Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2000/2001
Serie C1
12-05-2001 - Giornata: 34 - Lucca - Porta Elisa


Lucchese US - Alessandria Calcio US 3 - 1 (3 - 0)
RETI: 11. Borneo [Lu] , 30. Giraldi [Lu] , 41. Borneo [Lu] 50. Falco N.[A]

Alessandria Calcio US Lafuenti Silvio, Torrente Vincenzo, Damonte Maurizio [64. Zirafa Paolo], Sacchi Luigi, Bracco Fabio, Cognata Stefano, Scazzola Cristiano, Guida Cisco [67. Serra Dario], Falco Nunzio, Melis Emiliano [46. Scaglia Massimiliano], Maddè Emiliano A disp.:Bagalini Stefano, (P) Biato Enzo Maurizio, Rossi Fabio, Signorelli Elio All.: Pruzzo Roberto

Formazione avversaria
LUCCHESE US: Ambrosio, Deoma, Russo, Marianini, Del Chiaro, Chini, Cribari [82. Magnani], Bettoni,Borneo, Giraldi, Tarantino [61.Barsotti] A disp.: Verderame, Montanari, Citterio, Pessotto, Zhabov. All: Viscidi Maurizio

Arbitro: Cannella Fabrizio (Palermo) [Alessandroni, Pascucci]
Note
Rigore parato al 79. a Falco [A]. Ammoniti: Sacchi [A]. Angoli: 7-10. Recuperi: 1.+ 2. Spettatori: 1.200 (400 paganti, 753 abbonati, incasso L. 14.387.400). Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Inizio gara ore 16

Commento
L'Alessandria si congeda nel peggiore dei modi dalla serie C1. Per disputare i playout i piemontesi infatti dovevano vincere a Lucca (e sperare nel contemporaneo successo del Varese sul Brescello), ma invece si sono resi protagonisti di una gara giocata senza convinzione e sono così affondati sotto i colpi di Borneo, autore di una doppietta, e di Giraldi. I grigi hanno segnato con Falco in apertura di ripresa, poi lo stesso attaccante al 34' si è fatto respingere da Ambrosio il rigore che poteva forse riaprire la partita. (Gazzetta dello Sport) Difesa ridicola, centrocampo e attacco inconcludenti: è la fotocopia dell'annata GRIGI "VERGOGNOSI" ANCHE A LUCCA E i toscani non infieriscono nella ripresa: 3-1 Grigi vergognosi anche a Lucca, cosi l'ultimo capitolo del campionato di C1 si trasforma nella fine annunciata di un calvario cominciato nove mesi fa. La pochezza della squadra di Pruzzo emerge anche negli ultimi novanta minuti, in cui l'Alessandria sprofonda (3-1). AI cospetto di un'avversaria già in vacanza (ma capace di creare otto palle-gol senza neppure premere sull'acceleratore), manca ai mandrogni persino quella grinta che sarebbe auspicabile in una formazione che culla ancora un barlume di speranza. Nulla di tutto ciò: complimenti alla dirigenza, all'allenatore e ai giocatori per quest'annata esemplare. In avvio la Lucchese conquista due corner consecutivi e con Tarantino chiama alla parata Lafuenti, ma la prima occasione capita sulla testa di Guida (3'), che sfiora il palo. Al 1O' i rossoneri passano con Bomeo, ma il gol è merito di Tarantino e colpa della difesa ospite, che non disimpegna a dovere in area e si lascia poi «ubriacare» dal dribbling dell'attaccante, che serve al compagno di reparto un pallone da appoggiare nella porta sguarnita. I grigi incassano alla mezz'ora la seconda rete: cross in area per Bomeo su cui Guida interviene in anticipo ma sbaglia il rinvio e spedisce la sfera alle spalle di Lafuenti. Trascorrono due minuti e Tarantino sfiora il 3-0, irridendo la retroguardia dei mandrogni. Il tris arriva al 42': Tarantino vince in velocità il duello con la «tartaraga» Torrente e serve a Bomeo un assist d'oro, che viene tramutato in gol. La ripresa si apre (50') con il gol di Falco, che riprende una corta respinta di Ambrosio su incornata di Sacchi. Poi Scazzola ci prova due volte dal limite dell'area, ma la misura non è precisa. Sul fronte opposto, la Lucchese continua ad arrivare con incredibile facilità dalle parti di Lafuenti, ma non infierisce. Al 78' Zirafa conquista un rigore, ma Falco si respingere da Ambrosio la conclusione dagli undici metri. Sul capovolgimento, è Bomeo a colpire il palo. Al fischio finale il verdetto: l'Alessandria è in C2, giusto cosi. (La Stampa - Ed. Alessandria - Massimo Delfino) Dopo la retrocessione si dimette il consiglio di amministrazione dell’Alessandria Senza futuro e senza padroni L’ULTIMO ATTO DI UNA STAGIONE VERGOGNOSA Cancellata una promozione scomoda Non è ancora finita: dopo la retrocessione le dimissioni del consiglio di amministrazione. La riunione è convocata per domani mattina, in sede: l’ultimo colpo di spugna, che sarà seguito a poche ore da una azione analoga dei tre revisori dei conti che compongono il collegio sindacale. Arriverà un amministratore unico, figura di secondo piano per nulla interessato al futuro dell’Alessandria. Che, adesso rischia grosso, forse anche la mancata iscrizione alla C2. Gli Spinelli non parlano (e pensare che a Reggio Emilia, un anno fa, facevano a gara nel rilasciare dichiarazioni trionfali). L’amministratore delegato non era neppure a Lucca: ancora una volta, evidentemente, avrà preferito Livorno. Questa società, in fondo, è stata solo un giocattolo e questa città una terra di conquista: lo hanno fatto in molti, la famiglia ligure non è stata certo la prima, incoraggiata anche dalla correttezza di un pubblico che, troppe volte, ha digerito umiliazioni enormi e concesso crediti di fiducia illimitati a chi ne ha approfittato. In altre piazze un campionato come quello terminato con l’ennesima vergogna avrebbe scatenato reazioni durissime: troppo buoni gli alessandrini, che meriterebbero altri gestori delle vicende calcistiche. Non questa dirigenza, che ha fatto del suo ‘meglio’ per sciupare una promozione faticosa. Arrivata con troppo anticipo? I fatti di questa annata hanno contribuito a rafforzare questa idea, l’Alessandria in C1 rischiava di disturbare il Livorno, non c’è stata una sola scelta che non andasse nella direzione di un progressivo affossamento. Alla prima contestazione la ‘punizione’ per i tifosi: si vende, comunica l’amministratore delegato, e mai annuncio è stato più sbagliato nei tempi e nei modi. Il risultato di Lucca, in fondo, toglie agli Spinelli anche il ‘problema’ del deferimento: la Procura federale aveva preso una cantonata sull’imputazione, ma adesso tutti ne escono puliti. Con le ossa rotte solo l’Alessandria, che aveva creduto in questa dirigenza: gente di calcio, si era detto, che ha fallito clamorosamente, perché non era certo un’ andata e ritorno dal paradiso all’inferno quello che si voleva. Evidentemente gli obiettivi della città e della proprietà erano diversi: qui si cercava dignità, da Genova solo nuovi spazi da occupare. Male, perché un campionato sempre sul fondo classifica, compromesso già a luglio, si chiude con un passivo di oltre quattro miliardi. E chi si era fatto timidamente avanti, da alcune settimane tace. Ci riprovi, solo un cambio di proprietà può evitare ai grigi di affogare. Non ci stupiremmo se, dopo le dimissioni del consiglio, ci dicessero che il titolo sportivo finisce nella spazzatura. (Il Piccolo, Mimma Caligaris, 14/05/2001) PRIMO TEMPO - 2' subito un'occasione per la Lucchese: angolo da sinistra, Tarantino dal vertice destro cerca l'angolino e Lafuenti si salva in angolo, toccando di piede; 3' l'opportunità ce l'ha l'Alessandria: dalla trequarti sinistra Maddé sul secondo palo per Guida che deve solo depositare palla in rete e, invece, schiaccia incredibilmente a lato; 11' Lucchese in vantaggio: fa tutto Tarantino , avanza sulla destra, salta Bracco e siede anche Torrente, entra in area e Guida, anziché anticiparlo, gli restituisce palla per l'assist al centro dell'area dove Borneo deve solo appoggiare la sfera in rete; 14' rischia l'autogol la Lucchese sul traversone di Scazzolam della trequarti destra, che Deoma tocca di un soffio sulla traversa per anticipare Melis e per poco non beffa il suo portiere; 30' raddoppia la Lucchese: Cribari galoppa sulla fascia destra, liberissimo di andare a crossare in mezzo per Giraldi che con una mezza finta inganna Guida e tocca alle spalle di Lafuenti; 33' ancora Tarantino padrone della fascia sinistra, cerca l'incrocio dei pali e scheggia la traversa; 37' punizione sul lato corto di destra dell'area piccola: Melis all'indietro per Scazzola, gran botta di destro che Ambrosio blocca a terra; 41' terzo gol della Lucchese: Tarantino scappa sulla sinistra, nettamente più veloce di Bracco che non lo contrasta, l'attaccante salta che Torrente e poi scodella sul secondo palo dove Borneo deve solo schiacciare di testa in rete. SECONDO TEMPO - 5' l'Alessandria accorcia le distanze: dalla bandierina di sinistra Scaglia, colpo di testa centrale di Falco, che Ambrosio blocca a terra, ma non trattiene e ancora Falco è pronto a toccare in rete; 8' ci prova Scazzola, punizione centrale dai 25 metri, che passa vicina al palo di destra; 11' Lucchese vicina al quarto gol, con Cribari, finta e dribbling che 'siede' Maddé e diagonale che Lafuenti toglie dall'angolino più lontano; 17'insiste Scazzola, punizione dal vertice sinistro, ad effetto, che Ambrosio alza sulla traversa con la punta delle dita; 29' cross teso di Scaglia da sinistra, sul primo palo Zirafa prova a girare di testa, il portiere è spiazzato, ma Falco è in ritardo per ribadire in rete; 33' rigore per l'Alessandria: Ambrosio falcia Zirafa in area, dal dischetto Falco calcia centrale e il portiere respinge; 34' avanza Borneo, conclusione dal vertice dell'area e palo pieno; 43' l'ultimo tentativo, del solito Scazzola: da 25 metri Ambrosio si allunga e tocca in angolo. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Arezzo – Cesena 3-2 Carrarese – Alzano 3-4 Como – Pisa 2-1 Livorno – AlbinoLeffe 0-0 Modena – Lecco 2-0 Reggiana – Lumezzane 2-2 Spal – Spezia 2-2 Varese – Brescello 0-0 CLASSIFICA: Modena p. 74. Como 72, Livorno 63, Arezzo 54, Spezia 52, Cesena 49, Lucchese 48, Lumezzane 47, Spal, Varese 43, Pisa 42, Lecco 40, AlbinoLeffe 39, Carrarese 33, Alzano 31, Reggiana 30, Brescello 28, Alessandria 25. Modena direttamente promosso in Serie B. Como, Livorno Arezzo e Spezia ai playoff per la promozione. Alessandria direttamente retrocessa in C2. Carrarese, Alzano, Reggiana e Brescello ai playout per la salvezza. MARCATORI:17 reti: Protti Igor (5, Livorno). 16: Frick (3, Arezzo). 15: Benfari (5, Arezzo). 14: Lorenzini (2, Livorno). 13: Cancellato (4, Spal). 12: Taldo (4, Cesena); Guidetti (Lumezzane). 11: Borneo (3, Lucchese); Rabito (Reggiana). 10: Masitto (5, Carrarese); Fiori e Menolascina (8, Spezia). 9: Grieco (6, Modena); Costanzo (1,Pisa). 8: Scazzola (2, Alessandria); Ricchiuti (Arezzo); Cavalli (Carrarese); Carruezzo (2, Como); Bertolini (1, Lecco); Fabbrini e Pasino (Modena); Zaniolo (Spezia).