Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1928/1929
Div. Nazionale
30-09-1928 - Giornata: 1 - Livorno - Villa Chayes
Girone A


Livorno US - Alessandria US 2 - 2 (0 - 1)
RETI: 40. rig. Magnozzi (II) M. [Li] , 72. Magnozzi (II) M. [Li] 48. Ferrari G.[A], 67. Ferrari G.[A]

Alessandria US Morando Clemente, Rasetto Ugo, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli Michele All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
LIVORNO US: Lipizer; Innocenti (III) Gastone, Bandini (II) Piero; Paolini (I) Plinio, Giraldi, Baldi; Alberti, Maini, Palandri, Magnozzi (II) Mario, Silvestri. All.: Rady Wilhelm.

Arbitro: Lenti Cesare (Genova)
Note
Giornata ventosa, terreno secco e irregolare. Inizio gara ore 15:25.

Commento
L’incontro si è chiuso senza vinti né vincitori. Le squadre hanno gagliardamente lottato. Per lo spirare del forte vento di libeccio che ha disturbato il gioco, i due tempi hanno avuto aspetti diversi, in quanto hanno registrato alterni episodi di attacco a seconda dei favori di Eolo imperante. La partita è stata tuttavia affascinante e lo svolgimento ha registrato e confermato le previsioni sulla efficienza della squadra locale, assai forte ma pure poco realizzatrice nella linea di attacco, un po’ sbalestrata nella seconda linea e indecisa nella barriera dei terzini. Lipizer, pronto e agile, è stato il nume tutelare nel secondo tempo, quando i reiterati attacchi dei grigi si sono abbattuti sulla sua porta: deciso e svelto, ha sventato innumeri minacce, riuscendo a salvare spesso situazioni pericolosissime. L’ardore della battaglia e il suo alterno svolgimento hanno condannato la grande folla accorsa a Villa Chayes a un tormento che si è chiuso soltanto al 90’ quando Lenti, che ha diretto l’incontro come un principe del fischio, ha messo la parola fine alla gara che, pur essendo un debutto di stagione, ha avuto una fisionomia da semifinale. La squadra dell’Alessandria, forte di valorose individualità, si è confermata un undici di alta classe. Essa ha tutti i numeri per impensierire gli squadroni più possenti; oggi ha dimostrato di saper tenere il campo anche in avverso terreno, con una autorevolezza che non si riscontra facilmente anche nelle squadre di altissimo rango. Dividendosi fraternamente i punti, amaranto e grigi hanno ripetuta una vecchia abitudine che vuole ormai i due teams apparigliati nelle contese che si svolgono fra di loro sia a Livorno sia ad Alessandria. Gli ospiti hanno mostrato di essere fortissimi nel trio estremo di difesa e nella seconda linea. All’attacco notammo una minore efficienza, ma Banchero e Ferrari hanno spesso galvanizzata la linea con iniziative individuali seguite da pronte realizzazioni. Si sono distinti particolarmente, in campo livornese, Lipizer, Magnozzi, Maini; in campo grigio, Banchero, Ferrari, Gandini, Bertolini. Nel primo tempo, gli amaranto hanno il vento a favore e si impongono quasi costantemente. Al 1’, dopo un abbozzo di discesa avversaria infrantosi su Giraldi, Silvestri costringe in corner gli avversari. Poi, comincia la teoria degli attacchi livornesi, durante i quali le maglie amaranto menano la danza dimostrando doti offensive degne di nota. Al 6’ un calcio piazzato tirato da Magnozzi trova Morando pronto alla respinta. Al 12’ Lipizer compie la prima parata. Al 14’, su azione del trio centrale livornese, Morando salva per la seconda volta in corner. Al 14’ e al 15’, due offensive laterali livornesi senza risultato. Al 17’, il terzo corner contro gli ospiti. Al 19’ notiamo una bella parata a pugno a terra di Morando. Due calci di punizione contro gli ospiti e una fuga di Cattaneo senza risultato. Al 27’, una uscita di Lipizer con parata a tuffo. Al 29’ e 30’, due tiri alti di Magnozzi e di Alberti. Al 32’, calcio piazzato contro Alessandria e un tiro di Magnozzi parato in stile perfetto da Morando. Dopo una centrata di Alberti, segue il quarto corner contro i grigi. Al 40’, una carica irregolare a Palandri, avanzante tutto solo a pochi metri dalla porta, è punita di penalty che Magnozzi trasforma in goal con tiro formidabile. Reazione grigia: Banchero conduce bersaglierescamente l’attacco, ma Lipizer è pronto e rinvia. Si riattacca: sono ora i grigi che dominano. Magnozzi retrocede a quarto half e fa la spola. Al 3’, calcio piazzato dalla linea dell’area di rigore per fallo di Bandini: Ferrari pareggia con un tiro basso che si insacca a fil di palo. Al 6’ un intervento in extremis di Lipizer salva una situazione difficilissima. All’8’ e al 10’ altri due corners affliggono i difensori labronici; poi, un tiro di Palandri che Morando respinge. Al 13’ Lipizer è impegnato in due parate consecutive a terra e in alto. La pressione degli ospiti persiste, ma al 19’ una fuga di Silvestri rompe la cerchia assediante. Al 22’ Ferrari sfrutta un errore del terzino destro livornese, che rimette in gioco un pallone che stava per uscire di fondo, e batte Lipizer da vicino, imparabilmente. Il successo impone ai grigi una tattica difensiva e, dopo una nuova parata di Lipizer al 23’, al 24’ e al 26’, quinto e sesto corner contro gli ospiti a conclusione del rinnovato spirito offensivo livornese. Al 27’ Magnozzi, che guata a metà strada tra attaccanti e sostegni, coglie al volo una favorevole occasione; parte di scatto, scarta due uomini e fulmina nella rete piemontese un pallone con la velleità di un dardo; Morando, sorpreso, non può che raccogliere il pallone in fondo alla sua casa. Vari attacchi alterni, poi la fine. («La Gazzetta dello Sport», 1º ottobre 1928) Pubblico enorme è accorso oggi sul campo di Villa Chayes per assistere ad una delle più interessanti partite della giornata inaugurale del campionato. E l’attesa non è venuta meno. Il pubblico non è rimasto disilluso, il gioco non ha avuto un solo periodo scialbo. Battaglia vera, palpitante d’interesse altissimo; gioco d’ottima fattura e grande impegno da parte di tutti i giocatori. La partita ha avuto due periodi distinti. Nei primi 45 minuti di gioco i concittadini, col vento in favore, hanno attaccato in prevalenza ottenendo un primo punto su calcio di rigore per la carica irregolare di un terzino alessandrino. In questo tempo gli ospiti hanno opposto una difesa tenacissima. Halves e terzini, sottoposti ad un lavoro snervante, sono stati superiori ad ogni elogio. Sul blocco ha giganteggiato il portiere dell’Alessandria, Morando, che è stato ripetutamente ed entusiasticamente applaudito per le sue parate ora alte, ora basse, ora a terra sempre precise, sicure, impeccabili. Nella ripresa la situazione si capovolge. Sono i grigi che conducono con favore del vento; e non solo gli ospiti sono pervenuti al pareggio, ma hanno concretato in punti la loro superiorità segnando un secondo goal. A questo punto l’U.S. Livorno si è gettata come una furia all’attacco; le sue discese si sono moltiplicate; la foga degli amaranto ha avuto dello sbalorditivo; e mentre la difesa grigia si sobbarcava un lavoro massacrante, i concittadini giungevano al pareggio agognato. Il match aveva ora del drammatico. Le due squadre, lanciate l’una contro l’altra a tempo di record, cercavano di strappare la vittoria, ma nessun altro punto veniva segnato. La squadra livornese ha assolto molto bene il suo compito ed anche il più sfegatato dei suoi sostenitori può dichiararsi soddisfatto. L’unico punto debole del team è stata l’ala destra Alberti, ma questa non è una lacuna incolmabile. Il sig. Geza, trainer dei livornesi, ha a disposizione ed in ottima forma Gambosci, mentre un altro valoroso calciatore livornese, Ceccherini, sta ristabilendosi da una contusione riportata. L’Alessandria ha lasciato un’ottima impressione sia per il suo insieme quanto per l’equilibrio che esiste in ogni linea. Quello dei grigi è indubbiamente un undici che farà molto parlare di sé. L’arbitro Lenti di Genova allinea le squadre in questa formazione […]. Inizio alle 15:25. In 19 minuti i livornesi usufruiscono di tre calci di angolo che non hanno effetto. Il primo goal è segnato al 40’: Palandri è caricato violentemente nell’area, Lenti senza esitazione concede il rigore; tira Magnozzi e segna. Nella ripresa gli ospiti marcano con Ferrari al 3’ ed al 22’ pure per merito di Ferrari. Al 27’ gli amaranto pareggiano: Magnozzi invia un bolide da 20 metri, il pallone batte sotto la traversa e ritorna in gioco; Maini sopraggiunge velocissimo e non ha difficoltà a spedire nuovamente la palla nella rete. Lenti, però, aveva già fischiato poco dopo il tiro di Magnozzi. Le ultime fasi del gioco trovano gli amaranto all’attacco. («Il Littoriale», 1º ottobre 1928) A Villa Lloyd, l’inizio del campionato ha messo di fronte l’Alessandria e l’U.S. Livorno; arbitro Lenti del Genova. Gli alessandrini mantengono il gioco sul campo unionista e danno modo a Lipizer di esibirsi in meravigliose parate. Il vento è contrario al Livorno, nel primo tempo. Al 40’ per carica violenta, l’arbitro concede al Livorno un penalty che Magnozzi cambia in goal. Nella ripresa, Ferrari, al terzo minuto, su calcio di punizione, marca il goal del pareggio e poi, al 23’, in una azione sotto la porta livornese, prende di sorpresa Lipizer: il pallone, deviato, entra dall’angolo destro nella rete. Il Livorno si riprende e riesce, con una serie di brillanti attacchi, a infilare la porta alessandrina: Magnozzi tira in goal, Morando para ma Maini, con una testa, rimanda e riesce a marcare, segnando così il pareggio. La partita si chiude così due a due. («Gazzetta del Popolo», 1º ottobre 1928) Il debutto delle due squadre non si può dire sia stato brillante dal lato tecnico, malgrado la partita giuocata con grande impegno. Le squadre hanno alternato la loro superiorità, a seconda del vento in favore, rivelando le solite deficienze. Le reclute non hanno impressionato. Il favore del campo è al Livorno e il primo tempo vede continue discese amaranto che a stento Gandini riesce a spezzare. Siamo quasi alla fine del primo tempo quando una fuga del centroavanti livornese, giunto all’altezza dell’area della porta, è ostacolata irregolarmente da un alessandrino. L’arbitro concede il calcio di rigore che Magnozzi non fatica a tramutare in goal. Nel secondo tempo, il vento rovescia la situazione e l’Alessandria impenna la difesa avversaria; Ferrari al 5’, su calcio di punizione, manda in rete. Il pareggio scoraggia i livornesi, che subiscono la pressione alessandrina. Gli uomini di Gandini trovano la maniera di passare al 22’ con una brillante azione condotta da Banchero, che è stata condotta e conclusa con un tiro improvviso e ben piazzato da Ferrari. La partita sembra oramai persa per i livornesi quando Magnozzi, scartati due uomini, riesce a segnare. Nessun punto è stato in seguito segnato. («La Stampa», 1º ottobre 1928) Il fischio dell’arbitro Lenti che poneva termine alla partita fu accolto dal pubblico livornese con un lungo respiro di sollievo. La bella squadra dei grigi, pur dovendo lottare aspramente contro l’azione del molesto vento di libeccio e contro l’irregolarità del terreno duro e spolpato quanto mai, ha dimostrato bene le alte qualità tecniche del suo giuoco e tanto da imporsi alla squadra ed ai vivaci sostenitori del Livorno. Non è cosa facile battere in casa sua il Livorno, squadra tutto brio e decisione e che tiene sempre in linea quel Magnozzi dal tiro pronto ed insidioso. Proveranno l’osso duro livornese le altre squadre durante il lungo campionato, e sentiremo allora l’importanza del risultato pari ottenuto dai grigi. La nostra squadra non è ancora in piena forma per qualche giocatore in ritardo d’allenamento. La prima linea ha alternato azioni brillantissime ad azioni incerte. Si sentiva il bisogno di tenere il pallone a terra, ma il vento ed il terreno ostacolavano le buone intenzioni, e questa contrarietà ha reso troppo nervoso il finale di certe azioni bene iniziate e ben condotte. «Borellino», Marchina e Cattaneo, con più calma, avrebbero senza dubbio segnato, nevvero? Con ciò non si vuole fare appunto a determinati giocatori, tanto più che tutti indistintamente hanno dimostrato nella lotta il loro fiero animo di grigi veri ed entusiasti. Ferrari ha segnati due goals di fattura diversa, ma tutti e due prepotentemente voluti e bene ottenuti. Banchero, calmo e sicuro perno della prima linea, ha imbastito, in stretto legamento con l’inesauribile Gandini, azioni di ampio respiro, come da un po’ di tempo non vedevamo, azioni che hanno permesso a Cattaneo ed a Borelli di centrare in tempo e su una difesa ancora aperta. Buona regola per l’avvenire. La seconda linea ha svolto un’ottima azione di difesa nel primo tempo, in cui il Livorno, favorito dal vento, attaccava con insistenza a folate; e, nel secondo tempo, ha sostenuto la prima linea con vigore e sicurezza di passaggi: Avalle, Gandini e Bertolini vanno aumentando in efficienza e li vedremo presto in gran forma. Nel trio di difesa, Lauro e Morando sono perfettamente a punto, Rasetto, non ancora allenato, è calato molto al termine della partita ma ha dimostrato di avere le doti per ben sostenere il campionato. A Carcano i più vivi complimenti per il risultato di Livorno, che segna il primo passo verso glorie migliori. La nostra squadra, dunque, conserva intatte tutte le possibilità che le hanno permesso di affermarsi splendidamente nella decorsa stagione calcistica. Le più agguerrite compagini dovranno fare i conti con lei, non appena sarà perfettamente «registrata», ed al nostro pubblico non mancherà l’emozione delle partite appassionanti. Questo pubblico nostro però, volta a volta entusiasta e tiepido, deve circondare la famiglia grigia del suo affetto più caldo, perché essa ne è altamente meritevole, oltreché per i pregi tecnici e per lo slancio combattivo, anche per quel senso di disciplina che ora fortemente sente, per quella mirabile concordia che, finalmente, esiste fra i vari giocatori. Il sogno più bello di coloro che, dal suo sorgere, hanno seguito con intelletto d’amore il cammino ascensionale della bella squadra, è finalmente avverato: la squadra grigia, oltreché tutta «paesana», è un blocco omogeneo, affiatato e concorde, e su di esso posano con fiducia le più accese speranze degli sportivi alessandrini. (Amilcare Savojardo, «Il Piccolo», 6 ottobre 1928) RISULTATI: Bari-Modena 2-3 Casale-Prato 4-2 Milan-Triestina 2-1 Padova-Novara 2-2 Pro Patria-Atalanta 2-0 Roma-Legnano 4-1 Torino-La Dominante 8-1 CLASSIFICA: Casale, Milan, Modena, Pro Patria, Roma, Torino 2; Alessandria, Livorno, Novara, Padova 1; Atalanta, Bari, La Dominante, Legnano, Prato, Triestina 0. Il Punto sul Campionato Prima giornata all'insegna del gol (38 reti in otto partite), del fattore campo – nessuna vittoria esterna e due soli pareggi - e della regolarità. Torino, Casale e Milan vincono in casa (e le prime due anche con punteggi roboanti). La quarta finalista della scorsa stagione, l'Alessandria ottiene soltanto un pareggio ma in trasferta. Parte bene anche la Roma che supera agevolmente il Legnano.

Girone A

Livorno US - Alessandria US 2 - 2 (0 - 1)

RETI:

40. rig. Magnozzi (II) M. [Li] , 72. Magnozzi (II) M. [Li] 48. Ferrari G.[A], 67. Ferrari G.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Rasetto Ugo, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli Michele

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

LIVORNO US: Lipizer; Innocenti (III) Gastone, Bandini (II) Piero; Paolini (I) Plinio, Giraldi, Baldi; Alberti, Maini, Palandri, Magnozzi (II) Mario, Silvestri. All.: Rady Wilhelm.

Arbitro: Lenti Cesare (Genova)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Livorno US - Alessandria US 2 - 2 (0 - 1)

RETI:

40. rig. Magnozzi (II) M. [Li] , 72. Magnozzi (II) M. [Li] 48. Ferrari G.[A], 67. Ferrari G.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Rasetto Ugo, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli MicheleAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

LIVORNO US: Lipizer; Innocenti (III) Gastone, Bandini (II) Piero; Paolini (I) Plinio, Giraldi, Baldi; Alberti, Maini, Palandri, Magnozzi (II) Mario, Silvestri. All.: Rady Wilhelm.

Arbitro: Lenti Cesare (Genova)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Morando Clemente, Rasetto Ugo, Lauro Armando, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Borelli Michele

All.: Carcano Carlo