Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
13-02-1938 - Giornata: 20 - La Spezia - Alberto Picco


Spezia AC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 75. Benassi L. [Sp] 55. Celoria M.[A]

Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Rosso Alberto, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Celoria Mario, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
SPEZIA AC: Malerbi, Zappelli (II) Carlo, Santillo (II) Umberto, Curotto, Cattaneo, Michelini, Calzolai, Verrina, Bertoncini, Benassi, Volpi. All.: Gianfardoni Guido

Arbitro: Galeati Giovanni (Bologna)
Note
Angoli 5-2. Spettatori: 3.000 circa Giornata fredda e serena. Terreno pesante Inizio gara ore 14.30

Commento
La squadra alessandrina, completa nei ranghi e saldissima nel morale, ha diviso la posta, diciamo pure, per il rotto della cuffia, con la squadra spezzina, depressa degli ultimi infortuni e delle defezioni di Zuliani e Farina. I bianchi, costretti a disputare buona parte della ripresa con soli quattro attaccanti validi, essendosi infortunato Benassi, hanno attaccato di più anche se con minore stile e hanno avuto dalla loro le occasioni migliori. Per giunta, le due occasioni decisive, vennero danneggiate dall’arbitro. Al 22’ del primo tempo mentre Volpi, ormai solo davanti a Ceresa, si accingeva a concludere un’azione impostata da Verrina e sviluppata da Bertoncini, l’arbitro arrestava l’azione per fuori-gioco che ci sembrò inesistente. Al 37’ della ripresa l’arbitro, pur vedendolo, non punì un netto fallo di mani di Lombardo in piena area di rigore. Pur riconoscendo agli ospiti un migliore affiatamento, dobbiamo concludere che il nullo costituisce un premio troppo superiore ai loro meriti, oggi non eccelsi davvero. Al 5’ della ripresa l’Alessandria andò in vantaggio in seguito a una rete affatto convincente di Coscia. Vi restò sino al 19’ quando Benassi, dopo una serie di mischie, mise in rete – di testa – il pallone del meritatissimo pareggio spezzino. («Il Littoriale», 14 febbraio 1938) SPEZIA-ALESSANDRIA 1-1 Incontro emotivo finito alla pari dopo alterne vicende. Lo spezia ha prodotto il suo migliore sforzo nel primo tempo chiusosi 0-0 durante il quale il portiere dei grigi, Ceresa, ha effettuato difficili parate, mentre invece gli avanti piemontesi hanno minacciato soltanto a tratti Malerbi. Nella ripresa l’Alessandria si è fatta più minacciosa con impetuose discese in una delle quali Celoria, al 10’ ha marcato un punto imparabile. La reazione dello Spezia non ha difettato di prontezza ed al 30’ Benassi ha pareggiato le sorti. Nell’ultimo quarto d’ora le due squadre hanno tentato invano di segnare il punto della vittoria. («La Stampa», 14 febbraio 1938) IL BRESCIA AL LITTORIO Lo partita avrà inizio alle 15 Il pareggio raggiunto alla Spezia se non può essere considerato un’affermazione, risponde tuttavia alla tattica delle grandi squadre che mirano alla conquista del campionato; vittorie sul proprio campo e pareggi sui terreni avversari. Come prevedevasi, lo Spezia si è buttato nella lotta giocando con durezza al punto di intimorire gli attaccanti alessandrini, dei quali solo Massiglia è stato il più audace e disinvolto. Vecchi che già da varie domeniche è diventato oltremodo timoroso, a Spezia è stato ancora il più… prudente. Ottimo il gioco della mediana in blocco e notevolmente migliorato il rendimento di Caligaris. La difesa è stata un po’ incerta ed affannosa nell’ultimo quarto d’ora della partita. La rete per gli alessandrini è stata realizzata da Coscia. («Il Piccolo», 19 febbraio 1938) RISULTATI Brescia-Taranto 3-2 Messina-Verona 1-1 Modena-Cremonese 2-1 Padova-Anconitana 1-0 Palermo-Venezia 3-0 Pro Vercelli-Vigevano 1-1 Sanremese-Novara 0-0 Riposa: Pisa CLASSIFICA: Novara 28; Alessandria 27; Padova 26; Pisa, Verona, Modena, Venezia 22; Anconitana, Vigevano 21; Palermo 20; Sanremese, Pro Vercelli 19; Spezia 14; Messina 12; Brescia 11; Cremonese 9; Taranto* 5. *: una gara in meno IL PUNTO SUL CAMPIONATO A Sanremo e a Spezia gli ospitanti sono stati concorsi nel dire che il risultato è stato inferiore ai loro meriti; ma Novara e Alessandria impostano ormai le loro partite su una tattica difensiva che dà poco risalto al loro giuoco, ma che è grandemente redditizia. La coppia piemontese precede di conserva, mentre il Padova guadagna una lunghezza nei suoi confronti. Chiaro dominio patavino e ulteriore offuscamento della aureola che circondava l’Anconitana nelle sue trasferte. Ma il calendario è il più fiero avversario di bianco-rossi. L’arresto più brusco è quello del Venezia con un punteggio che è il più severo che abbia subito nell’annata: evidentemente l’assenza di Allemandi si fa sentire. Il Verona ha dato una ennesima delusione al Messina; il Modena ha giocato male, ma a trenta secondi dalla fine ha potuto mettere nella rete dei combattivi cremonesi il pallone della vittoria, quanto serve ai gialli per segnare un nuovo progresso in classifica. A Vercelli il Vigevano ha giuocato all’altezza di altri momenti pareggiando quando da parecchio giuocavano in dieci. Il Brescia ha piegato il Taranto; gli azzurri hanno guadagnato una lunghezza sullo Spezia, ma il loro compito – calendario alla mano – ci sembra troppo faticoso. (Alberto Valentini, «Il Littoriale», 9 febbraio 1938)