Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1928/1929
Div. Nazionale
21-10-1928 - Giornata: 3 - Padova - Silvio Appiani
Girone A


Padova AC - Alessandria US 3 - 3 (2 - 3)
RETI: 16. Zanninovich G. [Pa] , 35. Bergamini E. [Pa] , 82. rig. Vecchina G. [Pa] 14. Banchero (I) E.[A], 23. Cattaneo R.[A], 29. Ferrari G.[A]

Alessandria US Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Bertolini Luigi, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Autelli Mario All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
PADOVA AC: Latella; Mion, Danieli; Zanninovich, Monti (II) Giovanni, Favaron; Prendato, Vecchina, Chiecchi (II) Egidio, Bergamini, Okely (III) Riccardo. All.: Burgess Herbert.

Arbitro: Medica Alfredo (Bologna)
Note
Espulso: 82’ Gandini [A]. Pubblico numeroso. Tempo coperto. Inizio gara ore 15:10.

Commento
La rigidissima tradizione che non vuole il Padova sconfitto in campo proprio dai grigi alessandrini, pure oggi, attraverso i novanta minuti di continua, spasmodica battaglia, non è stata troncata. La preparazione sapiente ed accurata dei poulains di Carcano ha trovato nei risorti padovani degli avversari accorti, vivaci e risoluti che li ha inchiodati inesorabilmente al pareggio, dopo averli pressati in difesa, per i tre quarti dell’intera partita. Senza tema di peccare di soverchia tenerezza verso gli uomini di mister Burgess, diciamo sinceramente che con un minimo di fortuna essi avrebbero vinto in modo meritato. Se ne primo tempo la lotta si è svolta equilibrata, nel secondo tempo la superiorità del Padova è stata schiacciante. Nel complesso la compagine della città del Santo ha dato l’impressione di poter marciare seriamente. La prima linea, che elogiamo in blocco, è velocissima ed armonica, mentre la linea mediana, con l’inclusione del giudizioso Monti II al centro, regge a sufficienza. Gli halves laterali hanno riconfermato il loro valore, dimostrando inoltre di avere un fiato a tutta prova. Della difesa dobbiamo anzitutto ripetere che Latella ne è il degnissimo eroe. Confortevole è poi la ripresa graduale, ma sensibilissima, del bravo veterano Danieli e del gagliardo Mion. In quanto al team di Carcano, nulla abbiamo da dire che sappia di novità. Si tratta di un assieme omogeneo ed armonico che funziona egregiamente, con una sicurezza ammirevole. Soprattutto, si sono fatti apprezzare il portiere Morando, il centrosostegno Gandini e gli attaccanti Banchero e Ferrari. Alle ore 15:10 l’arbitro, sig. Medica del Bologna, fischia l’inizio. Vecchina, d’intesa con Okely e Bergamini, abbozza una immediata azione arrestata dall’intervento di Costa. Al 2’ il Padova è ancora all’assalto e per poco non segna. I grigi si scuotono e partono in offesa con una improvvisa azione di Cattaneo, Marchina e Banchero. Al 10’ un bel pallone spedito da Favaron a Prendato è passato a Vecchina che, a contatto coi terzini avversari, non può piazzare il tiro. Due minuti dopo Latella para il primo tiro degli alessandrini i quali al 13’, in una mischia, ottengono un goal segnato da Banchero. La reazione dei biancorossi è fulminea. Al 15’ l’Alessandria è in corner. Il tiro viene respinto con un fallo che provoca un calcio di punizione dal limite dell’area di rigore. Vecchina s’incarica di sfruttarlo con un preciso passaggio a Zanninovich il quale scaraventa prontamente in rete, ottenendo il pareggio. Il gioco dei grigi si fa piuttosto pesante per cui l’arbitro cerca di frenarlo. Al 19’ altra punizione contro l’Alessandria, dopo di che la squadra di Carcano ha un attimo di bruciante risveglio che costringe i padovani a difendersi con impegno. Al 23’ un’altra mischia si accende sotto la porta di Latella il quale para due difficilissimi palloni calciati da pochi metri. Un successivo rimando di pugno è raccolto da Ferrari che segna il secondo punto pei propri colori. Nella pericolosa confusione Favaron rimane a terra tramortito e, dopo alcuni secondi di inutili cure, viene portato fuori dal campo. Di ciò ne approfitta l’Alessandria che si lancia con rinnovato ardore nella lotta riuscendo al 29’ a portare il terzo punto al suo attivo con un perfetto cross di Banchero raccolto mirabilmente di testa da Ferrari e tramutato in goal. Al 33’ Favaron rientra in campo e tosto la squadra padovana riprende il solito ritmo aggressivo. Al 35’ il giovane Prendato manda un bel pallone a Bergamini che il veneziano, con un altro colpo di testa colloca nella casa di Morando. Al 38’ il Padova è in corner. Il primo tempo così termina con tre goals per i grigi e due per i biancorossi. Nel secondo tempo, gli alessandrini ripiegano quasi tutti in difesa. Eccettuata una discesa di Ferrari al 13’ e un calcio d’angolo contro il Padova al 23’ si può dire che i ragazzi di mister Burgess hanno giocato sempre nell’area avversaria. Al 32’ Zanninovich, da metà campo, allunga a Vecchina il quale fugge tutto solo, giunto a 10 metri dalla porta, è mandato bruscamente a terra dati terzini alessandrini che lo stringono ai lati. L’arbitro concede il calcio di rigore che Vecchina medesimo trasforma nel goal del definitivo pareggio. Una imprecazione di Gandini determina quindi la sua espulsione. Ormai la partita è virtualmente finita. («Il Littoriale», 22 ottobre 1928) Equivalenza d’azioni nel primo tempo, netta superiorità del Padova nel secondo. Il punteggio, frutto spesse volte di azioni confuse, non dimostra il valore delle due squadre. Una vittoria del Padova, sia pure col minimo scarto dei punti, avrebbe premiato la squadra che ha nettamente dominato in campo. Da tempo non vedevamo in campo Appiani una partita così brillante, in cui i ventidue atleti hanno profuso tesori di energia per raggiungere il punteggio cui aspiravano. Partita giocata alla piemontese, priva d’ogni classicismo, ma viva d’azioni brillanti che hanno tenuto sospeso l’animo del folto pubblico presente, trascinandolo spesse volte all’entusiasmo. È superfluo tessere gli elogi dei singoli elementi delle due squadre. Chi più, chi meno, tutti furono all’altezza del loro compito. Anche l’arbitro, signor Medica del Bologna, ha saputo condurre in porto la difficile partita senza indecisione e con lodevole energia. L’inizio è completamente a favore del Padova che, con chiare e precise azioni, mette in serio pericolo la difesa dell’Alessandria. Lauro e Costa, però, liberano bene e porgono precisi palloni ai loro avanti. Al 5’ registriamo una magnifica discesa in linea dei grigi, ma Cattaneo, troppo precipitoso, calcia a lato. Altre azioni sui due campi e, al 14’, in una aggrovigliata mischia dinanzi alla rete di Latella, scaturisce il primo goal dell’Alessandria, marcato da Banchero. L’insuccesso sprona il Padova, che corre all’attacco e, al 15’, costringe i grigi in corner. Il tiro provoca una mischia e, in questa, Gandini commette un errore sul limite dell’area. La punizione tirata da Vecchina è magistralmente raccolta da Zanninovich, che invia in rete: il pareggio è segnato, con uno scrosciante applauso. La partita, che si è iniziata velocemente, continua a grande andatura. Le azioni seguono alle azioni con grande rapidità. Ed è in una di queste che l’Alessandria, al 23’, in una mischia sotto la rete di Latella, perviene a segnare il secondo goal con Cattaneo, dopo che il portiere biancoceleste [sic] aveva già attuato due parate consecutive su tiri di Banchero e di Avalle. Al 29’ l’Alessandria segna il terzo goal: discesa in linea, cross di Cattaneo, sapientemente raccolto di testa da Ferrari, che invia in rete. Dopo questo punto, pare che la partita debba avviarsi verso una grave sconfitta per i biancorossi, ma questi, per nulla smontati, riprendono e al 35’, in una superba discesa in linea, Bergamini segna il secondo punto per il Padova. Un corner a favore dell’Alessandria al 37’ e, con una punizione sul limite dell’area contro la stessa squadra, il primo tempo termina. La ripresa registra un’unica azione alessandrina, al 23’, che costringe il Padova in corner. Il resto è un continuo duetto tra la prima linea biancorossa e la difesa dei grigi. Non si gioca che in campo grigio. I terzini biancorossi, a ridosso degli attaccanti, spazzano con sicurezza le poche e sporadiche azioni alessandrine. Il pareggio per il Padova, però, si fa attendere: solo al 34’, esso è conseguito su calcio di rigore tirato da Vecchina e provocato da una violenta carica subita dallo stesso giocatore per parte dei due terzini grigi. Gandini, che eleva delle proteste, viene espulso dall’arbitro. In questo tempo, l’Alessandria subisce quattro corners, che però non escono alcun risultato. Alla fine, il pubblico accomuna i ventidue atleti in un caldo applauso che si fa più intenso al passaggio di Latella. («La Gazzetta dello Sport», 22 ottobre 1928) L’annuale duello fra grigi alessandrini e biancorossi padovani non ha lasciato quest’oggi né vincitori né vinti. Il match nullo, tre goals per parte, rispecchia fedelmente l’andamento della partita, perché se è vero che l’Alessandria ebbe, nel primo tempo, una leggera ma netta superiorità di gioco, nel secondo tempo il Padova costrinse i grigi nella loro area come in una ferrea morsa, e rare e non pericolose furono le incursioni dei grigi. L’Alessandria non è più la bella e tecnica compagine che ammirammo negli ultimi due anni, ma ha accusato quest’oggi diverse manchevolezze. Nel secondo tempo, la squadra ha ceduto di schianto e non seppe ributtare, nonostante il gioco rude, gli insistenti attacchi patavini. Il Padova, nella partita di quest’oggi, pur dimostrando di non aver ottenuto ancora quella fusione tanto desiderata dagli sportivi, ha sopperito con il cuore e con l’entusiasmo e la volontà alle lacune tecniche che sono apparse nel corso della partita. La seconda linea, specie i laterali, e giudicata nel secondo tempo è stata il miglior reparto della squadra ed ha fornito la prima linea di innumerevoli palloni. La difesa, dopo qualche incertezza che costò il secondo goal, seppe riprendersi ed arginare le pericolose discese dei grigi. La prima linea, pur svolgendo un gioco spesse volte caotico, ha avuto delle buone azioni. Okely e Chiecchi, questi troppo tardo ed indeciso, non furono alla altezza dei compagni e non li hanno per niente coadiuvati. Vecchina è sempre il campione fuori classe. Buona la prova del giovane Prendato, che si trovò di fronte a degli uomini più prestanti e volponi di lui. A Latella nessun goal è imputabile: anzi, il brillante portiere salvò molte situazioni disperate. Dell’Alessandria si distinsero: Gandini infaticabile distributore del gioco, Banchero, Cattaneo ed Avalle. La difesa, in complesso, non è all’altezza del resto della squadra: Morando si dimostrò mancante ed indeciso nel liberarsi del pallone, ogni modo nessuno dei goals segnati erano parabili. Medica del Bologna, che diresse l’incontro, errò qualche volta nel giudizio tecnico, ma fu sempre energico e, specie nel secondo tempo, impedì che il gioco si facesse violento. Un pubblico numerosissimo ha assistito appassionatamente alla partita, applaudendo ed incitando con caldo entusiasmo la squadra del cuore. Le squadre entrano applauditissime e, al fischio dell’arbitro, si schierano in questa formazione […]. L’Alessandria vince il campo. Palla al Padova che, al fischio dell’arbitro, abbozza un attacco subito infranto da un out di un biancorosso; la punizione però è resa nulla dall’energico e pronto intervento di Mion. L’Alessandria, che evidentemente tenta subito di avvantaggiarsi nei primi minuti di giuoco, sopra il Padova che però si difende bene. Gioco velocissimo e, su un attacco del Padova, Okely stringe ma cade e, su un susseguente cross del medesimo, Morando para facilmente. Padova persiste all’attacco e, dopo una serie di passaggi, Bergamini tira alto. L’azione si sposta nell’area padovana e Latella deve parare un tiro di Cattaneo. Vecchina tira, ma debolmente, e, su una nuova discesa alessandrina, Cattaneo, la velocissima ala destra, tira a lato mancando una facile occasione di segnare. Registriamo quindi una bella azione alessandrina. All’8’ la porta grigia corre un serio pericolo, ma il tiro di Vecchina si infrange sul piede d’un terzino. Al 10’ una pericolosa azione alessandrina finisce in out, quindi Latella deve uscire su tiro di Ferrari. Vecchina scende ma, ostacolato, tira debolmente. Consecutivo offside del Padova. Dopo un debole tiro di Banchero, Latella è chiamato al lavoro per un forte tiro di Cattaneo. In seguito a mêlée, sotto la rete padovana, al 14’ Banchero segna: l’azione, priva di bellezza, lascia il pubblico freddo. Nulla di fatto su un corner a favore del Padova. Subito dopo, una punizione contro Alessandria per fallo di Lauro contro Vecchina. Questi tira, passando a Zanninovich, che segna nell’angolo basso. Calorosi applausi della folla. Su un cross di Okely, Vecchina centra magnificamente di testa. Dopo una serie di punizioni, Banchero tira fortemente: Latella para, ma la palla gli sfugge, così che Cattaneo può segnare al 24’, facilmente. Dopo un fugace contrattacco patavino, Latella, con un salto acrobatico salva la propria rete, ma colpisce Favaron, che deve uscire per alcuni minuti. La superiorità dell’Alessandria continua e al 30’ Avalle scappa, crossa a sinistra, Ferrari raccoglie di testa e segna. Al 36’, su cross di Prendato, Bergamini segna di testa nonostante l’inutile tuffo di Morando. Subito dopo, Padova è in corner. Seguono discese del Padova, Lauro libera in out. Gli ultimi minuti vedono un tiro di Chiecchi e uno di Vecchina che finisce alto. La ripresa. Inizio dell’Alessandria respinto dal Padova. Prendato fugge, ma ostacolato tira fuori. S’inizia subito una forte superiorità biancorossa. Una punizione contro l’Alessandria al 3’ va in out. Al 7’, su cross di Prendato, Vecchina carica Morando che si salva a stento. Tiri di Okely e di Zanninovich. Continua la superiorità padovana: i grigi non passano la metà del campo. Al 18’, su passaggio di Okely, Vecchina tira un bolide che colpisce l’asta trasversale. Una fuga alessandrina finisce in out. Seguono due corners contro l’Alessandria: niente di fatto. Al 23’, un incidente fra Chiecchi e Morando. Il 24’ vede un corner contro Padova. Continua sempre la superiorità padovana. Fino al 33’, nulla di notevole; un minuto dopo, Vecchina è atterrato irregolarmente in area di rigore. L’arbitro concede subito il penalty, che solleva vive discussioni dei grigi in seguito alle quali Gandini viene espulso. Al 37’ il calcio di rigore tirato da Vecchina va ad insaccarsi nella casa di Morando. Avalle passa centrosostegno, Marchina half destro, Banchero gioca arretrato. Il Padova incoraggiato insiste sempre, senza che la fine possa salutare l’agognata vittoria. («Fonosport-Le Venezie sportive», 22 ottobre 1928) Pubblico delle grandi occasioni; cielo coperto, minacciante acqua che, per fortuna, non viene. L’incontro si è chiuso un’ennesima volta alla pari, dopo una lotta assai vivace. È stato a tratti bello e a tratti farraginoso, ma giocato dalle due squadre colla massima energia, spesso non scevra di durezza. Dopo un breve predominio padovano, i grigi attaccano con insistenza ed al 14’ ottengono il primo punto con Banchero. I biancocrociati reagiscono allo smacco e ottengono, al 15’, il pareggio in seguito ad una punizione battuta dal limite dell’area di rigore da Zanninovich. Dopo un periodo di prevalenza, gli alessandrini attaccano con insistenza e segnano nuovamente al 24’ con Cattaneo ed al 27’ con Ferrari. Il Padova reagisce di nuovo ed al 29’ Bergamini riesce a segnare, di testa, il secondo punto per i suoi colori. Nella ripresa, il Padova attacca con foga, ma i suoi tiri non hanno alcun esito. Neppure tre calci di angolo al 18’, 21’ e 29’ fruttano il pareggio. Soltanto al 34’ i concittadini pervengono al pareggio, su calcio di rigore concesso dall’arbitro Medica di Bologna perché Vecchina, mentre stava per calciare nella rete da dieci metri, veniva caricato e spinto a terra da un terzino. Egli stesso tira la punizione e segna, tra l’esultanza del pubblico padovano. Le due squadre, quindi, nonostante gli sforzi per aumentare il punteggio, non riescono a farlo variare e chiudono alla pari. («Gazzetta del Popolo», 22 ottobre 1928) Come era facile prevedere, la partita odierna è stata elettrizzante e combattuta con grande animosità dei 22 giocatori. Ancora una volta, le due squadre hanno chiuso alla pari, sebbene il Padova, nel complesso, sia stato leggermente superiore degli avversari non tanto nel primo tempo, dove le azioni si sono equilibrate, quanto nella ripresa, allorché un goal passivo ha cercato di annullare il distacco. I giocatori si sono equivalsi nella foga del gioco ed è inutile nella partita odierna cercare quale di essi ha giocato meglio e con più energia. Il Padova ha potuto conseguire il pareggio a undici minuti dalla fine in seguito ad un calcio di rigore giustamente accordato dall’arbitro e che veniva a finire una illecita azione dei due terzini alessandrini nei riguardi di Vecchina. Le squadre, agli ordini dell’arbitro Medica del Bologna, si sono allineate per la partita nelle seguenti formazioni […]. Fin dalle prime battute, il gioco ha una speciale impronta di combattività ed il Padova porta subito degli attacchi a fondo. Però gli ospiti reagiscono a tratti con insidiose folate ed al 14’ possono segnare il primo goal con Banchero. Il Padova riparte all’attacco e ottiene, un minuto dopo, una punizione di prima sul limite dell’area di rigore avversaria. Il pallone tirato da Zanninovich frutta il pareggio. Al periodo di superiorità padovana, anche se questa non è stata concretata dal punteggio, fa riscontro ora un periodo di equilibrio e quindi di azioni degli ospiti che, con più fortuna e grazie ad una maggiore precisione nel tiro in porta, riescono a segnare al 24’ ed al 27’ con Cattaneo e Ferrari. Solo al 29’ Prendato, con un bel tiro, segna il secondo punto per la squadra biancoscudata. Il pareggio, nonostante la decisione del Padova di voler pareggiare, non si ha che fino al termine del primo tempo. Nella ripresa, la squadra padovana si rigetta all’attacco decisa a ottenere almeno un risultato e al 13’ e 21’ ottiene due corners infruttuosi mentre reiterati tiri o sono bloccati dal portiere o colpiscono il palo. Dopo un calcio d’angolo contro il Padova, in seguito ad una sporadica discesa dei grigi al 24’, il Padova ne ottiene un altro al 29’, sempre però infruttuoso. Sembra che la partita non debba vedere una ulteriore marcatura padovana nonostante l’indiscussa supremazia di gioco quando al 34’ Vecchina, a dieci metri dalla rete avversaria, su allungo di Zanninovich sta per calciare in porta. Egli viene stretto dai due terzini avversari e gettato a terra. L’arbitro fischia il calcio di rigore ed espelle Gandini dopo che questi ha avuto una vivace discussione col direttore dell’incontro. Il pallone è tirato da Bergamini e si insacca nell’angolo sinistro basso. Il pubblico applaude fragorosamente al pareggio padovano. Gli sforzi delle due squadre per ottenere un nuovo vantaggio non consegue alcun esito e la partita fra grigi e biancoscudati termina una ennesima volta alla pari. («Gazzetta di Venezia», 22 ottobre 1928) Partita velocissima e condotta alla maniera forte da tutte le squadre. L’Alessandria dimostrò una lieve superiorità nel primo tempo; nella ripresa le parti si invertirono ed il Padova fu continuamente all’attacco, riuscendo a pareggiare. Arbitro: Medica del Bologna. L’Alessandria segna il primo goal al 14’. I padovani pareggiano subito dopo con calcio di rigore [N.B.: punizione]. Al 24’ e al 27’ i grigi marcano altri due goals e così il Padova al 29’. Al 31’ della ripresa, Vecchina, su penalty, riesce a pareggiare. («La Stampa», 22 ottobre 1928) RISULTATI: Atalanta-Modena 0-0 Casale-Legnano 6-0 La Dominante-Novara 4-2 Milan-Livorno 2-1 Pro Patria-Bari 2-1 Roma-Prato 4-0 Torino-Triestina 12-0 CLASSIFICA: Milan, Torino 6; Modena, Pro Patria 5; Alessandria, Casale, La Dominante, Roma 4; Bari, Livorno, Padova, Triestina 2; Atalanta, Novara 1; Legnano, Prato 0. Il Punto sul Campionato Torino e Milan restano a punteggio pieno. I granata annichiliscono la Triestina sotto una pioggia di 12 gol, mentre il Milan ha ragione del coriaceo Livorno. Il Modena, che ha perso il primo punto a Bergamo, viene raggiunto al terzo posto dalla Pro Patria che a sua volta ha superato di misura il Bari. In fondo alla classifica, restano a zero punti Legnano (che ha incassato 6 gol al Palli di Casale) e il Prato (0-4 a Roma).

Girone A

Padova AC - Alessandria US 3 - 3 (2 - 3)

RETI:

16. Zanninovich G. [Pa] , 35. Bergamini E. [Pa] , 82. rig. Vecchina G. [Pa] 14. Banchero (I) E.[A], 23. Cattaneo R.[A], 29. Ferrari G.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Bertolini Luigi, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Autelli Mario

All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

PADOVA AC: Latella; Mion, Danieli; Zanninovich, Monti (II) Giovanni, Favaron; Prendato, Vecchina, Chiecchi (II) Egidio, Bergamini, Okely (III) Riccardo. All.: Burgess Herbert.

Arbitro: Medica Alfredo (Bologna)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Padova AC - Alessandria US 3 - 3 (2 - 3)

RETI:

16. Zanninovich G. [Pa] , 35. Bergamini E. [Pa] , 82. rig. Vecchina G. [Pa] 14. Banchero (I) E.[A], 23. Cattaneo R.[A], 29. Ferrari G.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Bertolini Luigi, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Autelli MarioAll.: Carcano Carlo

Formazione avversaria

PADOVA AC: Latella; Mion, Danieli; Zanninovich, Monti (II) Giovanni, Favaron; Prendato, Vecchina, Chiecchi (II) Egidio, Bergamini, Okely (III) Riccardo. All.: Burgess Herbert.

Arbitro: Medica Alfredo (Bologna)

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Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Bertolini Luigi, Gandini Giuseppe, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Autelli Mario

All.: Carcano Carlo