale 9 Il punto sul campionato In vetta alla classifica l'Atalanta si era imposta in casa della Fiorentina scavalcandola e raggiungendo la prima posizione nella più grande sorpresa di tutta la stagione. Staccato di sei lunghezze dal primo posto il Venezia aveva battuto, di misura, la Sanremese. Nonostante la vittoria ottenuta ai danni della Spal la Salernitana era la seconda squadra a retrocedere in Serie C con il Casale. Seppur dominando per larghi tratti la gara lo Spezia era stato battuto dalla Pro Vercelli e ne aveva approfittato il Pisa che aveva sconfitto il Palermo scavalcando gli aquilotti in classifica.