Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1940/1941
Serie B
05-01-1941 - Giornata: 13 - Ancona - Littorio


Anconitana-Bianchi US - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 75. Torti (II) L. [An] 72. Pietruzzi M.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Giuberti (II) Gino, Parodi Pasquale, Caligaris Luigi, Cerutti Enrico, Robotti Luciano, Pietruzzi Mario, Foglia Mario, Bonicelli Renato All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
ACONITANA-BIANCHI US: Garbo, Scaccini, Spanghero, Finotto (III) Silvio, Varoli, Pierani, Lombardi, Fiorini (I) Gustavo, Torti (II) Luigi, Silvestrelli (IV) Mario, Bolli. All.: Degni Giovanni.

Arbitro: Neri Ettore (Vicenza).
Note
Angoli: 3-3 Inizio gara ore 14.30

Commento
ANCONITANA-ALESSANDRIA 1-1 L’Alessandria ha strappato un prezioso punto ai dorici, grazie al suo buon assetto difensivo. Per la cronaca, dopo il primo tempo chiusosi 0-0, l’Anconitana ha attaccato con decisione nella ripresa ed al 3’, a coronamento di un’azione travolgente. Fiorini ha colpito il palo della porta piemontese. Un improvviso contrattacco dei grigi al 27’ si è concluso da un gol di Pietruzzi. Due minuti appresso, però, su centro di Bolli, Torti ha pareggiato. («La Stampa», 6 gennaio 1941) Al 30’ del primo tempo, su un allungo di Finotto, Torti filava sulla porta ormai sicuro del tiro positivo, ma Roggero usciva tempestivamente e intercettava fortunosamente la palla già scoccata. In apertura di ripresa due bellissime azioni personali di Torti si concludevano con altrettanti miracolosi salvataggi di Roggero, il quale al 5’ buttatosi in tuffo, poteva comodamente mirare la palla inchiodata alla base del montante e un attimo dopo, battuta da Fiorini I, respinta dalla traversa, se la vedeva ricadere fra le braccia mentre era ancora in ginocchio. Abbiamo citato alcuni fra i molti episodi di totale fortuna per i grigi, per poter asserire che il pareggio conquistato oggi al Littorio è il più bel dono che la Befana potesse riservare ad essi. Un dono ben diverso si attendevano i giallo-rossi, e per meritarlo si sono battuti con caparbia tenacia, supplendo ad alcune deficienze con una generosità encomiabile e con un gioco estroso e vivace, specialmente nei primi 20’ della ripresa, durante i quali l’assedio della rete avversaria doveva produrre buoni frutti. Equilibrata è stata la prima parte della gara; nettamente favorevole ai dorici la ripresa. Ma superata la fase iniziale del secondo tempo senza danno, l’Alessandria si è portata innanzi ed ha affidato a Pietruzzi, spostatosi a destra, il tiro più favorevole, tiro che, sfiorando Varoli, è stato deviato in rete. Dal 27’ al 29’ i grigi sono passati dal vantaggio al pareggio, poiché in una fulminea discesa su centro di Bolli, Torti ha messo a segno di precisione, riequilibrando le sorti. Varoli si è specialmente distinto nei reiterati assalti dei giallo-rossi; tutta la mediana ha ben tenuto il campo con facilità, ma la prima linea si è disunita ed ha brancolato nell’ammassamento avversario, che a sua volta aveva perduta la omogeneità e la pacatezza prima dimostrate, sicché nelle battute di chiusura, dopo una breve parentesi favorevole ai grigi, i tentativi anconitani sono rimasti senza risultato. L’Anconitana, come sempre, di fronte all’Alessandria è stata protagonista di una buona partita giudicata nel suo complesso. Lombardi, che esordiva nelle file giallo-rosse, ha palesato numeri di pregio, ma da lui non si potevano pretendere grandi cose per ovvie ragioni. L’Alessandria, più organica e attenta nei movimenti, ha rivelato i suoi punti di forza tanto all’attacco quanto in difesa, facendo emergere le qualità personali di gran parte dei suoi effettivi. Ma la fortuna, come si è detto, l’ha chiaramente assistita nelle fasi più critiche. («Il Littoriale», 7 gennaio 1941) IL PAREGGIO DI ANCONA Anche ad Ancona i grigi hanno lasciato il campo imbattuti dopo avere affrontato la forte avversaria priva di quattro titolari: Fibbi, Rampini, Ghidini e Celant. Il successo che premia il lodevole comportamento dell’Alessandria nelle partite fuori sede, è stato svalutato dalla cronaca come negli incontri di Pisa e Udine. Solo il Brescia, il Modena, il Liguria, il Savona sono portati sugli scudi se riescono a vincere sui campi avversari, magari su calcio di rigore; l’Alessandria no. Essa raccoglie punti fuori sede solo per cieca fortuna. Ad Ancona gli ospitanti hanno fallito alcune occasioni da rete, ma nessuno ha riportato che i grigi hanno mancato due reti da pochi passi, che prima Cerutti e poi Bonicelli sono stati travolti nell’area di rigore senza che sia stata concessa a favore dei grigi la massima punizione. L’Alessandria, ad Ancona, in formazione di ripiego con la prima fila della squadra riserve, ha condotto con una rete di vantaggio fino ad un quarto d'ora dalla fine. Nel primo tempo i grigi hanno dettato temi di giuoco con buona tecnica e nella ripresa sotto l’incalzante offensiva avversaria condotta con eccessiva rudezza hanno dovuto piegarsi al pareggio. Roggero ha giocato una grande partita parando con perizia alcuni difficili tiri. La mediana ha tenuto egregiamente il campo. L’attacco ha avuto in Robotti il miglior esponente nel ruolo di interno destro; Pietruzzi ha esordito in modo promettente realizzando la rete per l’Alessandria. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 11 gennaio 1941) RISULTATI: Brescia-Liguria 1-3 Fanfulla-Modena 1-5 Padova-Macerata 2-0 Reggiana-Pro Vercelli sospesa (rinviata al 16 gennaio 1941) Savona-Verona 2-1 Siena-Spezia 2-1 Udinese-Pisa 6-2 Vicenza-Lucchese 2-0 CLASSIFICA: Brescia 21; Liguria 19; Modena 18; Savona 17; Siena 15; Alessandria, Vicenza 14; Padova 13; Fanfulla, Macerata 12; Lucchese, Pisa, Udinese 11; Reggiana, Anconitana 10; Spezia 9; Pro Vercelli 8; Verona 7. *: una gara in meno Il punto sul campionato Il torneo dei "cadetti,, La più bella vittoria del Liguria I "rossoneri,, lanciati e un Brescia troppo impacciato — Pronta ripresa del Modena Gabetto conclude la serie delle segnature della Juventus, battendo Ricciardi, portiere della Bari, col quinto gol. Il Liguria ha coronato la sua magnifica ripresa, documentata da ben otto vittorie consecutive, con il successo più. ambito, con un successo che vale tutti gli altri: quello sul Brescia. Iniziato il campionato in maniera preoccupante — ricordate le prime giornate? sembrava destinato alla retrocessione — il Liguria ha dato a vedere di funzionare come squadra che avesse qualche idea in testa alla sesta tappa, quando regolò di stretta misura (2-1) l'Alessandria. La vittoria nient'affatto straordinaria parve rianimare gli uomini affidati alle intelligenti cure di Baloncieri, parve sollevarli da un incubo. D'allora, infatti, incominciò il loro inseguimento per portarsi nel gruppo di testa, un inseguimento condotto con tenacia tutta ligure che non conobbe ostacoli. Sia sul proprio campo che in casa d'altri l'unità rossonera passò prepotentemente, acquistando via via maggiore sicurezza, maggiore fiducia, giungendo progressivamente a dare quel rendimento che la compagine, formata da uomini vecchi del mestiere, doveva logicamente fornire. Non furono grandi vittorie, quelle conseguite in questi ultimi tempi, dato il valore delle avversarle, ma comunque esse servirono da un lato a rinfrancare la squadra e dall'altro a farle risalire parecchi posti in classifica fino a portarla alle spalle della capolista. Un ammonimento Ieri, finalmente, è venuto il grande duello e la grande vittoria. Il Brescia, quel Brescia che finora era stato sconfitto una sola volta e che sul suo campo non aveva mai perduto, battuto per 3 a 1! Il risultato è chiaro, ma ancora più chiara è la cronaca della ardente partita che parla di un Liguria saldo e massiccio, pienamente lanciato, sicuro di se stesso, e di un Brescia invece un po' sfasato, impacciato sul terreno pesante, incapace di reagire con efficacia alle potenti folate offensive dell'avversarlo, un Brescia che coglie il suo unico punto su autogol di Gattoronchieri e sbaglia un rigore. La sconfitta è grave, ma non irreparabile e, d'altra parte, forse giusta. Dinanzi ad un Liguria nella forma e con lo spirito attuali siamo convinti che difficilmente si può ora resistere. La compagine, a quanto pare, è ritornata ad essere quella che era un tempo in Serie A, una compagine che allo slancio irresistibile unisce idee chiare di gioco ed una potenza fisica ed offensiva di prim'ordine. Tutti i reparti sono a posto e l'organismo, manovrato da un volpone come Baloncieri, gira alla perfezione. La squadra e matura per la promozione e la corsa verso il primato della classifica non si fermerà certamente qui. Che dire del Brescia? L'undici di Frisoni è evidentemente incappato in una brutta giornata, In una di quelle giornate tanto più disgraziate in quanto si ha davanti un rivale che non intende scherzare e che è animato dai più fieri propositi. Si direbbe che il 13 abbia portato sfortuna, agli azzurri... Nulla di irreparabile, ripetiamo, ma la squadra deve ora riorganizzarsi immediatamente e puntare i piedi per non perdere i frutti di tutto un luminoso passato, un passato che è uno stimolo e un incitamento. La lezione di ieri servirà di ammonimento. Il cammino non è sempre cosparso di fiori — se ne accorgerà il Brescia nel girone di ritorno — ed occorre essere continuamente vigili e presenti a se stessi. I mezzi per imporsi il Brescia li possiede e lo ha anche dimostrato largamente fin qui. Questi mezzi gli gioveranno ancor più in avvenire. Un punto per i "grigi, Un altro squadrone che ieri ha dimostrato di aver riacquistate l'antica forma e la potenza di gioco è il Modena, vittorioso per ben 5 a 1 sul munito campo del Fafulla. Di fronte alla compagine lodigiana reduce da una serie di belle prove, i «canarini» hanno imposto immediatamente i diritti della loro classe, dominando per lunghi tratti della partita e convincendo anche i più restii del loro attuale rendimento. La compagine, evidentemente, ha guadagnato enormemente dal rientro di Banfi, il cannoniere dal tiro infallibile, ieri autore di ben tre gol. Ecco un'altra squadra che punta decisamente alla promozione e contro la quale dovranno seriamente guardarsi, nei girone di ritorno, e Brescia e Liguria. Per il resto, la giornata non ha fornito risultati sensazionali. L'Alessandria, more solito, ha giocato meglio fuori casa ed ha strappato sul campo dell'Anconitana un prezioso punto che le consente di non distanziarsi troppo dal gruppo di comando. Bravo pure il Vicenza, vincitore netto della malandata Lucchese, una squadra stranamente in crisi dopo un buon inizio. Mar (La Stampa - Mar, 06/01/1941)