Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
12-09-1937 - Giornata: 1 - Palermo - Littorio


Palermo AC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 25. rig. Andreini A. [Pa] 40. Torti (II) L.[A]

Alessandria US Ceresa Ugo, Rosso Alberto, Turino Giuseppe, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Celoria Mario, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Torti (II) Luigi, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
PALERMO AC: Sernagiotto; Tortora, Bedendo (I); Santillo (I), Costenaro, De Rosalia; Pacini, Serio, Andreini, Lombardi, Bazan. All.: Hajós Árpád

Arbitro: Bevilacqua Gialma (Viareggio)
Note
Incidenti di gioco a Ceresa [A], colpito involontariamente al mento, che riprese il posto dopo una sommaria medicazione, e Torti [A], azzoppato a metà ripresa e costretto, negli ultimi minuti di gioco, a spostarsi all'ala destra. Angoli: 1-2. Spettatori: 5.000 Inizio gara ore 16.00 Un po' di vento nel primo tempo; terreno eccessivamente duro

Commento
La prevalenza di gioco nella prima parte dell’incontro è stata pressoché palermitana. I giallo-rossi hanno attaccato con insistenza poggiando specialmente tutta l’azione sul trio centrale di attacco e coll’evidente intenzione di sfondare la barriera difensiva grigia al centro. Non vi sono riusciti con un’azione in linea che pure lo avrebbe meritato e hanno dovuto passare in vantaggio con un calcio di rigore concesso dall’arbitro contro l’Alessandria per fallo del terzino Turino in area di rigore. Andreini con un tiro preciso tramutava la punizione in punto. Continuò il Palermo ad attaccare galvanizzato quasi dal successo, ma la difesa grigia non cedeva e anzi, poco a poco, l’Alessandria ristabiliva l’equilibrio del giuoco e al 40’ realizzava il suo punto con Torti che metteva in rete una palla su passaggio di Vecchi. Nella ripresa il Palermo giocava contro vento e toccava all’Alessandria istallarsi nell’area di Sernagiotto. Ma verso il 20’, dopo che Vecchi aveva abbandonato una facile puntata, il Palermo aveva il suo quarto d’ora buono e tempestava di tiri Ceresa; ma un po’ la precipitazione, un po’ la non ancora raggiunta carburazione del quintetto giallo-rosso, un po’ anche la bella difesa dei terzini grigi, tutto contribuì a far restare fermo il punteggio. Buoni furono tutti gli attacchi del Palermo e qualcuno stilisticamente impeccabile […]. Due calci d’angolo per il Palermo e due per l’Alessandria. Il gioco delle due squadre è stato equivalente; qualche piccola differenza è nella «sigla» del gioco, che è a favore dell’Alessandria. Ma di contro c’è stato, specialmente nel primo tempo, un maggiore dominio giallo-rosso, un vibrante quarto d’ora nella ripresa che dicono le grandi possibilità della squadra palermitana, non appena riuscirà a liberarsi di alcuni lievi difetti. I grigi hanno lasciato una bella impressione; avere fermato una Alessandria alla pari costituisce per il Palermo un titolo di merito. («Il Littoriale», 14 settembre 1937) La prima partita del Palermo nel campionato va catalogata fra quelle perfettamente regolari perché alla fine nulla si potrebbe obiettare tanto il risultato di parità (1 a 1) è aderente all’andamento dell’incontro. Primo tempo a favore dei locali, secondo tempo dei grigi. Un punto per parte e una maggior insistenza piemontese nella ripresa, aiutata anche dal vento che spirava alle spalle dei palermitani. Il Palermo segnava per primo al 25’: attacco sulla sinistra, il pallone perviene a Lombardi che scavalca Turino. Questi insegue l’avversario e a pochi passi lo sgambetta. L’arbitro decreta il rigore che Andreini tramuta in punto. Il Palermo continua ad attaccare, ma a poco a poco l’Alessandria equilibra il gioco e al 40’ Vecchi fugge velocissimo; all’altezza dell’area di porta centra e Torti, che è libero, infila raso terra nell’angolo sinistro della porta palermitana. Nella ripresa l’Alessandria, con Vecchi manca per poco un secondo punto e il Palermo sciupa due o tre facilissime occasioni. La partita resterà sul punteggio del primo tempo. («La Gazzetta dello Sport», 14 settembre 1937) PALERMO-ALESSANDRIA 1-1 Incontro velocissimo fra due squadre che si sono equivalse apparendo entrambe assai forti in difesa. Il Palermo ha attaccato con grande decisione fin dai primi minuti, ma solo al 24’ su calcio di rigore concesso per fallo ai danni di Lombardi, Andreini ha potuto segnare per i rosa. L’Alessandria non si è sgomentata per lo scacco ed al 37’ su azione in linea Torti ha colto il pareggio. Nel secondo tempo i due portieri sono stati impegnati da un serio lavoro, dato che gli attacchi alle due reti si sono alternati con frequenza. («La Stampa», 14 settembre 1937) L’ALESSANDRIA (1-1) PAREGGIA A PALERMO Ceresa e Torti infortunati – Il punto su rigore del palermitani e la magistrale rete di Torti – Due tiri di Robotti e Vecchi respinti dai pali nella ripresa. La partita Palermo-Alessandria è stata risolta in parità, ma, ad onor del vero, lo squilibrio dei valori in campo fu così netto che il pubblico, al termine dell’incontro, acclamò lungamente gli atleti alessandrini. Classe contro volontà: ecco la sintesi. Nella squadra di Celoria si ritrova il bel gioco dei tempi passati e gli sportivi di Alessandria avranno delle belle soddisfazioni nel corso del campionato da questi ragazzi che hanno giocato la prima partita fuori sede con bello stile, ma anche con cuore ed abnegazione. Si notava, nella lotta, uno speciale attaccamento ai colori sociali e, quando la sorte fu avversa, si video undici volontà reagire e imporsi in campo come dominatrici. Gli ultimi 15 minuti del 1. tempo sono stati veramente entusiasmanti; superiori ad ogni elogio tutti i giocatori. Le cose si misero subito male. Terreno eccessivamente duro che faceva rimbalzare irregolarmente la palla. Un po’ di vento a sfavore (che nella ripresa scomparve) ed incidente di gioco a Ceresa colpito involontariamente al viso. Questo infortunio impressionò alquanto i compagni di squadra, mentre il bravo portiere al suo posto dopo una sommaria medicazione della ferita riportata al mento. Dopo 20 minuti di gioco alterno, in seguito ad entrata decisiva ma non fallosa di Rosso, l’arbitro concesse il calcio di rigore. La squadra reagì subito, mettendo in bella mostra volontà, cuore, classe. Il pareggio fu realizzato da Torti con un tiro radente nell’angolo a conclusione di un’azione irresistibile tra Coscia e Vecchi. Nella ripresa un bolide di Robotti fu respinto dalla traversa ed un altro tiro piazzato di Vecchi picchiò contro lo spigolo del montante e tornò in campo: dopo di ché, vista l’avversa sorte, l’Alessandria pensò a salvaguardare il risultato pari. Da notare che Torti, azzoppato a metà della ripresa, negli ultimi minuti dovette spostarsi all’ala destra. Parlare dei vari ruoli è inutile. Non si riscontrarono nella squadra individualità, ma un ottimo assieme, in ogni settore. COME HANNO GIOCATO – Ceresa non fu molto impegnato: l’unico pallone lo parò ricevendo un calcio al viso. Il calcio di rigore era imparabile. Rosso e Turino ottimi; preciso come sempre Rosso. A Celoria, capitano della squadra, gli onori della giornata: fu il migliore dei 22 giocatori in campo. Piace anche ricordare il suo modo di incoraggiare i compagni. Parodi è stato un mastino per volontà; molto snellito rispetto all’anno scorso, Caligaris fu a volte forse troppo irruento a scapito della precisione; ha però lasciato ottima impressione. Nella prima linea occorrerebbe aspettare qualche domenica per vedere l’insieme. Oggi gli avanti ci hanno fatto assistere ad un quarto d’ora di gioco superiore ad ogni elogio tanto da strappare l’ammirazione e gli applausi del pubblico palermitano. Certo, l’incidente di Torti menomò il complesso dell’attacco. Senza emozioni e precise nel gioco le due mezze ali Coscia e Robotti: il giovane Coscia si è guadagnato il posto. IL FATTORE MORALE – La squadra alessandrina ha un morale altissimo. All’albergo i giocatori erano esultanti per i telegrammi di augurio e di felicitazioni inviati dagli sportivi della nostra città con a capo il Segretario federale ed hanno promesso di portare la squadra a più alti onori. Se le cose non cambiano, ovvero se la buona giornata si vede al mattino, la squadra c’è è cammina forte. C’è, soprattutto, il morale e la fiducia nella società. Bisognava essere presenti per vedere con quanta gioia lessero i telegrammi del Federale e quello del sig. Polenghi a nome della presidenza dell’Alessandria. (Mario Grassano, «Il Piccolo», 18 settembre 1937) L’Alessandria torna in Serie A con la littorina Bella squadra questa grigia. Chi aveva in mente di dubitarne, per via della retrocessione, s’è dovuto ricredere. Nel confronto con i palermitani, i piemontesi hanno giocato un incontro rilevantissimo ed intelligente e ne sono usciti con un pareggio così chiaro, così lampante che c’era da fare le scuse a Ceresa per quell’affaraccio di rigore provocato da Rosso. Dopo le ultime battute del primo tempo, la danza della ripresa. È stata questa la danza grigia, una danza piuttosto diabolica, continua, imperiosa. Altro che storie. Una squadra come questa torna in serie A con la littorina. E senza inciampi. Linee a posto, uomini in forma, spirito battagliero altissimo. Che manca ancora? Ve lo dico subito: un po’ di tiro e un grammo di precisione. Appena l’Alessandria migliorerà in questo senso potrà rifarsi i biglietti da visita. U.S. Alessandria, ritornata tra le elette. («Guerin Sportivo») Il risultato conseguito dall’Alessandria è uno dei più significativi della giornata non solo perché Palermo è notoriamente uno dei campi più difficili del girone, ma perché mette in evidenza quale sia lo spirito dei grigi in questa lotta che si è appena iniziata. La squadra alessandrina non si è affatto accasciata dopo la disavventura della sua retrocessione nella divisione inferiore. Sull’esempio del Genova prima, poi del Livorno e dell’Atalanta, essa si è prontamente rimessa al lavoro per recuperare il terreno perduto e noi abbiamo avuto modo di constatare fino dalla prima partita con quanta cura questo lavoro sia stato svolto e come i giuocatori sappiano tradurre in atto le aspirazioni dei dirigenti. Il risultato dell’incontro di Palermo è stato conseguito subito nel primo tempo. Dopo aver subito un calcio di rigore, la squadra grigia è passata alla controffensiva ed a cinque minuti dal riposo il nuovo acquisto Torti, lo stesso che segnò il punto della vittoria genovese nella finale della Coppa Italia a Firenze, ha mandato nella rete avversaria il pallone che voleva dire la divisione del bottino. Può essere il primo segno della rinascita. («Gazzetta del Popolo») RISULTATI: Anconitana-Brescia 2-1 Messina-Cremonese 3-2 Novara-Padova 2-0 Pisa-Pro Vercelli 4-2 Venezia-Spezia 5-3 Verona-Taranto 1-0 Vigevano-Modena 1-0 Riposa: Sanremese CLASSIFICA: Novara, Pisa, Venezia, Verona, Vigevano, Anconitana, Messina 2; Alessandria, Palermo 1; Sanremese*, Cremonese, Brescia, Modena, Taranto, Spezia, Pro Vercelli, Padova 0. IL PUNTO SUL CAMPIONATO La prima giornata di gare ha visto una netta prevalenza del fattore campo: sette vittorie delle squadre ospitanti su otto partite e un solo risultato di parità imposto dall’Alessandria al Palermo privatosi quest’anno di quasi tutti gli «assi». Tra i risultati più significativi si può citare quello di Vigevano in cui la squadra promossa ha debuttato superando di misura una delle più anziane compagini italiane: quella del Modena. Un’altra esordiente che si è battuta bene è l’Anconitana che ha affrontato vittoriosamente il Brescia. Novara contro Padova: due squadre di grandi tradizioni e di vicende alterne sono state messe di fronte alla prima giornata, l’una appena scesa dalla Serie A, l’altra appena promossa dalla Serie C. Hanno vinto i novaresi che con gli alessandrini si propongono di svolgere un ruolo di primo ordine nel torneo. («Corriere della Sera», 14 settembre 1937)