Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
28-06-1928 - Giornata: 9 - Torino - corso Marsiglia
Girone Finale


Juventus FC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Curti Mario, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
JUVENTUS: Combi; Rosetta, Ferrero; Barale (III) Oreste, Borgo, Bigatto (I) Carlo; Munerati, Cevenini (III) Luigi, Galluzzi, Vojak (I) Antonio, Barisone. All.: Violak József.

Arbitro: Dani Carlo (Genova)
Note
Pubblico numeroso. Giornata serena. Inizio gara ore 18:00.

Commento
Grigi e bianconeri hanno chiuso col niente di fatto una partita che pure aveva offerto agli uni ed agli altri molteplici occasioni di concludere vittoriosamente le rispettive offensive. La ragione della mancata marcatura di goals è però diversa per le due squadre. I grigi sfoggiarono molto impeto e decisione, e prevalsero all’attacco; non poterono però raccogliere i frutti della loro superiorità offensiva perché sistematicamente infrenati dal terzetto della difesa torinese. I bianconeri non riuscirono a conseguire alcun tangibile successo per l’assoluta inconcludenza delle loro azioni e la pessima giornata di quasi tutta la prima linea. Combi, Rosetta e Ferrero furono nell’ordine i migliori uomini in campo. Esclusivamente a loro risale il merito del match nullo perché il resto della squadra fu così inferiore al rendimento normale che proprio una vittoria juventina non sarebbe stata meritata. Nel primo tempo, Cevenini e Munerati ebbero, specialmente il primo, spunti di bel gioco, ma il resto della prima linea non seppe corrispondere alle iniziative dei due compagni di destra. Nella ripresa, verso la fine, fu invece Barisone che animò le offensive juventine, creando diverse situazioni ottime che l’indolenza di Vojak e l’imprecisione di Galluzzi non seppero sfruttare. La squadra alessandrina, impetuosa se pure corretta, mobilissima ma non sempre tempestiva, non giocò con l’energia e la fusione di forze di altri suoi matches precedenti. La prima linea accusò alcune manchevolezze, non ultima quella di Cattaneo, insolitamente sbandato, e di Chierico, evidentemente in precarie condizioni di forma. Mancato il concorso delle ali, la linea di attacco con i suoi tre uomini di centro ebbe a vedersela direttamente con Ferrero e Rosetta, oggi in giornata spettacolosa, specialmente il vercellese che fu superiore ad ogni elogio. Redditizio e costante il lavoro della linea di sostegno fino all’incidente di Bertolini, che in una violenta caduta ebbe spezzata la clavicola destra. Buoni i terzini, che opposero agli avversari una decisione tale da smontarne tutte le velleità offensive. Curti non ebbe un lavoro eccessivo e se la cavò egregiamente fino all’ultimo minuto del match, quando un insidioso tiro spiovente di Vojak per poco non gli costava il goal, in seguito alla sua difettosa parata. Nel fresco e tardo pomeriggio, agli ordini di Dani, gli alessandrini partono subito all’attacco e saggiano Combi con un debole tiro di Banchero. Juventus contrattacca però prontamente e, su allungo di Borgo, Munerati fugge e centra; Lauro cerca di intercettare, ma Cevenini riprende e sferra un tiro improvviso che sfiora il paletto destro; Cevenini ripete subito il tiro, mandando alto. Al 5’, fuga di Cattaneo e centro. Punizione contro la Juventus: la minaccia è sventata da Combi. I grigi insistono nella loro nutrita offensiva; ma la cintura attorno a Combi è ben salda; Borgo e specialmente Rosetta e Ferrero rompono ed allontanano inesorabilmente. Al 7’ Banchero tira all’improvviso, impegnando Combi. Una intesa Galluzzi-Munerati provoca al 10’ un momento difficile per la rete alessandrina; Curti però risolve, respingendo bene il tiro di Munerati. La palla va ora dall’uno all’altro campo, sospinta specialmente dalle potenti respinte dei terzini. Una fuga e una centrata di Chierico provocano l’intervento di Combi e, sulla rimessa, Galluzzi perviene a buona distanza di tiro, ma mette a lato di poco. L’Alessandria è in corner al 17’ senza esito. Un’azione alessandrina mette Banchero in condizioni di tirare; la palla colpisce il palo; Cattaneo riprende e manda a lato. Al 21’ è la Juventus che perde due facili occasioni con tiri errati di Galluzzi e di Vojak. In questo periodo, Banchero prima e poi Chierico escono per lievi incidenti, rientrando però quasi immediatamente. Al 30’ il pubblico juventino è tutto preso da una bruciante azione di Munerati; il tiro è però bravamente parato da Curti. Le azioni juventine sono sempre arruffate; quelle dei grigi, ben condotte all’inizio, perdono consistenza al contatto dello sbarramento Rosetta-Ferrero. In una ansimante avanzata torinese, Cevenini spara e subito Cattaneo, per non essere da meno, invia al cielo. Al 38’ nuova fuga di Munerati che Curti riesce ad arrestare. Verso la fine, il gioco si fa più vivace, Combi para meravigliosamente un fortissimo tiro di Banchero. La ripresa ha inizio con un corner tirato contro l’Alessandria; Bertolini è a terra per uno scontro fortuito con Munerati: nella caduta riporterà la frattura della clavicola, ma rimarrà coraggiosamente in campo. Galluzzi avanza velocissimo al 4’, ma viene però… tenuto dai difensori grigi. Alessandria è nuovamente in corner. All’8’, su allungo di Rosetta, Barisone intercetta e passa a Galluzzi che, di testa, manda a lato, sfiorando il paletto. Contrattacco grigio al 10’: Banchero tira e Combi blocca da maestro. Alcuni uomini juventini calano sensibilmente e il gioco già poco chiaro della squadra torinese ne risente subito. Il portiere olimpico è impegnatissimo al 14’ per una fuga di Cattaneo, ma si disimpegna da par suo; poi è Barisone che, lanciato da Vojak, si produce: Curti, però, vigila e libera. Il ritmo del gioco è adesso velocissimo. Gli alessandrini portano attacchi più pericolosi e impegnano sovente Combi. Alessandria è costretta però nuovamente in corner al 18’, sotto una raffica dei torinesi. La Juventus accenna poi a riprendersi ed attacca con maggior decisione; Munerati si sposta verso il centro, ma il suo impegno non giova. Cevenini fugge dall’ala destra al 28’ e tira impegnando Curti a terra. Alessandria attraversa difficili momenti ed al 34’ subisce un nuovo corner. Una reazione grigia si ha negli ultimi minuti, ma gli avanti sparano però tutti a casaccio. Allo spirare del termine, Vojak ha uno sprazzo di vitalità e spara forte da lontano; Curti para, ma si lascia sfuggire la palla che sembra oltrepassare il limite; l’Alessandria però riprende e rinvia senza che Dani conceda il punto. La fine sopravviene con la palla in area alessandrina. («La Gazzetta dello Sport», 29 giugno 1928) Gli striscioni bianconeri ed i grigi non sono riusciti ieri a superarsi nell’accanito e disputato duello sostenuto a grande andatura. Scesi in campo con una eguale volontà, animati da un medesimo spirito battagliero di giungere comunque alla vittoria, hanno terminato l’incontro stremati per la fatica e con la sorte pari. Migliore conclusione, d’altronde, non poteva esservi, poiché le squadre si sono fronteggiate con pari valore e fortuna. Il risultato rispecchia così il perfetto andamento di tutta la partita. Considerando invece il giuoco svolto dalle due squadre, troviamo una Alessandria organicamente meglio inquadrata che non la Juventus: i grigi hanno dato sempre battaglia superando in questo i concittadini, che dovettero adottare per buona parte della partita una tattica difensiva. All’offensiva, indubbiamente, gli uomini di Gandini hanno dimostrato maggiore tecnica nell’impostazione delle azioni. Gli avanti torinesi, al contrario, procedettero a sbalzi, con puntate improvvise. Le linee dei mediani e dei terzini gareggiarono volenterosamente a spazzare il campo dalle minacce degli avanti avversari, e più impegnato del diretto avversario fu certamente Combi, in grande giornata, che si produsse brillantemente in spettacolose parate. Concludendo, l’Alessandria presentò una squadra armonica, affiatata, veloce e resistente, che ha lasciato una buona impressione. I due tempi furono giuocati a grande andatura. Le squadre, favorite dalla temperatura ideale, entrarono immediatamente con impeto nella lotta, e si prodigarono con generosità. Come abbiamo detto, pur non essendoci una netta superiorità dei grigi, questi ebbero il privilegio di imporre, per un certo tempo, il loro giuoco agli avversari. Malgrado il giorno feriale, una buona folla è accorsa sul campo di corso Marsiglia. Alle ore 18, l’arbitro Dani chiama a raccolta le squadre. La Juventus è al completo, e così l’Alessandria, se si eccettui Marchina al posto di Viviano ancora contuso. I grigi hanno la palla, ma la loro prima azione è sventata dal pronto intervento di Ferrero, susseguentemente tiro a lato di Ferraris. Sul rimando, Munerati, avuta la palla, fugge e converge al centro con un bellissimo cross; Cevenini interviene e centra, ma il tiro va a finire contro il palo. Munerati, subito dopo, opera un’altra rovesciata in area di rigore, ma i suoi compagni non ne sanno approfittare, dando modo a Lauro di liberare. I grigi passano in seguito al contrattacco, stabilendosi per alcuni minuti nell’area juventina e chiamando al lavoro Combi su insidiosi tiri di Banchero, di Chierico e di Marchina. Una folata bianconera, al 15’, mette a repentaglio la rete di Curti su un tiro di Munerati. L’azione termina con un corner contro l’Alessandria, risultato infruttuoso. I grigi impegnano dal 22’ al 30’ la difesa juventina; Cattaneo piazza un fulmineo tiro, Combi esce e la palla miracolosamente passa a lato della porta, imprudentemente lasciata senza difesa. Rosetta e Ferrero contengono arditamente la pressione offensiva e finalmente, al 32’, la Juventus è lanciata al contrattacco: Cevenini allunga a Munerati che, tutto solo, fila verso la porta avversaria sparando raso a terra, ma Curti si butta in tuffo e salva. Risposta alessandrina con tiri di Banchero e di Gandini sventati dalla abilità di Combi. Al 38’ Barisone passa alto a Cevenini, ma il tiro di questi passa sul palo superiore. Azioni alternate avvengono nelle due metà campo fino al fischio dell’arbitro. Alla ripresa, i grigi si fanno minacciosi con alcune azioni portate in profondità: Rosetta e Ferrero sono impegnati duramente, poi, poco a poco, l’Alessandria allenta la stretta, permettendo alla Juventus di passare all’offensiva. Il giuoco si mantiene sempre veloce e la lotta serrata, ma il goal disperatamente cercato dai contendenti non scaturisce. Combi para al 10’ un tiro di Banchero e al 15’ un altro, fortissimo, di Cattaneo; al 17’ Barisone fugge e saetta in porta: Curti interviene rapido. Al 20’ l’Alessandria è costretta in corner: mischie paurose sono create alternativamente nelle due aree. La lotta si mantiene serrata fino al 30’, poi la fatica incomincia a far sentire il suo peso e le fasi perdono gradatamente in velocità. Registriamo ancora al 35’ un tiro di Barisone, al 40’ una discesa in linea dei grigi sul limite dell’estrema area di rigore, un’improvvisa e fulminea rovesciata di Barisone al 44’. Si giunge così alla fine, senza vinti né vincitori. («La Stampa», 29 giugno 1928) La partita, attesa con viva curiosità, si è chiusa alla pari dopo 90 minuti di lotta accanita. L’Alessandria ha dimostrato una superiorità netta che non è stata però concretata da alcun goal. Le due squadre hanno impresso al giuoco la massima velocità; l’impresa però è apparsa ardua per ambedue le compagini perché rispettivamente disponevano di terzini di prim’ordine mentre l’attacco si dimostrò molto impreciso. La cronaca offre poco perché nessuna delle due squadre prese sull’altra un sensibile predominio. Nel primo tempo, nulla di notevole eccettuata qualche ottima parata di Combi. Nella ripresa, l’Alessandria tenta un serrate che si infrange contro Rosetta ed il guardiano bianconero. I contrattacchi juventini andarono sciupati per l’inefficienza dei tiri finali. I grigi ottennero, ad ogni modo, un risultato lusinghiero se si considera che essi ebbero per tutto il secondo tempo Bertolini pressoché nullo perché contuso. («Vice», «Il Calcio», 7 luglio 1928) La seconda grande fatica è stata quella di giovedì a Torino. La Juventus aveva, nelle ultime partite, dato luminose prove del suo valore, e si presentava alla lotta con serie probabilità di vittoria. La squadra grigia mancava ancora di Viviano, ma allineava Costa e Ferrari, al quale era stata condonata la squalifica. Contrariamente alle previsioni, l’Alessandria è stata in campo l’assoluta dominatrice. Per tre quarti dell’incontro, ha costretto la Juventus ad una serrata difesa e se non è giunta al successo lo si deve in parte alla felicissima giornata del trio estremo difensivo juventino ed in parte all’incidente toccato a Bertolini nei primi minuti del secondo tempo. La cronaca della partita mette infatti in rilievo il superbo giuoco di Combi, Rosetta e Ferrero, e la sterilità dell’attacco grigio privato di Ferrari retrocesso a sostituire Bertolini. Anche in questa partita, i pali hanno salvato un sicuro goal di Marchina. Decisamente, l’Alessandria non ha fortuna nelle partite di finale. In una sola partita ha potuto allinearsi al completo, e questo dice chiaramente che essa non ha potuto dimostrare la sua completa autorità in questo girone finale dal quale avrebbe dovuto uscire la sola dominatrice. (Teresio Pelizza, «Il Piccolo», 30 giugno 1928) RISULTATI: Bologna-Milan 5-0 Casale-Torino 0-3 (giocata a Vercelli) Internazionale-Genoa 2-2 CLASSIFICA: Torino 14; Bologna 11; Alessandria 10; Genoa, Internazionale, Milan 9; Juventus 8; Casale 2.

Girone Finale

Juventus FC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Curti Mario, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo Angelo

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

JUVENTUS: Combi; Rosetta, Ferrero; Barale (III) Oreste, Borgo, Bigatto (I) Carlo; Munerati, Cevenini (III) Luigi, Galluzzi, Vojak (I) Antonio, Barisone. All.: Violak József.

Arbitro: Dani Carlo (Genova)

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Finale

Juventus FC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)

Alessandria US

Curti Mario, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico Carlo AngeloAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

JUVENTUS: Combi; Rosetta, Ferrero; Barale (III) Oreste, Borgo, Bigatto (I) Carlo; Munerati, Cevenini (III) Luigi, Galluzzi, Vojak (I) Antonio, Barisone. All.: Violak József.

Arbitro: Dani Carlo (Genova)

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