Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
27-03-1938 - Giornata: 26 - Venezia - Pierluigi Penzo


Venezia AFC - Alessandria US 1 - 3 (1 - 2)
RETI: 20. Diotalevi A. [Ve] 11. Torti (II) L.[A], 35. Robotti L.[A], 50. Robotti L.[A]

Alessandria US Ceresa Ugo, Turino Giuseppe, Rosso Alberto, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Bigando Giovanni, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Torti (II) Luigi, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
VENEZIA AFC: Sgardi, Signoretto, Allemandi, Vale, Castello, Capitanio, Baldi, Suber, Diotalevi, Simonetti, Bianchi (II) Carlo.

Arbitro: Scorzoni Raffaele (Bologna)
Note
Rigore parato al 40. a Suber [V] Spettatori: 6.000. Incasso: 50.000 lire. Tempo bello; terreno ottimo.

Commento
VENEZIA-ALESSANDRIA 1-3 L’incontro, attesissimo, ha registrato una netta vittoria dell’Alessandria. La compagine grigia ha confermato la sua fama di squadra dotata di classe e di gioco eminentemente tecnico, battendo un Venezia certo non nella sua migliore giornata e monitorato in difesa per le condizioni di Allemandi, pressoché inutilizzato in seguito a uno strappo muscolare. L’Alessandria ha aperto la serie dei punti all’11’ per opera di Torti. Il Venezia ha reagito pareggiando al 20’ con Diotalevi; ma in seguito il comando è ritornato ai piemontesi che hanno segnato ancora su tiro di Robotti, al 35’. Una bella occasione per pareggiare non è stata sfruttata da Suber al 40’ che su rigore ha calciato contro Ceresa che ha così respinto il pericoloso pallone. Nella ripresa, al 5’, Robotti ha marcato il terzo punto a favore dei grigi. Questo goal ha deciso la partita, perché l’Alessandria non si è più lasciata sorprendere, ed anzi ha controllato con sicurezza la rabbiosa ma disordinata reazione dei neroverdi, fornendo un finale di gara bellissima. («La Stampa», 28 marzo 1938) LA VITTORIA DI VENEZIA Nella partita chiave del campionato l’Alessandria ha confermato la sua struttura tecnica, degna della Serie A, sollevando unanimi parole di ammirazione. Constatiamo con piacere che il ritorno dei grigi tra le elette del massimo campionato è gradito a tutta la massa sportiva. Giusto riconoscimento e giusto premio alla squadra ed ai dirigenti del sodalizio locale. Durante le lotte del campionato l’Alessandria ha dovuto mutare i reparti più del previsto; ma se tali inconvenienti hanno arenato il rendimento, offuscato sovente le idee, provocato sconfitte impreviste, l’assetto della squadra è rimasto solido e creato a bell’apposta per competizioni faticose come il presente campionato di calcio. Dicevano che, alla distanza, la nostra squadra si sarebbe imposta e così è stato, in modo superfluo e nella giornata di massimo interesse. LA CRONACA – Dopo un incontro giocato con grande impegno con lodata valentia, la squadra di Parodi ha piegato un’avversaria diretta e pericolosa proprio nella sua roccaforte e di fronte ad un pubblico che ha dato un incasso di circa 50.000 lire. Le reti sono state segnate una da Torti e due da Robotti. Ceresa ha parato un rigore tirato da Suber. Questa la cronaca breve; i commenti sono stati tutti concordi nel tessere le lodi alla squadra alessandrina «in trasferta per un anno nella Serie B». («Il Piccolo», 2 aprile 1938) RISULTATI Anconitana-Palermo 1-2 Brescia-Pro Vercelli 1-0 Modena-Padova 3-1 Novara-Cremonese 1-0 Pisa-Spezia 3-1 Taranto-Messina 2-0 Verona-Sanremese 2-0 Riposa: Vigevano CLASSIFICA: Alessandria 35; Novara* 32; Modena 31; Padova, Venezia 30; Verona 29; Pisa 28; Anconitana 27; Sanremese, Palermo 26; Pro Vercelli, Vigevano* 25; Spezia 18; Brescia, Messina 15; Cremonese 13; Taranto* 11. *: una gara in meno IL PUNTO SUL CAMPIONATO Liberatosi con grande autorità dell’ultimo serio ostacolo, a Venezia l’Alessandria si è fatto vistare il passaporto per la Serie A. Ai nero-verdi è mancata la sicurezza in difesa e per di più un rigore fallito, e che avrebbe riportato le squadre alla pari se realizzato, ha compiuto il definitivo smantellamento delle loro velleità, mal sostenute in una giornata in cui sarebbe stato necessario poter disporre di tutte le energie. Il Novara ha dovuto stringere i denti per piegare la volitiva ma tecnicamente modesta Cremonese; il Modena avvalora invece le sue pretese con un successo tanto più esplicito in quanto le cose s’erano messe molto male. Indisponibilità improvvisa del centro-sostegno titolare, sostituzione con un uomo da lungo tempo assente dai campi di gioco, un gol al passivo a due minuti dall’inizio; i gialli hanno però trovato la forza di reagire. Il Padova conferma che difficilmente potrà gareggiare per la promozione. Il Verona, con scarse pretese, e il Pisa, più minaccioso, si avvicinano al primo gruppo. Nuovo sberleffo della logica da parte dell’Anconitana: siamo di fronte ad una delle solite partite morte in casa. La lotta per il dodicesimo posto si mantiene viva dopo l’insuccesso spezzino. Potrebbe parteciparvi anche il Messina se la partita di Taranto non avesse confermato che la squadra siciliana va alla deriva; lo Spezia deve temere il Brescia, che ha piegato la Pro Vercelli e ha giocato una gara in meno. (Alberto Valentini, «Il Littoriale», 30 marzo 1938)