Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
06-05-1928 - Giornata: 4 - Alessandria - campo degli Orti
Girone Finale


Alessandria US - Casale XI Legione MSVN 5 - 1 (3 - 0)
RETI: 5. Chierico C.[A], 22. Banchero (I) E.[A], 28. Ferrari G.[A], 77. Cattaneo R.[A] 49. aut. Patrucco [Ca] , 70. Caligaris [Ca]

Alessandria US Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
CASALE: Roletto; Gallino, Caligaris; Greppi, Albertoni, Patrucco; Migliavacca, Mattea (I) Angelo, Gai, Buscaglia, Arnaudi. All.: Mattea (I) Angelo.

Arbitro: Lenti Cesare (Genova)
Note
Inizio gara ore 15:00. Recupero della partita rinviata l’8 aprile 1928 per impraticabilità del campo.

Commento
La partita è stata bella, senza essere affascinante come i precedenti incontri tra le due rivali. L’Alessandria ha vinto la battaglia con relativa facilità, passando attraverso i reparti avversari con la sua caratteristica ed armoniosa tattica di giuoco. Gli ospiti, ammirevoli per combattività e per audacia, tentarono con azioni isolate, mal sorrette dagli uomini di retroguardia, di giungere ad importunare Curti, ma Viviano e Costa, vigili e sicuri, ebbero facile il lavoro di difesa. Caligaris, che ebbe a lamentare una contusione al piede destro e dovette allontanarsi dal campo per tredici minuti durante il primo tempo, non ebbe la sua giornata felice, ma si prodigò a fondo per salvare la squadra da una disfatta più grave. I vittoriosi di oggi meritano un plauso sincero per la corretta e cavalleresca tenuta di giuoco. Dominatori indisturbati del match, i grigi lo furono in virtù di un gioco realizzatore ed attraverso nitide azioni d’attacco nelle quali rifulsero le superiori doti dei forwards nello smarcarsi e nel lanciare il compagno al concretamento dell’azione. Banchero condusse i compagni con consumata maestria ed ebbe la meglio su Caligaris in un’azione meravigliosa che fruttò il secondo goal alessandrino, il migliore della giornata. Ferrari, Marchina, Cattaneo e Chierico furono degni del condottiero e tutti apparvero in grande forma. Il quintetto alessandrino, sorretto dalla duttile e sicura linea mediana imperniata sull’inesauribile Gandini, filò in perfetto accordo. L’arbitro Lenti condusse con perizia l’incontro e le sue abbondanti interruzioni valsero a costringere il giuoco sulla palla e non sull’uomo. Prima del match, i boys della società locale Esperia entrarono applauditi in campo per donare al giocatore alessandrino Libero Marchina una medaglia d’oro in segno di plauso per la sua carriera sportiva nelle file dei grigi. L’inizio è di marca alessandrina, ed al 1’ il Casale è costretto in corner. I neri sono sovente dominati dalle azioni avversarie, ma Caligaris vigila e spezza le trame elaborate dai grigi. Una discesa in stile Bertolini-Banchero-Cattaneo impegna seriamente Roletto, che si districa con bravura dalla mischia che segue all’azione. Al 5’, il primo goal dei grigi: la rete casalese è presa d’assalto dalla martellante offensiva, ed a pochi passi dalla rete, fra un groviglio di gambe, Chierico devia in rete. Alcune scorribande sui due campi senza esito, poi Roletto deve uscire di porta per salvare l’insidia. I pali della sua porta sono sfiorati da tiri di Ferrari e di Banchero. Su passaggio lungo di Albertoni, Migliavacca ingaggia una lotta fiera con Viviano, ma il terzino grigio ha la meglio e sospinge, tra gli applausi, i compagni all’attacco. Due tiri di Cattaneo e di Mattea non hanno effetto. Al 22’ Ferrari, quasi a metà campo, passa a Banchero al centro: il condottiero dei grigi non esita ed inizia l’incursione in campo avverso. Caligaris, che gli è al fianco, tenta di ostacolare l’attaccante grigio, ma Banchero procede sicuro, spingendo la palla e calcia da oltre venti metri nell’angolo basso: goal superbo di stile e potenza. Al 28’ è Ferrari che riceve la palla da Cattaneo e segna. Alcune azioni brillanti degli alessandrini ed un buon ritorno casalese che coincide con l’entrata in campo di Caligaris. La ripresa non muta fisionomia al match. Al 4’ Patrucco, pressato da Chierico e da Ferrari, provoca un autogoal. Un tiro di Marchina al 10’ ed uno successo di Banchero impegnano il portiere casalese. Mattea e Migliavacca scambiano il posto, ed anche Gai si sposta all’interno, ma il Casale non trova il varco tra i ranghi dei grigi. Due calci di punizione in favore del Casale sono tirati da Caligaris: Curti para il primo coi pugni con grande bravura, ma si lascia sorprendere dal secondo; il tiro raso terra proietta la palla nella rete. Al 28’ il Casale è ancora in corner e si libera, ma al 32’ non può evitare che Cattaneo segni su calcio di punizione, tirato da Bertolini, il quinto ed ultimo goal. Alcuni tiri di Banchero, Ferrari, Migliavacca e Chierico non riescono a mutare il risultato. («La Gazzetta dello Sport», 7 maggio 1928) Quella subita ieri dai nerostellati ad opera dei grigi e forse la più dura sconfitta dell’annata. La squadra casalese non ha sostenuto il confronto con gli uomini di Gandini, che hanno largamente dominato in virtù di un gioco animoso, veloce, deciso, che da una direttiva semplice, chiara, ordinata sa trovare le sue belle qualità realizzatrici. L’attacco alessandrino, subito snodatosi come raffica impetuosa, già al quinto minuto batteva Roletto per merito di Ferrari, che conchiuse una bella azione Cattaneo-Ferrari-Banchero. La lotta insisteva nella metà campo casalese nonostante una vivace reazione degli ospiti che impegnava seriamente Curti, e alla mezz’ora la superiorità dei grigi era sanzionata da altri due punti. È Banchero che, al 22’, segna con un insidioso tiro raso terra e quindi, al 28’, spetta a Ferrari di segnare dopo una azione Cattaneo-Marchina. Ora i casalesi giocano con 10 uomini perché Caligaris era caduto malamente, causandosi una distorsione, e non poteva rientrare in campo che dopo una quindicina di minuti. La fine del tempo vede i nerostellati, rincorati dal ritorno del loro capitano, in attacchi di buona fattura che, tuttavia, rimangono infruttuosi. Nella ripresa, il Casale, contrariamente all’attesa, non rialzava il tono del suo gioco, il quale anzi si faceva caotico. Al quarto minuto Patrucco, stretto dai grigi, segnava un autogoal. I nerostellati subivano un buon quarto d’ora di netto predominio alessandrino, ma subito dopo coglievano il loro primo ed unico successo su un calcio di punizione tirato da Caligaris, che sorprendeva Curti lanciatosi prematuramente alla parata. I casalesi sembrano riprendersi e minacciano il portiere avversario a più riprese, ed anche in modo pericoloso. Ma poi la bufera si allontana da Curti, gli alessandrini ritrovano le loro irresistibili avanzate in linea e finalmente Cattaneo, al 32’, porta a cinque i punti della sua squadra. Nessuna altra variazione si verifica in seguito. («La Stampa», 7 maggio 1928) La squadra alessandrina ha confermato pienamente la brillante prova fornita domenica scorsa contro il Torino ed ha conquistato una netta e convincente vittoria sui casalesi. La partita è stata giocata con grande impegno da entrambe le squadre e, benché accanita, è sempre rimasta contenuta nei limiti cavallereschi. Nel gioco dell’Alessandria non si sono ieri registrate deficienze. Potente, precisa, ricca di azioni stilistiche, la prima linea è stata senza dubbio il reparto migliore in cui tutti hanno egualmente reso per la vittoria. La mediana, salda e mobile, ha svolto egregiamente il suo lavoro, imperniata su Gandini ieri ammirevole. I due terzini Viviano e Costa, pur non svolgendo un gioco potente, sono stati efficacissimi. Il Casale, privo di Gabba e di Zanni, ha opposto un’energica difesa, ma è stato battuto in pieno dalla tecnica degli avversari. La linea attaccante, in cattiva giornata, si è resa raramente pericolosa; instancabile è apparsa invece la seconda linea, mentre la difesa ha avuto in Caligaris un elemento meno brillante del solito. La superiorità degli alessandrini è stata netta ed incontrastata per tutta la partita. Già al 4’ l’Alessandria ha raccolto il primo punto per merito di Ferrari. Al 20’ Banchero, invano ostacolato da Caligaris, ha segnato da una quindicina di metri il più bel punto della giornata. Poco dopo, Caligaris, che in un salto si era prodotta una lieve distorsione a un piede, è stato costretto ad abbandonare il campo per un quarto d’ora. In questo frattempo, e precisamente al 27’, Ferrari, raccogliendo una centrata di Cattaneo, ha ottenuto il terzo punto. Nella ripresa, l’Alessandria ha marcato il quarto punto al 4’ per autosegnatura di Patrucco, dopo una bellissima azione di tutta la linea attaccante. Il Casale ha avuto poi un periodo di risveglio e Caligaris, al 24’, su calcio di punizione, ha segnato da una ventina di metri l’unico punto per la sua squadra. Gli alessandrini, incitati dal pubblico, si sono portati nuovamente all’attacco e al 32’ Cattaneo ha portato a cinque i punti per i vincitori. («Il Calcio», 12 maggio 1928) La vittoria riportata dai grigi sulla squadra nerostellata non solo ha soddisfatto e convinto per il modo con cui è stata raggiunta ma ha servito ad infondere in tutti una profonda convinzione che la squadra alessandrina è una squadra imbattibile. L’Alessandria di oggi, la squadra cioè che ha vittoriosamente affrontato le due ultime partite, può ben andare orgogliosa della sua forza. Essa possiede vitalità ed audacia, ed è sorretta da una fede incrollabile e da una passione smisurata che la porteranno indubbiamente ad affrontare e vincere le più ardue battaglie. Non si può pareggiare a Torino, non si può vincere per cinque a uno contro un Casale se non c’è nella squadra quella fermezza di propositi indispensabile per il conseguimento dei più grandi trionfi. L’Alessandria, per fortuna, possiede oggi tutte le doti necessarie ad un grande squadrone. Ed è anche assistita e seguita da un’enorme falange di supporters che, dalle sue vittorie, traggono l’alimento della loro passione e del loro entusiasmo. L’Alessandria ha affrontato domenica la partita con una sola preoccupazione: quella di non lasciarsi sorprendere dalla troppa sicurezza di vincere. Si prevedeva, infatti, che la granitica difesa casalese avrebbe resistito ad oltranza, rendendo faticoso il lavoro di sfondamento dall’attacco grigio. E questa è stata la ragione principale che ha indotto la squadra grigia ad impegnarsi a fondo fin dall’inizio della partita. Fu così che il duello previsto fra la difesa casalese e l’attacco alessandrino è fallito, perché i cinque avanti grigi si sono subito imposti dimostrando di disporre degli avversari come meglio volevano. Con questo, non vogliamo dire che i casalesi si siano arresi alla miglior tecnica degli alessandrini, anzi essi hanno combattuto fino all’ultimo minuto collo stesso vigore, ma il giuoco dei cinque avanti grigi era così perfetto e così congegnato da sfondare qualunque difesa. Cinque goals sono scaturiti da altrettanto magnifiche azioni intessute con tanta precisione da stupire il più esigente dei critici. E non solo l’attacco ha marciato a grande andatura: la linea mediana ha dato ancora una prova del suo valore. I tre atleti che la compongono hanno svolto un giuoco brillantissimo di sostegno e di difesa. Non si è mai verificato, durante la partita, un vuoto fra la prima e la seconda linea. Ammirevole è stata anche l’intesa di giuoco fra questi otto uomini, intesa che va sempre più perfezionandosi di partita in partita. Il trio estremo di difesa, considerato il tallone di Achille dell’Alessandria, pur non dimostrando una potenza eccezionale, è stato pur tuttavia all’altezza della situazione. Dopo la quinta partita di finale, l’Alessandria occupa il secondo posto di classifica, a due punti di distanza dal Torino. Essa ha, come il Torino, disputato due partite in casa e tre fuori. Il Torino ha sull’Alessandria il vantaggio di aver vinto il match contro l’Internazionale, ma deve però, nel girone di ritorno, passare sul campo degli Orti. Le due rivali possono quindi considerarsi virtualmente alla pari. La lotta per il primato si prevede quindi ad oltranza. Il Torino, colla vittoria di domenica sulla Juventus, ha dimostrato di tenere una andatura sicura, mantenendosi ancora immune da sconfitte; l’Alessandria, a sua volta, non ha accusato nessun colpo ed ha con facilità superato l’ostacolo. Quale delle due squadre saprà mantenersi nell’attuale piena efficienza? La lotta per il primato sembra ristretta a queste due squadre, seppure si affacci all’orizzonte il pericolo dell’Internazionale, nei cui ranghi rientrerà prossimamente il terzino Allemandi. Per questo, l’Alessandria deve perseverare nello sforzo compiuto in queste prime cinque partite per non perdere contatto coi suoi eterni rivali ed approfittare di un loro falso passo per instaurarsi al comando del girone. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 12 maggio 1928) Contrariamente alle più logiche previsioni, domenica scorsa l’U.S. Alessandria ha inflitto ai nostri calciatori una ben severa sconfitta. Diciamo però subito che il grave scarto di punti non rispecchia esattamente la differenza degli attuali valori delle due compagini provinciali. Esiste sì un amichevole distacco in linea tecnica e stilistica a favore dei grigi alessandrini, ma non tale da legittimare il brusco rapporto di 5 a 1. Non si vuole, con questo, diminuire il valore della vittoria alessandrina: diciamo soltanto che, senza l’infortunio incorso a Caligaris e senza le disavventure toccate a Roletto, essa sarebbe stata ristretta nei più modesti e più equi termini di un 3 a 1. È innegabile che l’incerta giornata di Roletto pesò non poco sull’esito della gara: il giovane guardiano della nostra rete, infatti, alternando parate bellissime ad altre sconcertanti, palesemente tradì la spiegabile emozione di dover fronteggiare la più classica linea attaccante che vanti ora l’Italia. Il disgraziato incidente di cui fu vittima Caligaris costituì poi il colpo di grazia all’efficienza dell'undici concittadino: dopo essere stato costretto ad abbandonare il campo per una ventina di minuti, il valoroso capitano nerostellato, benché sconsigliato dai compagni di squadra e dai dirigenti, ritornava alla lotta, amareggiato solo di non poter gettarsi in essa con tutta la potenza del suo inimitabile gioco e con tutto l’ardore della sua incrollabile passione. Queste le due scusanti tecniche della sconfitta casalese: se ad esse si aggiunge il disagio morale, visibilmente accusato dai nostri giocatori, di essere continuamente ed immeritatamente bersagliati dalla più bieca sfortuna, allora si vedrà come non sia proprio il caso di intonare il de profundis sulle sorti del calcio monferrino. («Il Monferrato», 12 maggio 1928) RISULTATI: Internazionale-Bologna 3-1 Juventus-Torino 1-4 CLASSIFICA: Torino 8; Alessandria, Internazionale 6; Bologna, Genoa, Milan 5; Juventus 4; Casale 1.

Girone Finale

Alessandria US - Casale XI Legione MSVN 5 - 1 (3 - 0)

RETI:

5. Chierico C.[A], 22. Banchero (I) E.[A], 28. Ferrari G.[A], 77. Cattaneo R.[A]
49. aut. Patrucco [Ca] , 70. Caligaris [Ca]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

CASALE: Roletto; Gallino, Caligaris; Greppi, Albertoni, Patrucco; Migliavacca, Mattea (I) Angelo, Gai, Buscaglia, Arnaudi. All.: Mattea (I) Angelo.

Arbitro: Lenti Cesare (Genova)

Note

Inizio gara ore 15:00. Recupero della partita rinviata l’8 aprile 1928 per impraticabilità del campo.

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Finale

Alessandria US - Casale XI Legione MSVN 5 - 1 (3 - 0)

RETI:

5. Chierico C.[A], 22. Banchero (I) E.[A], 28. Ferrari G.[A], 77. Cattaneo R.[A]49. aut. Patrucco [Ca] , 70. Caligaris [Ca]

Alessandria US

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

CASALE: Roletto; Gallino, Caligaris; Greppi, Albertoni, Patrucco; Migliavacca, Mattea (I) Angelo, Gai, Buscaglia, Arnaudi. All.: Mattea (I) Angelo.

Arbitro: Lenti Cesare (Genova)

Note

Inizio gara ore 15:00. Recupero della partita rinviata l’8 aprile 1928 per impraticabilità del campo.

Commento

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5. Chierico C.[A], 22. Banchero (I) E.[A], 28. Ferrari G.[A], 77. Cattaneo R.[A]
49. aut. Patrucco [Ca] , 70. Caligaris [Ca]

Curti Mario, Viviano Andrea, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo