Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1928/1929
Div. Nazionale
23-12-1928 - Giornata: 11 - Alessandria - campo degli Orti
Girone A


Alessandria US - Pro Patria et Libertate USB 4 - 1 (2 - 0)
RETI: 7. Gandini G.[A], 36. Ferrari G.[A], 52. Banchero (I) E.[A], 73. Banchero (I) E.[A] 66. Reguzzoni C. [Pr]

Alessandria US Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Avalle Edoardo, Gandini Giuseppe, Bertolini Luigi, Cattaneo Renato, Marchina Libero, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Autelli Mario All.: Carcano Carlo

Formazione avversaria
PRO PATRIA: Raimondi; Agosteo, Ravasio; Borsani, Bocchi (II) Orlando, Giacchetti (I) Nicolò; Colombo (I) Giovanni, Kregar (I) Andrea, Bonivento, Reguzzoni, Crosta. All.: Bekey Imre János.

Arbitro: Pessato Costante (Monfalcone)

Commento
I primi sintomi del ritorno della squadra alessandrina alla passata efficienza, avvertiti domenica scorsa col Legnano, hanno avuto ieri la più luminosa conferma. Ad eccezione di Ferrari che, pur non avendo ancora toccato il vertice della sua forma più bella, ha saputo egualmente prodigarsi per i compagni ed ha effettuato diversi tiri precisi e poderosi, e di Morando, che va soggetto qualche volta ad indecisioni, tutti gli altri hanno «girato» in completo accordo, vincendo nettamente il confronto con gli avversari. L’Alessandria ha giocato con piglio autorevole e con intesa perfetta, quale da tempo non eravamo più abituati a vedere. Dell’armonico complesso della squadra, due uomini si sono però elevati al disopra dei pur valorosi compagni: Bertolini e Gandini. Si può dire che la partita ha avuto il suo leitmotiv nelle prodezze dei due generosi e infaticabili halves grigi, onnipresenti in ogni azione di offesa e di difesa. Ammirevoli Costa e Lauro, specie il secondo che, di giorno in giorno, eleva di potenza e tempestività il tono del suo gioco; Avalle, Cattaneo e Marchina tenaci e prodighi di energie; a punto Banchero ed in continuo progresso Autelli. La Pro Patria ha deluso: nulla all’attacco e debole nei mediani laterali, ha lasciato gravare tutto il peso della superiorità avversaria sull’ottimo Bocchi, sui due terzini, decisi colpitori, e sull’agile Raimondi, che va citato all’ordine del giorno per la strenua e valorosa difesa opposta alle interessanti puntate dei cinque attaccanti grigi. Già al 6’ l’Alessandria era in vantaggio: dopo un corner salvato, la palla ritornava in area bustese e, nuovamente respinta, era ripresa da Gandini e infilata in rete con un formidabile tiro a mezza altezza da venti metri. L’attacco grigio insiste e ottiene due corners, al 21’ e 22’, infruttuosi e, poco dopo, Ferrari manda fuori da due passi a porta incustodita. Al 31’ Raimondi salva disperatamente in corner un magnifico tiro di Ferrari nell’angolo alto sinistro, ma al 36’ lo stesso giocatore, su punizione tirata da Bertolini e respinta da Raimondi, viola ancora la porta bustese. Breve risveglio dei cerchiati, col risultato di tre calci d’angolo contro i grigi, sventati dalla difesa. La ripresa si inizia in campo alessandrino, ma è fuoco di paglia ed i grigi riprendono il sopravvento. Al 5’ Banchero calcia alto un bellissimo centro di Autelli; all’8’ la identica azione è invece trasformata in goal dal centroattacco alessandrino. Corner contro Alessandria al 16’, mentre al 20’ Reguzzoni sorprende Morando e segna il punto dei bustesi. Banchero chiude la serie dei punti al 28’ con una irresistibile cannonata. Un corner ancora contro la Pro Patria al 44’ e poi la fine della appassionante partita. («Gazzetta del Popolo», 24 dicembre 1928) Come si prevedeva, l’Alessandria ha ritrovato la sua coesione ed è ritornata a sfoggiare un giuoco d’attacco poderoso. I forwards hanno messo a dura prova i difensori cerchiati ed hanno impegnato l’ottimo Raimondi in una costante e strenua difesa. La squadra ospite, pur giocando con indomita volontà, non ha fatto grandi cose; la prima fila si può dire che è stata nulla poiché ha dovuto cozzare contro la mediana dei grigi in grande giornata; Bertolini e Gandini sono stati con Lauro e Banchero i migliori in campo. Della Pro Patria, solo Reguzzoni è riuscito a portare in campo avverso la minaccia ed a salvare l’onore della giornata. Buona la partita dell’atletico Bocchi, che possiede le doti di un giocatore di classe. Falloso ed inconcludente Bonivento, volenterosi Ravasio e Agosteo. Lodevole l’arbitraggio di Pezzato. Nel rettangolo bianco degli ospiti, nasce la prima minaccia. La saetta Marchina, Raimondi vigila e blocca. Al 4’ la Pro Patria è in corner, Ravasio libera ed allunga a Bonivento, che indugia e permette a Lauro di soffiargli la palla e rimetterla all’attacco, che scardina lentamente la difesa avversaria; la minaccia sembra svanire, ma Gandini a ridosso, raccoglie ed effettua un tiro che batte imparabilmente Raimondi. Giuoco veloce e tenuto cavallerescamente sulla palla; gli ospiti tentano passare sulla destra, ma Bertolini è una barriera che non cede e la minaccia ritorna ad importunare Raimondi. Al 36’, calcio di punizione: tira Bertolini, che fa nascere un groviglio nel rettangolo di rigore, Raimondi libera, poi cade a terra e Ferrari, attento, riprende e segna. Gli ultimi minuti sono in favore dei bustesi, che ottengono tre corners, due calciati fuori ed uno liberato da Avalle. La ripresa ritrova i grigi all’attacco; insidiose puntate di Marchina e Cattaneo non hanno fortuna, all’8’ un’azione di forza di Ferrari fa viaggiare Autelli, il centro è raccolto da Banchero, che fulmina in rete con tiro basso. Al 20’ Bocchi sospinge i forwards sulla sinistra, ed è Reguzzoni che infila a fil di palo salvando l’onore della giornata. La risposta alessandrina non tarda a venire; sfumata una prima occasione, ecco Banchero che si districa di forza e segna con un tiro sotto la traversa al 28’. Buon ritorno degli ospiti negli ultimi minuti, ma gli uomini di Carcano infrangono gli attacchi e ritornano pericolosi nell’area bustese. («La Gazzetta dello Sport», 24 dicembre 1928) Il numeroso pubblico che gremiva il campo degli Orti è stato soddisfatto del risultato del match; ma la vittoria, che ha premiato la squadra migliore in campo poteva essere anche più netta. I migliori alessandrini in campo sono stati Gandini, Avalle e Bertolini, che hanno magnificamente sostenuto l’attacco. La squadra ospite, che ha lasciato una buona impressione, ha dovuto giocare essenzialmente in difesa; purtuttavia, ha lasciato una ottima impressione. L’Alessandria ha segnato il suo primo punto al 7’ da Gandini in una mischia, il secondo da Ferrari al 37’. Altri due punti hanno ottenuto, nella ripresa, i grigi, al 7’ con Banchero ed al 28’ ancora con Banchero. La Pro Patria ha segnato il suo unico punto al 21’ con Reguzzoni. («La Stampa», 24 dicembre 1928) La squadra alessandrina è ritornata nella sua piena efficienza. È questa una constatazione che il pubblico, domenica e martedì scorso, ha potuto fare sul campo degli Orti, dimostrandosi veramente soddisfatto e non nascondendo tutta la sua ammirazione per il gioco della bella compagine grigia. Finalmente, l’Alessandria ha ritrovata la sua… vena d’oro. Siamo tornati ai tempi non lontani in cui i grigi sapevano imporre il loro classico gioco e dettare leggi su tutti i campi d’Italia. Un sensibile progresso era già stato avvertito, nei grigi, quindici giorni fa, nella partita contro il Legnano; tale progresso si è ancora accentuato domenica contro la Pro Patria, sino ad ottenere piena conferma nella partita di martedì contro lo squadrone magiaro dell’UTE. I grigi sono oggi in tutto degni della più alta considerazione dei loro… troppo esigenti «supporters». Essi hanno ripreso il loro classico gioco, hanno nuovamente imparato a vincere e stravincere, hanno finalmente ridato all’Alessandria la gloria che le compete. Ed il pubblico non è più stato avaro di applausi e di incitamenti. Meravigliato per il loro gioco ed affascinato per le loro azioni in perfetto stile, è stato trascinato al più folle entusiasmo sino a dimenticare di colpo tutte le amarezze sofferte, ed ha riportato in trionfo i suoi beniamini. E di questo vanno orgogliosi anche i grigi, che sentono finalmente di aver riconquistato il loro pubblico generoso dal quale avranno domani applausi ed incitamenti per il conseguimento delle più luminose affermazioni. Contro la Pro Patria, la squadra grigia ha giocato una partita degna delle sue tradizioni. Ha fatto appello a tutte le sue energie, ha messo in pratica tutte le sue risorse tecniche ed è riuscita a sconvolgere il gioco avversario segnando una vittoria clamorosa, come in quest’anno ancora non avevano riportato. E la Pro Patria non era un avversario trascurabile, perché solo otto giorni prima aveva dominato lo squadrone romano e si trovava in classifica a pari punti coi grigi. Per questa partita, l’Alessandria aveva sfoderate tutte le sue armi, perché rappresentava la prova d’appello della raggiunta sua migliore efficienza. I grigi sapevano di essere osservati da migliaia di supporters che attendevano da essi la… resurrezione. E la prova non è mancata. Contro l’agguerrito squadrone bustese, i grigi hanno fatto mirabilie: hanno scompaginato il gioco d’attacco avversario opponendo una difesa ferrea nella quale eccelsero le superbe doti fisiche di Gandini, Lauro e Bertolini ed hanno imposto il loro gioco di attacco alla più ferrea difesa avversaria. Banchero e Ferrari, ritornati in piena efficienza, Cattaneo e Marchina, sempre attivissimi e pericolosi, sono riusciti a inscenare azioni tecnicamente superbe travolgenti e redditizie. Quattro goals hanno coronato i loro sforzi rispecchiando una superiorità, di gioco e ostile, netta e convincente. L’Alessandria si è così riportata al terzo posto di classifica con 5 punti di distacco dai leaders. («Il Piccolo», 29 dicembre 1928) RISULTATI: Atalanta-La Dominante 2-0 Legnano-Livorno 1-0 Milan-Modena 1-1 Novara-Bari 2-0 Padova-Torino 0-0 Roma-Casale 2-1 Triestina-Prato 2-2 CLASSIFICA: Milan, Torino 19; Alessandria, Roma 14; Atalanta, Modena, Padova, Pro Patria 12; Casale, La Dominante 10; Legnano, Livorno 9; Triestina 8; Novara, Prato 6; Bari 4.