Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1926/1927
Div. Nazionale
09-01-1927 - Giornata: 13 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Padova AC 6 - 1 (3 - 1)
RETI: 7. Banchero (I) E.[A], 9. Banchero (I) E.[A], 38. Ferrari G.[A], 49. Banchero (I) E.[A], 60. Ferrari G.[A], 65. Chierico C.[A] 20. Girani G. [Pa]

Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
PADOVA AC: Bezzati, Mion, Piasentin, Kregar, Fayenz, Favaron, Geremia, Vecchina, Girani, Veronese, Monti (III) Feliciano, All.: Fagiuoli Aldo

Arbitro: Gama Malcher Umberto (Milano)
Note
Giornata di nebbia, terreno viscido e sdrucciolevole Inizio gara ore 14.30 Controversa la paternità del terzo gol alessandrino. La maggior parte delle testate indica come autore del punto Ferrari; la Gazzetta dello Sport Cattaneo. Lasciamo la rete a Ferrari per … democrazia, anche se abbiamo il sospetto che l’inviato della Gazzetta fosse l’unico giornalista presente agli Orti. Secondo Fonosport il primo tempo sarebbe finito 2-1 e i minuti dei gol completamente diversi. Secondo il Corriere della Sera il 5° gol sarebbe di Koszta Alcune testate (Corriere della Sera, Corriere dello Sport) attribuiscono il gol del Padova a Veronese.

Commento
ALESSANDRIA – PADOVA: 6-1 (3-1) Dopo quattro anni di continua supremazia della squadra padovana su quella degli alessandrini, oggi gli uomini di Gandini, lanciati nell'estenuante lotta con la ferma volontà di vittoria, sono riusciti con un risultato clamoroso, ad infliggere agli indomiti avversari la più grave sconfitta dell'annata ed a spezzare una tradizione che stava per diventare leggenda. Il 6-1 se sta a dimostrare con quanta bravura e decisione i forwards grigi abbiano bersagliato la rete padovana, non oscura il valore della coraggiosa compagine bianco-rossa che, sorretta dall'instancabile Fayenz, non ha avuto un attimo di sosta, facendosi sovente applaudire per la sua ammirevole combattività. La partita iniziata sotto gli ordini dell'impeccabile Umberto Gama, su un campo ridotto in pessime condizioni dalle ultime nevicate, e dentro una cortina di nebbia che minacciava di ostacolarne il regolare andamento, vede un buon inizio padovano, troncato prontamente dalla linea mediana locale, che si è sobbarcata ad un duro lavoro di spola spingendo con ritmo uniforme gli avanti all'attacco. Dopo 5 minuti di giuoco il Padova salva in corner, Koszta calcia fuori. Al 7’ su calcio di punizione tirato da Chierico, Banchero batto la difesa avversaria e manda il ball a scuotere la rete di Bezzati. Gli ospiti contrattaccano ma la minaccia è sventata da Lauro in ottima giornata. Mion, pressato dagli attaccanti grigi, si libera alla meno peggio in corner. Chierico imita il compagno di destra mandando il pallone dietro la rete padovana, Al 9’ Lauro, liberatosi di Fayenz, passa a Cattaneo e questi allunga di precisione a Banchero che, prontissimo, saetta in porta segnando il miglior goal della giornata, Il Padova non disarma ed al 20’ Girani salva l'onore della giornata violando la rete di Curti con un tiro poderoso da pochi passi dalla rete. Il pubblico incita i concittadini alla battaglia ed i bianco rossi sono costretti al 21’ a al 25' in corner entrambi infruttuosi. La dura lotta e il terreno fangoso rende irriconoscibili i giocatori e le azioni si spezzano e si arenano mutando repentinamente il gioco. I grigi sono più esperti nello sfruttare le occasioni e Cattaneo segna al 38' raccogliendo di testa un tiro su calcio di punizione di Chierico. Prima della fine del primo tempo l'Alessandria è costretta due volte in corner, ma la difesa sventa con bravura l'insidia. La ripresa riconferma l’ottima forma degli uomini di Gandini al l' il Padova è costretto a difendersi. Un calcio d'angolo a favore dei grigi è prontamente salvato da Bezzati, Dopo 4 minuti Banchero segna per la quarta volta, Gli ospiti contrattaccano animosamente, Fayenz si prodiga, ma Gandini, Papa e Lauro sono instancabili. Al 15' Ferrari segna di astuzia raccogliendo un passaggio di Lauro, poi la minaccia ritorna nell'area bianco-rossa ed il pallone rimbalza sui pali della rete incustodita di Bezzati uscito incontro a Banchero. Al 20' Chierico porta a sei lo score del grigi. Alcuni calci di punizione su entrambi i campi, quattro corners a favore dell'Alessandria e uno per il Padova non mutano il risultato della faticosa partita. (La Gazzetta dello Sport – p.) ALESSANDRIA BATTE PADOVA: 6 A 1 Anche per i padovani è venuta l’ora del redde rationem. Gli invincibili bianco-rossi hanno piegato le ginocchia e hanno dovuto inchinarsi al netto predominio avversario. Il Padova, largamente incompleto, si è difeso energicamente, rabbiosamente con la foga e la forza della sua classe, ma invano. La palla è ai grigi che spingono subito l’azione in campo bianco-rosso e qui al 4’ il Padova è in corner: nulla di fatto, ma tre minuti dopo, in seguito ad uno calcio di punizione tirato da Papa. è Banchero che riesce a segnare il primo goal. Al 9’ dopo una fuga di Cattaneo ancora Banchero, ricevuto il pallone, con un tiro fulmineo segna il secondo goal. Altro corner al 10’ contro il Padova; poi i bianco-rossi si scuotono ed hanno un brillante risveglio che li porta a beneficiare di corner, di un calcio di punizione sventato a tempo da Curti con una perigliosa parata e infine al 19.o del loro unico punto, che fu anche il migliore della giornata. L’azione era partita da Geremia, che sfuggendo al controllo di Costa riusciva a mandare al centro il pallone. Veronese, rapido e preciso, lo raccoglieva destramente e lo scaraventava imparabilmente in porta. Dopo una breve pausa i grigi riprendono il predominio della situazione, Ottengono altri corners infruttuosi e poi al 36’ il terzo goal, segnato con Ferrari in seguito ad una mischia provocata da un precedente calcio d'angolo. Nella ripresa il Padova è calato ancor più penosamente: si può dire che per tutti i restanti quarantacinque minuti si è lottato esclusivamente sotto la rete di Bezzati. Così al 3.o Banchero segna il quarto goal dopo una palpitante mischia nell’estrema area padovana; Ferrari segna il quinto punto al 13’ e Chierico chiude la serie al 19’ con un tiro impeccabile. Il restante tempo di gioco non ha più storia: l’attacco grigio è smozzato e la difesa bianco rossa regge sufficientemente all’estenuante compito evitando altri punti. (Corriere dello Sport) L’ALESSANDRIA DOMINA IL PADOVA Il punteggio assai elevato risponde esattamente allo svolgimento della partita, svoltasi sul campo viscido e tra la nebbia. Dopo un primo periodo di azioni alternate gli alessandrini hanno preso decisamente il sopravvento giocando poi costantemente sotto la rete dei padovani che lamentavano io assenze di Bini, Busini e Fagioli. Gli alessandrini si sono vivamente impegnati dimostrando di aver ripreso la forma che li aveva resi pericolosi in principio del campionato; gli ospiti invece hanno giocato senza grandi pretese, cercando di contenere la sconfitta in un punteggio limitato. I goals sono stati segnati, tre nel primo tempo per merito di Banchero. al 5° e al 9° minuto, e di Ferrari, al 36° minuto: e tre nella ripresa per merito ancora di Banchero al 3° minuto, di Kostza al 13° e di Chierico al 19° minuto. I padovani hanno segnato l'unico punto al 10° minuto del primo tempo con Veronese. Arbitro Umberto Gama (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) ALESSANDRIA – PADOVA 6-1 I grigi reduci dalla sconfitta di Bologna si sono riabilitati di fronte al loro pubblico con una nettissima vittoria sulla squadra patavina. Il Padova di fronte all’inesorabile incalzare dell’avversaria ha giocato prevalentemente nella sua area difendendosi con rabbiosa tenacia. A tratti la squadra si è ripresa mettendo in evidenza le finezze stilistiche del suo giuoco e la bontà tecnica di alcune sua azioni offensive. Però non furono che brevi sprazzi perché tosto i padovani si lasciavano riprendere dall’avversario. L’Alessandria si assicura subito il vantaggio al 4’ con un goal di Banchero il quale segna un altro punto al 8’. I bianco-rossi hanno un breve risveglio e riescono a contenere le ondate offensive dei grigi riuscendo a marcare al 20’ il loro unico punto con Girani. L’Alessandria riprende però il sopravvento ma si giunge alla fine del tempo senza altra marcatura di punti grazie alla brillante difesa del Padova. Nel secondo tempo la fisionomia del match non cambia. Incessanti attacchi dei concittadini e rari tentativi di riscossa da parte dei veneti: l’Alessandria può consolidare il suo vantaggio con altri punti segnati da Ferrari al 12’ e 24’ da Banchero al 30’ e da Chierico al 35’. in complesso una partita poco interessante, svoltasi su terreno fangoso. Pubblico numeroso e corretto. (Fonosport, Le Venezie Sportive) LA SCHIACCIANTE VITTORIA DELL’ALESSANDRIA Su un terreno viscido e sdrucciolevole i grigi hanno battuto facilmente il Padova. Il successo dei concittadini è chiaramente meritato ed è indice della chiara forma la cui si trova attualmente la compagine di Gandini che col ritorno di Cattaneo, ha acquisito maggiore scioltezza e decisione specialmente nella linea di attaccante. Chi maggiormente si è imposto nell’estenuante fatica è stata la linea mediana che ha sorretto l’attacco. (La Stampa, 10/01/1927) U.S. ALESSANDRIA BATTE A.C. PADOVA 6 A 1 Alla sconfitta dei padovani ha influito la completezza della squadra a cui mancavano Biri, Danieli, Fagioli e Busini. Anche l’Alessandria non è ancora tornata alla forma migliore, ma ha compiuto oggi un passo per la sua agognata restaurazione. Quantunque ostacolata dal fango la prima linea ha funzionato e suo animatore è stato Banchero. La partita è stata povera di bellezze stilistiche per la pesantezza del terreno. Nel primo tempo il Padova ha avuto uno scatto di energia e più volte ha invaso il campo dei grigi fino a raggiungere il successo per un errore di Costa. Nella ripresa invece giuocava esclusivamente in difesa. La partita si è svolta fra una fitta nebbia. L’arbitro Gama Umberto fu applaudito dal fitto pubblico. (Il Calcio [Genova], 15/01/1927 -vice) Ricomincia la pioggia dei goals? I “GRIGI” PIEGANO PER 6 A 1 LA COMPAGINE PADOVANA … ai fanghi degli Orti La consuetudine di un avvenimento che lascia traccie indelebili nella storia degli anni, passa col tempo a far parte del novero delle tradizioni a cui il popolo si incatena per mantenerne vivo il ricordo che tramanda con fierezza ai posteri, lottando con tutta la pienezza delle proprie forze contro ogni stimolo avverso, per non sminuirne il valore etico e per evitare che la santità della tradizione si debba fatalmente spegnere. Ne abbiamo molti esempi nella storia dei popoli e si può veramente asserire che il sentimento della conservazione di una tradizione entra proprio a far parte degli affetti umani. Domenica, invece, il sacrilego pubblico alessandrino ha manifestato la più grande delle sue gioie nel vedere soffocata una tradizione alla cui vita aveva offerto tutto il suo divino aiuto uno trionfante dello stellato: S.Antonio da Padova. E con quanta baldanza i sicari di tale sacrilegio si sono lordati di fango per abbattere una tradizione che stava per passare alla storia! Senza misericordia alcuna, senza pietà, senza il più piccolo segno di delicatezza. Che dire dell'entusiasmo col quale il quintetto di attacco ha violato la linea della cortesia? E' stata una gara a segnare col proprio marchio la... irrevocabile detronizzazione della tradizione. Ed il pubblico, entusiasmato, univa la sua gioia a quest'atto di distruzione,come la corte di Nerone accompagnava il frenetico verseggiare del turpe imperatore allo spettacolo di Roma in fiamme. Povera tradizione! I miseri padovani bianco-rossi, sono certamente diventati più rossi. che bianchi, dalla vergogna, ed impareranno a loro spese a non più uscire di casa senza... il santo protettore. Trovo inopportuno, a parer mio, il parlare o commentare della partita che, confesso, vidi solo a metà. Cioé, vidi quel tanto che il mio sguardo, non certo di aquila, potè vedere con l'impiego di tutta la sua tenace forza di volontà, spezzando la cortina nebbiosa che coronava la “terribile tenzone”, mirabilmente comandata da Gama, l'arbitro dei 6-1 alessandrini. Tecnicamente, la partita non ha offerto nessun spunto da essere messo in rilievo. Un cozzare di uomini e di fango, una ricerca continua del pallone, che ogni tanto scompariva nella morbida mota, una serie di capitomboli senza conseguenze, poiché sì cadeva sul soffice terreno come su di un letto di piume. Il Padova ha riconfermato sul nostro campo i tangibili segni della sua progressiva decadenza. Che io, spassionatamente, voglio augurarmi sia una di quelle fasi di debolezza che, purtroppo, attraversano, in periodi diversi e per svariati coefficienti, quasi tutte le squadre calcistiche. Senza riesumare un passato troppo remoto, troviamo che tale sensibile debacle morale è stata subita anche da noi, l'anno scorso, E' la stessa debacle che ha smorzato per incanto anche il ben attrezzato Bologna, che costituiva una delle migliori compagini del nostro Paese. Ed ora, con tutte le minaccie dei suoi lunghi ed insaziabili tentacoli, questo infiacchimento di vitalità assale la squadra Padovana, che conobbe tanti trionfi e tanti allori. Dalle nostre colonne, senza soffocare l'evidente nostra gioia, come i cavalieri dell'evo medio, dopo la lotta offriamo il nostro saluto sincero e cordiale. Lo sport nobilita la fierezza del sangue nostro, che ha attinto la sua forza dalle roccie montagnose del nostro Piemonte, e gli avversari in campo ridiventano amici nella tregua. Ed a questi amici, che piegarono sotto la baldanza dei nostri atleti, come noi pure subimmo lo sconforto della sconfitta, inviamo l'augurio dei nostri animi sportivi affinché ritorni a serpeggiare nelle loro file, sfolgorante, il sole che già li aveva illuminati, per ritornare più gagliardi sulle barriere delle lotte calcistiche. Allora ci sarà più aspro il combattere ma più dolce il premio. E lealmente combatteremo col proponimento di far suonare festose e. vittoriose le campane del carroccio dei più forti. Eureka! Anch'io credo di aver trovato qualche cosa nella. partita di domenica. Quel qualche cosa che da molto tempo non alitava. che a tratti nella nostra squadra; l’entusiasmo e la forza. I grigi, domenica, si sono dimostrati in sicuro possesso dell'una e dell'altra di queste due fonti di vittoria, Dalle primw battute alla finale della faticosissima partita, malgrado l'enorme pesantezza del terreno ed il plumbeo grigiore della giornata, i grigi, impetuosamente protesi nella lotta, hanno combattuto con tenacia, con ardore, con volontà, E' stata una partita esemplare; che non ha avuto tregua, che non ha subito rallentamenti, che non ha denunciato rilassatezze. La nostra difesa, imperterrita ed impeccabile; l'attacco, in una magnifica fusione di intenti, ha iniziato l'incontro per vincere ed ha terminato vincendo strepitosamente. Sugli scudi la linea mediana: tre tempre di acciaio, che alla squadra infondono vigoria, slancio, intrepidità. Questo dimostra che certi chiacchierii insolenti di gazzette, che qualche insipida leggerezza di giudizio, che alcune aggettivazioni rodomontane sono state sterili produzioni di troppo arditi profeti. Se ci saranno delle lacune si colmeranno; per intanto continuiamo a dimostrare che una forza esiste ancora ed esisterà sempre. Grigi! In alto, dunque, ed uniti i vostri cuori e la vostra fede: essi saranno arra infallibile della vostra luminosa ascesa verso i trionfi del domani. (Lo Sport di Alessandria, 13/01/1927 – Il Grigio) IL MILAN SCENDE AD ALESSANDRIA PER CONTRASTARE IL SERRATE FINALE DEI GRIGI Come i grigi hanno iniziato la lotta per l’ingresso in finale - Il risveglio della linea attaccante? - La grande importanza dell’incontro di domani Con la smagliante vittoria sul Padova, i grigi non hanno perduto la speranza di entrare nel girone finale. Alla lotta per tale ambito premio, — che sembrava «a riori» ristretta a sole quattro squadre — partecipa cosi, con ferma volontà in squadra concittadino decisa ad affermarsi degnamente. Il cammino da percorrere è indubbiamente molto aspro, e pieno di ostacoli e di sorprese, mai nostri baldi atleti vogliono e debbono giungere alla meta, ad ogni costo. (Domenica scorsa essi hanno superato con facilità il primo ostacolo, sbaragliando cioè quel Padova che da sin anni resisteva con tenacia a i loro colpi di piccone. E la vittoria — che segna l’inizio del duro finale — è stata conseguita con uno scarto considerevole di «goals» che ha entusiasmato tutti i supporters. Ed oggi i grigi possono guardare con maggiore fiducia alla meta agognata, perché hanno dimostrato di poterla raggiungere anche attraverso difficilissime battaglie. A dir il vero, la partita di domenica, nonostante la netta vittoria alessandrina non fu troppo bella per tecnica e per stile. Di solito Alessandria e Padova offrivano al pubblico un a contesa brillante per tecnica e mobilità di giuoco: quella di domenica, invece, fu una partita mediocre. A ciò hanno, cooperato certamente e la nebbia e il terreno pantanoso che impediva lo svolgersi di azioni raso a terra costringendo le due squadre ad adattarsi ad un giuoco opposto al loro sistema di giuoco. L’Alessandria ha saputo subito adattarsi a tale giuoco, ed lui avuto la meglio sugli avversari, dominandoli nettamente per tutta la partita. Ed il modo con cui i grigi sono pervenuti al successo, più che il risultato un merito, ha soddisfatto ed entusiasmato tutti i «supporters». Il quintetto attaccante, dopo varie domeniche di crisi, sembra abbia ripreso l’antica forma che lo rese noto e temibile su tutti i campi d’Italia. Speriamo che tale ripresa sia definitiva ed in tal caso non sarebbe assurda l’ipotesi di un ingresso in finale. domani sarà la prova del' fuoco della linea attaccante. Riuscirà a superare il difficile ostacolo? […] (Il Piccolo, Teresio Pelizza, 15/01/1927) RISULTATI: Bologna - Cremonese 4-2 Livorno - Fortitudo 3-1 Milan - Torino 3-1 Sampierdarenese - Andrea Doria 3-0 CLASSIFICA: Torino, Livorno 18; Milan, Bologna 16; Alessandria 15; Sampierdarenese 14, Padova, Andrea Doria 9; Cremonese 8; Fortitudo 5. Ogni * = una gara in meno Il punto sul campionato La quarta giornata del girone di ritorno segna la sconfitta del Torino che sembrava l’indiscusso dominatore del girone. I granata avevano già perduto a Roma contro la Fortitudo otto giorni fa. Ma poteva sembrare un'eccezione voluta dalla encomiabile volontà dei romani; con la sconfitta di ieri, invece, il Torino rivela una reale deficienza che non era possibile prevedere poco tempo fa quando si dovevano registrare gli otto a zero contro il Livorno e gli otto a uno contro la Cremonese. La partita di Milano conferma invece il notevole grado di rendimento della squadra milanista che aspira con forti titoli all'ingresso in finale. Sono suoi avversari il Bologna e l'Alessandria e la battaglia bellissima è ancora più che mai incerta. Milan e Bologna hanno sedici punti e l'Alessandria quindici. Ma la squadra milanese ha il vantaggio di aver disputato un match in meno: quello contro il Cremona sospeso per la nebbia quando era già vinto. Da questo bilancio si può vedere come buona sia la posizione del Milan ma come difficile e incerta si presenti ancora la lotta. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Padova AC 6 - 1 (3 - 1)

RETI:

7. Banchero (I) E.[A], 9. Banchero (I) E.[A], 38. Ferrari G.[A], 49. Banchero (I) E.[A], 60. Ferrari G.[A], 65. Chierico C.[A]
20. Girani G. [Pa]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

PADOVA AC: Bezzati, Mion, Piasentin, Kregar, Fayenz, Favaron, Geremia, Vecchina, Girani, Veronese, Monti (III) Feliciano, All.: Fagiuoli Aldo

Arbitro: Gama Malcher Umberto (Milano)

Note

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Padova AC 6 - 1 (3 - 1)

RETI:

7. Banchero (I) E.[A], 9. Banchero (I) E.[A], 38. Ferrari G.[A], 49. Banchero (I) E.[A], 60. Ferrari G.[A], 65. Chierico C.[A]20. Girani G. [Pa]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

PADOVA AC: Bezzati, Mion, Piasentin, Kregar, Fayenz, Favaron, Geremia, Vecchina, Girani, Veronese, Monti (III) Feliciano, All.: Fagiuoli Aldo

Arbitro: Gama Malcher Umberto (Milano)

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7. Banchero (I) E.[A], 9. Banchero (I) E.[A], 38. Ferrari G.[A], 49. Banchero (I) E.[A], 60. Ferrari G.[A], 65. Chierico C.[A]
20. Girani G. [Pa]

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

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