Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
16-02-2014 - Giornata: 24 - Rimini - Romeo Neri


Rimini 1912 AC - Alessandria US 1912 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Mora Luca, Cammaroto Vincenzo, Tanaglia Filippo [67. Mariotti Alessio], Sirri Alex, Valentini Michele, Spighi Mirco, Cavalli Gabriele, Morga Francesco [70. Scotto Luigi], Taddei Riccardo [76. Rantier Julien], Sabato Roberto A disp.:Pappaianni Lenzi Andrea, Romano Dario, Sampaolesi Massimiliano, (P) Servili Andrea All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
RIMINI 1912 AC: Scotti, Brighi Andrea, Tomi, Brighi Marco, Aya Ramzi, Martinelli, Fall, Nigro, Bussi [83. Herrera], Spinosa, Radoi [56. Sartori]. A disp.: Zanier, Gasperoni, Rosini, Degeri, Del Sole. All.: Osio Marco

Arbitro: Cifelli Giuseppe (Campobasso) [Trovatelli, Bandettini]
Note
Espulso al 88. dalla panchina Traini [DS - R] Ammoniti: 45, Valentini [A], 54. sirri [A], 63. Sartori [R], 72. Bussi [R], 78. Cavalli [A]. Angoli: 8-2. Recuperi: 1.+ 5. Spettatori: 929 paganti, 528 abbonati. Giornata mite, terreno gibboso e sabbioso. Inizio gara ore 14.30

Commento
Poche emozioni e giusto 0-0 tra Rimini e Alessandria, con i grigi che conquistano il punto prefissato, seppur in formazione rimaneggiata. Un punto in due trasferte difficili per la squadra mandrogna, scivolata ora al settimo posto ma capace di dare segnali importanti, soprattutto in difesa dove ora c’è una buona solidità. Pre partita tutto per mister D’Angelo, premiato dalla società romagnola per i lunghi trascorsi in biancorosso, prima da giocatore poi da allenatore: «Bentornato a casa capitano» lo striscione della curva riminese, cui tutto lo stadio tributa una «standing ovation». Primi 15’ con supremazia territoriale dei padroni di casa, abili a preparare una gabbia attorno a Taddei che finisce nella morsa stretta da Marco Brighi e Martinelli. Il fantasista dei grigi prova quindi a svariare per sottrarsi alla marcatura mentre sulla fascia destra c’è un bel duello tra Spighi e Tomi col tornante alessandrino che deve anche sacrificarsi sulle incursioni di Spinosa. Inizio di partita storto per Cavalli, che non riesce a dettare i ritmi anche perché i compagni di reparto non lo aiutano a dovere in interdizione. Alla prima accelerazione di Spighi, c’è una chance per Taddei, ma Scotti risponde coi pugni. Rischia grosso Sirri ad ogni intervento: il centrale dei grigi alla mezz’ora viene graziato dal direttore di gara per un intervento su Fall a metà campo. «Sveglia» urla D’Angelo ai suoi: lo ascolta Taddei (36’) che prende palla sulla destra, si accentra battendo di sinistro: palla un palmo oltre la traversa. Prima del riposo, Poluzzi è decisivo (44’) con un doppio intervento prima su Spinosa (girata di sinistro da centro area) poi su Bussi da posizione defilata. L’intervallo salva i grigi un po’ in affanno, l’inizio di ripresa è invece al fulmicotone per gli ospiti che vanno vicini al gol con Mora (destro a girare al 2’) e guadagnano due angoli consecutivi. Ma è solo un sussulto, perché poi la partita scivola via in modo soporifero. D’Angelo puntella la difesa inserendo Mariotti e togliendo un centrocampista (Tanaglia): il nuovo entrato va sulla fascia destra mentre Spighi si accentra nel ruolo di interno. A una decina di minuti dalla fine i grigi paiono accontentarsi del risultato ad occhiali mentre Osio getta dentro il brevilineo panamense Herrera, che prova a svariare sulla fascia destra. Le squadre però si accontentano in maniera evidente del pareggio. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi ) ALESSANDRIA, I CONTI TORNANO Doveva essere la prova di maturità, la trasferta di Rimini, per l’Alessandria: una partita in cui, stante le assenze di Baiocco (soprattutto) e Marconi per squalifica, alle quali si è aggiunto poi il forfeit di Ferrani per un malanno fisico, testare la crescita del gruppo specialmente dal punto di vista mentale. Ebbene, il punticino, che pure alla vigilia avrebbe fatto storcere il naso a qualcuno, è un passo avanti prezioso in classifica per l’Orso, che pur avendo perso qualche posizione resta comunque con due lunghezze di vantaggio sull’ottavo posto (oggi occupato dalla coppia Mantova - Forlì) e resta a +3 proprio sui biancorossi del ‘sindaco’ Osio (peraltro agganciati dalla Vecomp Verona). Il fattore campo Tornando alla partita, al di là di un undici quasi obbligato e con Mora e Spighi reduci dall’influenza, a complicare ulteriormente le cose ci si è messo il terreno di gioco: manovrare palla a terra su un rettangolo così gibboso e pesante non è stato affar semplice. Ecco perchè, in fase di commento, sia Taddei che Spighi hanno evidenziato la difficoltà nel giostrare palla. Ed ecco perchè, a un certo punto, le squadre hanno preferito affidarsi a lanci e cross dalla trequarti piuttosto che tentare di arrivare in area manovrando. Risultato: un secondo tempo quasi privo di emozioni, e non è che nella prima frazione gli spettatori si fossero spellati le mani per gli applausi. Da citare, però, il doppio intervento di Poluzzi proprio pochi minuti prima dell’intervallo, forse nell’unico frangente in cui il Rimini si è affacciato pericolosamente nei sedici metri grigi. Il ‘realista’ Di Masi È lo stesso presidente, Luca Di Masi, nel consueto punto post gara a confermare che, ogni tanto, si può essere... più realisti del re. E, guardando la graduatoria, iniziare a far di conto: «Un buon punto in trasferta – sottolinea il patron - dove non esprimiamo mai tutto il nostro potenziale. Atteggiamento troppo remissivo, ma le assenze di Ferrani, Baiocco e Marconi, oltre alle condizioni non eccellenti di Mora e Spighi, di certo non aiutavano ad imporre il nostro gioco. Un buon punto. Domenica, a ranghi completi (si spera), bisognerà ritrovare la vittoria e la convinzione dei propri mezzi, che in casa, in questo campionato, sono di rado mancate. Dieci gare per raggiungere l’obiettivo, dieci gare per costruire il futuro». A cominciare, dunque, dall’ennesimo faccia a faccia per restare nella ‘top eight’, con il Renate: i monzesi sono tornati avanti di un punto grazie al successo sul Real Vicenza. Quale occasione migliore per rimettere la freccia? Senza pensare al calendario, che nell’ultimo mese, sulla carta, riserverà alla truppa di D’Angelo avversari ben più abbordabili. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI Bassano - VirtusVecomp 1-0 Bra-Spal 0-3 Delta Porto Tolle-Cuneo 0-0 Forlì-Castiglione 1-0 Mantova-Pergolettese 2-1 Monza-Bellaria 5-0 Renate-Real Vicenza 2-0 Santarcangelo-Torres 1-1 CLASSIFICA: Bassano p. 48; Santarcangelo 42; Spal 39; Monza, Renate, Real Vicenza 38; Alessandria 37; Mantova, Forlì 35; VirtusVecomp , Rimini 34; Torres 30; Delta Porto Tolle 29; Pergolettese 28; Cuneo 26; Castiglione 23; Bellaria 12; Bra 8 MARCATORI: 17 reti: Alessandro (3, Real Vicenza). 15: Floriano (3, Mantova); Varricchio (5, Spal). 11: Masini (Mantova). 10: Sinigaglia (2, Monza). Il punto sul campionato Nella giornata caratterizzata dagli squilli di Spal, Monza e Renate, ma anche di Mantova e Forlì, salta una panchina: la Pergolettese - padrona del campo proprio a Mantova per un tempo, in gol con Jeda e poi ripresa e superata - ha esonerato il tecnico Salvatore Giunta. Al suo posto Aldo Firicano. La partita di Mantova è stata decisa dal ritorno al 4-3-3 e dall'ingresso di Cavagna (assist e gol). Sabatini adesso è ottavo e oggi eviterebbe i playoff. Perde posizioni la Virtus Verona, a cui è fatale la sconfitta con la capolista Bassano, scavalcata anche dal Forlì, che per la prima volta in questo campionato ottiene tre vittorie di fila grazie alla nona rete di Melandri. Quarta vittoria consecutiva per il Monza. Prima rete in biancorosso di Allegretti e sontuoso Sinigaglia (spettacolare rovesciata e standing ovation del Brianteo). La Spal dà continuità al proprio cammino travolgendo il malleabile Bra. Il Renate torna alla vittoria dopo due pareggi e una sconfitta. (La Gazzetta dello Sport)