Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
26-09-1937 - Giornata: 3 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Spezia AC 2 - 1 (2 - 1)
RETI: 3. Massiglia A.[A], 39. Torti (II) L.[A] 17. Calzolai R. [Sp]

Alessandria US Ceresa Ugo, Turino Giuseppe, Rosso Alberto, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Celoria Mario, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Torti (II) Luigi, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
SPEZIA AC: Esposito; Farina, Santillo (II); Curotto, Cattaneo, Michelini; Calzolai, Verrina, Benassi, Zuliani, Volpi. All.: Gianfardoni Guido

Arbitro: Neri Ettore (Vicenza) [Paniati, Rissone]
Note
Espulso: 83’ Zuliani [S] Angoli: 5-0 oppure 6-0. Spettatori: 7.000 Giornata splendida, terreno erboso; presente S.E. il Duca di Bergamo Inizio gara ore 15:30

Commento
Il pubblico alessandrino, dopo le belle affermazioni della propria squadra in Sicilia, attendeva una partita più convincente ed ha lasciato il campo a bocca amara per la stentata vittoria (2 a 1) ottenuta di fronte agli aquilotti spezzini. Forse troppo sicura di se stessa e preoccupata di giocare con l’ottimo accordo tecnico raggiunto nelle precedente partite, la squadra grigia ha trovato nei bianchi dello Spezia avversari decisi a tutto osare e velocissimi nello smistamento delle azioni. La squadra ligure merita una parola di plauso per il suo bersaglieresco comportamento ed il risultato la trova battuta con una rete segnata da Torti su infortunio di Esposito. Della squadra grigia Vecchi, Caligaris, Turino e Rosso sono stati i più sbrigativi. Dello Spezia Esposito, Cattaneo, Calzolai e Zuliani sono stati i migliori. L’Alessandria inizia subito a grande andatura e sfiora il successo al 1’ con tiro di Vecchi, bloccato da Esposito. Dopo un calcio d’angolo contro lo Spezia, un’azione Caligaris-Torti-Massiglia lancia quest’ultimo in profondità ed all’altezza dell’area di rigore l’ala destra alessandrina saetta in rete sotto la traversa. Al 17’ Zuliani effettua un traversone da 30 metri che pare innocuo, quand’ecco, alle spalle di Celoria, piombare improvvisamente Calzolai che con tutta comodità metteva in rete da pochi passi. Zuliani tenta un tiro da lontano: il palo respinge, riprende Calzolai, ma Ceresa salva in tuffo, togliendo la palla all’attacco bianco. Al 38’ Esposito interviene su Coscia, si impossessa della palla ed effettua un rimando col piede; la palla, nella sua traiettoria bassa, colpisce la schiena di Torti: il centrattacco alessandrino ne approfitta per inviare nella rete incustodita con un tiro radente a fil di palo. Nella ripresa le squadre si sono alternate in azioni veloci e Benassi e Vecchi hanno sciupato due facili occasioni. Il risultato non subisce varianti. Benché ridotto a dieci uomini negli ultimi minuti dell’incontro, lo Spezia lotta ancora per raggiungere il pareggio e l’Alessandria termina sfiduciata. («La Gazzetta dello Sport», 28 settembre 1937) ALESSANDRIA-SPEZIA 2-1 I grigi hanno vinto ma non convinto, come era lecito attendersi dopo la duplice brillante affermazione sui campi siciliani. Al 3’ l’Alessandria si porta in vantaggio con uno spettacoloso tiro di Massiglia. Lo Spezia pareggia al 17’ con Calzolai. Al 39’ i locali segnano il punto della vittoria in modo alquanto fortunoso: Santillo allunga la palla al portiere, che rimanda debolmente; la sfera di cuoio cozza contro le spalle di Coscia e rimbalza sul piede di Torti che, al volo, la spedisce nella rete incustodita. Al 30’ della ripresa, Verrina perde un’ottima occasione per pareggiare: due minuti dopo Zuliani è espulso. («La Stampa», 27 settembre 1937) Una vittoria che non convince ALESSANDRIA-SPEZIA 2-1 La squadra alessandrina che aveva dettato temi di tecnica calcistica sui campi siciliani, si è perduta di orientamento dimenticando gli insegnamenti della precedente, scrupolosa e intensa preparazione. Sono così emersi tutti i difetti dello scorso anno. Il comportamento mediocre della squadra non può essere giustificato solo dall’emozione dei giocatori di fronte a un pubblico che esigeva una vittoria clamorosa: vi hanno certamente contribuito altre cause, e in primo luogo le condizioni fisiche di alcuni giocatori, i quali hanno vagato sul campo senza energia, lenti ed abulici fino a provocare l’arenamento di tutta la squadra. Contro la veloce, maschia e qualche volta anche ordinata compagine di Santillo, gli uomini di Celoria, partiti a grande andatura, sono calati paurosamente nel corso della partita. Solo in qualche frazione del primo tempo i nostri giocatori hanno avuto buoni sprazzi tecnici, ma i reparti non collegavano; tra mediana ed attacco correva un abisso; dei sostegni solo Caligaris è stato all’altezza della situazione. Celoria, che a Messina era stato il miglior uomo in campo, si è trovato in una giornata nerissima ed ha provocato lo slegamento e l’interruzione del gioco d’intesa tra attacco e sostegno. Dietro a Celoria, Rosso non è stato all’altezza del suo abituale rendimento, poiché questo giocatore deve essere, come sarà, uno dei migliori terzini della Serie B. All’attacco, sempre nel reparto sinistro, Coscia, pur mettendo in bella mostra signorilità di tocco ed intesa col centro attacco, non è riuscito a comprendere che era un errore passare sempre la palla indietro per far molla all’azione, quando Celoria e Parodi non tenevano il contatto. Il suo gioco sarebbe stato molto più redditizio se avesse appoggiato sull’ala: Coscia, invece, molte volte si è dimenticato di Vecchi. L’attacco ha lavorato troppo lateralmente e Torti non ha mai ricevuto un passaggio in profondità, ma complessivamente gli avanti hanno dato prova di poter rendere maggiormente se lanciati a dovere dal reparto di sostegno. Queste sono le pecche affiorate durante la partita di domenica. Noi però siamo d’avviso che la squadra alessandrina non va giudicata dalla partita di domenica. Dimentichiamo perciò la brutta prova contro lo Spezia tanto più che i due punti sono stai elencati in classifica e concediamo alla squadra alessandrina la prova d’appello per l’incontro casalingo contro il Modena. In tribuna d’onore S.A.R. il Duca di Bergamo, S.E. il Prefetto, il Segretario federale, il Podestà, il Preside della Provincia, il Questore, il Vice Federale, il Vice Segretario del Fascio di Alessandria e altre Autorità. Dopo la partita S.A.R. si recava negli spogliatoi a congratularsi con i vincitori. I punti sono stati segnati da Massiglia al 3’ del primo tempo e da Torti al 39’ pure del primo tempo. Per lo Spezia ha segnato Calzolai al 17’ del primo tempo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 2 ottobre 1937) RISULTATI: Anconitana-Padova 2-0 Cremonese-Modena 0-1 Novara-Sanremese 6-0 Taranto-Brescia 1-0 Venezia-Palermo 1-0 Verona-Messina 6-0 Vigevano-Pro Vercelli 2-1 Riposa: Pisa CLASSIFICA: Brescia 6; Alessandria, Modena, Reggiana, Savona, Udinese 4; Fanfulla, Liguria, Lucchese, Pro Vercelli, Siena 3; Anconitana, Macerata, Spezia, Verona, Vicenza, Pisa 2; Padova 1. IL PUNTO SUL CAMPIONATO Mentre i capilista sono alla terza vittoria consecutiva l’attenzione comincia ad essere richiamata da coloro che li inseguono. C’è un gruppetto che non sembra disposto a mollare; quale è la portata della minaccia che esso può far pesare sul terzetto di punta? La concatenazione dei risultati delle prime giornate – domenica tornavano a giocare in casa le squadre più forti e le spese le hanno fatte le ospiti – starebbe a dire che con Novara, Anconitana e Vigevano vi sono altre squadre che hanno iniziato il campionato ad andatura fortissima; la fisionomia di qualche successo fa pretendere altre conferme, specialmente da Venezia e da Alessandria che dei capilista sembrano le più minacciose rivali. [...] [L’Alessandria non] ha brillato. Dopo la bella conclusione della trasferta siciliana si attendeva una chiara vittoria dei grigi nel debutto sul loro campo; invece il gioco anziché essere di marca grigia è stato soltanto… grigio e lo Spezia avrebbe meritato il pareggio malgrado si sia trovato per qualche tempo con un uomo in meno. Senza il secondo gol fortunoso degli alessandrini e senza la tattica difensiva nella quale si sono esaurite le possibilità che la prima linea ha fatto intravvedere, oggi lo Spezia avrebbe potuto vantare un risultato clamoroso. (Alberto Valentini, «Il Littoriale», 29 settembre 1937)