Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1935/1936
Serie A
03-11-1935 - Giornata: 6 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Napoli AC 2 - 3 (0 - 2)
RETI: 83. Borelli M.[A], 87. Notti (I) A.[A] 37. Busoni G. [Na] , 42. Rossetti (II) G. [Na] , 88. Busoni G. [Na]

Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Ferrero Francesco, Parodi Pasquale, Milano Luigi, Busani Umberto, Riccardi (I) Giovanni, Notti (I) Alfredo, Celoria Mario, Croce Aldo All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
NAPOLI AC: Sentimenti (II) Arnaldo; Fenoglio, Buscaglia Carlo; Colombari, Uslenghi, Rivolta; Sallustro (I) Attila, Sallustro (II) Oreste, Busoni, Rossetti (II) Gino, Venditto. All.: Csapkay Károly

Arbitro: Ghetti Medardo (Modena)
Note
Espulsi: 55’ Busani [A] e Sentimenti II [N, sostituito in porta da Uslenghi]. Angoli: 5-5. Spettatori: 4.000. Giornata grigia, terreno erbose, soffice ma alquanto viscido Inizio gara ore 14.30

Commento
La lunga tradizione che voleva che la squadra azzurra non fosse mai vittoriosa sul campo dell’Alessandria è stata infranta nell’infuocato incontro odierno, che da un inizio calmo e ordinato è andato assumendo man mano un aspetto franco e troppo deciso che ha portato all’espulsione di due giocatori e alla contusione di qualche altro contendente, sebbene in modo fortunatamente lieve. Conseguenza dello stato d’animo eccitato dei giocatori e soprattutto dello sviluppo della contesa, che ha brillato a volte per le spigliate e nitide trame intessute dai grigi mentre sovente, specie nella ripresa, il gioco è calato dal tono tecnico per sconfinare in scontri e in falli duri che hanno finito di togliere ogni interessante attrattiva tecnica e stilistica alla gara, per conferirle, invece, l’impronta scorretta del combattimento non sempre regolare. Appena fischiato l’inizio il Napoli che aveva la palla tentava una discesa, ma l’Alessandria tosto iniziava le sue ostilità a forte andatura con ritmo deciso e incalzante travolgendo l’estreme linee azzurre che parevano superate da un momento all’altro. Al 1’ fuga impressionante di Croce e potente tiro, questi respinto dal palo. Subito dopo preciso passaggio di Notti a Busani, che scartava Buscaglia e sparava in rete; Sentimenti a mano aperta respingeva. Quindi abile palleggio tra Celoria e Notti e susseguente tiro di Riccardi da venti metri e nuova respinta del palo orizzontale. Ancora una poderosa azione in linea dei grigi si concludeva con un’altra sventola di Celoria e anche quest’ultimo tentativo veniva frustrato dal paletto. Gli azzurri subivano i rinnovati metodici attacchi avversari, basati su ottime impostazioni di gioco e piacevole tecnica, impossibilitati a reagire, serrati come erano a difesa della loro rete. Per oltre venti minuti, ininterrottamente, la fisionomia della partita non mutava. In seguito, lentamente, il Napoli tentava le prime incursioni offensive, prima timidamente con un tiro da lontano di Uslenghi e finito alto sul palo; poi con Busoni e Rossetti, isolatamente. Quindi, placatosi alquanto l’ardore combattivo degli alessandrini, gli azzurri assumevano il comando del gioco. Tre calci d’angolo subivano i grigi dal 24’ al 33’. Poi un debole rinvio da metà campo, effettuato da Parodi a Riccardi, permetteva a Rivolta di impossessarsi al 36’ del pallone e di sospingerlo a Venditto. Questi con lieve tagli inviava a Busoni che si spostava diagonalmente battendo con un preciso raso terra il portiere alessandrino. Pronta ripresa dei grigi e al 39’, in seguito a una nuova ardente mischia sotto la rete del Napoli, la palla calciata da Milano batteva su uno stinco del portiere napoletano e schizzava in angolo. Dopo questo nuovo insuccesso un senso di smarrimento subentrava tra i compagni di Notti i quali a due minuti dal riposo dovevano subire il secondo punto, complice questa volta un infortunio di Ceresa. Su calcio di punizione da circa metà campo la palla perveniva a Colombari che rinviava verso il centro e Rossetti sul rimbalzo la colpiva lievemente, deviandola verso il portiere. Una finta, o un tentativo apparentemente innocuo, però il portiere grigio usciva anzi tempo e il tuffo così anticipato non poteva interrompere la traiettoria della palla che finiva saltellante in rete, passando sopra l’estremo difensore grigio disteso al suo nella inanità del tentativo. La ripresa della ostilità vedeva il Napoli serrato in difesa con due soli attaccanti lasciati in vedetta a metà campo. Il Napoli indugiava così in ogni tentativo di offensiva preoccupandosi prevalentemente di difendere il bottino conquistato e dilungandosi in trame inefficaci e che gli facevano guadagnare tempo ma che facevano altresì perdere la pazienza agli avversari. Busani riapriva la serie delle offensive con un poderoso tiro finito poco sopra la rete, e subito dopo una cannonata di Notti era salvata ancora in angolo. Il gioco fino allora deciso ma corretto cominciava a prendere un tono più aggressivo. La piccola ala destra alessandrina era colpita alla gamba destra e doveva restare fuori dal campo per oltre cinque minuti per farsi medicare. Al ritorno di Busani, ecco scatenarsi una nuova offensiva sotto la rete di Sentimenti. Questi mentre si accingeva a respingere il pallone calciato precedentemente da Riccardi veniva caricato da Celoria e poi da Busani. Il portiere inconsultamente perdeva la… calma e colpiva con il piede destro Busani che si abbatteva a terra dolorante. Urli del pubblico, schiamazzi fino a che l’arbitro espelleva dal campo tanto Sentimenti che Busani tra il vociare del pubblico eccitato. Il gioco riprendeva con Uslenghi in porta. Rossetti passava al centro della mediana nelle file del Napoli; Notti assumeva il posto di ala destra e Celoria retrocedeva a terzino mentre Borelli passava tra gli attaccanti nelle file grigie. In seguito anche Venditto doveva farsi massaggiare un arto e rientrava in campo al 16’. Allora l’offensiva riprendeva in pieno il suo incontenuto sviluppo. L’Alessandria, a furia di attaccare con orgasmo, con cipiglio, in maniera disordinata riusciva a segnare al 27’ il primo punto su calcio d’angolo effettuato da Notti e deviato di testa in rete da Borelli. Cinque minuti dopo ecco il sospirato pareggio: abile spostamento di Borelli e Riccardi e quindi di Notti, che si portava, con una fuga impressionante dall’ala destra, a pochi metri dell’improvvisato portiere e lo batteva con un tiro spettacoloso. Sconforto in campo napoletano per il dileguarsi della vittoria, fino ad allora così faticosamente tenuta in pugno, esultanza in campo grigio per il duplice successo; ma un minuto dopo le sorti erano di nuovo capovolte. Fuga di Venditto dall’estrema sinistra, invano ostacolato da Lombardo e quindi al centro, verso Ceresa; quindi usciva ma non riusciva ad afferrare la sfera di cuoio; nello stesso momento sopraggiungeva Busoni, velocissimo, che a porta vuota non aveva difficoltà a segnare. Vane erano le proteste dei grigi, reclamanti l’annullamento del punto per fuori gioco di un azzurro. Una diecina di giocatori si addensavano smaniosi attorno all’arbitro che tentennava, poi, interpellato un segnalinee, dopo che già aveva negato il punto, finiva col sanzionarne la validità e quindi la vittoria per gli azzurri. Sulle ultime inutili raffiche, senza fuoco ed entusiasmo del Napoli, esultante per l’insperato successo, aveva termine una tenzone aspra e combattuta e incerta fino alla fine, e gli ospiti ricevevano l’applauso e gli evviva scroscianti della numerosa falange dei partenopei accorsi sul campo del Littorio. Giornata grigia e umore grigio ovunque. («Il Littoriale», 4 novembre 1935) ALESSANDRIA-NAPOLI 2-3 I grigi avevano iniziato le ostilità a forte andatura, con ritmo deciso ed incalzante, travolgendo le estreme linee avversarie e colpendo due volte la traversa. Gli azzurri subivano l’attacco avversario serrati in difesa e per venti minuti ininterrotti in fisionomia del giuoco non mutava aspetto. In seguito il Napoli tentava le prime incursioni offensive: prima timide e pacate, con Busoni e Rossetti, isolatamente, quindi, placatosi l’ardore combattivo degli alessandrini, con maggior lena, per dominare nella seconda parte dell’incontro quasi senza efficaci reazioni. Tre calci d’angolo subivano i grigi dal 24’ al 33’, poi un debole rinvio a metà campo di Parodi a Riccardi permetteva a Rivolta di impossessarsi al 36’ del pallone e sospingerlo a Venditti: questi, con un lieve taglio, lo inviava a Busoni, che si spostava diagonalmente, battendo con un tiro preciso raso terra Ceresa. Pronta ripresa grigia e, al 30’, in seguito ad una nuova mischia sotto la rete del Napoli, la palla, calciata da Milano, batteva casualmente sul portiere e schizzava fuori, in angolo! Dopo questo nuovo insuccesso, un senso di smarrimento subentrava tra i compagni di Notti i quali, a due minuti dal riposo, dovevano subire il secondo punto, complice un infortunio di Ceresa. Su calcio di punizione da metà campo, la palla perveniva a Colombari che la rinviava verso il centro e Rossetti, sul rimbalzo, la colpiva lievemente, deviandola verso il portiere: questi usciva anzi tempo, e il tuffo anticipato non interrompeva la traiettoria del pallone che finiva lentamente in rete passando sopra l’estremo difensore disteso al suolo. La ripresa vedeva il Napoli serrato in difesa con due soli attaccanti lasciati in vedetta a metà campo: Busani riapriva le serie delle offensive con un poderoso tiro finito per poco sopra la rete ed una cannonata di Notti era salvata in angolo. Il gioco, fino allora deciso, ma corretto cominciava ad assumere un tono più aggressivo: Busani era colpito alla gamba destra e doveva restar fuori cinque minuti per farsi medicare. Al suo ritorno, ecco scatenarsi una nuova dura offensiva sotto la rete di Sentimenti: questi, mentre si accingeva respingere il pallone, veniva caricato da Celoria e da Busani e inconsultamente colpiva con un calcio l’ala destra alessandrina che si abbatteva a terra dolorante. L’arbitro espelleva allora dal campo Sentimenti e Busani tra il vociare del pubblico eccitato e il gioco riprendeva con Uslenghi portiere, mentre Rossetti passava al centro della mediana. Nel campo opposto Notti assumeva il posto di ala destra e Borelli passava tra gli avanti, cedendo il suo posto a Celoria, a lato di Lombardo. L’Alessandria, a furia di attaccare, segnava finalmente al 37’ il primo punto su calcio d’angolo di Notti deviato di testa da Borelli. Cinque minuti dopo ecco il sospirato pareggio: abile palleggio tra Borelli e Riccardi e questi a Notti, che si portava a pochi metri dall’improvvisato portiere e lo batteva con un tiro perfetto. L’esultanza in campo grigio durava però poco più di un minuto: fuga di Venditto, invano ostacolato da Lombardo, e, quindi, tiro verso Ceresa; questi usciva dai pali senza afferrare la palla, mentre sopraggiungeva Busoni che, a porta vuota, non aveva difficoltà a segnare. Vane proteste dei grigi per un fuori gioco di un giocatore azzurro. («La Stampa», 4 novembre 1935) La partita tra grigi ed azzurri si era iniziata sotto i migliori auspici. I due sempre cavallereschi avversari nei primi venti minuti di gioco seppero dare una magnifica dimostrazione di gioco tecnico, strappando gli applausi al pubblico. Poi, fatta più incerta la gara, il gioco ha perso di stile per diventare più aspro. Dal tumulto della lotta il Napoli esce a fronte alta, fiero della vittoria ottenuta dopo battute alterne che hanno messo in evidenza la saldezza della compagine di Sallustro e la magnifica forza di volontà che anima i componenti la squadra azzurra. Gli azzurri hanno vinto la battaglia nei primi venti minuti di gioco, allorché l’Alessandria, in vena di compiere grandi cose, si era insediata nell’area di Sentimenti manovrando la palla con signorilità di tocco e costanza nel rifornimento delle azioni di attacco. Implacabilmente Fenoglio, Buscaglia e Sentimenti, coadiuvati dalla mediana, hanno fatto barriera di fronte alla propria rete e passata la bufera delle velleità alessandrine il Napoli è andato al contrattacco con sicurezza, passando tra le esauste file dei grigi con scaltrezza e decisione. Il primo tempo vede il Napoli in vantaggio di due goals. Nella ripresa l’Alessandria ritorna minacciosa, ma al 13’ Sentimenti, pressato da Busani che tenta di impedirgli il rinvio, si libera della palla e viene a vie di fatto con l’avversario. Interviene Croce, ma il portiere azzurro non ammette discussioni: Busani e Croce sono a terra. L’arbitro interviene e dopo animati battibecchi espelle Sentimenti e Busani. Uslenghi indietreggia a portiere e Rossetti passa centrosostegno; l’Alessandria sposta Croce all’ala destra. Il gioco, interrotto da numerose punizioni, continua a peggiorare come stile. L’Alessandria non riesce a trovare la via del goal ed è costretta a spostare Borelli al posto di Celoria. Borelli ottiene il primo punto per l’Alessandria e Notti ristabilisce il pareggio negli ultimi minuti di gioco. Senonché all’ultimo minuto Venditto, in posizione di fuorigioco, impegna senza convinzione la difesa avversaria. Parodi smista quasi sulla linea di fondo la palla a Borelli che, tornato terzino per salvaguardare il pareggio, tenta di mandarla al centro. La palla urta contro la schiena di Venditto e fa parabola verso l’area di rigore dove Busoni segna a porta vuota, perché Ceresa si era spostato per ricevere il passaggio di Borelli. Seguono discussioni prolungate: l’arbitro è incerto, poi convalida il punto tra vivissime proteste del pubblico. Il Napoli ha avuto in Fenoglio, Colombari, Rivolta e Busoni i suoi uomini migliori. L’Alessandria dopo il magnifico inizio non ha più avuto chiarezza di azioni. Ferrero e Croce sono stati inferiori ai compagni, Ceresa è stato battuto in modo inspiegabile dal tiro di Bussetti e si è fatto spescare proprio in extremis nell’uscita dalla rete, in una azione che ha fruttato la vittoria del Napoli, la prima vittoria degli azzurri in campo alessandrino. Per la cronaca: un bolide di Riccardi viene respinto dalla traversa al 4’ e dopo il martellamento degli alessandrini il Napoli passa al contrattacco ed ha in mano le redini della partita. L’Alessandria è in angolo al 25’, al 27’ ed al 34’; la cerchia dell’attacco azzurro si stringe ed al 37’ Venditto, lasciato libero da Ferrero, allunga al centro dove Busoni trova spiazzata la difesa e segna con tutta comodità mandando la palla a sfiorare il montante della rete di Ceresa lanciatosi inutilmente in tuffo. Al 40’ una punizione contro gli azzurri provoca una mischia nell’area di Sentimenti, Celoria indugia nel tiro e l’insidia sfuma. Al 42’ Uslenghi servito in profondità da Fenoglio allunga la palla a Sallustro che liberatosi da Borelli serve di precisione Rossetti. Il tiro di quest’ultimo entra nella rete alessandrina quando il portiere Ceresa si era già gettato in tuffo, innanzi tempo. Nella ripresa Riccardi, che è stato l’unico alessandrino pericoloso, vede un suo tiro respinto dalla traversa. Seguono le espulsioni di Sentimenti e Busani. Falli a ripetizione, parate di Uslenghi anche coi piedi e, al 38’ su angolo, Borelli segna il primo punto alessandrino con un colpo di testa. I grigi insistono ed ottengono al 42’ il pareggio per merito di Notti che segna con tiro imparabile su passaggio di Borelli. Un minuto dopo Busoni aggiudica la vittoria alla propria squadra col discusso pallone proveniente dal fuorigioco di Venditto. («La Gazzetta dello Sport», 4 novembre 1935) LA SCONFITTA CON IL NAPOLI La più strana delle partite si è chiusa domenica con una grave sconfitta casalinga per i grigi. I primi 20 minuti di gioco furono a tutto favore per gli alessandrini, che con un briciolo di fortuna avrebbero potuto raggiungere il successo ed incanalare l’incontro verso un risultato che poteva essere clamoroso. Inversamente, la squadra azzurra ha sventato, con l’aiuto dei pali della rete, tutte le brillanti insidie dei grigi, riuscendo poi a passare all'offensiva concretata da due goal fortunosi. Nella ripresa, espulsi Sentimenti e Busani, la partita si impoverì in un gioco caotico e i grigi nella smania di violare la rete avversaria affidata a Uslenghi non riuscirono a mettere i loro tiri a bersaglio. Lo spostamento di Borelli all'attacco al posto di Celoria, in cattiva giornata, è valso a ristabilire il pareggio con un goal di Borelli ed una magnifica stoccata di Notti. Nei minuti di ricupero Borelli in un rimando difettoso mandava la palla ad urtare contro Venditto e Parodi, facendola parabolare al centro dove Busoni sanciva la vittoria del Napoli col più strano dei punti che possa scaturire in un incontro calcistico. Le cause della sconfitta alessandrina oltre al pessimo arbitraggio vanno ricercate nel disordinato lavoro degli avanti e nel gioco eccessivamente lento di Parodi ed in special modo di Ferrero. La troppa calma dei mediani ha provocato la facile incursione tra i terzini di Busoni e Rossetti autori dei tre punti, uno più stupido dell’altro. I grigi hanno anche errato nel mantenersi all’attacco quando dopo il bruciante inizio incominciavano ad accusare la stanchezza ed a cedere alla controffensiva avversaria. La mala sorte ha voluto che Borelli dopo aver lavorato con magnifico spirito di volontà fino a pareggio ottenuto, indietreggiasse a far provocare il goal della fortunosa vittoria partenopea. Croce è stato irriconoscibile; Celoria è tornato a svolgere il gioco incerto dello scorso anno; Notti ha abusato in passaggi indietro anziché svolgere l’azione in profondità; Riccardi, a nostro avviso, è stato il migliore del reparto. Busani troppo nervoso poteva evitare l’incidente e l’espulsione. Ceresa è sempre una incognita. I goal che varcano la sua soglia non convincono gli sportivi e forse neppure il volonteroso Ceresa. («Il Piccolo», 9 novembre 1935) RISULTATI: Ambrosiana-Triestina 5-0 Bologna-Brescia 1-0 Fiorentina-Juventus 1-1 Genova 1893-Milan 3-3 Lazio-Sampierdarenese 5-0 Roma-Bari 1-0 Torino-Palermo 5-0 CLASSIFICA: Bologna 11; Roma 9; Juventus, Milan, Torino 8; Genova 1893, Napoli 7; Ambrosiana, Palermo 6; Lazio, Sampierdarenese, Triestina 5; Alessandria, Brescia 4; Fiorentina 2; Bari 1 MARCATORI 7 gol: Piola (Lazio) 6 gol: Meazza (Ambrosiana), Silano (Torino) 5 gol: Busidoni (Triestina) 4 gol: Borel F. (Juventus), Busoni (Napoli), Schiavio (Bologna)