Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
16-01-1938 - Giornata: 16 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pro Vercelli US 3 - 1 (0 - 0)
RETI: 47. Celoria M.[A], 62. rig. Robotti L.[A], 74. Vecchi E.[A] 53. Brossi E. [Pr]

Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Rosso Alberto, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Celoria Mario, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Cavanna; Lanino, Beretta; Perotti, Ramella, Vannucci; Biraghi, Alberico, Brossi, Gardini, Pozzo. All.: Fiorentini Ivo

Arbitro: Gamba Agostino (Napoli) [Gatti, Miglietta]
Note
Angoli: 6-4 (1-2) oppure 7-6. Pubblico abbastanza numeroso Giornata mite per un tiepido sole, terreno pesantissimo a tratti acquitrinoso Inizio gara ore 14:30

Commento
Mutano i tempi, i giocatori delle squadre, per l’Alessandria anche la maglia, per entrambe la Divisione; ma la rivalità tra Pro Vercelli e Alessandria è rimasta la stessa di dieci anni fa: gioco maschio dei ventidue atleti in un pantano di fango, ma antagonismo cavalleresco di pretta marca provinciale. La squadra ospite, sul terreno pesante, è apparsa, nel primo tempo, più scaltra nell’impostare le azioni, mentre i grigi si esaurivano nel tentare il gioco manovrato a passaggi brevi, radenti, che si fermavano a mezza strada. Dopo il primo tempo la lotta è ripresa con eguale vivacità, ma con differente tattica da parte degli alessandrini. Gioco ad ampio respiro, passaggi simultanei e tendenza a far viaggiare le ali: al 2’, in seguito a calcio d’angolo, Vecchi invia la parabola al centro, dove Celoria, pronto, scaraventa in rete. La Pro Vercelli reagisce; prima è Gardini che tenta di imbeccare Brossi, poi è Pozzo che fugge, evita Ghidini e, stringendo al centro, effettua un traversone che Ceresa para a mani aperte: la palla spiove a due metri dalla porta ed è raccolta da Brossi, che la indirizza con facilità ristabilendo il pareggio. Tornate alla pari, le squadre si lanciano a capofitto. Lotta estenuante e rabbiosa: una rete di Brossi è annullata all’11’ e al 17’ l’Alessandria ha la meglio. Celoria, lanciato da Massiglia, si incunea nell’area di rigore, Lanino e Berretta cercano di chiuderlo in un vicolo cieco: Celoria capitombola e l’arbitro decreta il rigore: Robotti realizza con un tiro secco e radente alla destra di Cavanna. Dopo un tiro a lato di Coscia, l’Alessandria ottiene la terza e miglior rete della giornata: centro di Massiglia, servito da Robotti, girata di testa di Celoria, la traversa respinge. Raccoglie Vecchi da pochi metri con un tiro violento, di prepotenza e la palla si insacca in rete. Prima della fine i grigi segnano ancora due reti: una di Robotti, con tutti i crismi della validità, e l’altra per merito di Massiglia, in netto fuori gioco. L’arbitro le annulla entrambe. Due angoli per parte, poi la fine. Si sono distinti, dell’Alessandria, Rosso, Ghidini, Coscia, Vecchi e Celoria. Prodigo il lavoro di Robotti e Massiglia. Tra i vercellesi salda la difesa con Cavanna in buona giornata; Ramella è calato nel finale; un gladiatore Brossi. Veloci ma non decise le ali. Giornata di sole primaverile e terreno con quattro dita di fango a causa del disgelo e la pioggia di ieri. Gioco duro senza cattiverie; punizioni a ripetizione; nel primo tempo Brossi, contuso, si è spostato per qualche minuto all’ala, per ritornare a riprendere, con magnifica combattività, le redini del quintetto. Nella ripresa l’Alessandria si ambienta nel fango e domina la situazione. («La Gazzetta dello Sport», 17 gennaio 1938) ALESSANDRIA-PRO VERCELLI 3-1 Le due anziane compagini piemontesi, che per molti e molti anni sono state all’avanguardia del movimento calcistico nazionale e hanno dovuto subire in seguito l’amarezza della retrocessione per le forzate cessioni dei migliori loro atleti, hanno dato vita sul campo del Littorio, reso pesantissimo per il disgelo e la pioggia di ieri l’altro, ad una dura e combattuta tenzone, risoltasi con il netto successo dei grigi più resistenti ed intraprendenti. Il primo tempo si è chiuso a reti involate, malgrado il forte attacco iniziale dei locali, in parte compensate dal ritorno offensivo degli ospiti, i quali hanno reagito vigorosamente, senza peraltro minacciare la rete di Ceresa. Nella ripresa, al 2’, su calcio d’angolo tirato da Vecchi, Celoria con un colpo di testa segna imparabilmente il primo punto. All’8’ l’ala vercellese Biraghi rompe l’assedio in cui è tenuta la sua squadra, converge verso il centro e spara una cannonata, che Ceresa riesce debolmente a respingere con le mani: il pallone si invischia nel fango a pochi passi dalla rete e Brossi sopraggiunto non ha difficoltà di segnare. Nuova reazione grigia: al 17’ Massiglia serve abilmente in profondità Celoria, che giunto a pochi passi da Cavanna viene letteralmente attanagliato e travolto dai due terzini bianchi. Calcio di rigore, che Robotti trasforma. I grigi sono ormai padroni del campo e, al 29’ Celoria, su centro di Massiglia, colpisce il palo; Vecchi sopraggiunge fulmineo, raccoglie e segna. («La Stampa», 17 gennaio 1938) La Pro Vercelli ha tenuto duro per ben 45 minuti prima di cedere il passo ai compagni piemontesi. Fedele al vecchio gioco i bianchi hanno combattuto virilmente, con forza, gettandosi a corpo morto per tentare di piegare un’avversaria che dimostrava essere un po’ a disagio sul terreno pantanoso; infatti l’attacco alessandrino è stato costretto a giocare inizialmente nella metà campo più fangosa, ciò che ha reso più arduo il controllo della palla e meno facili i passaggi. Il gioco del nostro attacco, gioco manovrato con smistamenti brevi, radenti, non era per niente adatto al terreno e solo nella ripresa quando si cominciò ad alzare la palla, a farla viaggiare con allunghi e spostamenti, la Pro Vercelli si trovò costretta a difendersi nella propria area per buon periodo di tempo. Nel primo tempo dunque la nostra difesa ha dovuto arginare sovente l’attacco bianco che guidato ottimamente da Brossi ha portato il pericolo nell’area di Ceresa: l’ala sinistra è riuscita a giungere non una sola volta a pochi metri dalla porta alessandrina e solo la decisione di Lombardo ha salvato la rete di Teresa dal pericolo… bianco. Nel secondo tempo è un’altra musica: Celoria, incerto e impreciso prima, si fa più pericoloso, e Coscia e Vecchi che giocano sopra una zona meno acquosa hanno modo d’intendersi meglio; l’assedio continuo alla rete di Cavanna si conclude cinque volte: solo 3 volte l’arbitro ci accorda la legittimità del punto (non sappiamo perché sia stato annullato il quarto punto segnato da Robotti in posizione regolarissima). Dei nostri giocatori sono piaciuti anzitutto Ghidini, spola veloce e infaticabile fra la difesa e l’attacco. Coscia e Vecchi che hanno terminato in crescendo e Parodi colonna granitica in mezzo a tanto fango. Fra gli altri Robotti e Celoria hanno disputato un ottimo secondo tempo e Rosso ha giganteggiato in difesa: Massiglia e Caligaris non sono ancora in completa forma. Nell’assieme il comportamento della squadra, tenendo conto del terreno pesantissimo è stato buonissimo e soddisfacente. Della Pro Vercelli sono piaciuti Brossi e Pozzo all’attacco e Cavanna in difesa, il sostegno Ramella ha ceduto nel secondo tempo, mentre aveva nel primo tempo svolto un ottimo gioco difensivo. Per la cronaca le prime azioni sono di marca bianca e salvo qualche mischia in area alessandrina nulla di notevole nei primi 45 minuti. All’inizio della ripresa abbiamo il primo punto: la Pro Vercelli è in angolo, tira Vecchi, Celoria benché ostacolato, salta e infila di testa, esultanza fra giocatori in maglia grigia e pubblico. Il successo sprona i giocatori ed al 6’ è nuovamente Celoria che sferra un tiro che Cavanna blocca. All’8’ viene improvviso il pareggio: la sinistra vercellese fugge veloce, le si fa incontro Lombardo che disgraziatamente scivola, sicché Pozzo non ha difficoltà a tirare, Ceresa ferma il pallone che schizza via, lo riprende Brossi e… tutto da rifare. All’11’ una rete di Brossi è giustamente annullata per precedente fischio dell’arbitro. Al 17’ Celoria riceve da Robotti, fugge, ma giunto davanti a Cavanna viene atterrato dai terzini, è il rigore che viene trasformato in punto da Robotti. Da questo momento la Vercelli perde ogni velleità offensiva ed il nostro attacco è continuamente in area avversaria. Vecchi porta a tre il numero delle reti. Ripetuti tiri sono ancora sventati in angolo da Cavanna e due reti, una di Robotti e l’altra di Massiglia, sono annullate dall’arbitro che ha cercato di dirigere l’incontro con equità. (C.B., «Corriere di Alessandria», 18 gennaio 1938) LA FATICOSA VITTORIA CONTRO LA PRO VERCELLI Anche la sempre combattiva Pro Vercelli ha dovuto lasciare il Campo del Littorio a mani vuote. Nel primo tempo le cose erano andate abbastanza maluccio; al gioco robusto e sbrigativo dei bianchi, i nostri calciatori avevano contrapposto l’azione manovrata ma con prevalenza al centro dove le condizioni del campo rendevano agevole l’opera dei difensori. Alla sterilità del primo tempo ha fatto riscontro una ripresa ricca di azioni da rete, Celoria aprì la serie realizzando su calcio d’angolo e Brossi, servito da… Ceresa, ha ristabilito la parità. Una seconda rete del travolgente centroattacco vercellese è stata annullata dall’arbitro Gamba che in seguito decretava la stessa sorte a due punti segnati da Robotti e Massiglia. A rimettere in vantaggio l’Alessandria scaturì un calcio di rigore realizzato da Robotti ed il bottino fu aumentato con la miglior rete della giornata. Robotti, servito da Parodi, imbecca Massiglia che fugge e centra evitando Perotti, Celoria di testa gira magistralmente in rete ma il montante respinge, Vecchi però è pronto a raccogliere al volo battendo così l’ottimo Cavanna. Tutta la squadra locale ha giocato ottimamente nella ripresa. Hanno sorpreso, per levatura di gioco anche nel fango, Coscia e Ghidini, Celoria ha giocato col solito slancio e le tre reti segnate lo hanno avuto come protagonista. («Il Piccolo», 22 gennaio 1938) RISULTATI: Cremonese-Venezia 0-2 Modena-Pisa 2-0 Novara-Anconitana 4-0 (giocata il 14 gennaio) Padova-Palermo 5-1 Sanremese-Taranto 2-0 Verona-Spezia 3-0 Vigevano-Brescia (sospesa per nebbia) Riposa: Messina CLASSIFICA: Novara 23; Alessandria, Pisa, Venezia^ 21; Padova 20; Anconitana 18; Verona 17; Vigevano, Modena 16; Sanremese 15; Palermo, Pro Vercelli 14; Spezia 12; Messina 9; Cremonese 7; Brescia, Taranto 5. ^: una gara in più. *: una gara in meno. IL PUNTO SUL CAMPIONATO L’Alessandria è tornata in pieno al suo ruolo di quotatissima candidata alla promozione. Non era la Pro Vercelli un banco di prova di valore assoluto, ma l’autorità sfoggiata anche in questa occasione dalla prima linea grigia starebbe a confermare che l’Alessandria ha sistemato questo suo settore al quale doveva la perdita di terreno. Oggi l’attacco grigio è salito al secondo posto tra i reparti attaccanti. Il Pisa ha perduto una bella occasione per staccare tutti, perdendo con un punteggio alquanto severo a Modena; i gialli sono in gran forma […]. Risalto acquista nei confronti della sconfitta pisana il successo del Venezia a Cremona, il primo che i lagunari colgono in trasferta. Un forte rialzo segnerebbero le azioni patavine […]: i biancorossi almeno sul loro terreno vanno sempre fortissimo. […] Buona prova del Taranto. Invece lo Spezia uscito dalla sua casa non solo l’ha sputata a Verona ma ha dovuto incassare un forte passivo ad opera della migliorata prima linea veronese. (Alberto Valentini, «Il Littoriale», 19 gennaio 1938)