Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1926/1927
Div. Nazionale
06-03-1927 - Giornata: 16 - Livorno - Villa Chayes
Girone B


Livorno US - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 27. Palandri [Li] 23. Ferrari G.[A], 47. Banchero (I) E.[A]

Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
LIVORNO US: Lami, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Pitto, Paolini, Innocenti (II) Gontrano, Baldi Mario, Palandri, Magnozzi, Tommasi. All.: Piselli Pietro

Arbitro: Dani Carlo (Genova)
Note
Pubblico poco numeroso Giornata di pioggia. Terreno pesantissimo ai limiti della praticabilità. Inizio ore 15,00

Commento
IL GLORIOSO PASSATO DEI GRIGI RITORNA A GALLA Colla superba vittoria di Livorno, l'Alessandria ha posto la sua candidatura al girone finale - La difficilissima partita di domani sarà affrontata con entusiasmo e con fiducia - L'appassionante e trepidante attesa di tutta Alessandria La squadra alessandrina, nel pieno splendore della sua potenza, ha avuto domenica la sua giornata di gloria. La più grande, più luminosa, ed anche la meno sperata vittoria ha consacrato la squadra grigia fra le migliori compagini d’Italia ed ha premiato il sacrificio di undici atleti protesi in un immane sforzo unicamente per ridare alla casacca grigia lo splendore dei suoi tempi migliori. Quale grande impresa hanno compiuto domenica i grigi! Vincere il Livorno sul proprio campo, sorretto dal proprio pubblico ed animato dal miraggio della finale, è una impresa che può compiere solo un grande squadrone di classe. Ed i grigi hanno superato la prova in virtù, oltreché della loro classe eccelsa, della loro indomabile volontà, del loro spirito di sacrificio ed abnegazione, e del loro orgoglio, (dalla vittoria di domenica essi hanno riscattato l’ingiusto match pari dei livornesi ad Alessandria, hanno dimostrato all’Italia sportiva che l'Alessandria è uno squadrone che non teme rivali e che, se sarà esclusa dalle finali, non è per deficienza tecnica ma perché ingiustamente colpita in più partite, dalla parzialità degli arbitri, ed hanno infine fatto comprendere alle consorelle di Bologna e di Milano che la squadra grigia è tutt’altro elle decisa a far da Cenerentola nella lotta per la finale I grigi nella lotta per la finale Colla superba vittoria di Livorno, l’Alessandria ha riacquistato serie probabilità per il suo ingresso in finale dopo alterne vicende. Nelle prime sei partite del girone d’andata la squadra grigia aveva acquistata la quasi certezza di essere fra le sei finaliste. Poi vennero il mezzo insuccesso contro il Livorno, la dura sconfitta contro il Torino e per ultima la disfatta di Cremona a dare il tracollo al sogno tanto vagheggiato. A riaccendere le smarrite speranze contribuirono le vittorie contro il Doria e la Fortitudo, ma la sconfitta di Bologna ripiombò la squadra grigia nell'oscurità di dove era appena uscita. Anche le vittorie sul Padova e sul Milan non modificarono la posizione dell’Alessandria giacché le diretti rivali seppero sempre mantenere il vantaggio, cosicché, la squadra concittadina pareva definitivam ente tagliata fuori dalla lotta dovendo ancora disputare le piu difficili partite su campo avversario. Ma domenica si è verificato un fatto nuovo. La squadra grigia, non più soggiogata dalle parzialità di un arbitro, (ancora una volta dimostrata la sua illimitata competenza ed imparzialità) e nel pieno possesso «Iella sua forma e dei suoi mezzi, lui ripreso la danza ed è ritornata a contendere al Bologna ed al Milan il diritto di finalista. Il pericolo grigio è tornato alla ribalta come per incanto a rimettere in palio la preziosa posta elle pareva già preda dei rosso-neri e dei rosso-bleu. Quali sono le probabilità di finalista dell’Alessandria Otto giorni or sono la lotta nel girone, era circoscritta a Bologna Milan e Livorno. L'Alessandria pareva relegata al terzo posto senza nessuna speranza di risalire qualche gradino. Nell'ambiente di A lessandria era» tacciato di fanatismo chi avesse previsto un risvéglio dei grigi. Anche il pubblico aveva perduto gran parte del suo entusiasmo e pareva quasi disin teressarsi delle partite ancora in calendario. La vittoria di Livorno ha ridonato speranze, entusiasmo, fiducia, emozioni, illusioni, ha modificato la situazione di classifica ed ha piazzato l'Alessandria al posto del Livorno in questo serrate finale di Campionato. Quali speranze e possibilità di riuscita può contare l'Alessandria di fronte a Milan e Bologna? Poche e molte. A priori, pur essendo ammessa alla lotta essa sem bra I condannata al quarto posto. Il Milan ed il Bologna hanno 20 punti contro 19. Tutte e tre le squadre hanno una partita da disputare sul proprio campo di facile appannaggio, ed una partita fuori. Il Milan deve recarsi a Borna contro la Fortitudo e si può prevedere una sua vittima che lo porterebbe a 24 punti. Il Bologna deve recarsi a Genova contro il Doria e l'Alessandria a Torino. Se in partita di Torino sembra dura per l’Alessandria non meno difficile appare per il Bologna, l’incontro di Genova. La squadra ligure, ha avuto una sfortunata annata ed attualmente si trova in pericolo «li retrocessione, per cui affronterà il Bologna colla assoluta necessità dei due punti per rimanere nella Divisione Nazionale. Di quanto sia capace una squadra, quando si trova in queste condizioni, ben lo sappiamo. Cremona insegna, Pur verificandosi la migliore delle ipotesi e cioè una vittoria Doriana, il Bologna si troverebbe a 22 punti raggiunti dopo la vittoria di domani sulla Sampierdarenese. L’Alessandria per sorpassar«» tale quota deve in modo assoluto strappare due punti a Torino senza i quali si vedrebbe preclusa ogni via di salvezza. Ma quale squadra potrà, vantare il titolo di aver battuto i granata sul proprio campo? La più emozionante partita di Italia Questi interrogativi sono i temi dominanti di tutte le discussioni che da una settimana vanno accentuandosi in tutti i ritrovi cittadini e elle fra poche ore avranno la loro conclusione. Quale grande, superba, emozionante partita si svolgerà Romani fra granata e grigi! Olii ricorda l'incontro, di Alessandria fra queste due compagini può farsi un concetto del come si svolgerà la battaglia di domani. Tecnica stile, velocità, mobilità di gioco, cavalleria sport emozione, passione, fascino, sono le caratteristiche di giuoco delle due squadre. E ne uscirà un a partita , che oltre a costituire un vero godimento sportivo iter ii pubblico, sarà un gioiello di tecnica calcistica. Alessandria e Torino offriranno domani all'uso pubblico la più bella partita d’Italia in quanto che alla perfetta tecnica delle loro azioni va accoppiata la indomabile volontà delle due squadre di imporsi ad ogni costo. L’Alessandria ha bisogno in modo assoluto della vitto ria. Senza di essa tutte le sue speranze di finalista crollerebbero di colpo. Il Torino, pur essendo oramai al riparo da ugni sorpresa, cercherà con uguale volontà la vittoria per il suo nome e per il suo orgoglio sportivo. E dal corso di queste due assolute volontà ne verrà una partita, che per elettricità, mobilità, fascino non ha confronto con nessuna altra partita d’Italia. Come si presenta lo squadrone granata Abbiamo «letto che il Torino è ormai sicuro finalista e parrebbe a priori che esso non debba impegnarsi nella lotta con quell'animo con cui lm saputo conquistare il primato del girone. A Bologna ed a Milano si ferma questo rilassamento, ma ben altre sono le intenzioni dei granata. Essi sono disposti a contraccambiare le cortesie avute dalla squadra grigia nella partita di andata , perché la cavalleria sportiva è una prerogativa della società Torinese, ma sono tutt'altro che propensi a contraccambiare il risultato sportivo. Anzi accentueranno i loro sforzi per dimostrare che gli appunti fatti alla vigilia dell’incontro non erano se non delle fantasticherie di alcuni scettici e di alcuni maligni che nel foot-ball vedono solo un mercato. Con questo animo il Torino affronterà la dura partita e cercherà di imporre il suo giuoco possente sulla rinataa squadra grigia. La classe «lei suoi atleti, fra cui primeggiano il grande Baimi. Libonatti, Bassetti, Janni, Martin il nuovo astro Pretti e« dice chiaramente che esso è di un gradino al di sotto dell'Alessandria. Il trio centrale di attacco di attacco è lo stesso che ha segnato sette goals nelle due recenti partite internazionali e che nelle sedici partite di campionato ha segnato 48 goals dei quali seguiti sul proprio campo otto partite (una media di quattro e mezzo per partita). Sul suo campo, nessuna squadra è riuscita a vincere e solo il Milan, attraverso una fortunosa partita , ha strappato un mach pari. Oggi lo squadrone granata si trova nella sua forma migliore ed è pronto per la disputa delle finali. La partita di domani sarà per esso un preludio delle più g rande lotta che si svolgerà pelli titolo di campione Italiano. Non v’è dubbio quindi che affronterà con tutti i suoi mezzi per acquistare sempre più la fiducia nelle sue forze, nell’imminenza della lotta per il massimo titolo. La parola d’ordine dei grigi: vincere Decisamente, ad ogni finale di campionato, l’Alessandria è chiamata a sostenere una lotta emozionante. Chi ricorda le partite ad oltranza «di Milano" contro il Modena od il Padova? L'anno scorso, In circostanze un po’ diverse, dovette sostenere un a passionale decisiva lotta per vivere in Divisione Nazionale. Questo anno deve sostenere la stessa lotta per entrare nel girone finale. Su un campo torinese ha conquistato l’anno scorso l’ingresso in Divisione Nazionale ; su un camiti) torinese, deve conquistare domani l’ingresso in finale. Avversari e circostanze un po’ diverse che distinguono nettamente, una partita dall’altra , m a unico fine della squadra grigia: la vittoria. Vinta sul proprio campo, con uno scarto di punti che non ammetteva attenuanti, dagli stessi avversari di domani, la squadra grigia ha sempre celato la segreta speranza di ottenere la rivincita sul campo avversario. Quindici giorni fa, vincere a Torino pareva solo un sogno dei più ardenti sostenitori grigi, oggi più che un sogno, ne una fiducia di tutta Alessandria sportiva ed una imprescindibile necessità della squadra grigia. Quali possibilità lux essa di strappare questa radiosa vittoria? Abbiamo già detto che il Torino è di un gradino superiore all’Alessandria e che sul proprio campo non ha ancora subito sconfitte. L’impresa del grigi appare (pandi irrealizzabile. Ma irrealizzabile appariva pure la vittoria di Livorno ed i grigi ne sono usciti i dominatori; irrealizzabile sembrava la vittoria contro il Doria ed i grigi ne sono stati trionfatori. E' ormai risaputo che l'Alessandria ama la grande battaglia, e quando si trova al cospetto di uno squadrone tra e una indomabile forza dall'entusiasmo e dall’audace volontà dei suoi atleti. Una squadra quella alessandrina che non manca «li cuore, di animo, ili passione e di volontà e che sa unire queste forze ad un giuoco di tecnica e di stile. La differenza di classe che esiste fra le due contendenti di domani sarà d a i grigi colmata ad lisina dalla ferrea volontà di imporsi. Sarà una partita elettrizzante condotta fino all’ultimo minuto con quella mobilità che caratterizza un incontro fra due squadre piemontesi ed il pubblico enorme che assisterà alla partita non mancherà di gioire e soffrire per le alterne vicende del giuoco. Un pronostico, se questo potesse servire ad indicare una probabile vincente, andrebbe a favore del Torino, ma l'Alessandria ha ormai imparato a vincere, anche sui campi avversari, e domani, attraverso un a memorabile partita, siam o certi, saprà dare ai suoi supporters la più grande soddisfazione dell'annata. E se il fatto la volesse soccombente essa avrà ugualmente meritato la fiducia e la riconoscenza di tutta Alessandria sportiva (Il Piccolo, Teresio Pelizza, 12/03/1927) ALESSANDRIA-LIVORNO 2-1 I calciatori «grigi» di Carcano, irruenti, combattivi, hanno disputata una delle loro più belle partite ed hanno tarpato le ali alle ultime speranze dei livornesi, che in tal modo vengono ormai nettamente tagliati fuori dal gruppo delle finaliste. La squadra degli amaranto ha risentito gravemente della mancanza di Silvestri, Scazzola e Bandini, sostituiti da Tommasi, Baldi ed Innocenzi 2.o. Il buon Magnozzi ha fatto quanto di meglio poteva ed anche il portiere, il giovane Lami, che aveva sostituito Lipitzer, ha fatto veramente una buona prova. L'Alessandria si è presentata in campo a ranghi completi e con la non celata speranza di cogliere un successo. Il campo era quasi impraticabile per il fango ed il terreno pesantissimo ha sfibrato l'ardore dei 22 uomini, che hanno tutù combattuto con impegno impareggiabile. La partita è stata decisa al 2.o minuto della ripresa, per un evidente errore della difesa del Livorno Bauchero poteva battere nettamente Lami. Il primo goal dell'Alessandria, non ha demolito la compagine livornese; anzi questa, giocando con tutto l’impegno possibile, pareva potere e volere equilibrare le sorti. Infatti, dopo soli 5 minuti, riusciva a segnare il pareggio. Ma dopo il secondo punto un senso di incoraggiamento si manifestò nelle file dei livornesi. Ebbero ancora qualche sprazzo di combattività, ma si arenarono dinanzi alla solidissima difesa degli alessandrini. Nel complesso, tuttavia la ripresa fu fiacca: i deifetti del team amaranto si sono accentuati ancor più e cosi una partita che si annunciava durissima e terminata senza grande interesse. Dopo quanto precede la cronaca è rapidamente fatta. Le due squadre attaccano alternativamente con grande foga, ma sino al 22.o minuto nessuna azione ha risultati concreti. Soltanto in questo momento i grigi, con un'azione poco convincente, ottengono il primo successo per merito di Ferrari, che raccolto un passaggio di Chierico, mentre Giraldi cade a terra, scaraventa un pallone nella rete degli amaranto, nonostante un disperato tuffo di Lami. I concittadini si lanciano in un'offensiva disperata e velocissima. In pochi minuti costringono per tre volte consecutive gli alessandrini in corner. L’«hands» di un alessandrino nell'area di rigore provoca un calcio di punizione a favore degli amaranto. Magnozzi tira e Curti cerca di salvare in plongcon, ma il pallone gli sfugge di mano, ritornando in giuoco, e Palandri lo rigetta questa volta imparabilmente nella rete. Cosi il primo tempo termina alla pari, con uno ad uno. La ripresa vede gli alessandrini all'attacco. Al 2.0 minuto un cross di Chierico è raccolto da Bauchero che trovatosi libero a pochi metri dalla porta, non ha difficoltà a segnare. I livornesi tentano il pareggio, ma gli alessandrini, paghi del successo, si asserragliano in una difesa insuperabile, e cosi riescono a salvare la propria rete sino al termine dell'incontro. (La Stampa, 07/03/1927) I grigi, a dispetto dei sempre vivi necrofori, cui è morte la vita degli scapati adolescenziali affidati alle paterne cure di Carlo Carcano, si sono presi il lusso di piegare i fieri labronici sull’infido campo di Villa Chayez. E la superiorità non è affatto determinata dal punteggio di stretta misura con cui si chiuse l’estenuante partita, ma ben lungi maggiore. Qualche facile, direi: sicura, occasione mancò dello spunto decisivo, per precipitazione o per le cattive condizioni in cui erano ridotte le aree di rigore a causa di una pioggia torrenziale caduta a pochi minuti dall’inizio del match. La vittoria ha doppio valore. Debellare la tracotanza livornese in casa sua, non è di tutti, e “tenere” novanta minuti (senza mollare un istante) su un campo che era un pantano, contro i magnozziani, i quali non sono poi signorine, è opera da squadrone di vaglia. (Lo Sport di Alessandria) L’ALESSANDRIA VINCE SUL CAMPO LIVORNESE La non facile impresa di battere il Livorno sul suo campo, riuscita in questa stagione soltanto al Milan, è stata ripetuta dalla squadra alessandrina, che ha giocato una bella e volonterosa partita tra il fango del campo livornese. il Livorno era largamente incompleto: mancavano infatti Silvestri, Scazzola e Lipitzer, mentre Pitto, Innocenti e Palandri si sono presentati in campo sofferenti per contusioni. Non tutte le riserve che hanno sostituito questi elementi sono apparse all'altezza del compito loro affidato. La partita è cominciata con una serie di velocissimi attacchi degli alessandrini, mentre il Livorno, non sicuro nelle sue linee, si è ostinato in difesa. Il terreno pantanoso ha impedito lo svolgersi di un gioco tecnico ed anche i goals non sono scaturiti da azioni ben congegnate. Al 23° minuto Ferrari ha intercettalo un passaggio di Chierico e tirando improvvisamente in porta ha sorpreso il portiere, marcando il primo goal. Subito i livornesi sono partiti al contrattacco: Pitto, Magnozzi e Paolini si sono prodigati in ogni modo, e con azioni individuali sono riusciti a minacciare la rete ben difesa da Curti. Tre corners hanno messo a dura prova la difesa alessandrina; infine al 28° minuto un fallo sul limitare dell'area di rigore ha portato i livornesi al pareggio. Magnozzi ha tirato la punizione; Curti ha respinto debolmente e Palandri, fulmineamente, ha segnato verso la fine del tempo. Curti ha compiuto due bellissime parate consecutive, in seguito ad un fallo di Gandini. Anche il secondo tempo si è iniziato con azioni prolungate degli alessandrini ed al terzo minuto Banchero, con discesa individuale, ha segnato il goal della vittoria. I contrattacchi, condotti vivacemente ma senza organicità dai livornesi, sono stati contenuti efficacemente dagli alessandrini che si sono irrigiditi in difesa. Arbitro Dani. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) U.S. ALESSANDRIA BATTE U.S. LIVORNO 2 A 1 Sopra un terreno ridotto in condizioni disastrose, di fronte ad un pubblico cui l’entusiasmo è andato man mano affievolendosi con l’evolversi del gioco, il Livorno ha perduto malamente contro l’Alessandria una partita che, dopo un primo tempo assai vivace, ha visto nella ripresa una penosa prova dei concittadini. Ha perduto per la raffazzonata composizione della linea d’attacco, ha perduto per la infelice esibizione offerta dagli uomini di tale settore, ha perduto perché non ha saputo supplire alle deficienze con quelle doti di cuore e coraggio che in un passato non troppo remoto valevano pure a rialzare le sorti ed a far volgere i favori delle battaglie disputate dai nostri, allorché essi si trovavano superati. Oggi la classe dell’Unione è certo maggiore di quella di quel tempo, la società è meglio organizzata, è più potente, più solida, ma quella che è la sacra fiaccola dell’entusiasmo dei giuocatori, non resta mai che una frusta espressione letteraria, senza una sola delle vibrazioni travolgenti che ai bei tempi della povertà ci facevano fremere e palpitare. E si è costretti ad accennare ad un altro fattore:l’arbitraggio di Dani, per buona parte del match, franco e risoluto, come sa fornirlo questo rigido giudice, alla distanza, quanto più si affermava la decisività del risultato, è apparsa meno felice, per non dire quasi disorientata, nella contesa fattasi convulsa. Le assenze di Silvestri, Scazzola, Bandini e Lipizer ed i ripieghi dovuti adottare per le sostituzioni non lasciavano sperare bene dalla prima linea. E sul terreno, purtroppo, la linea dei forwards non ha saputo combinare. Se la prima fila ha mancato in pieno i sostegni hanno tenuto bene il campo per tutto il primo tempo mentre nella ripresa sono andati calando, così come i due terzini. Lami ha tenuto il campo con onore ed i due punti non possono venire a lui addebitati. Il valore dell’undici alessandrino. Essi si trovano adesso davvero in bella forma; vantano un’ossatura difensiva di prim’ordine: il portiere Curti, dal pugno infallibile alla vercellese e dalla efficace presenza, con la coppia dei backs, non teatrali – Viviano e Costa - ma di rendimento sorprendente, con le loro respinte che costituiscono passaggi, e col trio di sostegno il quale ha al perno Gandini, il tipo classico del centro half piemontese, continuo nel giuoco sino a meravigliare, ad ai lati i due indomabili Papa e Lauro, formano tutti un blocco di retroguardia di grande omogeneità. Gli attaccanti non sono fusi altrettanto perfettamente, tuttavia riescono pericolosi, per quanto imprecisi: che sicure occasioni ha mancato ieri Ferrari! Si dirà che verso la fine, più volte i grigi si sono tutti chiusi in difesa, impedendo il giuoco ai nostri; ebbene, non è forse lecito questo, quando su campo avversario si riesce a conquistare un vantaggio? (Il Telegrafo del Lunedì) RISULTATI: Andrea Doria – Torino 1-2 Bologna – Milan 4-1 Cremonese – Sampierdarenese 4-0 Padova – Fortitudo 5-3 CLASSIFICA: Torino p. 24, Bologna, Milan 20, Alessandria 19, Livorno, Sampierdarenese 18, Padova 13, Cremonese 12, Andrea Doria 11, Fortitudo 5. Il punto sul campionato Nel girone B, due sono stati i risultati significativi: quello di Livorno, che ha visto la vittoria degli alessandrini sulle casacche amaranto, e quello di Bologna, che ha confermalo la ripresa della squadra già campione d'Italia ai danni del Milan. La Cremonese ed il Padova hanno battuto nettamente in casa propria la Sampierdarenese e la Fortitudo, mentre il Torino otteneva una vittoria di misura sul campo doriano. Bologna, Milan. ed Alessandria -, che ha avuto una gagliarda ripresa, lottano se cosi si può dire — a denti stretti. Bologna ed Alessandria sono in piena ripresa, mentre il Milan è in declino. Chi avrà la meglio? Ecco l'interrogativo appassionante del girone B, dove il Torino domina da gran signore. (La Stampa)

Girone B

Livorno US - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)

RETI:

27. Palandri [Li] 23. Ferrari G.[A], 47. Banchero (I) E.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

LIVORNO US: Lami, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Pitto, Paolini, Innocenti (II) Gontrano, Baldi Mario, Palandri, Magnozzi, Tommasi. All.: Piselli Pietro

Arbitro: Dani Carlo (Genova)

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Livorno US - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)

RETI:

27. Palandri [Li] 23. Ferrari G.[A], 47. Banchero (I) E.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Koszta Imre, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

LIVORNO US: Lami, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Pitto, Paolini, Innocenti (II) Gontrano, Baldi Mario, Palandri, Magnozzi, Tommasi. All.: Piselli Pietro

Arbitro: Dani Carlo (Genova)

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