Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1940/1941
Serie B
09-02-1941 - Giornata: 18 - Siena - Rino Daus


Siena AC - Alessandria US 4 - 0 (1 - 0)
RETI: 44. Polak M. [Si] , 58. Polak M. [Si] , 65. Cortini A. [Si] , 70. Polak M. [Si]

Alessandria US Roggero Secondo, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Ghidini Ferruccio, Parodi Pasquale, Caligaris Luigi, Cerutti Enrico, Robotti Luciano, Foglia Mario, Rampini Sergio, Ghezzi Renato All.: Krappan Otto

Formazione avversaria
SIENA AC: Chellini; Angeletti, Passalacqua; Pellegatta, Dei, Martelli; Polak, Dapas, Boldi, Cortini, Gambini. All.: Macchi Alberto

Arbitro: Fois Giuseppe (Roma) [Bianchi, Vannutelli]
Note
Infortunato: 2’ Roggero [A, rimasto in campo e poi sostituito al 72’ da Rampini in porta] Spettatori: 4.000 Inizio gara ore 16:30 (con 60’ di ritardo)

Commento
Anche questa volta non si tratta di un miracolo. Le quattro reti segnate dalla «squadra della giovinezza» sono il compendio di una gara condotta con quella caratteristica decisione e puntigliosità che forma oggi una delle principali doti della compagine senese. Oltre a questo bisogna aggiungere quel grande impegno e quel marcato spirito di bandiera che sorreggono i bianconeri nelle loro più dure imprese e che fanno superar loro le più ardue prove. Così anche l’Alessandria ha dovuto imparare a sue spese che lo stadio Rino Daus è divenuto veramente il passaggio obbligato delle squadre di alto nome e che questi scavezzacolli di senesi anche con i reparti rattoppati alla meglio sanno far valere i loro diritti. Si potrebbe trovare una giustificazione nella grave sconfitta subita dagli alessandrini nell’infortunio occorso al loro bravo portiere all’inizio della gara. Ma fino al momento in cui egli ha lasciato il campo, non ha dato l’impressione di trovarsi in condizioni fisiche menomate poiché è sempre intervenuto tempestivamente quando la sua opera era necessaria per bloccare il pallone o allontanare la minaccia degli avanti senesi. Comunque, se si eccettua il primo, gli altri palloni che Roggero ha dovuto raccogliere in fondo alla propria rete sono stati le risultanti di azioni in linea degli avanti bianconeri, conclusosi con tiri di Polak e di Cortini sui quali il portiere alessandrino non ha potuto far nulla. Vi è stato un primo tempo equilibrato, vivace e scintillante per le numerose azioni nelle quali le due squadre hanno tentato inutilmente la via del gol. Il giovanissimo Chellini si è fatto molto onore bloccando tiri di Foglia, di Robotti e di Rampini; uno spettacoloso paletto di quest’ultimo si è avuto verso la mezz’ora. Ed anche Roggero ha avuto i suoi palloni difficili da prendere, palloni di Cortini, di Boldi e di Gambini. È stato al 44’ che il Siena ha potuto mettere in serbo la prima rete. Un improvviso tiro da Dapas ha trovato pronto sulla traiettoria Roggero che ha parato, ma il pallone gli è sfuggito di mano cosicché Polak, sopraggiunto in corsa, ha segnato senza difficoltà. La seconda rete del Siena è scaturita su azione snodatasi da Pellegatta e continuata da Boldi e Polak e conclusasi con un secco tiro di quest’ultimo. A Cortini è toccato il terzo pallone da rete; glielo ha fornito Dapas che lo aveva ricevuto da Boldi. La palla è passata attraverso le gambe di Bigando ed è andata a finire giusta giusta in rete nonostante il tentativo di Roggero. Infine il quarto ed ultimo punto, venuto al 25’ della ripresa, è stato ancora appannaggio di Polak il quale ha battuto nuovamente Roggero con un tiro deciso dopo aver avuto il pallone da Dapas. Trascorsi due minuti Roggero ha abbandonato il campo e la partita può dirsi conclusa qui. Gli alessandrini, visibilmente sfiduciati, giocano senza convinzione; dal canto loro i senesi non forzano troppo e si limitano a tenere sempre sotto il loro controllo il gioco senza dare molti fastidi all’improvvisato portiere Rampini. L’Alessandria meritava certamente migliore sorte per il valore dimostrato dai suoi atleti. Ha saputo attaccare con intelligenza e con stile, ha saputo anche disimpegnarsi bravamente da situazioni un po’ critiche. E in questo lavoro sono emersi particolarmente la mediana e la difesa che hanno avuto in Parodi, in Bigando e in Petermann i migliori uomini. Del Siena l’elogio è implicito nella coraggiosa condotta di tutti gli atleti; anche i sostituti hanno offerto uno spettacolo bellissimo di quando possano il cuore e la volontà quando è necessario supplire alla minorata efficienza della squadra. Essi hanno saputo dare agli sportivi senesi un’altra ambita soddisfazione che certamente non sarà l’ultima. (Gino Mugnaini, «La Gazzetta dello Sport», 10 febbraio 1941) Vittoria senese a largo punteggio, un punteggio che poteva anche essere raddoppiato se i bianconeri avessero saputo e voluto sfruttare la inferiorità nella quale era lasciata l’Alessandria al 27’ della ripresa, quando Roggero abbandonava il suo posto, sostituito da Rampini. Voi penserete allo scontro incidentale che abbia provocato questo abbandono, ma per quanto Roggero abbia accusato questo incidente a giustificare la sua uscita dal campo quando la squadra era già caduta in svantaggio di quattro punti, noi non ci sentiamo di sottoscrivere la giustificazione, che ci porterebbe a ricercare la causa al 5’ di gioco, quando il Siena aveva segnato il primo punto, non concesso dall’arbitro il quale aveva già fischiato, riteniamo, per gioco pericoloso. Niente da eccepire se già da quel momento Roggero avesse accusato qualche dolore od impedimento nei suoi interventi dei quali alcuni difficili ed imbrogliati. Roggero, invece, dopo lo scontro del quinto minuto di gioco, è apparso ed è stato in piena efficienza fisica ed è uscito, secondo la nostra impressione, quando la partita, già compromessa, andava prendendo la piega del disastro per la diminuita combattività dei compagni. E nella sua discutibile decisione, ha conseguito l’effetto, poiché anche la condotta dei senesi, da quel momento, è calata di tono, mentre qualcuno fra i grigi ha raddoppiato in energie per nascondere il vero male della squadra. Così la partita, in quanto tale contrasto di due organismi, ha avuto vita per quanto è stata lunga la prima parte ed il primo quarto d’ora della ripresa; in seguito, si è combattuto ad una porta e dal momento dell’uscita di Roggero… alla ricerca della fine. In quel periodo, il Siena ha guadagnato onestamente la vittoria superando l’efficace contrasto della mediana dei grigi per il brillante comportamento del suo reparto centrale imperniato su Dei e con due laterali quali Pellegatta e Martelli. Dei, sempre sul pallone, ha disputata una partita egregia, sia per il collegamento con le due mezze ali sia per le frequenti e giudiziose aperture a Gambini e Polak. Sostenuto ai lati dal tecnico e insindacabile capitano di squadra, dall’irruento ed inesauribile Martelli, Dei è stato la vera catapulta dell’attacco bianconero, il quale ha messo continuamente a soqquadro le retrovie dei grigi. D’altra parte, anche la prima linea ha saputo lavorare giudiziosamente ed in continuità, per cui il trio difensivo degli ospiti, debole ed incerto, ha fatto i miracoli a contenere tanta irruenza fino allo scadere del primo tempo. A tanto, da parte dei grigi, ha contribuito il lavoro di Ghidini e Parodi, i quali sovente dal loro posto arretrato sono riusciti a rilanciare all’attacco la loro prima linea che, nonostante tutto, è apparsa il reparto migliore per la intelligente e svelta attività di Foglia, i tiri a rete di Robotti e Rampini. Fra le due linee di attacco, alla distanza, logicamente per la maggior prevalenza ed il minore contrasto è stata quella senese, che ha raggiunto il successo con un tiro di Dapas fermato e sfuggito a Roggero, spinto irrimediabilmente in rete da Polak. Il punto è sembrato ai grigi infortunio del bravo Roggero e qualche battibecco accennato in campo si deve essere riacutizzato negli spogliatoi. Quando, al 13’ della ripresa, l’Alessandria è ancora caduta su una puntata di Polak, l’organismo dei grigi non ha avuto più lo spirito della reazione ed i bianconeri sono tornati a passare altre due volte nello spazio di dieci minuti, fino alla uscita di Roggero. L’episodio non svalorizza l’onorevole vittoria del Siena, un Siena che appare in piena ripresa nel settore più martoriato fino ad oggi, quello dell’attacco che marcia ora in piena efficienza per l’apporto intelligente di Boldi, la inclusione di Cortini, il lavoro dello sgobbone Dapas, l’attività guizzante di Gambini e quella più pacata, ma altrettanto efficiente e pericolosa, di Polak, autore di tre delle quattro reti segnate dal Siena. L’episodio sul quale abbiamo insistito mette invece in luce il male interno dei grigi, una squadra che in campo, con maggiore spirito e più affiatamento morale, potrebbe offrire diverso spettacolo da quello veduto ieri al Daus. Una parola, prima della breve cronaca, sulla nuova esibizione di Chellini, il portiere-sostituto del Siena. Chiellini non ha avuto ieri grande lavoro, sia per la onnipresente opera di Passalacqua e quella di Angeletti sia per la minima pressione degli avversari. Ma qualche suo intervento, e specie quello su tiro alto, improvviso e forte, di Robotti al 9’ della ripresa hanno sanzionato il suo valore messo in luce da un sicuro piazzamento, dallo scatto e dalla presa eccellente. Bravo, Chiellini! La partita ha inizio alle 16:30 […]. Apertura del Siena e risposta immediata dei grigi su apertura a Ghezzi e centro di questi respinto da Passalacqua. Al 5’, azione velocissima dei bianconeri dalla mediana a Boldi, che gira sulla sinistra ove Gambini ha stretto al centro. Tiro immediato e parata difficile di Roggero, che si rotola a terra facendosi sfuggire il pallone mentre interviene Boldi, che riprende e segna ma l’arbitro, che aveva fischiato in precedenza, non concede. Roggero rimane qualche minuto a terra, ma si rimette quasi subito alle cure del massaggiatore. Stretto tra i suoi difensori e gli attaccanti senesi, deve essere stato colpito basso. Al 15’ i grigi ottengono un angolo ed al 16’ Foglia impegna Chellini con un tiro alto afferrato con sicurezza dal giovane portiere. Azione successiva di Polak che, caricato da due uomini, lancia debole al lato ed al 20’ un bel tiro di Rampini, che sbatte sul montante e ritorna in gioco. Ne nasce una azione senese Martelli-Gambini il cui tiro insidioso è rovesciato in angolo da Roggero allungatosi in tuffo alla sua sinistra. Un secondo angolo è tirato dal Siena a al 26’ ed un minuto dopo uno a favore dell’Alessandria. Al 34’ azione pericolosa sotto la porta dell’Alessandria portata da Polak che centra, raccoglie Gambini che tira in rete. Roggero ferma senza poter afferrare, interviene Boldi e respinge Bigando, mentre Roggero era ancora a terra. Un tiro di Cortini sopra la traversa ed al 40’ pallone di Robotti fermato da Chellini. Pallone insidioso di Gambini e successivamente altra azione senese Gambini-Boldi sfumata sulla destra. Il Siena attacca con vivacità ed insistenza; è ora Dapas che smista a Gambini, ritorno di questi e tiro di Dapas. Al 43’ ancora tiro forte di Cortini in angolo da Roggero. L’angolo passa senza esito, ma nell’azione successiva il pallone dalla sinistra ritorna a Dapas che tira forte su Roggero. Il portiere è in tuffo e ferma, ma il pallone gli sfugge; egli tenta ancora di raccoglierlo, quando interviene Polak che mette irrimediabilmente in rete (44’). L’inizio della ripresa vede ancora il Siena all’attacco ed al 4’ un pallone di Cortini è rovesciato al volo sulla porta da Gambini. Roggero salva in angolo, che non ha esito. Angolo contro il Siena all’8’ e subito dopo un tiro alto di Robotti sul quale Chellini scatta, afferrando con sicurezza. Al 13’, l’azione della seconda rete senese: da Pellegatta a Boldi, questi a Polak che dalla destra manda il pallone ad insaccarsi nell’angolo opposto sorprendendo Roggero. I grigi accusano il colpo, ma anziché reagire giocano con evidente malavoglia. Angolo senese al 15’ e cinque minuti dopo il terzo punto: da Polak a Boldi, questi smista a Dapas che porge a Cortini che, al volo, indirizza in rete. L’azione si è svolta rapida fra i bianconeri, stante la indecisione indolente degli avversari. Ancora qualche battuta contro la rete di Roggero ed al 26’ la quarta rete: da Gambini a Dapas e tiro conclusivo e pronto di Polak. Roggero chiede la sostituzione alla quale provvede Rampini il quale, non eccessivamente impegnato, ha comunque avuto modo di prodursi in due o tre parate, disimpegnandosi abbastanza bene. Il Siena attacca ancora, ma senza convinzione, poi riduce il ritmo e ne trae vantaggio l’Alessandria, che ottiene un angolo al 40’. Da questo tiro esce una fuga senese Boldi-Gambini con un tiro di questi fermato da Rampini. Ancora poche battute e, finalmente, per entrambe le squadre, il fischio finale. (Mario Celli, «Corriere del Tirreno», 10 febbraio 1941) I bianconeri hanno battuto nettamente gli ospiti in maglia grigia dopo una partita interessante e combattuta. L’Alessandria ha opposto nel primo tempo una resistenza accanita alle ininterrotte azioni offensive dei bianconeri, riuscendo anche ad intermittenze a contrattaccare se pur poi pericolosamente. L’offensiva del Siena ha dato i suoi frutti solo dopo lunghi sforzi e precisamente al 44’ allorché Polak è venuto a battere il valoroso Roggero con un secco tiro. Dopo il riposo, il gioco del Siena si è fatto ancora più aggressivo ed al 13’ Polak ha segnato il secondo punto. Al 20’ è toccato a Cortini di marcare un bel gol ed al 25’ Polak ha realizzato nuovamente. Due minuti dopo Roggero, contusosi in uno scontro, ha dovuto lasciare il campo ed a guardia della rete piemontese è passato Rampini. Ridotti a dieci uomini, i grigi hanno speso le ultime energie per fronteggiare l’imbaldanzito avversario. («La Stampa», 10 febbraio 1941) Le quattro reti segnate dalla squadra bianconera sono il compendio di una gara condotta con quella caratteristica decisione e puntigliosità che formano oggi una delle principali doti della compagine senese. Se si eccettua il primo, gli altri palloni che Roggero ha dovuto raccogliere in fondo alla propria rete sono stati le risultanze di azioni in linea che gli avanti bianconeri hanno concluso con tiri di Polak e Cortini, sui quali il portiere alessandrino non ha potuto fare nulla. Il primo pallone è stato messo in rete al 44’ del primo tempo su un improvviso tiro di Polak che raccoglieva un passaggio di Roggero. Nella ripresa la seconda rete è scaturita su azione Pellegatta-Boldi-Polak, conclusa da quest’ultimo. Cortini ha realizzato il terzo gol su pallone fornitogli di Dapas, che lo aveva ricevuto da Boldi. Il quarto ed ultimo punto è venuto al 25’ con Polak che ha battuto Roggero con un tiro deciso, dopo avere ricevuto il pallone da Dapas. («Il Littoriale», 11 febbraio 1941) LA SCONFITTA DI SIENA Siamo andati a Siena nella speranza di poter giustamente incensare la prima vittoria fuori sede nel girone di ritorno e constatare la tenuta di gara del «rullo compressore» sui campi avversari; ma dopo 44 minuti di gioco e di predominio grigio, si è registrata la prima rete sfuggita puerilmente dalle mani dell’infortunato Roggero. La partita andò quindi progressivamente a catafascio ed in rispetto alla tradizione il risultato e stato uguale allo scorso anno: 4-0. Ma purtroppo un’altra tradizione si è ripetuta: nella partita di andata Ghidini e Fibbi si fecero espellere dal campo; domenica scorsa tra Roggero, Petermann e Bigando i rapporti sono stati piuttosto tesi e ciò a tutto danno del morale della squadra. Da qualche domenica abbiamo notato che vari giocatori per tema di perdere il posto, scendono in campo in non perfette condizioni fisiche. Domenica Roggero, dopo l’incidente, ha voluto restare a difesa della rete pur comprendendo l’impossibilità di effettuare i più semplici movimenti richiesti da una parata; Rampini accusò nuovamente lo strappo muscolare e così pure Robotti; e per giunta Ghezzi che aveva assicurato di sentirsi in efficienza mancò completamente alla prova dei fatti. In tale situazione e con tali sistemi l’Alessandria non potrà mai dare sicuro affidamento. Ancora una volta l’Alessandria non ha avuto fortuna. Anche a Siena si è ripetuto il contrattempo di Savona e la partita ha avuto inizio con un’ora di ritardo ed in condizioni di spirito scosse. Per giunta dopo soli due minuti di gioco Roggero, mentre era a terra per una parata, riceveva un calcio al basso ventre dal centro attacco Boldi e restava a terra dolorante. Dopo due minuti di interruzione il gioco veniva ripreso con impeto dagli alessandrini e la rete del Siena restava miracolosamente inviolata perché i pali e la traversa si incaricarono di ricacciare in campo tiri imparabili di Foglia e Rampini. Il giuoco armonioso della nostra squadra ci aveva lasciato l’impressione di una sicura vittoria in campo avversario ma al 44’ Roggero parava a terra un tiro non pericoloso, la palla gli sfuggiva due volte dalle mani e rotolava sulla linea bianca finché Polak sopraggiunto mandava in rete. Durante l’intermezzo, Roggero, anziché preoccuparsi della contusione riportata si abbandonava ad una deplorevole discussione con Petermann e ritornava in campo con la ferrea volontà di tenere validamente il suo posto ma nel giro di 25’ tre palloni, uno più facile dell’altro, si insaccavano nella rete senza che egli avesse potuto tentare la parata. Intervenne allora Parodi in veste di capitano della squadra e Roggero abbandonava il campo mentre Rampini indossava la maglia di portiere. Nel restante della partita il Siena, pur dominando, non è più riuscito a battere Rampini. Se Rampini, dopo il primo tempo, fosse subito passato al posto di Roggero le tre reti non sarebbero state segnate perché scaturite da tiri facili e perché l’improvvisato portiere palesò doti di percezione e di mobilità impensate. Rampini in due situazioni pericolosissime, se la cavò con semplicità uscendo incontro all’avversario che era entrato tutto solo nell’area di rigore e bloccando una sventola da pochi passi con sicura presa ed esatta posizione. La nostra squadra si era già accasciata dopo la seconda rete. Bigando che nel primo tempo aveva accusato dolori allo stomaco si spostava all’ala destra sostituito da Foglia; Robotti, dolorante per il riacutizzarsi di uno strappo muscolare, non poteva rincorrere la palla; Cerutti si spostava al centro. Al 20’ Bigando, passata la crisi dei dolori allo stomaco, ritornava al suo posto e Robotti passava all’ala destra. Della nostra squadra emersero Parodi, esempio di volontà e di fede, e Foglia. Tra i mediani Ghidini è stato più redditizio di Caligaris che ha preso il malvezzo di tenere troppo la palla. Ghezzi, ancora pauroso e fermo, è stato pressoché nullo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 15 febbraio 1941) RISULTATI: [16ª giornata] Vicenza-Verona 3-0 (giocata il 6 febbraio 1941) [18ª giornata] Anconitana-Reggiana 2-1 Brescia-Udinese 1-0 Fanfulla-Pisa 1-1 Modena-Vicenza 3-1 Padova-Lucchese 6-1 Savona-Pro Vercelli rinviata al 27 febbraio Spezia-Liguria 1-4 Verona-Macerata 2-0 CLASSIFICA: Brescia, Modena 25; Liguria 24; Savona, Siena 22; Alessandria 20; Vicenza 19; Padova, Pisa, Reggiana 17; Anconitana 16; Fanfulla* 15; Lucchese, Macerata, Spezia 14; Udinese, Verona 13; Pro Vercelli* 11. *: una gara in meno Il punto sul campionato Nel torneo di Serie B Il terzetto di avanguardia ha superato duri ostacoli Dopo il pericolo Alessandria ecco ora quello di Siena - Clamoroso successo del Padova Le tre squadre di avanguardia della classifica — Modena, Brescia, l'Alessandria (4-0). Dopo il Liguria — hanno superato ieri brevemente tre ostacoli che potevano rappresentare per esse altrettanti trabocchetti, dimodoché la situazione in testa è sempre la medesima. Curioso, però, che dei tre incontri, quello che si poteva prevedere il più tranquillo, Brescia-Udinese, è terminato con uno stentato successo degli ospitanti (1-0), mentre la partita Spezia-Liguria, unanimemente riconosciuta come la più incerta della giornata, s'è conclusa con una franca vittoria (4-1) dei rossoneri. La constatazione II per II suggerisce delle poco benevoli considerazioni nel riguardi dei bresciani mentre induce a pensare ad una ripresa in grande stile del Liguria: che hanno voluto far sentire la loro voce dopo tre giornate... in sordina. Effettivamente la vittoria di stretta misura delle rondinelle stupisce, stupisce data la non notevole levatura dell'avversaria — la famosa squadra del «sistema» che finora ha combinato assai poco — e dato che i bresciani giocavano sul proprio campo. In realtà il Brescia, sceso in gara in formazione rimaneggiata e su un terreno che, essendo pesante, non gli è notoriamente gradito, ha trovato nell'Udinese una squadra decisa a vender cara la pelle. L'incontro, caso raro, è stato contraddistinto da due calci di rigore — uno per parte — parati. La vittoria, comunque, è venuta a premiare la superiore classe del Brescia che virtualmente è sempre primo in classifica avendo un l'incontro in meno da disputare. Due successi significativi Il Liguria, che nell'incontro di andata sul suo campo aveva dovuto dividere la posta con lo Spezia, temeva il suo avversarlo, lo temeva tanto più in quanto la squadra era dovuta scendere sul campo degli «aquilotti» rimaneggiata per l'assenza del centro mediano Pisano, indisposto, e di Signoretto, infortunato. Ma, una volta sul terreno, i rosso-neri hanno spiegato tutta la loro superiorità di classe e di stile dominando da un capo all'altro della partita con la sicurezza delle giornate migliori. Vittoria due volte preziosa. Il monito che viene dal risultato è che gli uomini di Bollano hanno rialzato la testa e sono pronti ad affrontare qualunque avversario nelle loro migliori condizioni di forma. Bellissima e regolare la vittoria del Modena sul coriaceo Vicenza (3-1). Tanto per cambiare i canarini mancavano ancora di Banfi, indisposto, e di Spadoni, tuttora squalificato, ma essi non hanno tardato a tenere a freno i pericolosi avversari, pur essi incompleti, e ad infliggere una sconfitta che dev'essere ritenuta assai significativa per chi li credeva in un periodo di annebbiamento di forma. Essi, cosi, conservano la loro posizione e si presentano più che mai minacciosi per l'avvenire. Da notare la prodezza del capolista dei cannonieri dei cadetti, Sentimenti, che ha segnato ben tre reti, una delle quali annullata dall'arbitro. Altrettanto significativo il nettissimo successo del Siena sull'Alessandria (4-0). Dopo il Liguria, i bianco-neri hanno fatto un'altra vittima illustre e promettono di continuare perché son ora pienamente lanciati. Intanto essi sono saliti a quota 22, a tre punti dalle vedette; la squadra-miracolo è ritornata ad essere quella che era due anni fa e ci diranno le prossime fasi del torneo se essa, come sembra, possiede i numeri per aspirare alla promozione. Ad ogni modo la sua presenza nelle prime posizioni della classifica assicura l'Interesse del campionato e allarga la lotta per la conquista delle due « poltrone » privilegiate; non è poca cosa. Può ancora riprendersi L'Alessandria, che poteva finalmente giovarsi della presenza in squadra di Ghezzi, non è stata pero travolta, come farebbe credere il risultato, dall'antagonista. Essa ha tenacemente resistito per tutto il primo tempo e solo nella ripresa ha ceduto all'azione continuamente aggressiva del senesi, che hanno avuto in Polacchi, autore di tre gol, il loro uomo migliore Per di più poi, al 27.o minuto della ripresa, i grigi hanno perduto il. loro portiere, contusosi in uno scontro. Ma c'è da notare che i quattro gol li avevano già subiti prima. Niente da dire per l'Alessandria; ha trovato un avversario forte, materialmente e moralmente, un avversarlo Imbaldanzito da una serie di significative vittorie. Può ancora riprendersi, perché la sua posizione è buona e puntare ad una soddisfacente affermazione. Clamorosa ed assolutamente imprevista la batosta della Lucchese sul campo padovano (6-1). Che succede all'ombra della basilica del Santo? Che la vittoria di otto giorni or sono sul Pisa, dopo tre giornate nere, abbia dato le ali ai bianco-rossi? Si vede che la prima linea padovana, quella linea che sembrava formidabile all'inizio del campionato e poi deluse più di una volta, finalmente ingrana e con essa tutta la squadra. Speriamo bene. Pure impreveduta dev'essere considerata la vittoria dell'Anconitana sulla Reggiana (2-1) date le voci di ripresa di quest'ultima. Dal Fanfulla contro il Pisa (1-1) ci si poteva aspettare di più. Regolare Invece il risultato del Verona sul Macerata (2-0). Il Savona ha dovuto rimanere a forzato riposo per il mancato arrivo dell'avversaria, la Pro Vercelli, Un caso non molto frequente. (La Stampa - Mar, 10/02/1941)