Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
19-02-1928 - Giornata: 18 - Napoli - Militare dell’Arenaccia
Girone A


Napoli AC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 7. Ghisi (I) E. [Na] 54. Avalle E.[A]

Alessandria US Curti Mario, Lauro Armando, Rasetto Ugo, Bergamino (II) Giacomo, Bruno Mario, Olivazzo Rinaldo, Vallarani Mario, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Banchero (II) Ettore, Marchina Libero All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
NAPOLI: Pelvi; Innocenti Paulo, Catapano; Di Martino, Ghisi (II) Giuseppe, Zoccola; Gariglio (I) Domenico, Ghisi (I) Ernesto, Innocenti (II) Gontrano, Tosini, Costa (II) Mario. All.: Steiger Jean.

Arbitro: Turbiani Giuseppe (Ferrara)
Note
Pubblico numeroso.

Commento
Il Napoli inizia contro sole, ma non tarda ad imporre il suo gioco. L’attacco azzurro impegna subito Curti. Prima Ghisi, poi innocenti mettono a dura prova la qualità superlative del brillante difensore alessandrino. Al 7’ un fallo quasi al limite dell’area di Curti provoca un calcio libero a favore del Napoli che è raccolto da Ghisi e infilato in rete. Il Napoli continua a tenere la sua posizione svolgendo il gioco in prevalenza nell’area dei grigi, ma la scarsa conclusività dell’attacco e la bella e coraggiosa difesa avversaria non permettono agli azzurri di concludere praticamente in vantaggio la palese supremazia. L’Alessandria, a tratti, si porta nell’area napoletana e Pelvi blocca con sicurezza un bel tiro di Avalle. Al 20’, primo corner contro l’Alessandria che non frutta. Poi, Zoccola invia alto un calcio libero e una autentica cannonata di Ghisi da pochi metri è miracolosamente parata da Curti. Un tiro di Costa trova un improvvido paletto. Al 32’, corner contro l’Alessandria: Ghisi sbaglia per poco. Breve periodo di riscossa alessandrina, poi è ancora Curti che si salva in corner, a seguito di una pericolosa azione Ghisi-Gariglio. Il Napoli inizia la ripresa svogliatamente. Pare che la squadra non si ritrovi di fronte all’ardimento e alla baldanza dell’Alessandria. Nei primi minuti, infatti, è l’Alessandria che attacca; gli azzurri riprendono la danza, ma senza concludere. Una veloce incursione di Banchero provoca una serrata mêlée nell’area di Pelvi, Avalle ha modo di segnare il pareggio: siamo al 9’. Dopo poco, Ghisi I, in uno scontro con Bergamino, è costretto a lasciare il campo per parecchi minuti. In questo periodo di sconvolgimento per le file azzurre, i grigi alessandrini serrano i ranghi e si portano minacciosi davanti a Pelvi, ma la definitiva riscossa degli azzurri riporta l’equilibrio nel gioco. Otto corners contro l’Alessandria e uno contro il Napoli nello spazio di 25 minuti indicano con chiarezza come si è svolto il gioco durante questo vivacissimo periodo. Un paletto respinge un bel tiro di Innocenti su calcio libero da venti metri. La partita termina senza null’altro di notevole. («La Gazzetta dello Sport», 20 febbraio 1928) Partita appassionante quella giuocata ieri tra il Napoli e l’Alessandria alla presenza di un pubblico imponente. Un errore di tattica non ha permesso ai concittadini di cogliere quella vittoria che avevano meritata. L’Alessandria, largamente incompleta, non riusciva a ritrovarsi nella prima mezz’ora di giuoco, e i napoletani, anziché impegnarsi ed approfittare del periodo di défaillance degli avversari, dopo un bel goal segnato da Ghisi al sesto minuto, conducevano azioni fiacche e poco concludenti. In ogni modo, la prima mezz’ora di giuoco è stata tutti a vantaggio degli azzurri, che hanno ottenuto tre corners e che si sono visti respingere dal palo un bel tiro. L’ultimo quarto d’ora del primo tempo registra azioni alterne e l’Alessandria sembra riprendersi. Anche all’inizio del secondo tempo, le azioni si equivalgono. Al decimo una incursione alessandrina culmina nel goal del pareggio, su tiro di Avalle. Frustati dallo smacco, i napoletani scappano all’attacco e l’ultima mezz’ora vede l’assedio della rete di Curti. Il Napoli ottiene cinque corners e si insedia nell’area di rigore dell’avversario. Invano, però: i paletti e la traversa, ma soprattutto Curti, ieri in giornata spettacolosa, vietano al pallone di varcare la soglia fatale. Gli ultimi minuti di giuoco sono addirittura entusiasmanti. Dieci giuoratori napoletani sono sotto la rete alessandrina, e perfino Pelvi, il portiere degli azzurri, scende verso la metà campo e giuoca di rincalzo… Ma la rete dei grigi sembra stregata, e invano il Napoli ottiene altri quattro corners: Curti, aiutato dalla fortuna, para tutto, e la partita termina alla pari. («La Stampa», 20 febbraio 1928) Il Napoli inizia, per pochi minuti, il match a grande andatura e perviene al successo con un goal segnato da Ghisi I, che sfrutta intelligentemente il tiro di punizione battuto da Costa. Poi, l’attività napoletana diminuisce di colpo e gli alessandrini, che si trovano, insidiano Pelvi. Schermaglie monotone caratterizzano il resto del primo tempo, che trova il Napoli vincente per uno a zero. Nella ripresa, è l’Alessandria che attacca, ed Avalle approfitta di una imprecisa parata di Pelvi per segnare imparabilmente. Il Napoli si scuote e va disperatamente all’attacco. È questa la fase più emotiva di tutta la partita. Otto uomini vanno all’attacco e giocano il tutto per tutto. La folla è in piedi e con altissimo clamore incita i propri beniamini. Il quintetto azzurro, travolti i mezzani alessandrini, piomba nell’area di rigore di Curti. Tiri su tiri, tutti parati dal portiere alessandrino, e numerosi corners (15 in tutto) a favore degli azzurri non danno il sospirato goal della vittoria. E la fine arriva così, mentre i tiri rabbiosi quanto sfortunati degli azzurri s’infrangono contro il formidabile Curti. («Vice», «Il Calcio», 25 febbraio 1928) La squadra alessandrina, composta da 4 giuocatori di prima squadra e sette riserve, partita per Napoli senza nessuna pretesa di affermarsi, è riuscita a strappare un match pari che ha tutto il valore di una bella vittoria. La partita si presentava difficile non tanto per il valore tecnico della squadra avversaria, quanto per lo spirito di combattività con cui questa ultima avrebbe giuocato. L’impresa compiuta dai nostri bravi grigi merita quindi un plauso, tanto più che essi hanno saputo rimontare lo svantaggio di un goal segnato dai napoletani all’inizio della partita. La prova delle riserve, da noi tanto reclamata, non può non aver soddisfatto il trainer dei grigi. Infatti, se pure non tutti abbiano dato buona prova del loro valore, un giuocatore ha brillantemente superato l’esame: Rasetto. Il colosso delle riserve ha sostenuto un grande partita, ributtando tutti gli attacchi degli azzurri; ed il lavoro non fu così leggero perché il Napoli rimase per lungo tempo a ridosso della rete di Curti. Si richiedevano quindi, nell’aitante terzino, calma, sicurezza e franchezza nell’entrare in azione. Rasetto ha accomunato queste tre doti ad una ferrea volontà ed è uscito dalla lotta vincitore. Ottima è stata la prova di Curti, che ha così fugato ogni apprensione sul suo conto; Curti ha salvato la squadra da una sicura sconfitta, impegnandosi a fondo e sfoggiando alcune parate veramente di classe. L’ottima prova delle riserve a Napoli torna utile alla squadra che potrà, nel girone finale, fare assegnamento su alcune riserve di classe. Si conosceva in precedenza il valore di Rasetto, di Banchero II, di Marchina, eccetera, ma non si poteva di colpo, con sicurezza di buona riuscita, affidare ad essi un posto in prima squadra. Essi erano tecnicamente ancora acerbi per poter degnamente disputare una partita di finale. Non che la partita di Napoli abbia dato loro tutti i requisiti necessari a tale bisogna, ma ha servito non poco ad addestrarli e renderli idonei alle maggiori fatiche. La partita di Cremona servirà indubbiamente a rinsaldare ancor più le speranze che si fondono su questi giovani atleti. L’Alessandria potrà così iniziare il girone finale con una squadra completa in tutte le sue linee e nelle riserve, le quali, durante il lungo torneo, verranno indubbiamente chiamate a sostenere incontri di primissima importanza. E non vi è dubbio che sapranno assolvere il loro compito ottimamente. La scuola è superiore e da essa non possono uscire che atleti superbi e temprati a tutte le fatiche richieste da un grande incontro. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 25 febbraio 1928) RISULTATI: Brescia-Torino 3-1 Genoa-Cremonese 4-1 Milan-Padova 3-0 Pro Vercelli-Reggiana 4-0 Riposa: Lazio CLASSIFICA: Genoa 29; Alessandria, Torino 26; Milan 24; Brescia 19; Pro Vercelli 16; Cremonese, Padova 15; Napoli 13; Lazio 9; Reggiana 8. *: una gara in più

Girone A

Napoli AC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 0)

RETI:

7. Ghisi (I) E. [Na] 54. Avalle E.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Lauro Armando, Rasetto Ugo, Bergamino (II) Giacomo, Bruno Mario, Olivazzo Rinaldo, Vallarani Mario, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Banchero (II) Ettore, Marchina Libero

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

NAPOLI: Pelvi; Innocenti Paulo, Catapano; Di Martino, Ghisi (II) Giuseppe, Zoccola; Gariglio (I) Domenico, Ghisi (I) Ernesto, Innocenti (II) Gontrano, Tosini, Costa (II) Mario. All.: Steiger Jean.

Arbitro: Turbiani Giuseppe (Ferrara)

Note

Pubblico numeroso.

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Napoli AC - Alessandria US 1 - 1 (1 - 0)

RETI:

7. Ghisi (I) E. [Na] 54. Avalle E.[A]

Alessandria US

Curti Mario, Lauro Armando, Rasetto Ugo, Bergamino (II) Giacomo, Bruno Mario, Olivazzo Rinaldo, Vallarani Mario, Avalle Edoardo, Bertolini Luigi, Banchero (II) Ettore, Marchina LiberoAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

NAPOLI: Pelvi; Innocenti Paulo, Catapano; Di Martino, Ghisi (II) Giuseppe, Zoccola; Gariglio (I) Domenico, Ghisi (I) Ernesto, Innocenti (II) Gontrano, Tosini, Costa (II) Mario. All.: Steiger Jean.

Arbitro: Turbiani Giuseppe (Ferrara)

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