Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1937/1938
Serie B
10-04-1938 - Giornata: 28 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Taranto AS 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 74. Parodi P.[A]

Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Bigando Giovanni, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Massiglia Armando, Robotti Luciano, Menighetti Oreste, Coscia Aristide, Vecchi Eligio All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
TARANTO AS: Bolognini, Strata, Lavè, Starace, Perrucci, Albertini, Muroni, Boccuni, Vivian, Benet, Tosi. All.: Kertész Géza.

Arbitro: Marsciani Guido (Modena)
Note
Espulso Lombardo [A] al 70’ Angoli: 7-1 Giornata fredda, inasprita da raffiche di vento Inizio gara ore 15.00

Commento
UN NUOVO SCAMPATO PERICOLO DEI GRIGI La squadra grigia, invece di cancellare il ricordo della brutta partita disputata domenica scorsa contro l’Anconitana, si è comportata in modo ancora più preoccupante. E’ vero che il vento fortissimo rendeva difficile il controllo della palla e tornava a vantaggio della squadra meno tecnica, partita col miraggio del pareggio, ma anche contro l'avversità. del tempo la classe non dovrebbe naufragare al primo ostacolo, Salvo rare eccezioni, i giocatori alessandrini hanno errato marchianamente nei passaggi e sono stati incapaci di controllare il palleggio; Coscia e Massiglia sono incappati in una giornata nerissima e l’esordiente Meneghetti, nel ruolo di centrattacco, non ha dato prove di poter trascinare un reparto già abulico per la insufficienza dei compagni, Lombardo, Parodi, Caligaris, Vecchi e Robotti sono stati i più regolari; Bigando, spostato a terzino sinistro, ha avuto qualche grave incertezza ma ha giocato con grande volontà. Anche Ghidini è calato nel secondo tempo, Ceresa ha avuto poco lavoro. In campo tarantino sono degni di elogio, Bolognini, Strata e Lavé; la mediana in blocco sorretta dall'infaticabile Perrucci; con maggior chiarezza di idee l’attacco avrebbe potuto minacciare con migliore successo la rete alessandrina; ottimi Tosi, Boccuni e Vivian. Nei primi 45 minuti di gioco l’Alessandria ha costretto la squadra avversaria a rinchiudersi nella propria area, ma la netta superiorità non ha mai messo in serio pericolo la rete di Bolognini. Robotti, Meneghetti e Coscia, hanno sciupato facili occasioni per l’indecisione nel tiro, Massiglia è sempre stato fermato da Albertini con estrema facilità; di notevole una discesa individuale di Parodi iniziata da metà campo e conclusasi con un tiro nell’area diretto nell’angolino alto: Bolognini ha sventato l'insidia. E’ stato questo il tiro più pericoloso della giornata, e doveva essere ancora Parodi a salvare la squadra dal risultato pari, riuscendo a mettere in rete al 30’ della ripresa in seguito a calcio d’angolo, tirato da Coscia e ricacciato in avanti di testa da Bigando: azione confusa nella quale il portiere ha riportato, causa uno scontro con un avversario, la lacerazione del labbro inferiore. Lombardo era stato espulso al 22', reo di avere caricato con rudezza da tergo, ma senza cattiveria, il centrattacco tarantino. Nel restante della partita. l’Alessandria, riconosciutasi incapace di « legare» il gioco, si è tenuta sulla difensiva, lasciando agli sfortunati tarantini il compito di minacciare con maggior frequenza la rete dell’attento Ceresa. Tiri di Vecchi, Robotti e Vivian hanno chiamato al lavoro i due difensori. (La Gazzetta dello Sport, 12 aprile 1938) ALESSANDRIA-TARANTO 1-0 Dopo l’insuccesso di domenica scorsa di fronte ai dorici, i grigi hanno dovuto impegnarsi a fondo contro il Taranto, pervenendo stentatamente alla conquista dell’unico punto al 29’ della ripresa, con un tiro di parodi su calcio d’angolo a seguito di un’affannosa mischia sotto la rete di Bolognini. Gli ospiti hanno giocato prevalentemente in difesa, lasciando a tre soli attaccanti il compito di tentare vanamente la via del successo. I granata hanno profuso tutte le loro migliori energie con estrema volontà e decisione, imbrigliando costantemente le offensive avversarie smarrentesi in vani tentativi privi di mordente. Al centro attacco alessandrino era stata innestata la riserva Menighetti per le forzate assenze di Torti e di Celoria. Al 25’ della ripresa Lombardo, nel tentativo di respingere un rimando granata a metà campo, ha colpito col ginocchio la schiena di Vivian ed è stato espulso. («La Stampa», 11 aprile 1938) Giornata fredda, inasprita dal vento impetuoso, gioco slegato, caotico, senza direttive da parte dei grigi; pugnace, sostenuto, volenteroso da parte degli ospiti che hanno giocato prevalentemente in difesa. All’inizio della ripresa Robotti ha assunto il comando della linea attaccante, pure senza modificare la qualità dell’offensiva. («Il Littoriale», 12 aprile 1938) L’undici pugliese è risultato molto più difficile del previsto per cui i grigi hanno dovuto oggi impegnarsi a fondo per evitare un risultato pari. Vittoria magra dunque ottenuto solo a un quarto d’ora dalla fine, quando si dubitava ormai della vittoria stessa. L’Alessandria ha condotto il giuoco con autorità sin dal primo minuto, ma le sue azioni offensive sono state quasi sempre troncate dalla vigile difesa pugliese il Taranto nella ripresa si è fatto anche audace, non mancando di condurre pericolose discese. Finalmente, al 39’, Bigando ha troncato l’incantesimo, segnando il punto che doveva decidere le sorti. Difatti l’Alessandria, pur insistendo all’attacco, non riusciva in seguito ad aumentare il bottino, né il Taranto a pareggiare nelle sue buone azioni di contrattacco. («La Gazzetta del Mezzogiorno», 11 aprile 1938) LA STENTATA VITTORIA DI DOMENICA SCORSA Ogni partita di calcio fa storia a sé, ma le ultime due partite casalinghe dell’Alessandria hanno creato un capitolo storia unico, quello della mediocrità. Forse i giocatori della squadra locale, oltre che a vivere sugli allori e sulle disgrazie delle squadre avversarie, si sono creduti troppo ricchi dopo aver incassato il vistoso premio per la vittoria conseguita a Venezia. C’è stato il vento, è vero, ma ci fu anche per l’Anconitana e per il Taranto; il comportamento dei grigi deve preoccupare perché se le due partite fossero state giocate fuori sede, sarebbero state sconfitte sicure. Si dirà che fuori casa i grigi si sarebbero impegnati di più; ma allora ha ragione il pubblico locale a dimostrarsi insoddisfatto perché, dopo aver pagato per andare ad applaudirli, vede i giocatori che si comportano con apatia e «menefreghismo» poco simpatici. L’Alessandria deve riconquistare la fiducia del suo grande pubblico giocando al Littorio con impegno e volontà. Nella partita di domenica i più minacciosi sono stati Parodi e Ghidini, gli unici che hanno tentato la via della rete. Massiglia non aveva volontà di correre, Coscia deve essere stanco a dismisura, Menighetti non poteva fare miracoli, come centro attacco, e nel ruolo di interno non ha fiato sufficiente per svolgere il gioco di spola. Tolto Vecchi, gli altri avanti meriterebbero 100 lire di multa tutte le volte che non tirano in rete quando si trovano nell’area di rigore. Ci vuole una buona sveglia!... Il punto della vittoria è stato segnato da Parodi. Lombardo ha giocato terzino destro e Bigando ha sostituito Rosso indisposto. (Andrea Canestri, «Il Piccolo, 16 aprile 1938) RISULTATI Brescia - Cremonese 1-1 Modena - Novara 3-0 Padova - Messina 2-0 Pisa - Verona 1-0 Spezia - Pro Vercelli 1-0 Vigevano - Anconitana 0-1 Venezia - Sanremese 1-3 Riposa: Palermo CLASSIFICA: Alessandria* 38; Novara, Modena* 34; Padova 32; Venezia* 31; Pisa, Verona, Anconitana 30; Sanremese 29; Palermo 28; Pro Vercelli 26; Vigevano 25; Spezia 20; Brescia 17; Cremonese 16; Messina* 15; Taranto 13. *: una gara in più IL PUNTO SUL CAMPIONATO Con una stentata vittoria sul Taranto (veramente misero quell’1-0!) l’Alessandria ha messo in cantiere altri due punti, ed approfittando della caduta del Novara a Modena ha aumentato ancora il suo vantaggio, salito ora a 4 punti: più che sufficienti per salvaguardarla dalle minacce immediate del Modena che, col netto successo di domenica, va profilandosi sempre più pericoloso. Ora intanto i «canarini» si sono apparigliati al Novara, quel Novara che, si voglia o non lo si voglia ammettere, non cammina più con la speditezza del girone di andata. E intanto il «pericolo giallo» va facendosi sempre più consistente, almeno per le aspiranti alla seconda posizione. A proposito della quale il Venezia, battuto in campo proprio dalla sorprendente Sanremese, deve aver dato un addio alle sue speranze. Peccato. Sia come sia, alla conquista del secondo seggio noi vediamo ora impegnate soltanto tre squadre: Novara, Modena e Padova; quest’ultima in considerazione del fatto che, come il Novara, ha una partita in meno all’attivo, contrariamente al Modena che, invece, deve sottostare ancora al suo turno di riposo. Sul resto del fronte, mentre non si deve passare sotto silenzio il nuovo successo esterno dell’Anconitana a Vigevano (ed è la sesta vittoria fuori campo della squadra dorica, che balza in testa alla graduatoria dei punti conquistati in trasferta, con 15), va messa in rilievo la vittoria dello Spezia sulla temutissima Pro Vercelli. («Il calcio illustrato», 13 aprile 1938)