Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1926/1927
Div. Nazionale
26-12-1926 - Giornata: 11 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Fortitudo Pro Roma SF 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 7. rig. Viviano A.[A], 53. Ferrari G.[A], 62. Banchero (I) E.[A] 69. Canestrelli [Fo]

Alessandria US Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Koszta Imre, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
FORTITUDO PRO ROMA SF: Vittori, Corbjons, De Micheli, Ghisi (I) Ernesto, Ferraris (IV) Attilio, Sansoni (III) Alberto, Puerari (III) Giovanni, Bianchi Antonio, Cappa, Sbrana (I) Danilo, Canestrelli.

Arbitro: Musso Eugenio (Torino)
Note
Terreno pesante, ricoperto da un leggero strato di neve. Inizio ore 14,40

Commento
LA FORTITUDO SI DIFENDE BENE, MA CEDE AD ALESSANDRIA La partita tra grigi e rosso-blu è stata scialba e slegata. Il campo era duro e sdrucciolevole per il gelo degli scorsi giorni e la neve di recente caduta ha impedito un regolare e piacevole svolgimento del gioco. Innumerevoli furono gli sdruccioloni e le cadute dei giuocatori. Le azioni in gran parte si spezzarono e ne risultò un giuoco privo di unità e scarso di tecnica. L'Alessandria ha stentato a ritrovarsi nel primo tempo, Nel corso dalla ripresa la squadra concittadina seppe tuttavia imporre al vigoroso avversario la superiorità della sua classe e, partendo di scatto con una serie di attacchi equilibrati, veloci è condotti in stile, violò per ben cinque volte la rete della Fortitudo, Di questi cinque gol tre furono annullati all'arbitro Musso. A nostro avviso, tuttavia due dei gol annullati furono segnati ragolarmente dagli attaccanti alessandrini. Il primo tempo ha segnato invece il periodo migliore della squadra ospite che ha svolto il suo giuoco con grande brio e con mirabile risolutezza. Per altro la squadra non potò concretare la sua bella combattività per la precipitazione e per l'indecisione degli attaccanti. Alla squadra alessandrina mancavano Cattaneo, squalificato dal direttorio e il portiere Curti, colpito da sanzioni disciplinari dalla propria società. Ma Curti fu ben sostituito da Morando che giuocò un'eccellente partita, Avalle prese il posto di Cattanco, ma non potè superare la nota maestria dell’assente. Il riparto migliore della squadra locale fu la linsa maliana che si fece ammirare por stile, continuità o resistenza. I terzi Viviano e Costa bucarono qualche pallone nel primo tempo, ma si ripresero energicamente nella ripresa. Nella linea attaccante si distinsero, per stile di azioni e per decisione, Ferrari e Koszta mentre Banchero apparve piuttosto lento, Della squadra romana. Gli atleti migliori furono il nazionale Ferraris IV ed i componenti del trio difensivo. L'arbitro Musso lasciò un po’ a desiderare per l'incertezza di qualche sua drcisione. Le prime battute della partita sono condotte assai vivacemente. Un fallo della difesa romana provoca un calcio di rigore a favore degli alessandrini che Viviani tramuta agevolmente in goal al 7.o minuto, La Fortitudo reagisce allo smacco, passa al contrattacco e. con un giuoco ricco di combattività nervosa costringe Alessandria a ripiegare, Tre volte i grigi devono salvato in corner. Il primo tempo si chiude senza che nessun altro punto venga segnato e sancisce un equilibrio di azioni. L'Alessandria, all'inizio della ripresa, riordina i ranghi ed imprime nel corso della partita il suggello della sua superiorità. Al 1.o e al 5.o Fortitudo è in corner. All'8.o è accordato all'Alessandria un calcio di punizione. Su passaggio accorto di Banchero, Ferrari raccoglie e segna di procisione. Èil secondo goal degli alessandrini. La partita riprende mentre continua la prevalenza dei grigi. Al 13.o un punto dell'Alessandria è annullato dall'arbitro. I grigi sono lanciati, Al 17.o Avalle e Banchero legano una brillante azione che Banchero conclude con un tiro preciso che batte il portiere romano. La Fortitudo tuttavia non disarma, scuote l'assedio alessandrino, e poco dopo, con una fuga riuscita di Canestrelli perviene ad infilare nella rete di Morando il pallone dell'onore. Riprende la netta superiorità dagli alessandrini che, prima del fischio finale segnano altri due punti che tuttavia l’arbitro crede di annullare. (La Gazzetta dello Sport) ALESSANDRIA BATTE FORTITUDO: 3 A 1 La partita è terminata ufficialmente con la vittoria dei grigi per 3 goals a uno, mentre effettivamente gli allievi di Carcano hanno segnato die punti, tre dei quali annullati, non tutti equamente, dall’arbitro ed erano sbocciati da situazioni ntricate che potevano falsare il giudizio del signor Musso. Comunque gli alessandrini non hanno eccelso come in altre giornate; e il loro odierno successo, dopo quello più saliente di domenica scorsa sul campo di Marassi, poco aggiunge alla loro fama. Forse lo stato del terreno, reso sdrucciolevole per il gelo di questi giorni, non ha permesso lo sviluppo di quelle trame che sogliono caratterizzare il gioco dei grigi, dei quali anche la stabilità fu resa assai precaria di fronte ad avversari più solidi e decisi. Se è vero che l’arbitro ha dovuto più volte richiamare i più focosi ed intemperanti giocatori romani, che del gioco falloso hanno abusato a loro piacimento, è altrettanto vero che la squadra romana ha giocato con un ardore ed una prestanza ammirevoli, dando l’impressione di meritare una sorte migliore di quella che le riserva la classifica di campionato. Oggi di fronte ai grigi di Carcano, Corbjons, Ferraris, Canestrelli sono stati gli uomini più intraprendenti e redditizi; e se alcuni compagni loro ne avessero seguito l’esempio, forse la sorpresa più clamorosa avrebbe sbalordito tutti gli ambienti sportivi. Le battute iniziali sono a favore dei grigi; ma la prima parata è di Morando, al 3’ su tiro di Sbragia. Alternative di azioni nei due campi, poi al 5’ la Fortitudo è in corner, su azione di Chierico e al 7’ gli alessandrini colgono il primo successo su penalty tirato da Viviano. I romani reagiscono prontamente e ottengono all’ 11’ un corner in loro favore obbligando Morando ad una felina parata; poi per poco non pareggiano su calcio di punizione. Man mano che il tempo passa, la lotta si accende più viva; mentre la difesa degli alessandrini è ancora incerta e fallosa, l’estremo baluardo romano è quanto mai solido ed agguerrito, sicché si spuntano contro di esso vanamente di ripetuti assalti degli attaccanti grigi. Al 26’ altro corner a favore della Fortitudo, poi breve sosta dei grigi sotto la rete di Vittori e quindi ancora ordinata ripresa d’attacco romano fino all’half time, senza risultato. Nella ripresa le sorti precipitano a favore dei concittadini che dopo aver ottenuto due calci d’angolo in pochi minuti segnano il secondo punto al 9’ con tiro fulmineo di Ferrari; al 13’ è ancora Ferrari che segna un altro goal annullato dall’arbitro; ma la 17.o Banchero ha ragione di Vittori con un tiro ben piazzato che strappa gli applausi. Ecco ora una vivace reazione romana al 24’ Canestrelli batte decisamente Morando con un tiro spiovente nell’angolo sinistro: poi lo stesso Canestrelli impegna ripetutamente il portiere alessandrino con tiri ben diretti che fanno temere dell’esito stesso della partita; ma verso la fine l’offensiva romana si allenta e cede il posto ad un’ultima raffica avversaria che si tramuta in altri due goals: al 41’ e al 44’ segnati rispettivamente da Banchero e Ferrari, ma anch’essi annullati dall’arbitro. Poi la fine (Corriere dello Sport) ALESSANDRIA BATTE FORTITUDO 3-1 Nonostante il terreno pesante la partita è stata velocissima ma tecnicamente poco bella. Gli alessandrini hanno certo combattuto con quello spirito e con quella disciplina dimostrati in altre competizioni. I romani sono apparsi infatti più aggressivi e più continui. Nel primo tempo le azioni si sono equivalse. Gli alessandrini hanno segnato un punto al 7° minuto su calcio di rigore tirato da Viviani. Nella ripresa l'Alessandria ha dominato più a lungo segnando altri due goals al 9° e al 17" minuto per merito di Ferrari e di Banchero. Altri tre punti per l'Alessandria sono stati annullati dall'arbitro per fuori giuoco. I romani hanno segnato l'unico punto al 24° minuto della ripresa con Canestrelli. Arbitro Musso. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) ALESSANDRIA – FORTITUDO: 3-1 Il campo degli Orti ha riaperto i suoi battenti dopo un lungo periodo di riposo per ospitare la Fortitudo. Partita facile per gli alessandrini, che hanno vinto dopo aver dominato nettamente gli avversari. Effettivamente i « grigi », malgrado non fossero in buona giornata, hanno segnalo sei punti; di questi però tre sono stati annullati dall'arbitro. La classe degli alessandrini, evidentemente superiore, ha deciso la sorte dell'incontro. E' pero doveroso riconoscere che i rosso-bleu hanno sempre generosamente supplito alle deficienze tecniche con gioco pieno di vivacità. Alle ore 14.40 precise, ha inizio la lotta: il terreno è ricoperto da un leggero strato di neve. Attacchi alterni poco sicuri: poi al 3.o minuto con una azione impetuosa la Fortitudo si porta sotto la rete alessandrina. Morando, che sostituisce Curti, deve prodursi in una bella parata a terra. Al 5.o minuto si ha un corner a favore dei « grigi », ma questi due minuti dopo beneficiano di un calcio di rigore che è mutato in goal da Viviano. All'11.o minuto l'Alessandria è nuovamente in corner, poi le azioni si affermano prevalentemente in campo rosso-bleu, costringendo replicatamente Vittori al lavoro. Il gioco è ancora lento e incerto. Avalle, che sostituisce Cattaneo, non è all'altezza del suo compito; l'estrema difesa poi è insolitamente incerta. Soltanto la linea mediana, che ha in Lauro e Papa i suoi uomini migliori, svolge un gioco veramente brillante. Ma anche i forwards romani peccano sovente di indecisione. Nella ripresa il gioco assume un tono più vivace. Al 1.o ed al 5.0 minuto i romani sono in corners, e al 9.o minuto Ferraris conclude finalmente una azione di Costa e Banchero segnando il secondo goal. Pochi minuti dopo, in seguito ad un calcio di punizione Ferraris sospinge nella rete il portiere con la palla ma il punto viene annullato. E non è che al 16.o minuto che Banchero porta a tre i goal per l'Alessandria. Da questo momento l'attacco dei « grigi » scema di tono, cosicché i romani ne approfittano per sognare al 24.o cou un tiro di Canestrelli. Due altri tiri al 31.o e 36.o minuto pure di Canestrelli, per poco non superano il bersaglio. Assistiamo quindi a un ritomo del « grigi » assai movimentato e a due azioni, al 41.o e al 44.o minuto che si concludono in goal per merito di Banchero e di Chierico. L'arbitro Musso di Torino li annulla pero tutti e due. (La Stampa) U.S. ALESSANDRIA BATTE FORTITUDO 3 A 1 L’Alessandria ha ancora vinto in virtù della sua classe scelta e lo ha dimostrato nella ripresa, in cui la sua azione chiara e nitida fu condotta con energica decisione. Ben cinque goals sono scaturiti da questa azione nella ripresa, e l’arbitro si è permesso di annullarne tre, di cui due validissimi. Il primo tempo, invece, è stato giuocato dai romani con grande vivacità e solo per indecisione nel tiro finale essi non sono giunti al successo. L’arbitro Musso lasciò un poco a desiderare per l’indecisione. Nel primo tempo l’Alessandria ha segnato al 7’ minuto per merito di Viviano su calcio di rigore. La Fortitudo ha poi attaccato con grande animosità ed ha costretto i grigi per tre volte in corner. Nella ripresa l’Alessandria attacca decisamente ed al primo minuto fruisce di due corner, All’ 8° minuto, su calcio di punizione, Ferrari raccoglie a volo un passaggio di Banchero e segna il secondo goal. Un terzo goal è annullato dall’arbitro al 13. minuto. Al 17. Banchero conclude una sua azione con Avalle e segna il terzo goal. In una fuga isolata Canestrelli ha modo di segnare il punto dell’onore con un tiro alto nell’angolo della rete. Negli ultimi cinque minuti i grigi segnano ancora due goals che l’arbitro, però non concede. Pubblico discreto ed egregiamente cavalleresco. (Il Calcio (Genova) del 1 gennaio 1927 – Vice) NEL CAMPO DEL FOOT-BALL LE SPERANZE DEI GRIGI - SAPRÀ LA SQUADRA Dl GANDINI SUPERARE L’OSTACOLO DI BOLOGNA! Un altro lusinghiero successo ottenuto con relativa facilità hanno aggiunto i grigi alla loro già ricca collana di affermazioni. La partita, invero, è stata povera (li tecnica e di stile, ma in compenso ha ugualmente avvinto il pubblico per la vivacità e mobilità del giuoco impresse dai romani, specialmente nel primo tempo. Infatti nei primi 45 minuti romani minacciarono più volte la rete di Morando non riuscendo nell'intento solo per l'indecisione ed imprecisione nell'azione tinaie. L'Alessandria non ha certo giuncato una bella partita, deludendo il pubblico che sperava di rivedere, dopo il successo di Genova, i suoi beniamini nella efficienza e nella forma di tre mesi or sono, quando cioè Doria. Bologna e Sampierdarena capitolavano sotto i suoi colpi di scure. Per questo la partita è stata seguita con scarso interesse. Sicuro dei due punti, il pubblico non ha certo vissuto momenti emozionanti che sono propri del supporter e del... tifoso, ma in compenso ha tratto Un certo godimento dai miracoli di equilibrio che i giuocatori dovevano compiere per mantenersi in piedi, dai numerosi capitomboli... quasi umoristici dei giuocatori. La rinascita di un sogno? Coi due punti conquistati domenica (i quali hanno servito soprattutto a smorzare gli ardenti propositi di critica dei soliti... maligni), la squadra grigia è salita ancora di un gradino nella scala della classifica facendosi ancora più minacciosa per la conquista di uno dei tre famosi posti d’onore. Dopo la sconfitta del Bologna a Livorno, i grigi si trovano attualmente a lottare, quasi a forze pari, col Milan e collo stesso Bologna per il terzo posto. Ritenendo il Torino e il Livorno quasi sicuri finalisti, eliminate dalla lotta Padova e Sampierdarena (quest’ultima ha avuto un buon risveglio ma un po’ tardivo) rimangono a disputarsi il terzo posto Bologna, Milan e Alessandria. E’ doloroso però constatare come la squadra grigia abbia minori probabilità delle altre due squadre, per il fatto che ancora deve disputare fuori campo le quattro più difficili partite dell’annata. Il Bologna, invece, deve disputare sul proprio campo quattro partite relativamente facili e deve ancora recarsi a Genova e a Roma, dove non è del tutto improbabile possa strappare almeno due punti. Ritenuto che esso vinca le quattro partite sul proprio campo, arriverebbe a 22 punti, e tale punteggio ben difficilmente potrà essere raggiunto dal Milan e dall'Alessandria. Il Milan dal canto suo non si trova in migliori condizioni dell'Alessandria poiché ha da disputare sul suo campo solo tre partite di cui due contro gli agguerriti squadroni del Torino e del Livorno. Indubbiamente è questa una situazione molto intricata per cui la squadra vittoriosa potrà dirsi ben degna del posto occupato, perché raggiunto attraverso una lotta senza precedenti. La squadra alessandrina, pur trovandosi un po’ nell'oscurità, non dispera però di uscirne presto con l’onore delle armi. Le migliori partite sono state giuocate dai grigi su campo avversario (Padova, Milan, Doria); e quindi non è del tutto improbabile ottenere successi anche su camiti avversi. Sarà così realizzato il sogno di tutti i supporters alessandrini, .che dopo la vittoria di Genova si ripromettono dai giuocatori grandi cose. L’efficienza della squadra grigia. Il pubblico alessandrino non ha riscontrato domenica nella squadra grigia la tecnica e lo stile che fruttarono la vittoria sul campo genoano, cosicché si è limitato a commentare amaramente il giuoco dei beniamini ed a gioire nel contempo per la facile vittoria. La squadra grigia non deve essere però criticata aspramente poiché a sua difesa vi sono molte scusanti, non del tutto trascurabili. Il terreno duro, gelato e viscido non permetteva l’impostazione di un giuoco bello e redditizio; il giuoco pesante dei romani costituiva pei grigi di serio ostacolo al loro giuoco leggero, ed infine il... Natale ha contribuito in parte a rendere fiacche e monotone le loro azioni ; si aggiunga infine la quasi certezza della vittoria. Da tutto ciò appare spiegabile come i grigi non abbiano impressionato il pubblico e non abbiano conseguito una clamorosa vittoria reclamata dai supporters. Ciò nonostante si sono ugualmente ammirati il giuoco poderoso di Papa e Lauro, la lenta ma progressiva ripresa di Gandini, il sempre pronto ed energico intervento di Viviano e Costa (solo però nel secondo tempo) ed infine il giuoco brillante di Ferrari e di Kostza. Banchero ha nuovamente deluso, sebbene in tono minore. A questo atleta, che possiede le doti di un grande giuocatore e cioè tecnica, stile, palleggio, distribuzione, potenza e precisione nel tiro, mancano sempre lo scatto, l’irruenza e la decisione nell'azione finale. Da diverse domeniche si attende da Banchero un giuoco più vivo, più veloce e più conclusivo, ma sinora nessun risveglio. Ad ogni modo è sempre viva la fiducia ch’egli sappia riprendere presto il suo giuoco potente e preciso di un tempo. La dura partita di Bologna. Il primo ostacolo che si affaccia alla marcia ascensionale dei grigi è indubbiamente difficilissimo, non solo per il valore della squadra bolognese, che in queste ultime partite ha ritrovato la forma migliore, ma per il grande interesse che assume la partita agli effetti della classifica. Per il Bologna vincere significa classificarsi quasi sicuramente per la finale; per l'Alessandria strappare un match pari vuol dire compiere un passo da gigante verso quel terzo posto che è la méta sognata e par la quale si è ingaggiata una lotta senza quartiere. La partita di domenica può quindi considerarsi come la più interessante della terza giornata del girone di ritorno. Essa assume il tono di una grande battaglia campale tra due squadroni ugualmente potenti e decisi. Mentre il Bologna attende l’urto per vendicare la sua più grave sconfitta dell’annata subita sul campo degli Orti, l’Alessandria non è meno ansiosa di confermare la sua ottima forma e di difendere la sua posizione. I grigi sanno quanto sia difficile ottenere un successo sul campo degli Orti, ma consci delia loro forza affronteranno la lotta con serenità e con fiducia. Il Bologna attraversa, come l’Alessandria, un periodo di crisi nella linea attaccante : e dal giuoco dei due quintetti dipenderà la sorte della dura contesa. Se Rancherò saprà riprendere l'antica forma non v'è dubbio che i grigi si troverebbero a lottare ad armi pari coi rosso-bleu. La partita assumerebbe così un tono passionale, vibrante, ed emozionante, ma nel contempo cavalleresco per la disciplina sportiva delle due contendenti; ed il risultato dovrebbe premiare la squadra migliore in campo. II Bologna ha il favore del pronostico ma i grigi giurano che non si arrenderanno tanto facilmente e che sapranno contenere nel peggiore dei casi la sconfitta in un onorevole risultato.(Il Piccolo, T.P., 31/12/1926) LA VITTORIA DEI GRIGI SUL FORTITUDO Una squadra che vince merita tutto il plauso dai proprii supporters. Ma, nonostante la vittoria, potevano fare di più i grigi domenica? Noi affermiamo che la nostra squadra avrebbe potuto vincer meglio. Prescindendo dalla difesa, la quale molto bene assolse il proprio compito, non astenendoci dal riconoscere a Morando la sua attuale condizione di forma che bel degnamente lo rimette all’altezza della sua classe elevata. Di lui sono particolarmente annotati: un’uscita nel primo tempo, colla quale sventava un’insidia assai pericolosa, e due parate a tuffo nel secondo tempo; l’ultima di queste al 35. minuto veramente spettacolosa. La prima linea è stata l’abbozzo di sè stessa nel confronto con la partita di domenica scorsa. La mancanza di Cattaneo è stata molto risentita tanto più che Avalle, chiamato a sostituirlo, in una nerissima giornata ha sconclusionato il gioco già incerto di tutti gli avanti. Eccessiva paura dell’uomo, mancato affiatamento con Koszta, o deficienza di allenamento, son ostate le cause che hanno fatto deludere il gioco di Avalle. Gli altri attaccanti non hanno svolto alcun gioco d’assieme, di mobilità e di velocità. Non si è mai vista la prima linea scendere ben unita, allineata e, a contatto con la difesa avversaria, tentare la conclusione magari con tiri individuali. Troppo insistente è stato il gioco di difesa sostenuto dalle mezze ali; Ferrari e Koszta, i quali poi mancarono della velocità e della prontezza che li potesse riportare al proprio posto. Cosicché il nostro attacco risultò quasi sempre formato dalle ali con Banchero. Un attacco può essere minaccioso e concludente quando cammina con le file serrate e veloci, come se la direttiva di tutta la linea partisse da un solo uomo. (Lo Sport di Alessandria, 30 dicembre 1926 – D.C.) RISULTATI: Livorno-Bologna 3-1 Milan-Andrea Doria 4-1 Sampierdarenese-Padova 3-0 Torino-Cremonese 8-1 CLASSIFICA: Torino p. 18, Milan, Livorno 14, Alessandria 13, Bologna, Sampierdarenese 12, Padova 9, Cremonese 8, Andrea Doria 7, Fortitudo 3 Il punto sul campionato La lotta nel girone B per la conquista dei posti d'onore dietro il Torino - sicuro dominatore - è bellissima: cinque squadre sono raccolte in due punti e la gara è ora tutt'altro che decisa. La Fortitudo ha combattuto ad Alessandria un'altra buona partita, ma sembra ormai definitivamente costretta ad occupare l'ultimo posto. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Fortitudo Pro Roma SF 3 - 1 (1 - 0)

RETI:

7. rig. Viviano A.[A], 53. Ferrari G.[A], 62. Banchero (I) E.[A]
69. Canestrelli [Fo]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Koszta Imre, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

FORTITUDO PRO ROMA SF: Vittori, Corbjons, De Micheli, Ghisi (I) Ernesto, Ferraris (IV) Attilio, Sansoni (III) Alberto, Puerari (III) Giovanni, Bianchi Antonio, Cappa, Sbrana (I) Danilo, Canestrelli.

Arbitro: Musso Eugenio (Torino)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Fortitudo Pro Roma SF 3 - 1 (1 - 0)

RETI:

7. rig. Viviano A.[A], 53. Ferrari G.[A], 62. Banchero (I) E.[A]69. Canestrelli [Fo]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Koszta Imre, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

FORTITUDO PRO ROMA SF: Vittori, Corbjons, De Micheli, Ghisi (I) Ernesto, Ferraris (IV) Attilio, Sansoni (III) Alberto, Puerari (III) Giovanni, Bianchi Antonio, Cappa, Sbrana (I) Danilo, Canestrelli.

Arbitro: Musso Eugenio (Torino)

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7. rig. Viviano A.[A], 53. Ferrari G.[A], 62. Banchero (I) E.[A]
69. Canestrelli [Fo]

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Koszta Imre, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo