Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1926/1927
Coppa CONI
24-07-1927 - Giornata: 2 - Alessandria - Campo degli Orti
Finale


Alessandria US - Casale FBC 2 - 1 (2 - 1)
RETI: 19. Ferrari G.[A], 22. Cattaneo R.[A] 32. rig. Caligaris [Ca]

Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Tosini Oreste, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
CASALE FBC: Roletto, Raiteri, Caligaris, Buscaglia, Albertoni, Greppi, Migliavacca, Montiglio, Mattea, Zanni, Gallo. All: Commissione Tecnica

Arbitro: Gama Achille (Milano)
Note
Inizio gara ore 17.00

Commento
L'ALESSANDRIA VINCE LA COPPA C.O.N.I. L'Alessandria U.S. Ha vinto la coppa C.O.N.I. Nella finalissima disputata ieri sul campo degli Orti essa ha brillantemente battuto la squadra casalese in virtù della sua eccelsa classe e dello spirito combattivo dei suoi undici atleti. L'Alessandria aveva già vinta la partita dopo il 22.o minuto del primo tempo. Due goals in tre minuti ha segnato il volitivo attacco alessandrino per merito di Ferrari su azione Gandini Tosini Chierico e di Cattaneo con un tiro lungo da circa 20 metri. Le sue azioni erano chiare, nette, mentre il Casale dopo un inizio brillante, cedeva lentamente. Poi un'azione di Viviano che fermava un avversario provocava un calcio di rigore che Caligaris tramutava in goal al 31.o minuto. Verso la fine del primo tmepo Gandini per un urto con Mattea doveva essere trasportato fuori dal campo e rientrava qualche minuto dopo che era già iniziata la ripresa. Nel secondo tempo l'Alessandria ha avuto un assoluto dominio senza peraltro segnare nessun gol per la difesa ferrea e più volte fortunata dei casalesi che verso la fine avevano un buon risveglio minacciando seriamente la rete di Curti. Arbitro severissimo Gama Achille. (La Stampa) LA COPPA DEL COMITATO OLIMPICO VINTA DALL’ALESSANDRIA La partila decisiva della coppa del Comitato Olimpico è stata vinta ieri sul campo degli Orti dalla squadra alessandrina contro il Casale. Come è noto, nell'incontro d'andata il risultato era stato pari (uno a uno). Il primo tempo si svolge con netta prevalenza dell'attacco dell'Alessandria. Dopo un goal annullato dall'arbitro per fuori gioco, al 19° minuto Ferrari, su passaggio di Tosini. segna imparabilmente il primo goal per l'Alessandria, seguito alla distanza di pochi minuti da un secondo punto per opera di Cattaneo, con un tiro da una quindicina di metri. Al 31° minuto, su calcio di rigore, Calligaris segna l'unico goal della giornata per il Casale. Il primo tempo si chiude con un leggero incidente a Gandini; ma il capitano dell'Alessandria può rientrare in campo pochi minuti dopo l'inizio della ripresa. La partita sì fa nel secondo tempo più movimentata; gli alessandrini ottengono una serie di calci d'angolo, costringendo ad un lavoro serrato la difesa avversaria, in cui eccelle Calligaris Gli attacchi casalesi portano di tratto in tratto qualche minaccia pericolosa alla rete alessandrina. Tosini perde un'occasione facilissima di segnare a due passi dalla porta; poi un tiro potente di Calligaris passa pochi metri sopra la rete alessandrina. Un altro tiro di Ferrari viene deviato in alto con un colpo di testa, proprio dinanzi al goal, da Calligaris, che poi salva un sicuro punto a porta libera. Al 35° minuto il casalese Buscaglia viene espulso per aver insolentito l'arbitro. I casalesi giocano gli ultimi 10 minuti con foga rabbiosa. L'arbitro Achille Gama, a distanza di poco tempo, concede ben tre calci di punizione contro l'Alessandria, tutti e tre tirati da Calligaris e respinti dall'ottimo Curti. La fine della partita trova vittoriosa per due punti a uno 1’Alessandria, che si è dimostrata squadra più organica, dotata di maggior tecnica e miglior stile. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) L’ALESSANDRIA HA VINTO LA COPPA C.O.N.I. Il magnifico trofeo messo in palio dal Presidente del C.O.N.I. è stato conquistato brillantemente dalla squadra grigia con una serie impressionante di superbe vittorie. Il trofeo è stato senza dubbio vinto d alla squadra più forte e più meritevole, da una squadra che durante l’annata sportiva ha pienamente dimostrato tutta la sua maturità calcistica anche nelle più dure battaglie. Tre mesi di lotta serrata sono occorsi per dare una vincitrice del torneo: tre mesi di sacrifici dei giuocatori stanchi ed esausti per le precedenti durissime lotte e dei dirigenti iter il sempre crescente «deficit» finanziario causato dalle fortissime spese e dai magri incassi nelle partite del torneo. Questi tre mesi di sacrifici hanno però avuto il più ambito dei premi. La squadra grigia, dopo avere peregrinato durante il campionato, sui campi di gioco in cerca di vittorie che la portassero nel girone finale, del quale giustamente avrebbe dovuto far parte, ha imposto, colla sua indomabile ferrea volontà, la sua forza tecnica attraverso uri difficile girone eliminatone ed una finale degna di più alti onori. Gloria dunque allo squadrone grigio che ha assicurato ad Alessandria, sportiva una vittoria degna delle sue tradizioni sportive. La squadra grigia è giunta a tale clamoroso successo in modo sorprendente. E’ noto che lo scorso anno essa avrebbe dovuto discendere nella prima divisione dopo una disgraziata annata in cui subì l’onta di alcune clamorose sconfitte. Un nuovo ordinamento del campionato italiano lasciò la speranza ni grigi di risalire di colpo il terreno perduto in una annata. Il torneo di qualificazione indetto dalla Federazizone per l'ammissione di una sola squadra delle otto cadute... in disgrazia, trovò la squadra grigia pronta al nuovo urto. E vennero le v itto rie sul Pisa, sul Legnano, infine quella di Torino sul Novara. L’Alessandria aveva conquistato il suo primo alloro di questa gloriosa annata. L’ingresso in Divisione Nazionale fu quanto mai, clamoroso. Le vittorie sul Doria, sul Bologna, sulla Sampierdarenese portarono di colpo la squadra grigia al livello dei più grandi squadroni tanto da essere pronosticata da tutti tritici sportivi come sicura finalista. Purtroppo per un complesso di cause più o meno note e più o meno pulite, l'Alessandria fu esclusa dalla finale ed occupò il quarto posto a ridosso del Milan e del Bologna che dagli stessi grigi avevano subito una dura sconfitta. Il campionato di questo anno segnò la resurrezione dei grigi, che, riconquistata la fiducia della innumerevole falange dei loro supporters, hanno dato prova del grande ed inestimabile valore del football alessandrino. Questo nuovo successo ha segnato il secondo trionfo dei grigi. (Ionie se queste due nette affermazioni non bastassero a dimostrare la sua possanza, l’Alessandria ha voluto dare una terza e più luminosa prova del suo reale valore. In scritta si al torneo per la Coppa O.O.N.I. iniziava detto torneo con un a clamorosa vittoria sul campo bresciano, seguita tosto da altre più fulgide affermazioni. Durante il girone eliminatorio essa è rimasta imbattuta riportando ben otto vittorie e due matches pari. La finale, che la opponeva allo squadrone nero-stellato, la trovava ancora vittoriosa nonostante il duro ostacolo da sorpassare costituito d al campo casalese. Durante il campionato la squadra di Gandini ha subito qualche sconfitta e qualche match pari per l'indolenza di alcuni giocatori o per sopravvenuta sfiducia delle proprie forze. Le partite di Roma, di Alessandria contro il Livorno, e di Cremona, sono state la causa principe della esclusione dal girone finale. Questi sono insegnamenti che i grigi debbono trarre in occasione della più ; aperta lotta che si profila per in prossima stagione. Tutte le partite, anche quelle ritenute di sicuro dominio, debbono essere affrontate collo stesso animo con cui si affrontano i più grandi incontri. E’ da queste partite che si debbano ricavare i punti necessari per raggiungere la meta segnata. Non viene un esempio dal Milan che nelle partite contro Fortitudo. Cremona e Livorno, (le squadre contro le quali l’Alessandria ha perduto quattro punti) ha conquistato il diritto di finalista. Questi insegnamenti serviranno senza dubbio a mettere in guardia lo squadrone grigio per la prossima annata. Solo due mesi ci separano dall’inizio del prossimo campionato, e la squadra grigia dovrà prepararsi ad affrontarlo con tutte le sue forze per giocare il ruolo di primissimo ordine. (Il Piccolo, 30/07/1927) […] Lunedì scorso, ad esempio, la maggioranza giurava che i casalesi erano stati ad Alessandria provati dalla disdetta anche più nera della loro maglia, che meritavano di vincere, che un secondo calcio di rigore era stato loro defraudato dall’arbitro, il quale appunto perché arbitro principe si permette il lusso di fare di testa propria, sapendo che ogni sua decisione rappresenta per il mondo sportivo del vero oro colato. Ma col trascorrere dei giorni il giudizio ha fatto proprio come quelle banderuole di lamiera che stanno sui tetti a segnare la direzione del vento: ha preso cioè una direzione del tutto opposta a quella precedente. Si è convenuto cioè che i « grigi » hanno meritato di vincere perché oltre a godere dell’inestimabile vantaggio di giuocare in casa propria e di essere al completo posseggono una tecnica di giuoco, loro impartita dall’ottimo trainer Carcano, la quale permette di organizzare trame di attacco che si conchiudono inesorabilmente nei pressi della porta avversaria; perché giunti alla finalissima senza conoscere sconfitte; perché infine due goals segnati battendo in pieno la difesa contano ben più di uno strappato in quel drammatico duello tra un portiere privo di ogni aiuto ed un potente tiratore il quale invia un bolide dalla distanza di una dozzina di passi, che è il calcio di rigore. Se Gama ne avesse concesso un secondo, e sembra che i casalesi, a tenore di regolamento, ne fossero in diritto, il pareggio avrebbe lasciato un lungo strascico di amare discussioni. L'Alessandria colloca dunque a buon diritto la ricchissima Coppa Coni tra i suoi innumerevoli trofei. E non ne siamo in fondo malcontenti, perché la risorta compagine dei grigi ci è riuscita simpatica per il suo bel giuoco, per il suo non abusare della maggiore prestanza fisica. Nè possiamo a meno di accomunare nella lode i dirigenti, i quali con cavalleria squisita, hanno voluto riunire vincitori e vinti in un fraterno banchetto; usare a questi ultimi una infinità di cortesie; non affliggerli con discorsi e con elogi che avrebbero potuto parere un po’ funebri e decretare infine - ben sapendo quanto l'oro piaccia ai moderni giocatori di foot-ball - ai componenti della squadra sconfitta, undici medaglie del nobile metallo. Pubblico nè migliore, nè peggiore del nostro: una grande massa cioè di galantuomini disposti ad applaudire le buone azioni senza fare distinzioni di casacche, inquinata dalla presenza di scalmanati e di pazzoidi, per i quali una gara di foot-ball significa una magnifica occasione per fare i violenti ed i prepotenti, sapendosi ben protetti perché in casa propria. Una malvagia semente che purtroppo non si riuscirà mai ad eliminare dai campi sportivi, e che costerà sempre multe e squalifiche, creerà rapporti tesi tra città legate da secoli da rapporti di solidarietà e fratellanza. La penna ci ha presa la mano, cari lettori, ed abbiamo così parlato di tutto, meno di quello che più vi interessa: della squadra cioè del vostro cuore. Eccoci ad accontentarvi. I nostri ragazzi hanno ad Alessandria fatto dei miracoli. Conciati come erano, con reparto attaccante e difensivo improvvisati, temevamo, per quanto l’articolo della vigilia fosse per convenienza intonato a fiducia, che cadendo nelle grinfie degli alessandrini, si sarebbero lasciati sbranare come tanti agnellini. E’ avvenuto invece che se dopo uno scialbo primo tempo in cui i grigi si sono assicurata la vittoria, la gara ha assunto una bellezza avvincente, il merito è risalito tutto ai presunti agnelli divenuti leoni. Avete letto sulla Gazzetta del Popolo del 25 luglio la prosa del collega Nereo Squarzini, non sospetto certamente di eccessiva tenerezza per i casalesi? E’ tutta un inno alla potenza aggressiva finale degli stellati, ai quali il sole implacabile di un luglio implacabile aumentava la carburazione (beati loro!) e che hanno suscitato le memorie del passato (addio, bel passato) e fatto rivivere certi momenti impressionanti delle vecchie nostre squadre piemontesi, fatti di impeto, di volontà, di ardore. L’avete letto? In caso negativo vi consigliamo di acquistare il numero arretrato, anche se costa di più. Vi apprenderete, se non lo sapevate già, cosa voglia dire un «Casale lanciato». […] (Il Monferrato)

Finale

Alessandria US - Casale FBC 2 - 1 (2 - 1)

RETI:

19. Ferrari G.[A], 22. Cattaneo R.[A]
32. rig. Caligaris [Ca]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Tosini Oreste, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

CASALE FBC: Roletto, Raiteri, Caligaris, Buscaglia, Albertoni, Greppi, Migliavacca, Montiglio, Mattea, Zanni, Gallo. All: Commissione Tecnica

Arbitro: Gama Achille (Milano)

Note

Inizio gara ore 17.00

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Finale

Alessandria US - Casale FBC 2 - 1 (2 - 1)

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19. Ferrari G.[A], 22. Cattaneo R.[A]32. rig. Caligaris [Ca]

Alessandria US

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Formazione avversaria

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