Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1940/1941
Serie B
19-01-1941 - Giornata: 15 - Padova - Silvio Appiani


Padova AC - Alessandria US 1 - 2 (1 - 0)
RETI: 44. Pavan G. [Pa] 65. Foglia M.[A], 84. Rampini S.[A]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Ghidini Ferruccio, Parodi Pasquale, Caligaris Luigi, Cerutti Enrico, Robotti Luciano, Foglia Mario, Rampini Sergio, Celant Romolo All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
PADOVA AC: Luisetto, Sforzin, Bonizzoni, Chinol, Bortoletti, Villa, Formentin, Pavan, Di Prisco, Rocco, Biraghi. All.: Klein Stanislao

Arbitro: Donati Corso (Milano)
Note
Terreno ghiacciato Inizio gara ore 14.30

Commento
PADOVA-ALESSANDRIA 1-2 La vittoria è toccata ai grigi nel corso di una partita non troppo fortunata per i colori locali. Il Padova ha condotto un buon primo tempo, rintuzzando gli attacchi dei piemontesi ed impegnando seriamente il portiere avversario, tanto che al 44’ Pavan segnava un punto imparabile. Dopo il riposo, però, l’Alessandria ha assunto il comando e ben presto Luisetto ha dovuto intervenire per bloccare diversi insidiosi palloni. Al 20’ Foglia ha pareggiato per i grigi con un tiro poderoso. Gli ospiti hanno insistito all’attacco ed al 39’ Rampini ha segnato il punto della vittoria. («La Stampa», 20 gennaio 1941) Primo tempo di marca bianco-rossa e ripresa di marca grigia. Però, quando l’iniziativa è stata degli alessandrini, la porta difesa dal bravo Luisetto è stata maggiormente minacciata ed ha capitolato due volte, la prima ad opera di Foglia, la seconda ad opera di Rampini. Come abbiamo detto, la prima parte della gara è stata in favore dei patavini, che allo scadere del tempo sono andati in vantaggio con Pavan, che batteva imparabilmente Roggero. («Il Littoriale», 21 gennaio 1941) L'ALESSANDRIA FA SUL SERIO Il Padova battuto nella sua roccaforte Questo è l’allarme dato dai tecnici dopo la vittoria dei grigi a Padova: si è scritto di pericolo grigio, si è chiesto dove vuol arrivare l’Alessandria; chi non ha mai capito niente, ora anziché capire qualche cosa, incretinisce in congetture. L’Alessandria non vuol silurare nessuno e né tampoco i castelli in aria o di cartapesta costruiti senza fondamenta da sentenziatori frettolosi; la squadra grigia anziché ringiovanirsi è andata a ripescare l’anziano e fedele Parodi, ha acquistato Poggi ma questo giocatore non ha esordito neppure nelle riserve, sono ancora instabili i ruoli di centro-attacco e delle due estreme. Rosso non rientrerà che a metà febbraio, i suoi due cannonieri Fibbi e Ghezzi zoppicano ancora. Togliere Ghezzi all’Alessandria è stato come togliere alcuni anni fa Meazza all’Ambrosiana, Orsi alla Juventus, Baloncieri al Torino, Piola alla Lazio. L’Alessandria non è uno squadrone, tira a campare come può, ha una stampa favorevolmente disposta a parlarne male: dunque niente allarmi e niente tremarella. L’Alessandria ha vinto anche a Padova lasciando sorpresi anche gli zelatori più ottimisti. La partita contro il Brescia aveva già riacceso l’entusiasmo nel pubblico ma la formazione era stata criticata dal 99% degli sportivi locali. Foglia era apparso inadatto nel ruolo di centro e per giunta aveva espresso il desiderio di esser tolto dal posto di condottiero, ma Chrappan, che sa il suo mestiere, non badò alle critiche più aperte e intrattenne Foglia in una lunga discussione tecnica, lo convinse a tenere il ruolo, a giocare con disinvoltura e domenica dopo la partita sul campo patavino Foglia, autore intelligente delle due reti, si era fatta un’altra concezione circa le sue possibilità future. Nei ritrovi locali, quando giunse la notizia della franca vittoria alessandrina, parole di ammirazione si elevarono all’indirizzo della squadra e dell’istruttore. L’affermazione sul terreno del Padova ha sfatato una tradizione che durava da 15 anni e che non permetteva ai grigi la vittoria esterna. Successo di elevato valore perché conseguito nella ripresa superando lo svantaggio di una rete realizzata al 41’ del primo tempo da Pavan. A Lodi il Liguria, trovatosi in svantaggio di una rete, non ha più avuto la forza di reagire per giungere al ricupero. Ora la squadra di Parodi incomincia effettivamente a preoccupare le squadre del gruppo di testa; la sua regolarità di rendimento e la probabilità di rinforzarne i reparti, anche senza l’innesto di nuovi elementi dopo il 1° gennaio, sono indizi di un graduale miglioramento di forma che dovrà dare (come spera Chrappan) i suoi risultati nel girone di ritorno. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 25 gennaio 1941) L’Alessandria è squadra che ci sa fare, e bene, senza apparire tanto forte da far credere che essa sia irresistibile. Ha giuocato con accortezza e tatto: nel primo tempo, pur aprendo bene il suo giuoco, s’è lasciata un po’ impaniare da un Padova-enigma abbottonato e sfingeo. Ma nella ripresa i grigi han pensato a levargli il velo, sorprendendolo e scoprendo i suoi punti deboli. Sono passati poi, con un po’ di merito e magari con un po’ di fortuna, senza però che nessuno possa eccepire sul risultato. I grigi – scuola, a un tempo, di bel giuoco, ad Alessandria – conservano ancora qualcosa di buono: parecchi gli anziani, con tutto un ricco bagaglio d’esperienza. Parodi, Bigando, Ghidini, Cerutti, che sono tra i migliori. Unità che giuoca sodo, se vogliamo, come è uso nel rude Piemonte, ma che sa anche dove vuol puntare e non perdona a titubanze. C’è un attacco che vive sull’utile lavoro di due interni – il Rampini particolarmente – e si vale del felice intuito del suo centro Foglia: una mediana onesta nel suo lavoro continuo, anche se non sempre preciso, infine due terzini bene piantati, senza doti d’eccezione e un portiere – Roggero – che alla olimpica calma accoppia una invidiabile sicurezza. («Il Veneto», 20 gennaio 1941) RISULTATI: [13. giornata] Reggiana-Pro Vercelli 3-1 (giocata il 16 gennaio 1941) [15. giornata] Anconitana-Pisa 1-1 Brescia-Pro Vercelli 3-0 Fanfulla-Liguria 1-0 Reggiana-Lucchese 2-1 Savona-Macerata 3-0 Siena-Modena 1-1 Spezia-Verona (rinviata al 30 gennaio) Vicenza-Udinese 6-1 CLASSIFICA: Brescia 23; Liguria, Modena 21; Savona 19; Alessandria 18; Vicenza 17; Siena 16; Fanfulla, Macerata, Pisa, Reggiana 14; Padova 13; Anconitana, Lucchese, Udinese 12; Spezia* 10; Verona, Pro Vercelli 9. : una gara in meno Il punto sul campionato Il torneo dei "cadetti,, Il Brescia è ancora al comando Lo scherzo del Fanfulla al Liguria Si profila il pericolo Alessandria? A otto giorni di distanza la situazione è tornata come era prima, com'era quindici giorni or sono. Il Brescia è ancora al comando della classifica con due punti di vantaggio sulle inseguitaci Liguria e Modena, finalmente appaiate. Com'è avvenuto tutto ciò? Premettiamo che la cosa non ci sorprende eccessivamente inquantochè, in parte, poteva essere prevista. E' avvenuto cioè che, contemporaneamente alla facile e netta vittoria delle « rondinelle » sulla Pro Vercelli, il Liguria ha perso a Lodi e 11 Modena ha lasciato un punto sul campo del Siena. Lo sapevamo tutti che Liguria e Modena avevano delle trasferte difficili. Ma delle due sembrava assai meno... scorbutica quella dei rosso-neri di Baloncieri, ospiti di un Fanfulla che in questi ultimi tempi proprio non aveva fatto grandi cose, nè sul suo campo né fuori. Tanto è vero che, dopo aver regolato di stretta misura Spezia e verona, se l'era buscate secche a Modena e a Macerata. Invece proprio il Liguria è caduto men tre il Modena se l'è cavata con un fortunato « nullo ». Vatti a fidare delle apparenze!... Il risultato di Lodi, seppure contenuto nel minimo punteggio, impressiona non tanto per la vittoria del Fanfulla, non nuovo a questi colpi mancini, quanto per la sconfitta del Liguria, reduce da ben nove giornate attive. Esagerata fiducia in se stessa o svalutazione dell'avversario? Chi lo sa. Il fatto è che l'« undici » di Bollano si è trovato a dover lottare con una compagine insospettatamente forte, decisa a difendere coi denti le sue posizioni, non solo, ma ad offendere la rivale. Ne è sorta cosi una partita animatissima, conclusa a 5 minuti dalla fine con un gol di Bramanti che ha dato la vittoria ai bravi fanfullini. L'inaspettato insuccesso deve far meditare il Liguria sugli incerti del campionato. Il cammino non è sempre liscio e sul più bello, quando tu ti ritieni sicuro e sei magari un po' eccitato da una serie spettacolosa di vittorie, ti si spalanca sotto i piedi la trappola insidiosa. Attenti al mali passi, Baloncieri! La prova del Modena a Siena dev'essere invece considerata di prim'ordine data'la statura della squadra ospitante, finora imbattuta sul proprio terreno. Il Siena, pur senza strafare in questo campionato, ha sempre dimostrato di essere una squadra dura da morire, di quelle squadre che non mollano se non proprio quando son allo stremo delle forze. Tutto merito dei « gialli > quindi se sono riusciti a strappare un punto su quel campo e portarsi cosi all'altezza del Liguria in classifica. L'inseguimento della capolista acquisterà un più acceso tono di interesse. Un bravo di cuore va al Brescia che, sconfiggendo senza attenuanti la pur solida Pro Vercelli, ha immediatamente smentito le voci che lo davano in leggero declino, forse per effetto delle due recenti disavventure contro il Liguria e l'Alessandria. L'undici di Frisoni ha giocato col solito slancio e con la franca decisione dei giorni migliori; segno che le forze sono intatte e lo spirito è pronto a ben più dure prove. Non si illudano gli avversari; 11 Brescia ha ancora molte corde al suo arco e saprà difendere il suo primato con l'energia che gli è caratteristica, Niente da dire sulla Pro Vercelli; essa non poteva fare di più di fronte ad un'unità smaniosa di riabilitarsi al cospetto del suo pubblico dopo una serie di prove sfortunate. Un altro speciale riconoscimento va all'Alessandria, vittoriosa per 2 a 1 sul campo del Padova e protagonista dell'unica vittoria esterna della giornata. Confessiamo che al risultato slamo rimasti un po' increduli e ci siamo solo convinti leggendo la cronaca del l'ardente partita. I grigi, insomma, non vogliono smentire la tradizione che li vuole, da un po' di tempo a questa parte, irresistibili fuori del loro nido. Dopo il successo di Udine, dopo il pareggio di Ancona eccoti la importante vittoria di Padova, importante per la levatura e la classe dell'antagonista.' Passare sul campo Appiani non è facile cosa. Se ci sono riusciti gli uomini di Chrappan è vero segno che la compagine finalmente marcia, è affiatata e rende, finalmente, il morale è a posto. Certo, a proposito di morale, deve avere assai influito sui grigi la strepitosa vittoria sul Brescia, che li ha messi di colpo in luce. Intanto l'Alessandria è da cinque settimane che non perde; fate che continui su questa strada e ben presto dovremo parlare di un vero pericolo grigio. Ma, intendiamoci, occorre che insista, senza tentennamenti e senza pause. Il Padova, d'altra parte, si è confermata la squadra più bizzarra del torneo. Accusa alti e bassi paurosi e con tutti gli uomini che possiede non riesce a farsi strada, a reggersi su. Chiare e senza discussioni le vittorie del Savona sul Macerata e del Vicenza sull'Udinese. I vicentini sono ritornati al grandi punteggi, ma questa volta il numero impressiona trattandosi della famosa squadra del « sistema ». Ma chi crede a questo sistema? Notevole pure il successo della Reggiana sulla Lucchese. (La Stampa - Mar, 20/01/1940)