Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
20-03-1938 - Giornata: 25 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Cremonese US 6 - 1 (2 - 1)
RETI: 7. Coscia A.[A], 20. Vecchi E.[A], 51. Vecchi E.[A], 62. Celoria M.[A], 71. Celoria M.[A], 73. Coscia A.[A] 29. Lazzaretti A. [Cr]

Alessandria US Ceresa Ugo, Turino Giuseppe, Rosso Alberto, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Bigando Giovanni, Pernigotti Aldo, Robotti Luciano, Celoria Mario, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
CREMONESE US: Bertazzoli, Girardengo (I) Ettore, Trovati, Scanferlini, Giuberti (II) Gino, Gramigna, Lazzaretti, Rampini, Viganò, Gibertoni, Palazzini. All.: Defendi Italo.

Arbitro: Limido Lorenzo (Milano)
Note
Angoli: 3-2. Spettatori: 5.000. Giornata primaverile; terreno piuttosto duro Inizio gara ore 15.00

Commento
Non bisogna prendere per oro colato il responso numerico del confronto fra le squadre battutesi ieri allo Stadio del Littorio. Anche se i grigi avessero disputato la loro miglior partita del campionato uno scartato di cinque reti non può esistere fra Alessandria e Cremonese. Tanto più che i locali hanno giocato una partita quasi pessima, ché la squadra di Ceresa ha palesato con una giornata infelice uno squilibrio poco edificante nei vari reparti; in sostanza l’Alessandria si è presentata in campo con tutte le condizioni necessarie per… incappare in un grosso infortunio. Colpa della Cremonese che non ha fiutato… l’aria e colpa ancora dei grigio-rossi che hanno sbagliato in pieno l’impostazione della partita che doveva avere per gli ospiti carattere prevalentemente difensivo. Invece i compagni di Girardengo hanno giocato all’impazzata mettendo un’offensiva di apparenza piuttosto sterile; errore grossolano del quale hanno largamente approfittato i grigi. È infatti accaduto che coi terzini ospiti a metà campo si è tentato di sfruttare il fuori gioco. Capita l’antifona, il reparto manovrato da Coscia partiva dalla metà campo e presi d’infilata i terzini grigio-rossi, che manovravano sulla stessa linea, non era difficile piombare sul disperatissimo Bertazzoli, quasi solo a difendere l’intera area cremonese. Ecco spiegato come l’infelice giornata degli ospitanti ha permesso loro di realizzare il più pingue bottino dell’attuale torneo. Gioco svogliato nel primo tempo, vivace e realizzatore nella ripresa. Al 7’ Coscia, su calcio di punizione di Parodi, da metà campo, segna imparabilmente. Verso il 20’, nuova azione offensiva grigia e Vecchi, con un potente tiro, conquista il secondo punto. Al 29’ l’ala destra cremonese Lazzaretti spara un violento traversone, sorprendendo Ceresa ed ottenendo così l’unico punto per la sua squadra. Nella ripresa il gioco si fa più combattuto e Vecchi, al 6’ su azione di Robotti e Pernigotti, segna il terzo punto, seguito, al 17’ e al 26’, da due imparabili stoccate di Celoria; Coscia chiude la serie al 28’ con una precisa puntata su allungo di Pernigotti. Un altro punto è stato segnato da Pernigotti, annullato per fuori gioco. («Il Regime fascista», 21 marzo 1938) IL DIFFICILE INCONTRO SUL CAMPO DEL VENEZIA L’attacco sarà guidato da Torti Il ritorno di Massiglia La Cremonese è stata regolata con un risultato a largo punteggio anche se la squadra alessandrina si è trovata nella più brutta giornata del campionato. I reparti, ed in particolar modo la difesa, hanno avuto idee confuse, poca intesa e scarso controllo della palla. Dopo un primo tempo addirittura sconcertante la squadra si è ripresa nel secondo tempo e l’attacco ha potuto realizzare con facilità i grigio-rossi, anch’essi molto modesti nella tenuta di gioco e nella tessitura delle azioni. Sempre troppo arretrato Robotti, che non riesce a riprendere la forma dei suoi giorni migliori; il trio centrale ha giocato con sbandamenti incomprensibili. Come centro-attacco, mediocremente coadivato dagli interni, Celoria ha dovuto per forza naufragare nel primo tempo provocando anche il disappunto da parte del pubblico. In progresso Pernigotti. Le 6 reti furono segnate da Vecchi 2, Coscia 2 e Celoria 2. Sempre in buona forma Parodi, dolorante Ghidini e coriaceo Caligaris. In difesa, Rosso ha giocato i primi 45’ con un’indolenza spaventosa; Bigando ha giocato con prodigalità, ma deve ricordarsi di essere terzino e non mediano laterale. Certi sbandamenti possono essere fatali alla squadra («Il Piccolo», 26 marzo 1938) RISULTATI Anconitana-Pisa 1-0 Messina-Brescia 0-0 Padova-Verona 2-0 Palermo-Vigevano 0-0 Sanremese-Modena 1-0 Spezia-Novara 0-0 Taranto-Venezia 1-1 Riposa: Pro Vercelli CLASSIFICA: Alessandria 33; Novara, Padova, Venezia 30; Modena, 29; Verona, Anconitana 27; Sanremese, Pisa 26; Pro Vercelli, Vigevano 25; Palermo 24; Spezia 18; Messina 15; Brescia, Cremonese* 13; Taranto* 9. *: una gara in meno IL PUNTO SUL CAMPIONATO Una buona giornata, come si prevedeva, per l’Alessandria. I probabili sviluppi del campionato non sono invece altrettanto rassicuranti per i grigi ché la giornata, pur avendo visto Venezia e Modena incasellare fra tutte e due un sol punto, ha detto che le due compagini sono più che mai in lizza per la promozione. Il Novara ha deluso: senza la sterilità del suo attacco lo Spezia avrebbe potuto infliggere agli azzurri il colpo destinato a farli scendere di diverse posizioni in classifica; né maggior credito si può dare al Padova vittorioso sul Verona, ma sviluppante un giuoco poco ordinato e perciò affatto promettente per la prossima giornata che lo vedrà in trasferta sul difficile campo modenese. Il Venezia ha pareggiato a Taranto; ma da quota 30 ed avendo scontato un’altra trasferta essi possono guardare con grande fiducia all’avvenire. Il Modena aveva invece una partita difficile che alla vigilia non poteva essere segnata al loro attivo; eppure avrebbe meritato di non perderla. Bel salto avanti dell’Anconitana; un’altra giornata di magra per le squadre siciliane. Del pareggio spezzino cercheranno di valersi Cremonese e Brescia, nettamente staccati dai bianchi, nei confronti dei quali hanno però giuocato una partita in meno. La coraggiosa condotta dei grigio-rossi ad Alessandria conferma che essi possono lottare con speranza, i due punti guadagnati sui campi siciliani danno poi coraggio al Brescia per tentare ancora la via della salvezza. (Alberto Valentini, «Il Littoriale», 23 marzo 1938)