Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
06-03-1938 - Giornata: 23 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Pisa AC 2 - 1 (0 - 1)
RETI: 53. Robotti L.[A], 62. Coscia A.[A] 43. Bertoni (I) S. [Pi]

Alessandria US Ceresa Ugo, Bigando Giovanni, Rosso Alberto, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Pernigotti Aldo, Robotti Luciano, Celoria Mario, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek

Formazione avversaria
PISA AC: Vannucci, Marchi, Duo, Mongero, Tonali, Sala, Nicolini, Ponzinibio (II) Franco, Bertoni (I) Sergio, Ciferri, Faccenda (II) Natale. All.: Ging József

Arbitro: Carminati Mario (Milano)
Note
Rigore sbagliato al 44. da Robotti [A]. Infortunati al 25. Duo [P], rientrato al 43. all’ala destra e sostituito in difesa da Nicolini, e al 70. Celoria [A], schierato anch’egli all’ala destra. Angoli: 7-0. Pubblico numeroso. Giornata primaverile. Inizio gara ore 15.00

Commento
Benché ridotto dopo mezz’ora in 10 uomini il Pisa sfiora il pareggio La venuta dei nero-azzurri di Bertoni i quali da molti anni mancavano da Alessandria, ha dato luogo ad un incontro movimentatissimo, aperto a tutte le sorprese. Con un susseguirsi smanioso e periglioso di offensive nei due campi e che hanno suscitato profonde emozioni e apprensioni vivissime nell’animo degli appassionati locali. Giuoco veloce e sostenutissimo nei due campi, con parecchi scontri fallosi da entrambe le parti. Giornata primaverile, pubblico numeroso, nella tribuna centrale presenti tutte le autorità e gerarchie. Al 6’ Celoria è pervenuto a stretto contatto con Marchi, lo ha superato in corsa, costringendo Vannucci ad uscire dai pali per tentare il salvataggio ma la palla toccata con effetto è finita diagonalmente nella rete, incustodita. Il punto, bellissimo, viene peraltro annullato per un precedente, discutibile fallo. L’offensiva grigia continua a martellare la difesa azzurra, poi gli ospiti si distendono all’attacco ed un tiro di Bertoni fischia al lato dei pali di Ceresa. Il gioco non ha soste ed è un avvicendarsi serrato di offensive in cui emerge la classe sperimentata degli ospiti. Al 25’ durante l’infuriare dell’azione offensiva dei grigi nell’estrema area pisana, Duo e Mongero, nel tentativo di ostacolare Parodi, si sono urtati duramente, con la peggio di Duo, che è uscito dal campo zoppicante per un colpo alla caviglia ed è rientrato al 43’, giocando all’ala destra. Nicolini ha preso il suo posto in difesa. Poi un lungo periodo di sterili offensive grigie ed al 42’ l’azione risolutiva di Bertoni. Questi ha la meglio a metà campo su Bigando che ha giuocato oggi una splendida partita come terzino al posto di Lombardo, indisposto; giunto a pochi passi da Ceresa, segna con un tiro dritto nell’angolo. Il guardalinee agita la bandierina denunciando il netto fuori gioco. I grigi protestano, il pubblico si unisce a loro, ma l’arbitro convalida ugualmente il punto. Un minuto dopo, Robotti è travolto a pochi passi da Vannucci ma non ci sembra che in questa azione ci siano gli estremi per concedere il calcio di rigore che l’arbitro invece molto facilmente dà all’Alessandria. Lo stesso Robotti tira la punizione ma la palla finisce al lato. La ripresa si apre tra le migliori prospettive per i pisani esultanti per il successo ottenuto, mentre gli alessandrini appaiono disuniti e depressi per le continue avversità che li hanno colpiti. Poi si scuotono ed assediano l’estrema area degli ospiti, virtualmente ridotti a dieci per l’inefficace collaborazione di Duo, che non può correre in relazione al colpo ricevuto alla caviglia. All’8’, su tiro fortissimo di Robotti, Vannucci salva spettacolosamente in angolo. Nella susseguente mischia lo stesso Robotti segna imparabilmente da pochi passi. Gioco alterno che poi ritorna nuovamente nell’area pisana. Al 17’ altra azione risolutiva. Bigando allunga a Celoria, questi a Coscia, il quale con uno spettacoloso tiro da venti metri, segna nell’angolo destro il punto della vittoria, acclamatissimo. I grigi sono ora padroni del campo avversario. Al 25’ Celoria, anche lui duramente colpito alla gamba, passa alla destra cedendo il suo posto a Vecchi. Il Pisa ritorna minaccioso negli ultimi minuti: al 40’ Bertoni scende impetuoso da oltre metà campo e con un’azione personale magnifica arriva a pochi passi da Ceresa, tallonato da Rosso. Per un soffio i due estremi difensori grigi riescono a togliere miracolosamente la palla all’avversario nell’attimo in cui questo tentava il colpo decisivo, evitando così il temuto pareggio. («Il Littoriale», 7 marzo 1938) ALESSANDRIA-PISA 2-1 L’incontro è stato velocissimo, duro, aperto a tutte le sorprese. Al 25’ i pisani Mongero e Duo si scontrano tra loro; Duo deve abbandonare il campo, rientrerà al 43’ all’ala destra. Bertoni segna il punto per la sua squadra in evidentissima posizione di fuori gioco al 43’. Ad un minuto dal riposo Robotti è travolto in area di rigore: il calcio di rigore è però sciupato dallo stesso Robotti. Nella ripresa l’Alessandria passa decisamente all’attacco e segna, all’8’ con Robotti ed al 17’ con Coscia. («La Stampa», 7 marzo 1938) GLI ALESSANDRINI SUL DIFFICILE CAMPO DEL VERONA Gite in litio vino a Verona (13 marzo) e a Venezia (27 marzo) organizzate dal Dopolavoro provinciale Il Pisa ha giocato ad Alessandria una buona partita e, in special modo, lui primo tempo coi fiocchi. Bene impostata in difesa con un Vannucci attento ed un Marchi rivelatosi, anche agli alessandrini, un terzino di grande avvenire (per Marchi e Bertoni una Società milanese ha offerto settecento mila lire), la compagine pisana ha peccato di continuità nel gioco della mediana sotto l’incalzante, se pur disordinato, lavoro ili sfondamento degli avanti alessandrini. Nella ripresa la squadra locale ha giocato 20 minuti in modo da travolgere qualunque difesa ed il Pisa, che aveva nutrito la speranza della vittoria o di un risultato pari, ha dovuto abbassare bandiera di fronte alle doti di ricupero dei compagni di Celoria Robotti ha fallito ancora una volta il calcio di rigore. Sarà meglio affidare il compito di tirare il calcio di rigore ad altri giocatori. Coscia, dopo un primo tempo inspiegabilmente puerile, si è svegliato nella ripresa ed ha incominciato a vedere la rete; il suo tiro che ha battuto Vannucci è stato un gioiello di precisione, prontezza e potenza. Pernigotti migliorerà indubbiamente, centra senza cincischiare e tira con rara potenza. Vecchi ha reso moltissimo e se al centro della linea attaccante locale ci fosse stato… Bertoni, quante reti avrebbe segnato l’Alessandria? Celoria è migliorato in confronto della precedente partita. Discontinuo è apparso Robotti, laboriosa e sicura la mediana. Bigando, al suo esordio come terzino, si è meritato le simpatie del pubblico; però lascia troppo facilmente il posto istintivamente, perché mediano laterale da molti anni. A Rosso il compito di controllare il gioco del compagno. Ottimo il grado di forma del bravo Ceresa. Le reti sono state segnate Robotti e Coscia. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 12 marzo 1938) RISULTATI Anconitana-Modena 1-3 Novara-Venezia 1-1 Padova-Pro Vercelli 0-2 Sanremese-Messina 4-0 Spezia-Palermo 1-0 Taranto-Cremonese 1-0 Vigevano-Verona 0-0 Riposa: Brescia CLASSIFICA: Alessandria 31; Novara 29; Padova* 28; Modena, Venezia 27; Verona, Anconitana 25; Sanremese, Pisa 24; Pro Vercelli, Vigevano 23; Palermo 22; Spezia 17; Messina 13; Brescia, Cremonese 11; Taranto* 8. *: una gara in meno IL PUNTO SUL CAMPIONATO Sembrava una giornata relativamente piana per le compagini d’avanguardia, che combattevano tutte sul proprio terreno, e invece… Invece soltanto l’Alessandria ha chiuso in vantaggio la sua tenzone (il Pisa, però, ha tirato fuori le unghie!), mentre in Novara (quante disavventure dopo l’incontro di Sanremo!) ha diviso la posta con il solido Venezia, e il Padova… è andato ancora più in là, facendosi battere dall’incostante Pro Vercelli, la quale rappresenta un po’ la «castigamatti» di questi ultimi tempi: ha espugnato infatti nelle sue tre consecutive trasferte ultime i terreni del Verona, del Novara e del Padova, e scusate se è poco. Della situazione ne hanno tratto vantaggio il Venezia e il Modena (quest’ultimo ha vinto nettamente ad Ancona, contro una squadra che ha queste curiose coincidenze con i vercellesi: 3 sconfitte interne e 5 vittorie esterne) che si portano a ridosso se non dell’Alessandria – la quale domina dall’alto dei suoi 31 punti – del Novara e del Padova, allargando così ancora la cerchia delle squadre in lotta per la conquista dei due seggi valevoli per la promozione. Fra gli altri incontri della giornata vanno segnalate le due vittorie dello Spezia e del Taranto. («Il calcio illustrato», 9 marzo 1938)