Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1926/1927
Coppa CONI
10-07-1927 - Giornata: 1 - Casale Monferrato - Natale Palli
Finale


Casale FBC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 70. Buscaglia [Ca] 65. rig. Viviano A.[A]

Alessandria US Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Bruno Mario, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
CASALE FBC: Roletto, Gallino, Caligaris, Greppi, Volta, Albertoni, Migliavacca, Patrucco, Buscaglia Carlo, Mattea, Zanni. All: Commissione Tecnica

Arbitro: Carraro (Padova)
Note
Espulsi Gallino [C] e Banchero (I) Elvio [A], Volta [C]. Spettatori numerosissimi con almeno 500 tifosi alessandrini Giornata molto calda. Inizio gara ore 17.00 NOTA: il punto del Casale è attribuito a diversi giocatori; la maggioranza delle fonti, anche se non riportate, dice buscaglia ed a lui lo assegnamo.

Commento
Nel campo del foot-ball I grigi imbattuti a Casale Cinquecento “supporters” alessandrini che domenica si sono recati a Casale per incitare la squadra grigia, sono tornati pienamente soddisfatti, tanto per il risultato numerico quanto per avere riscontrato che nel campo della tecnica i grigi avevano nettamente dominato l osquadrone nero-stellato. La squadra alessandrina in una formazione di ripiego ha ottenuto, col match pari, quanto di più era desiderabile ed ottenibile su difficilissimo campo casalese e ciò lascia pregustare per la partita di ritorno una sua bella vittoria e di conseguenza la definitiva conquista della Coppa CONI. Ma quale sacrificio hanno compiuto i grigi per giungere a tale successo! Chi ha assistito alla partita è rimasto veramente meravigliato per l ospirito di abnegazione degli undici ragazzi in maglia grigia che ancora una volta hanno dato una prova del loro attaccamento alla società e della loro sfrenata passione. In molte partite si è vista la squadra grigia combattere fino allo spasimo per non cedere un palmo di terreno (a Milano nella scorsa annata, a torino, a Padova ecc. in questa annata). Nella partita di domenica essi hanno superato ogni loro precedente spirito combattivo e si sono imposti alla ammirazione del pubblicoper tenacia, volontà, fermezza ed anche, e questa è forse la ragione principale, per spirito di campanile, giacchè questa forza astratta ha il potere di infondere nei giuocatori di ogni squadra una combattività non comune. Questa ultima ragione però ha portato alla disputa di una partita giuocata non solo alla piemontese od alla maniera forte come si definiscono queste contese provinciali, ma addirittura in modo burrascoso e qualche volta brutale. E i grigi in questo giuoco ebbero quasi sempre la peggio. Purtuttavia essi hanno saputo contenere la irruenza del giuoco casalese ed imporre ancora nell'ultim oquarto d'ora la loro superiorità di classe, minacciando di raggiungere da un momento all'altro il completo successo. Il giuoco dei grigi. . Dire che la squadra alessandrina abbia tecnicamente giuocata una grande partita, cadremmo indubbiamente in errore, ma dobbiamo però ammettere che essa ha in poche azioni condotte veramente alla perfezione, dimostrata tutta la sua maturità tecnica e la sua superiorità netta di fronte ai nero-stellati. Il quinteto attaccante, (è in questo reparto che si è riscontrato il miglior stile della squadra), ha nettamente oscurato il quintetto avversario strappando qualche volta voci di ammirazione fra lo stesso pubblico casalese. La squadra grigia, impegnata in un giuoco vivacissimo, ma duro ed estenuante, ha dovuto lasciar a parte ogni gioco tecnico e far richiamo a tutta la sua forza fisica per contrapporre agl iavversari un adeguato sistema di giuoco. E la partita, pur perdendo della sua bellezza tecnica, ha tutto acquistato in combattività. In questo vero combattimento ha avuto modo di rifulgere i lgiuoco possente di Gandini che ha sostenuto tutta la partita da vero dominatore. Egli ha supplito alla scarsa efficienza dei due compagni di linea con un giuoco massacrante, contenendo da solo la irruenza del trio centrale d'attacco avversario e sostenendo più volte i suoi avanti all'attacco. Vivian oe Costa, se pure un po' incertinei primi venti minuti di giuoco hanno fronteggiato e sconvolta ogni azione avversaria colla solita imperutrbabile sicurezza. Bertolini e Bruni sempre combattivi ed instancabili ma poco redditizi nel gioco di sostegno. Di Morando dovremmo ripetere quanto abbiamo già detto più volte. E' un portiere coraggioso, ma manca di intuito ed è facilmente emozionato. Domenica ha commesso qualche grave errore dei quali uno è costato il pareggio. Della linea attaccante i migliori furono Ferrari e Banchero. Il … dottore (così è chiamato Ferrari) ha sostenuto ottimamente il giuoco di provetto attaccante r di quarto mediano iniziando sovente l'attacco da oltre metà campo. Le sue azioni personali in grande stile erano sovente sottolineate da una viva aamirazione. Banchero è stato l'uomo delle grandi parttie. Da lui sono sempre partite le azioni più pericolose ed i tiri più potenti, e su di lui si è sempre scatenata l'ira dei difensori casalesi che più volte lo hanno mandato ruzzoloni senza troppe delicatezze. Attivissimo sempre Cattaneo, ottimi pure Avalle e Chierico. Quest'ultimo però è stato poco servito perchè ancora leggermente sofferente ci che gli ha forse fatto mancare da pochi passi un sicuro goal. La squadra casalese. Alla vigilia dell'incontro abbiam odetto che il Casale possedeva tutta la sua forza nel sestetto difensivo mentre l'attacco mancava di quella tecnica necessaria per raggiungere i più difficili successi. Queste nostre affermazioni hanno avuto la miglior conferma. Il Casale ha, infatti, ottenuto il match pari in virtù della grande efficienza del suo sestetto difensivo che ha saputo arginare se non sconvolgere ogni azione dell'attacco alessandrino. Quattro uomini sono emersi in questo giuoco difensivo massacrante: il portiere Roletto, Volta, Gallino e Caligaris. I due mediani laterali, greppi ed Albertoni pur giuocando una generosa partita, non sono stati all'altezza dei compagni. La linea attaccante è una ben povera cosa di fronte al sestetto difensivo, animata sì da un'iiriducibile volontà di imporsi, ma priva in modo assoluto di ogni tecnica. Nessuna azionecollettiva è partita dal quintetto casalese, ma solo azioni a folate condotte per iniziativa personale di Migliavacca, di Mattea, di buscaglia e di Zanni. Nessuno, però, di questo atleti sa fondere con precisioneil suo giuoco coi compagni e di conseguenza rarissime volte impegnano seriamente la porta avversaria. Nel suo complesso la squadra casalese ha dimostrato una struttura solidissima per cui è spiegabile il successo ottenuto nel campionato e la sua vittoria finale nel girone B della Coppa C.O.N.I. Il primo tempo elettrizzante. La partita ha avuto una degna cornice di pubblico accorso da tutto il circondario per vivere ancora una volta, nonostante la canicola, momenti di vera passione. L'ambiente era veramente saturo di elettricità sportiva, ma ciò nonostante il primo tempo della contesa si è svolto con perfetta cavalleria delle due squadre. La prima mezz'ora di giuoco è stata davvero un godimento sportivo. La palla viaggiava da un campo all'altro spostando continuamente il giuoco, le azioni si susseguivano con una rapidità sorprendente, ed il pubblico era come ammaliato da questo giuoco vivace ed elettrizzante e subiva il fascino della contesa senza trasgredire alla legge della cavalleria sportiva ed applaudendo senza spirito di parte le belle azioni delle due squadre. Dopo mezz'ora, la fatica ha cominciato però a pesare sui giuocatori che quasi affranti dall'immane sforzo hanno evidentemente atteso con compiacenza la fine del primo tempo. La ripresa. Non così doveva però essere la ripresa. Al quarto minuto Banchero, mentre stava per segnare il sospirato goal da non più di dieci metri dalla rete, veniva pressato da Caligaris e da Gallino che con uno sgambetto ed una violenta carica alla schiena, lo mandarono a terra duramente contuso e quasi stordito. L'inesorabile calcio di rigore accordato dall'arbitro fruttava ai grigi il goal per merito di Viviano. Visto il profilarsi della sconfitta il Casale si gettava a corpo perduto all'attacco, deciso a qualunque costo di raggiungere il pareggio. L'infuriare dlel'offensiva casalese non ha però trovato i grigi impreparati i quali, se pure in tono minore hanno energicamente reagito al nuovo sistema di giuoco casalese. Ciononostante i casalesi hanno raggiunto il pareggio solo per un fatale errore di Morando. L'arbitro Carraro ha più volte dovuto intervenire a punire i giuocatori finché ha espulso i giocatori Gallino e Banchero per essersi scambiati una … non troppo dolce carezza ed alla fine espelleva anche Volta che aveva tentato di sferare un potente calcio a Morando. Negli ultimi dieci minuti l'alessandria riusciva ancora a chiudere la difesa casalese nella sua area senza peraltro poter giungere al successo per l'inevitabile stanchezza dei giuocatori. L'arbitro Carraro ha diretto l'incontro con rara competenza. Anche quando la partita ha degenerato, ha saputo contenerla nei limiti della regolarità. (Il Piccolo, 16/07/1927) Casale ed Alessandria pareggiano nella finale della Coppa Coni Dopo una epica lotta durata novanta minuti il Casale chiudeva alla pari per un goal il match con l'Alessandria, per la finale della Coppa Coni. Arbitro Carraro del Padova. Il primo tempo si chiude senza che le squadre riescano a segnare. Nella ripresa per un penalty concesso contro il Casale, pare debba arridere la vittoria agli alessandrini. I nerostellati però in un ritorno rabbioso pareggiano per una azione combinata tra Zanni e Mattea. Espulsi dal campo due giocatori casalesi ed un alessandrino, la partita perde il carattere di serena competizione e si chiude poco dopo tra il disappunto del pubblico. (La Stampa) FOOT-BALL Diciamo subito che il risultato della gara è stato falsato dalla insufficienza dell’arbitro Carraro, inviato, non sappiamo con quanto criterio, a reggere le sorti di un incontro di tanta importanza. Il calcio di rigore contro i casalesi, che doveva decidere il match pari, è stato concesso con una leggerezza imperdonabile dal sig. Carraro, il quale ha abboccato all’ amo tesogli dal grigio Banchero, che ha abilmente inscenata una violenta caduta in prossimità della porta, in seguito ad una carica inesistente da parte di Caligaris. Cose che succedono ai novellini quando, assumendo arie di superiorità, e largheggiando in gesti e pose che non riescono a coprire la loro miserevole ignoranza tecnica, si trovano a dirigere gare di troppo peso per le loro striminzite spalluccie, e nelle quali sono impegnati dei vecchi volponi, dalle abilissime finzioni, deplorevoli dal lato della lealtà sportiva, ma feconde di risultati agli effetti della classifica. Viceversa un fallo enorme, ma proprio enorme, dei difensori grigi, i quali in una situazione disperata, hanno addirittura allontanato il pericolo raccogliendo e respingendo la palla colle mani, si è risolto... in un calcio di punizione contro gli Stellati. Regolarmente perciò allo spirare del novantesimo minuto, a tenore delle vicende di giuoco, il Casale avrebbe dovuto uscire vincitore per due a zero, invertendo secondo giustizia l’applicazione del penalty e computando il goal del secondo tempo, scaturito dalla magnifica azione tra Patrucco, Mattea e Migliavacca. Sarebbe stata meritata la vittoria? Avrebbe segnato il reale distacco tra la classe, la preparazione, delle due contendenti? Niente affatto. Il match pari, anche se venuto fuori attraverso a giudizi ed azioni irregolari, ha rispecchiato esattamente la forza dei grigi e dei nero-stellati. La squadra alessandrina ha avuto il proprio tallone di Achille nella estrema difesa. Certe difettose prese di Morando, ed alcune paui'ose incertezze dei terzini debbono aver fatto correre dei brividi di terrore per la schiena dei numerosissimi appassionati scesi dalla vicina città. Ma in compenso l’ossatura centrale si è dimostrata salda e tenace, e magnifica si è rivelata la prima linea col suo giuoco d’intesa, privo di inutili ricami, pieno di brio e vivacità, opportunmente temperati dalle esigenze della tecnica. Se la gara, per tutto il primo tempo e parte del secondo, ha potuto avvincere il pubblico per la sua bellezza, la cosa è stata dovuta alle eleganti azioni di attacco da parte degli avanti alessandrini. Questo per la verità, che deve stare innanzi a tutto, anche se il rivelarla può recare bruciore a qualche poco sereno e niente imparziale spettatore. Il Casale, malgrado la poca felice giornata di Caligaris, sempre però all’altezza della situazione, e scusabile per l’orgasmo in lui destato dalla infelice decisione arbitrale; e ad onta della preferenza dimostrata a torto dalla seconda linea per il giuoco difensivo, è stato nel riparto della difesa complessivamente migliore dell’avversario. Ci piacque Roletto che si profuse in alcune spettacolose parate dimostrando di essere in progresso. Gli consigliamo però di dedicarsi ad una razionale ginnastica onde acquistare prontezza ed elasticità che fanno attualmente in lui difetto. Ed ora veniamo alle dolenti note. La linea degli avanti casalesi si è dimostrata tecnicamente davvero di poca efficienza. Ha attaccato, è vero, in prevalenza, ma raramente, o forse mai, seguendo un tema di giuoco, una linea preordinata e coordinata. E’ andata così alla buona, fidando sul proprio impeto e sulla debolezza della barriera difensiva avversaria. Soltanto il vecchio Mattea, fibra magnifica di lottatore che sfida il tempo, ha saputo salvarsi dalla débàcle. Nullo Migliavacca, arruffone Zanni, pieno di vivacità ed agilissimo Buscaglia, il quale però giunto nell’area di rigore sprecò in azioni infantili tutto il vantaggio di buone azioni, sperduto Patrucco nel nuovo ruolo di ala sinistra, inadatto ai suoi mezzi. La più semplice logica avrebbe consigliato di porre Patrucco tra gli halves, collocando Greppi, che ha già dato buone prove all’attacco, fra gli avanti. Così le azioni a fondo, compresa quella che ha fruttato il goal, non furono più di quattro o cinque durante la partita, malgrado le facilitasse l’incertezza della difesa alessandrina. Nè si poteva sperare di meglio con un attacco che dimostrò coraggio e ferma volontà di segnare, ma che giuocò in modo primitivo, senza intesa e collegamento tra i suoi uomini. Ed è per questo che, pur facendo riserve sul sistema... barbaro di arbitraggio, e deplorando che l’Ente Federale, pure disponendo in quel giorno di tutti i migliori référees abbia inviato a dirigere un incontro di somma importanza un elemento appena adatto a gare di terza divisione, riteniamo sia stato equo e giusto il risultato pari. Così ogni speranza casalese è riposta nella gara che attende i nerostellati ad Alessandria. Gara irta di difficoltà, quando si pensi che i grigi sanno compiere sul loro terreno dei veri miracoli, e che Gallino e Volta, espulsi domenica scorsa dal campo, non potranno assai probabilmente prendervi parte per squalifica. Non raccogliamo le voci di forfait o di invio di una squadra formata di riserve. I forti - e la squadra casalese, con tutti i suoi difetti, è composta di magnifici atleti capaci di strappare i più sorprendenti risultati - sanno e debbono lottare fino all’ultimo in difesa della propria bandiera. E sono tanto più ammirevoli quando, per circostanze da loro indipendenti, si battono in condizioni di palese inferiorità. Anche se vinti, la folla decreterà loro la propria ammirazione. Il nucleo nero-stellato, eliminato dalla sfortuna dalle finali del Campionato Italiano, defraudato di una vittoria che l’andamento del giuoco gli assegnava in modo netto, ha ormai meritato la viva simpatia che circonda coloro che la sorte colpisce duramente ed iniquamente. (Il Monferrato, 16/07/1927)

Finale

Casale FBC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)

RETI:

70. Buscaglia [Ca] 65. rig. Viviano A.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Bruno Mario, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

CASALE FBC: Roletto, Gallino, Caligaris, Greppi, Volta, Albertoni, Migliavacca, Patrucco, Buscaglia Carlo, Mattea, Zanni. All: Commissione Tecnica

Arbitro: Carraro (Padova)

Note

Commento

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Finale

Casale FBC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)

RETI:

70. Buscaglia [Ca] 65. rig. Viviano A.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Viviano Andrea, Costa Felice, Bruno Mario, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

CASALE FBC: Roletto, Gallino, Caligaris, Greppi, Volta, Albertoni, Migliavacca, Patrucco, Buscaglia Carlo, Mattea, Zanni. All: Commissione Tecnica

Arbitro: Carraro (Padova)

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