Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1935/1936
Coppa Italia
18-01-1936 - Giornata: 1 - Alessandria - Littorio
Ottavi di Finale


Alessandria US - Modena FBC 4 - 0 (2 - 0)
RETI: 4. Svageli P.[A], 25. Busani U.[A], 50. Gastaldi S.[A], 57. Gastaldi S.[A]

Alessandria US Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Parodi Pasquale, Celoria Mario, Busani Umberto, Notti (I) Alfredo, Svageli Pietro, Riccardi (I) Giovanni, Gastaldi Settimo All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria
MODENA FBC: Guizzardi; Bernacchi, Nebbia (II) Luigi; Dugoni, Malagoli G., Duè; Cavani, Vezzani, Galli, Mazzoni, Ravizzoli. All.: Secchi Silvio.

Arbitro: Sassi Otello (Roma)
Note
Rigore sbagliato: 80’ Mazzoni [M]. Angoli: 7-3. Giornata di neve, terreno pesante. Inizio gara ore 14.30

Commento
In una nuova inquadratura, né peggiore né migliore delle precedenti, i grigi hanno largamente dominato i gialloblù modenesi. La squadra emiliana che ha conosciuto anche essa gli splendori della massima divisione, è da parecchi anni relegata tra i cadetti senza riuscire a vincere gli ostacoli per poter riprendere il posto nel gruppo delle elette. Dato il modesto valore degli avversari l’Alessandria non si è impegnata a fondo, ottenendo tuttavia un cospicuo bottino, esattamente suddiviso nei due tempi di giuoco. A cagione anche della nuova nevicata che ha abbondantemente ricoperto il campo del Littorio e che è caduta senza interruzione per tutto l’incontro, le azioni non hanno potuto avere uno sviluppo sempre regolare, tuttavia si è lottato con accanimento e la meglio è toccata ai concittadini più decisi e sostenuti nei loro attacchi. Già al 5’, dopo alcuni infruttuosi tentativi nell’estrema area modenese, l’Alessandria è pervenuta al successo, sia pure per un infortunio della difesa gialloblù: fuga velocissima di Busani e centro dal limite del campo. Il pallone è raccolto da Nebbia che ha tentato rinviare al portiere; l’inatteso intervento del terzino ha sconcertato Guizzardi, indeciso sul da farsi; pronto intervento di Svageli e il primo punto è segnato. Due minuti dopo altra fuga di Busani servito da Notti e forte tiro in rete, questa volta fermato a terra dal portiere. Al 12’ i grigi subiscono due calci d’angolo consecutivi; quindi Mazzoni con un colpo di testa spedisce verso la rete il pallone, che Ceresa con un balzo riesce a bloccare nell’angolo alto. Minacce serie si ripetono particolarmente sotto la rete degli ospiti, i quali si difendono con accanimento, mentre l’attacco gialloblù manca di coesione e di penetrazione. Le loro rare puntate offensive vengono sistematicamente infrante da Lombardo e Borelli. Al 25’ calcio di punizione contro il Modena da una ventina di metri. Il tiro di Busani è perfetto e fortissimo, tanto che Guizzardi tenta fermare la sfera, ma la palla gli rovescia le mani e finisce in fondo alla rete. Due a zero. I modenesi riprendono tuttavia con lena le loro azioni e Mazzoni e Cavani impegnano con due secche stoccate il portiere grigio che si libera brillantemente. Poi l’Alessandria, assediata a metà campo dagli ospiti, ottiene successivamente cinque calci d’angolo, indice della sostenuta pressione sotto la rete di Guizzardi il quale sul finire del primo tempo è riuscito a fermare un tiro spettacoloso di Riccardi, facendosi vivamente applaudire. Alla ripresa delle ostilità il Modena dà segni vigorosi di riscossa e Celoria prima, quindi Lombardo, sono chiamati ad un duro lavoro per frenare gli assalti dei gialloblù fattisi ora più aggressivi e precisi nei loro tentativi di riscossa. Ma è una scaramuccia di breve durata, poiché al 5’ l’Alessandria ottiene il terzo punto in seguito ad una ammirata azione in linea di tutto il quintetto attaccante. La palla è ben manovrata da Gastaldi, che scarta Dugoni e supera Bernacchi; quindi l’attaccante benché ostacolato da Nebbia accorso impetuoso, segna di precisione nell’angolo basso di destra del portiere. Al 10’ il Modena beneficia di un calcio di punizione sulla linea dell’area di rigore, ma il tiro di Mazzoni fallisce. Intanto la neve ha ripreso a cadere più fitta, rendendo il terreno ancora più viscido ed insidioso. I grigi ritornano alla carica e al 14’ ottengono il quarto punto dopo una lotta emozionante sotto la rete modenese che nel frattempo aveva visto ben quattro difensori davanti alla propria porta minacciata. Tuttavia la stoccata finale di Gastaldi è riuscita a superare tutta la barriera e ottenere il quarto punto. Il Modena ha attaccato ancora e al 35’ ha beneficiato anche di un calcio di rigore, in seguito ad un fallo di mano di Borelli su azione di Ravizzoli, ma il rigore tirato da Mazzoni è riuscito infruttuoso poiché la palla ha colpito l’asta superiore della casa di Ceresa ed è uscito fuori. I gialloblù hanno dovuto difendersi ancora da due calci d’angolo e sottostare ancora alla pressione avversaria. La partita termina quando già le tenebre avvolgono il campo; pubblico poco numeroso. Con questa nuova vittoria i grigi entrano nelle semifinali per la disputa della Coppa Italia. («Il Littoriale», 20 gennaio 1936) Sul pesantissimo campo alessandrino il Modena è stato eliminato dalla Coppa Italia con un risultato che dimostra la maggior superiorità della squadra alessandrina. I Grigi hanno segnato due porte nel primo tempo ed altrettante nella ripresa, pur senza impegnarsi eccessivamente. All’ assenza di Milano, per obblighi militari, era stato provveduto con lo spostamento a mediano di Celoria e l’innesto di Svageli centrattacco, fra Notti e Riccardi. Le pessime condizioni del terreno non hanno permesso di poter valutare il rendimento del reparto d’attacco nella nuova formazione. Comunque, forse perché di fronte ad avversari pieni di volontà ma non eccessivamente forti, gli alessandrini hanno tessuto ottime trame, rendendo affannosa la difesa avversaria. Gastaldi e Busani hanno giocato ottimamente e Celoria ha lottato con bravura nell’insolito ruolo di mediano. La squadra gialla si è trovata in svantaggio per le incertezze del portiere Ghizzardi nel primo tempo. Questo giocatore ha però fatto dimenticare nella ripresa gli errori iniziali, salvando la propria rete da pericolosissime situazioni create da tiri di Notti, Riccardi, Busani, Svageli e Gastaldi. Gli anziani modenese Mazzoni, Dugoni e Vezzani sono stati di incitamento ai compagni impegnati nella dura lotta nel pantano e tra l’imperversare della neve; ma il distacco fra le due squadre era troppo netto per premiare il lodevole comportamento della compagine modenese. Al 4’ di gioco, su incertezza di Guizzardi, impegnato da un passaggio indietro di Dugoni, Svageli mette fortunosamente in rete il primo punto alessandrino. I grigi insistono appoggiando le azioni sulle velocissime ali. Al 10’ la Alessandria è in corner, ma Galli indugia nell’attimo di effettuare il tiro. Borelli salva la situazione e Riccardi lancia in profondità Busani che impegna la difesa avversaria. Ottimo il centro di Gastaldi che sfugge alla vigile guardia di Dugoni. Al 25’ Busani ottiene il secondo punto alessandrino su calcio di punizione. Il tiro della insidiosa ala grigia obbliga Guizzardi in una parata alta. La palla sfugge dalle mani del portiere e finisce in rete. Registriamo un magnifico tiro di Cavani parato a terra da Ceresa, poi il Modena subisce tre calci d’angolo consecutivi, ma la vigile difesa dei canarini ed in special modo quello di Nebbia, riesce ad allontanare le pericolose situazioni. Al 35’ Vezzani sfiora il successo con un tiro a lato: angolo contro i grigi ed il primo tempo termina con un bolide di Riccardi, parato alto dal portiere avversario. Nella ripresa al 5’ dopo insistenti azioni offensive, Gastaldi riceve il passaggio di Riccardi e colloca in rete per la terza volta. Il Modena tenta di contrattaccare ma Lombardo e Borelli, che giocano avanzati, stroncano ogni tentativo. Al 12’ appena sfuggita un’occasione a Svageli, Gastaldi conclude per la quarta volta violando con un tiro irresistibile la rete dello sfortunato portiere modenese. Registriamo ancora un tentativo di Vezzani ed un tiro fortissimo di Notti, respinto dallo spigolo, interno della rete avversaria ed al 35’ Vezzani sciupa un rigore per il Modena, mandando la palla a picchiare contro la traversa superiore della casa di Ceresa. («La Gazzetta dello Sport», 20 gennaio 1936) Sopra un campo ridotto in pessime condizioni dalla neve che ha incominciato a cadere nella mattinata, continuando ininterrottamente anche durante la partita, la squadra alessandrina ha dominato nettamente. Priva di Milano, in servizio militare, i grigi sono scesi in campo con la riserva Svageli a centroattacco, Notti e Riccardi interni, Celoria mediano sinistro e la nuova formazione, senza fare grandi cose, è riuscita ad aver ragione dell’avversaria per la maggiore attitudine dei giocatori grigi nelle lotte sui terreni pesanti. Tra gli ospitanti si sono distinti Ceresa, Lombardo, Celoria, Busani e Gastaldi. Il Modena ha avuto in Mazzoni, Malagoli, Vezzani e Guizzardi i suoi uomini migliori. L’Alessandria attacca subito e al 4’, dopo una notevole pressione, Dugoni, per salvare la situazione, passa indietro al portiere: la palla colpisce il difensore ad un piede e sguscia a lato dove Svageli raccogli il successo spingendo in rete. Subito dopo registriamo due angoli consecutivi contro l’Alessandria ed è Celoria che si incarica di allontanare l’insidia. I modenesi tentano di contrattaccare ma il loro compito si presenta estremamente difficile. Alcuni tiri di Vezzani, Riccardi, Notti, Busani e Galli impegnano i portieri. Al 25’ l’Alessandria fruisce di un calcio di punizione: tira Busani sotto la traversa; Guizzardi para alto ma si lascia sgusciare la palla che finisce in rete. Due a zero. Nella ripresa i grigi battono per la terza volta il portiere avversario per merito di Gastaldi, su azione impostata da Notti e Riccardi. Al 12’ lo stesso Gastaldi segna la quarta rete. Un magnifico tiro di Notti a fil di palo mette la sveglia ai modenesi che scendono alla loro volta minacciosi e, sfumata un’occasione per incertezza di Galli, registriamo un calcio di rigore contro l’Alessandria, al 35’: tira Mazzoni, ma la palla rimbalza contro la traversa e finisce alta. («Il Piccolo» di Genova, 20 gennaio 1936) Già al 5’, dopo alcuni infruttuosi tentativi nell’estrema area modenese, l’Alessandria è pervenuta in vantaggio, sia pure per un infortunio della difesa gialloblù: fuga velocissima di Busani, centro dal limite del campo, il pallone è raccolto da Nebbia, che ha tentato rinviare al portiere; l’inatteso intervento del terzino ha sconcertato Guizzardi, indeciso nel da farsi. Pronto intervento di Svageli e il primo punto è segnato. Al 25’ calcio di punizione contro il Modena da una ventina di metri: il tiro di Busani è perfetto e potente, tanto che Ghizzardi tenta fermare la sfera di cuoio che gli rovescia le mani e finisce in fondo alla rete. Due a zero: l’Alessandria assedia la metà campo degli ospiti, ottiene successivamente cinque calci d’angolo, indice della sostenuta pressione sotto la rete di Guizzardi, il quale, sul finire del primo tempo, è riuscito a fermare un tiro spettacoloso di Riccardi. Alla ripresa il Modena dà segni di riscossa, ma è di breve durata, tanto che l’Alessandria al 5’ ottiene il terzo punto in seguito a un’ammirata azione in linea di tutto il quintetto attaccante, malgrado il fondo insidioso del terreno sommerso dalla neve, che ha ripreso a cadere ora più fitta ed insistente, velando lo stadio fino ad occultare in parte non poche azioni di gioco. La palla, manovrata da Parodi, perviene a Notti, che l’allunga a Riccardi e questi a Gastaldi: l’ala sinistra scarta Dugoni, supera Bernacchi e, benché ostacolato da Nebbia, segna di precisione nell’angolo basso destro del portiere. Al 10’ il Modena ottiene un calcio di punizione esattamente sulla linea dell’area di rigore: il tiro di Mazzoni però finisce a lato. I grigi al 14’ ottengono il quarto punto dopo una lotta emozionante davanti la porta di Guizzardi, che si è visto fiancheggiato in difesa da ben altri tre improvvisi difensori e contro i quali la bravura di Gastaldi ha prevalso nettamente, battendo tutti quanti con una stoccata irresistibile. («La Stampa», 20 gennaio 1936) La Coppa Italia IL MODENA BATTUTO PER 4-0 Il Modena è stato eliminato dalla Coppa d’Italia dopo un incontro severo giocato su un terreno pesante e sotto il continuo imperversare della neve. I grigi che 15 giorni prima avevano avuto ragione della Roma sul terreno fangoso, non durarono fatica a regolare i volonterosi canarini modenesi. La squadra alessandrina aveva sostituito l’assente Milano indietreggiando Celoria a mediano sinistro e innestando Svageli a centroattacco tra Notti alla destra e Riccardi alla sinistra. La partita è trascorsa senza grande interesse perché la compagine di Mazzoni ha contrapposto una onorevole difesa senza riuscire a impegnare seriamente la difesa dei grigi. Nella nuova formazione l’attacco ha fatto buone cose, ma le condizioni del terreno non erano tali da permettere un giudizio circa il futuro rendimento dell’attacco nella stessa formazione. Svageli, favorito dalla statura, ha potuto intercettare e smistare buone azioni nell’area avversaria. A nostro avviso tale giocatore corre a falcate troppo ampie e ci ricorda Banchero II. Il difetto maggiore di Svageli è quello già palesato durante gli allenamenti, e cioè l’abitudine di girare la schiena alla porta avversaria quando riceve un passaggio nell’area di rigore, posizione che lo costringe a ritardare l’azione o passare ai compagni anziché risolvere improvvisamente le occasioni con tiri audaci. Svageli attualmente è migliore di De Stefani e potrà senza dubbio migliorare e perfezionarsi. Celoria noi lo abbiamo sempre paragonato a Gandini e quindi più adatto a mediano che attaccante. Come mediano Celoria si rende più pericoloso per la rete avversaria che non come avanti. Sembra un paradosso ma nel gioco del calcio questi casi sono frequentissimi. La cronaca della partita col Modena è schematica: due reti nel primo tempo e due nella ripresa; marcatori Svageli, Busani e Gastaldi (2). Busani e Gastaldi hanno giocato con ammirevole slancio; volonteroso Svageli; prodigo Riccardi e tranquillo Notti. Quest’ultimo giocatore non sentiva in tale incontro l’incentivo di impegnarsi a fondo in special modo nel nuovo e più faticoso ruolo di interno destro. Duttile la mediana, e sicura la difesa dove Borelli è apparso in ripresa e avviato verso la sua forma migliore che lo scorso anno lo aveva elevato in ogni incontro tra i migliori uomini in campo. Ceresa si rinfranca di partita in partita. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 25 gennaio 1936)

Ottavi di Finale

Alessandria US - Modena FBC 4 - 0 (2 - 0)

RETI:

4. Svageli P.[A], 25. Busani U.[A], 50. Gastaldi S.[A], 57. Gastaldi S.[A]

Alessandria US

Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Parodi Pasquale, Celoria Mario, Busani Umberto, Notti (I) Alfredo, Svageli Pietro, Riccardi (I) Giovanni, Gastaldi Settimo

All.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria

MODENA FBC: Guizzardi; Bernacchi, Nebbia (II) Luigi; Dugoni, Malagoli G., Duè; Cavani, Vezzani, Galli, Mazzoni, Ravizzoli. All.: Secchi Silvio.

Arbitro: Sassi Otello (Roma)

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Ottavi di Finale

Alessandria US - Modena FBC 4 - 0 (2 - 0)

RETI:

4. Svageli P.[A], 25. Busani U.[A], 50. Gastaldi S.[A], 57. Gastaldi S.[A]

Alessandria US

Ceresa Ugo, Lombardo Umberto, Borelli Michele, Barale Oreste, Parodi Pasquale, Celoria Mario, Busani Umberto, Notti (I) Alfredo, Svageli Pietro, Riccardi (I) Giovanni, Gastaldi SettimoAll.: Soutschek Rudolf

Formazione avversaria

MODENA FBC: Guizzardi; Bernacchi, Nebbia (II) Luigi; Dugoni, Malagoli G., Duè; Cavani, Vezzani, Galli, Mazzoni, Ravizzoli. All.: Secchi Silvio.

Arbitro: Sassi Otello (Roma)

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