Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1927/1928
Div. Nazionale
15-07-1928 - Giornata: 13 - Alessandria - campo degli Orti
Girone Finale


Alessandria US - Milan FC 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 7. Borelli M.[A], 66. Banchero (I) E.[A]

Alessandria US Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bruno Mario, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli Michele All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
MILAN: Compiani; Perversi, Schienoni; Marchi, Pomi, Sgarbi; Torriani, Santagostino, Pastore, Aigotti (I) Stefano, Tansini. All.: Burgess Herbert Larry.

Arbitro: Galassi Silo (Torino)
Note
Giornata calda. Inizio gara ore 17:00.

Commento
L’ultima partita di campionato sul campo degli Orti si è chiusa mantenendo l’imbattibilità del modesto quanto glorioso campo alessandrino. Il Milan, battuto dal punteggio, è stato però degno dei vincitori. Dopo un primo tempo sconclusionato, i rossoneri si sono rinfrancati nella ripresa, allestendo maggior numero d’attacchi ed effettuando tiri in porta che hanno impegnato Morando in parate superbe. Con questo però non vogliamo osannare alla linea d’attacco milanista che, se ha brillato per azioni individuali, ha difettato si assieme in special modo nella fase conclusiva. Degli ospiti, buona la difesa – i due goals erano imparabili – e salda la mediana. Torriani e Pastore, tra gli avanti, si son fatti notare più per l’attività che per la precisione. L’Alessandria, ancora senza Viviano e Bertolini, ha dovuto rimediare all’assenza di Rasetto, innestando Bruno al posto di Lauro retrocesso in difesa. Cattaneo, sceso in campo contuso, ha giuocato al disotto del suo valore. Il primo attacco parte dal piede di Ferrari, che passa in profondità a Banchero; ma il centroavanti alessandrino è travolto da una carica di Perversi; il fallo passa impunito. Il Milan è preso dalla baldanza avversaria e non riesce a difendersi. Al 5’ i rossoneri sono in corner: nulla di fatto. Il frutto della superiorità grigia giunge al 7’: su azione di Cattaneo e Banchero, la palla finisce nei piedi del giovane Borelli, che la insacca in rete imparabilmente. Al 14’, nuovo calcio di angolo contro il Milan: Ferrari alza di testa. Due buone incursioni rossonere culminano con tiri di Torriani e Tansini, poi è ancora Tansini che centra e Torriani impegna Morando, che si salva in corner. Alcuni calci di punizione per parte senza esito e una discesa in linea di ottima fattura da parte dei grigi: Borelli tira sul prato. Prima che termini il tempo, Pastore manda alta sulla casa di Morando una cannonata. Il riposo ridona energia ai giocatori. Prima il Milan e poi l’Alessandria sono costrette in corner. Torriani e Tansini impegnano Morando, poi Banchero trascina i compagni all’attacco. Ferrari coordina con bravura l’azione e conclude con un tiro che Compiani salva. Il Milan giuoca con nuova lena, mette fuori gli artigli ma l’Alessandria non cede. Gandini ha ancora sprazzi d’energia. Dopo un attacco sulla sinistra fallito per poco, ne allestisce uno sulla destra. Cattaneo centra raso a terra, Banchero raccoglie ed infila l’angolo basso della rete di Compiani al 21’. Dopo qualche minuto, il Milan è ancora in corner, ma si libera ed inizia un serrate meraviglioso. I calci di punizione contro l’Alessandria sono come le ciliegie. Alcuni tiri per parte non hanno esito. Morando è messo al lavoro e si salva con consumata valentia. Il Milan stringe ed il tempo passa; al 42’, corner contro l’Alessandria, ed eccone un altro contro il Milan al finire del 45’. («La Gazzetta dello Sport», 16 luglio 1928) Anche i rossoneri milanesi sono usciti sconfitti dal campo degli Orti, dopo una accanita lotta coi grigi che hanno confermata la buona forma della loro compagine, malgrado l’assenza di parecchi titolari indisposti od infortunati. Lo scarto di punti non rispecchia esattamente il valore in campo dei contendenti, perché l’iniziativa del giuoco è stata per tre quarti almeno agli alessandrini. Essi hanno condotto attacchi serrati e numerosi sotto la rete di Compiani, che fu sottoposto ad un arduo lavoro, evitando, con la sua sperimentata bravura, un più largo numero di goals. Anche Morando è stato, nell’ultima parte dell’infocato incontro, più volte e seriamente impegnato su tiri rabbiosi di Tansini, Aigotti e Pastore, e sempre il modesto e valoroso goalkeeper è intervenuto in tempo con parate spettacolose a rimandare il pericolo. Come si è detto, la squadra di Gandini ha prevalso nettamente su quella di Torriani, e solo la salda difesa dei rossoneri ed a volte la eccessiva lentezza e precipitazione nel concludere le azioni da parte degli attaccanti grigi hanno impedito una più significativa vittoria dei campioni locali, che hanno tuttavia brillantemente rivendicato l’amara sconfitta di San Siro del 13 marzo scorso. La canicola opprimente ha tenuto lontano, come era prevedibile, buona parte degli abituali spettatori; non solo, ma non ha permesso nel suo insieme un regolare, organico e robusto sviluppo delle azioni poiché i giuocatori risentivano delle condizioni atmosferiche eccezionali, rallentando di quando in quando il ritmo della lotta per concedersi un attimo di sosta e di riposo, per rinfrescarsi, abbeverarsi abbondantemente ai… rifornimenti ai lati del campo. A partita finita, i volti dei contendenti apparivano letteralmente congestionati. In quest’ambiente rovente, si è disputata la penultima partita di campionato che ha visto il magnifico ritorno dei grigi, ormai impossibilitati però a raggiungere i torinesi, la cui clamorosa vittoria odierna li designa senz’altro come campioni d’Italia. Il primo goal alessandrino è stato segnato al 7’ da Borelli, il secondo al 21’ della ripresa da Banchero; arbitro, Galassi di Torino. («La Stampa», 16 luglio 1928) I grigi hanno cancellato il ricordo della sconfitta subita a Milano nel girone di andata piegando con un secco 2 a 0 la compagine rossonera. L’incontro, malgrado il gran caldo, fu assai movimentato. Il Milan si batté col suo stile battagliero e rese dura la vittoria all’avversario. Per contro, l’Alessandria ripagò con uguale moneta il gioco, che si conservò così sempre interessante seppure non mantenne una linea tecnica perfetta. Vittoria quindi meritata di una squadra che, tradita dalle proprie forze nella fase acuta delle finali, ha saputo riprendersi nelle ultime battute, cogliendo tre vittorie consecutive in tre partite. L’inizio è veloce e i grigi mettono subito in pericolo la rete di Compiani. Al 7’, goal di Borelli dopo una bella azione collettiva. L’Alessandria forza l’andatura, tanto che il Milan si difende con difficoltà. Poi, la pressione rallenta e i rossoneri possono contrattaccare senza riuscire a realizzare alcun successo tangibile. Il tempo termina con uno a zero a favore dei concittadini. Nella ripresa, l’andamento non muta. Si nota solo una maggiore aggressività dei rossoneri, che sperando di raggiungere il pareggio. I loro sforzi sono frustrati da Banchero, che marca imparabilmente al 30’ un altro punto per la squadra. Il giuoco prosegue ora meno impetuoso e la partita non vede altre varianti fino al termine. («Vice», «Il Calcio», 21 luglio 1928) L’ultima partita di campionato giocata ieri sul campo degli Orti ha segnato una netta vittoria dell’Alessandria sul Milan. La partita si è svolta con la massima combattività malgrado il caldo soffocante. Agli alessandrini premeva difendere l’imbattibilità del proprio campo, che quest’anno è stata sempre mantenuta. La partita fu aspra e dura. La vittoria ha arriso alla squadra che ha giocato con miglior assieme e con più grande affiatamento. Il capitano Gandini è stato, come sempre, l’atleta che ha salvato molte difficili situazioni e ha mirabilmente coadiuvato l’attacco; Lauro, dalla difesa, è apparso in ottima giornata e Banchero e gli altri sono stati pari alla loro fama. Una vera promessa si è dimostrato il giovane Borelli che, per quanto alle prime armi, ha rivelato una grande precisione di gioco accoppiata a una velocità non comune. Il primo punto è stato segnato al 7’ del primo tempo da Borelli e il secondo da Banchero al 20’ della ripresa. Una bella occasione ha perduto Cattaneo di segnare un terzo punto a porta indifesa verso la fine della partita. Il portiere Morando ha frustrato con qualche difficile parata i migliori attacchi milanesi e in gran parte si deve alla sua prontezza se il Milan non ha potuto segnare alcun punto. Occorre anche dire però che il trio attaccante milanese, in cattiva giornata, non ha saputo mai concludere decisamente le sue azioni dinanzi alla rete alessandrina. Dei milanesi si sono distinti in particolar modo il terzino Schienoni, la linea mediana e le due ali Torriani e Tansini. («Corriere della Sera», 16 luglio 1928) L’ultima partita di campionato sul campo degli Orti ha visto una nuova vittoria della squadra alessandrina contro la forte compagine del Milan. E fu ancora una convincente vittoria, seppure la squadra grigia si fosse presentata in campo in una nuova formazione di ripiego. Si conosceva, alla vigilia, il valore dello squadrone milanista e per questo si teneva per la sorte dei grigi. E le previsioni non andarono deluse, perché il Milan ha saputo non solo reggere il confronto coi grigi, ma minacciarli più volte seriamente fino a costringerli ad una serrata difesa. Questo ha servito non poco a dar maggior valore alla vittoria alessandrina, vittoria ottenuta attraverso una dura contesa che il caldo soffocante ha reso quasi massacrante. La squadra alessandrina si è così installata al secondo posto di classifica, posto che il suo valore non demerita e che saprà difendere con ogni energia nella dura partita di domani a Genova. È veramente un miracolo quello che ha fatto la squadra grigia dopo la dolorosa batosta di Casale! Qualunque altra squadra avrebbe forse abbandonato il timone alla corrente e si sarebbe rassegnata alla cattiva sorte. L’Alessandria, invece, ha avuto tanta forza, tanta volontà da reagire e da ritornare minacciosa alle calcagna del Torino. Purtroppo, il risveglio è venuto quando forse era un po’ tardi e poche speranze rimanevano per la conquista del massimo titolo. La partita di Casale ha annullato, da sola, tutto un castello di illusioni e di sogni. È un vero peccato, perché l’Alessandria meritava un alloro migliore. Domenica, l’Alessandria si presentava ancora priva di Bertolini e di Rasetto, e con Avalle e Cattaneo ancora convalescenti. Al contrario, il Milan scendeva in campo nella sua formazione migliore e con seri propositi di vittoria. La lotta fu accanita fin dalle prime battute ma i grigi, sorretti da una fede senza limiti e da una ferrea volontà, non tardarono ad imporsi ai più prestanti avversari e, dopo appena sette minuti di giuoco, erano in vantaggio. Essi non concedevano respiri agli avversari e martellavano la rete milanista. Poi, anche il Milan entrò in azione, ma trovò in Morando, Lauro e Costa una difesa granitica, insormontabile. In special modo, Morando, attualmente in una forma superba, si esibì in alcune parate di classe, tanto da meritarsi il più vivo elogio del pubblico e degli stessi avversari. E fu veramente una fortuna che questi tre uomini si trovassero in una giornata felice, perché il Milan diventò sempre più aggressivo fino a sfiorare il pareggio. Ma la lotta non doveva rimanere così incerta fino alla fine, ed ecco Gandini, Avalle e Bruno prodigarsi per mandare all’attacco gli avanti; ed ecco Ferrari, Cattaneo, Marchina, Banchero riportare la minaccia in campo avversario e Borelli, che già si era accaparrato l’onore della segnatura del primo goal, gettarsi nella mischia con indomito coraggio, tanto da suscitare l’ammirazione e l’applauso del pubblico. Fu da una bella azione partita da Cattaneo che Banchero otteneva il secondo goal, che dava al pubblico la certezza della vittoria. Poi, la partita perdette della sua bellezza combattiva perché i ventidue atleti erano esausti per il caldo soffocante. E la partita, combattuta fino allora aspramente, scemò d’interesse e non appassionò più che raramente. L’ultima partita fu veramente la meno affascinante, sia per durata di combattimento che per tecnica di giuoco. E non mancò neppure il tono umoristico, perché questo lo fornì l’arbitro colle sue decisioni strambe. («Il Piccolo», 21 luglio 1928) RISULTATI: Bologna-Juventus 0-2 Internazionale-Casale 3-0 Torino-Genoa 5-1 CLASSIFICA: Torino 18; Alessandria 16; Genoa 15; Juventus 14; Bologna, Milan 13; Internazionale 11; Casale 4.

Girone Finale

Alessandria US - Milan FC 2 - 0 (1 - 0)

RETI:

7. Borelli M.[A], 66. Banchero (I) E.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bruno Mario, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli Michele

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

MILAN: Compiani; Perversi, Schienoni; Marchi, Pomi, Sgarbi; Torriani, Santagostino, Pastore, Aigotti (I) Stefano, Tansini. All.: Burgess Herbert Larry.

Arbitro: Galassi Silo (Torino)

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2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Finale

Alessandria US - Milan FC 2 - 0 (1 - 0)

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Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bruno Mario, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli MicheleAll.: Carcano Carlo

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MILAN: Compiani; Perversi, Schienoni; Marchi, Pomi, Sgarbi; Torriani, Santagostino, Pastore, Aigotti (I) Stefano, Tansini. All.: Burgess Herbert Larry.

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