Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
12-02-1928 - Giornata: 17 - Alessandria - campo degli Orti
Girone A


Alessandria US - Milan FC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
MILAN: Compiani; Colombo, Schienoni; De Franceschini (I) Alfredo, Sgarbi, Pomi; Torriani, Santagostino, Pastore, Ostromann (II) Rodolfo, Pasqualetto [Paride]. All.: Burgess Herbert Larry.

Arbitro: Garbieri Carlo (Genova)
Note
Giornata serena e ventosa.

Commento
Le squadre si sono equivalse attraverso un match che ha messo mediocremente in vista la classe delle due antagoniste. A far perdere il controllo della palla e ad ingarbugliare le azioni ha contribuito un vento molesto e vigoroso. La partita va distinta in due fasi. Nel primo tempo netto predominio alessandrino, nella ripresa marcata prevalenza milanista, agevolata in parte dalla nullità di Cattaneo che, contuso nel primo tempo giocò nella ripresa solo per onore di firma. Il Milan è uscito dal terreno alessandrino esultante per il risultato ottenuto, particolarmente per il giuoco impeccabile del tiro difensivo: la squadra ha saputo creare sotto la rete di Curti pericolose azioni d’attacco intonate in prevalenza da Pastore, che però ha trovato in Viviano un avversario insormontabile. Pei concittadini, Gandini e Viviano condividono con Curti gli onori della giornata. Alessandria gioca in favore di vento e contro sole. Attaccano i grigi con gioco ampio e veloce, ma troppo alto per permettere l’esecuzione della tattica consueta. Il Milan risponde con un’azione di Torriani, facilitato dalla nera giornata di Costa: Pastore tira a lato. Al 4’ gli ospiti sono in corner e si liberano, scendendo verso Curti: Lauro e Gandini liberano il campo. Al 9’ Compiani para con bravura due palloni dei grigi. Azioni a metà campo ed arruffare discese dei grigi, che appoggiano sulla sinistra lasciando inoperoso Cattaneo. Colombo, con un accorto giuoco di posizione, ha sovente la meglio su Chierico. L’Alessandria è costretta in corner al 16’. Alcuni tiri di Avalle, Ferrari e Gandini iniziano la netta prevalenza la rete. Al 39’ Cattaneo, contuso per un incontro con un terzino milanista, esce dal campo. Una azione di Banchero si conclude con una nuova sicura parata di Compiani. La ripresa vede il risveglio milanista e Curti, che nel primo tempo non aveva pressoché toccato un pallone, deve impegnarsi a fondo su insidiosi tiri di Ostromann, Pastore e Torriani. I grigi, che giocano in dieci per la inefficienza di Cattaneo, tentano con attacchi a folate di sorprendere la difesa rossonera, ma l’assoluta mancanza di tiro tronca le azioni nella fase conclusiva. Alcuni calci di punizione dal limite dell’area di rigore degli ospiti non hanno effetto. I bolidi di Viviano passano sibilando e sorvolando la traversa della casa di Compiani. Pastore e Paride cercano con avversa fortuna uno spiraglio per calciare in porta. Due tuffi di Curti, al 37’ e 40’, salvano di misura la rete alessandrina. Gli ultimi minuti di giuoco volgono a pieno favore degli ospiti. Pastore, su centro di Torriani, effettua una spettacolosa rovesciata che passa alta. L’arbitro Garbieri fischia la fine della partita, egregiamente condotta. («La Gazzetta dello Sport», 13 febbraio 1928) Partita vivacissima, giocata con estrema decisione d’ambo le parti smaniose di giungere comunque alla vittoria. Il match di ieri, favorito da una splendida giornata primaverile, ha richiamato sul campo degli Orti la solita folla di appassionati, desiosi di applaudire i campioni locali. La prima linea alessandrina ha giocato sotto al suo valore ed inoltre, al 32’ del primo tempo, l’insidiosa ala destra dei grigi, Cattaneo, è stata posta fuori combattimento per un forte colpo ricevuto alla gamba da Colombo. Pur tuttavia, l’Alessandria, anche così handicappata, non ha ceduto il campo agli avversari che, facilitati nel loro compito, hanno tentato a più riprese di cogliere un prezioso vantaggio. Agli ordini dell’arbitro Garbieri di Genova, le squadre si dispongono nella seguente formazione […]. I grigi, che hanno la palla, conducono la danza ed al 3’ il Milan è in corner; un tiro fulmineo di Chierico passa, poco dopo, a lato e all’8’ Compiani è impegnato in una parata a terra difficoltosa. Il gioco si sposta sovente da un capo all’altro e al 16’ i grigi subiscono, a loro volta, il primo calcio d’angolo infruttuoso. Ma le azioni più pericolose continuano a profilarsi nettamente in campo milanista. Al 34’ Cattaneo spara un altro forte tiro nella porta milanista: Compiani, con un balzo, rimanda con le palme aperte; ne consegue una nuova furibonda mischia sotto la rete dei rossoneri, interrotta un minuto dopo dall’incidente toccato a Cattaneo. La pressione alessandrina – ripreso tosto il gioco – continua inesorabile ed insistente fino al riposo, senza nulla di fatto. Nella ripresa, al 5’, un calcio di punizione contro il Milan, sferrato da Viviano, è deviato in tempo da Compiani in corner che non sorte alcun esito; così pure due minuti dopo, quando una fuga di Paride costringe la difesa grigia a salvarsi malamente. I grigi, per quanto di fatto ridotti a dieci, svolgono ancora, per un buon quarto d’ora, una vigorosa offensiva, ma non riescono a segnare: noi i rossoneri sferrano a loro volta una sostenuta controffensiva che durerà, salvo qualche fugace interruzione, fino alla fine. Ma anch’esso non porta alcun esito tangibile e la partita termina con un risultato nullo. («La Stampa», 13 febbraio 1928) Dopo un mese di assenza, l’Alessandria si è ripresentata al suo pubblico. La vittoria di Brescia aveva ridestata la più viva passione e il più ardente desiderio di rivedere, applaudire ed incitare i grigi. Invece, la partita non ha completamente soddisfatto il pubblico per la mancata vittoria dei beniamini. Nel complesso, la partita è stata bella non tanto per tecnica quanto per mobilità di azione. Il Milan si è imposto col suo gioco indiavolato, ma l’Alessandria è stata superiore per la sua classe migliore. La sicurezza delle due squadre di far parte del girone finale ha fatto sì che il giuoco, pure essendo vivacissimo, non degenerasse mai e si svolgesse in un ambiente sereno. L’Alessandria ebbe i suoi migliori atleti in Gandini, Viviano e Banchero; ottimi pure Lauro e Ferrari; Cattaneo, nella mezz’ora in cui poté disporre di tutte le sue forze, seppe rendersi assai pericoloso. L’arbitro Garbieri non sempre fu felice nelle sue decisioni. («Vice», «Il Calcio», 18 febbraio 1928) L’esito pari di andata si è ripetuto anche ad Alessandria. La squadra milanese è piaciuta nel suo assieme, e specialmente notata è stata la continuità della seconda linea e dei terzini, che hanno per tutta la partita tenuto sotto il loro controllo e spezzettato il gioco degli attaccanti alessandrini. Costoro, in giornata poco felice, hanno anche risentito la mancanza dell’ala destra Cattaneo, rimasto contuso seriamente alla fine del primo tempo. La ripresa è stata giocata con ardore dai milanesi che, per poco, varie volte non sono riusciti a tradurre in punti la seria minaccia portata a intervalli alla rete di Curti. La cronaca si può riassumere in due righe. Quattro calci d’angolo contro il Milan e due contro l’Alessandria; qualche arresto per fuori gioco e una dozzina di falli a metà campo. Curti, specie nella ripresa, è stato più impegnato di Compiani e ha parato un tiro pericolosissimo di Torriani verso la fine. Arbitro Garbieri. («Corriere dello Sport», 13 febbraio 1928) La compagine alessandrina non è riuscita domenica a portare vittoriosamente a termine la partita contro la fortissima squadra del Milan. Non solo, ma non ha nemmeno dimostrato quella superiorità di giuoco e di classe che tutti gli sportivi alessandrini preconizzavano alla vigilia dell’incontro. Né si può dire che la squadra grigia abbia considerato con leggerezza gli avversari, oppure non abbia dato alla partita tutte le sue risorse fisiche e tecniche, in considerazione della certezza di far parte del girone finale. Nulla di tutto questo. Gli undici grigi sapevano di dover lottare con uno squadrone di classe e quindi hanno affrontato la partita unicamente per vincerla. Questo fu dimostrato dall’accanimento con cui essi hanno iniziato e condotto il primo tempo: azioni stilisticamente belle, ben condotte, qualche volta portate ottimamente a termine senza peraltro giungere al successo. La difesa rossonera era, del resto, in una giornata superba e superarla sarebbe stato compito difficile per qualunque altro quintetto attaccante. Ciononostante, i cinque avanti grigi sono più volte giunti a ridosso del portiere avversario, ma si sono sempre sperduti di fronte all’ultimo sforzo richiesto per ottenere il successo. Ad aggravare questo stato di cose venne l’incidente a Cattaneo, che ha privato l’attacco del suo più pericoloso e astuto giuocatore. Ridotta così a quattro uomini e con Avalle e Chierico in cattiva giornata, la linea degli avanti è rimasta virtualmente con due soli giuocatori le cui azioni, più individuali che d’intesa, erano facilmente stroncate dalla difesa rossonera. E fu davvero una fortuna se la difesa grigia riuscì a ributtare tutti gli attacchi degli avanti rossoneri che, approfittando della penosa situazione degli avversari, si resero nel secondo tempo minacciosi e pericolosi. La partita può quindi inserirsi fra quelle che non solo non soddisfano il supporter grigio, ma addirittura lo esasperano. Come partita, nel suo complesso, è stata ugualmente bella perché condotta per tutti i novanta minuti con una mobilità impressionante, ma tecnicamente è stata una ben povera cosa. Per fortuna, l’Alessandria ha giuocato e (ne siamo certi) giocherà in avvenire ben diversamente, e saprà prontamente cancellare la brutta impressione lasciata domenica in tutti i supporters. Il pubblico alessandrino è… come tutti gli altri pubblici d’Italia. Quando la squadra vince, magari contro la Pro Vercelli, va in visibilio, e fu quasi suo il successo dei suoi beniamini. Quando invece, per cause indipendenti dalla volontà o dal proprio valore, gli undici grigi non riescono a superare un ostacolo, allora diventa idrofobo e scaglia tutte le sue invettive contro tutti i… santi protettori dei grigi. Domenica, la mancata vittoria dei grigi è stata accolta come il più grave insuccesso dell’annata; non solo, ma i più pessimisti azzardarono persino a ritenere i grigi completamente fuori posto nel girone finale. Per fortuna, l’entusiasmo di una folla sportiva è tanto variabile, per cui non bisogna preoccuparsi di questo stato di cose. Siamo certi che, alla prossima vittoria dei grigi (e non sarà lontana), questo stesso pubblico ritornerà alla sua passione di poche settimane fa e riporterà in trionfo la squadra grigia come la più degna del massimo titolo. È questa, del resto, una… malattia universale, e non c’è ragione di credere che il pubblico alessandrino faccia eccezione. È vero che la squadra non ha domenica soddisfatto e che la mancata vittoria va attribuita allo scarso rendimento di alcuni suoi elementi, ma bisogna anche ammettere che una squadra non può sempre trovarsi nelle stesse condizioni fisiche e di animo. Si consideri poi che il Milan ha giuocato forse la sua più bella partita dell’annata perché animato da quella assoluta indistruttibile volontà di conquistarsi l’ingresso nel girone finale, e si avrà una conclusione non del tutto disastrosa a danno della squadra grigia. Ad ogni buon conto, l’Alessandria non ha più bisogno di lottare per l’ingresso in finale. Essa si è già assicurato un posto fra le otto elette, per cui non deve più guardare alla classifica del girone eliminatorio, ma bensì alla preparazione dei suoi atleti per il prossimo grande cimento. Si è già detto più volte che i giuocatori hanno bisogno di un po’ di riposo, che le riserve debbono addestrarsi alle maggiori fatiche richieste dalle partite di Divisione Nazionale. Attualmente, alcuni giuocatori, sia per contusioni riportate che per esaurimento, hanno assoluto bisogno di riposare alcune domeniche. L’occasione è propizia: le partite di Napoli e di Cremona possono essere affrontate anche da una squadra di riserve. L’atto potrebbe essere tacciato dalle squadre interessate di antisportività, ma l’Alessandria deve badare anzitutto ai suoi interessi di squadra. Non sarebbe, del resto, il primo caso giacché precedenti del genere sono stati creati dalla Juventus, dal Bologna, eccetera. Fra tre settimane si inizierà il girone finale, e l’Alessandria dove essere pronta a tale impari lotta ed affrontarla nella pienezza dei suoi mezzi. L’ultima partita delle eliminatorie contro il Genoa servirà di allenamento per gli undici grigi, che si getteranno poi nella lotta per portare sempre più in alto il gagliardetto grigio. Nella partita di domani contro l’A.C. Napoli, a Napoli, la squadra grigia giuocherà nella seguente formazione: Curti; Lauro e Rasetto; Bergamino, Bruni e Olivazzo; Vallarani, Avalle, Bertolini, Banchero II e Marchina. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 18 febbraio 1928) RISULTATI: [16ª giornata, 8 febbraio 1928] Cremonese-Milan 0-1 [19ª giornata] Cremonese-Brescia 0-1 Lazio-Torino 0-2 Padova-Pro Vercelli 1-0 Reggiana-Genoa 0-3 Riposa: Napoli CLASSIFICA: Genoa 27; Torino 26; Alessandria 25; Milan 22; Brescia 17; Cremonese, Padova 15; Pro Vercelli 14; Napoli 12; Lazio* 9; Reggiana 8. *: una gara in più Il punto sul campionato Nel gruppo A, dove la lotta per le finali è ormai chiusa, il Milan, che sta compiendo un bellissimo girone di ritorno, ha conquistato un significativo match nullo. Notevole la vittoria del Brescia sul difficile campo della Cremonese, in periodo di crisi. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone A

Alessandria US - Milan FC 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Avalle Edoardo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

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MILAN: Compiani; Colombo, Schienoni; De Franceschini (I) Alfredo, Sgarbi, Pomi; Torriani, Santagostino, Pastore, Ostromann (II) Rodolfo, Pasqualetto [Paride]. All.: Burgess Herbert Larry.

Arbitro: Garbieri Carlo (Genova)

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Giornata serena e ventosa.

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Formazione avversaria

MILAN: Compiani; Colombo, Schienoni; De Franceschini (I) Alfredo, Sgarbi, Pomi; Torriani, Santagostino, Pastore, Ostromann (II) Rodolfo, Pasqualetto [Paride]. All.: Burgess Herbert Larry.

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