Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1932/1933
Serie A
23-04-1933 - Giornata: 26 - Casale Monferrato - Natale Palli


Casale FBC - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Mosele Vittorio, Lombardo Umberto, Fenoglio Giuseppe, Avalle Edoardo, Costenaro Gino, Barale Oreste, Cattaneo Renato, Scagliotti Cinzio, Notti (I) Alfredo, Marchina Libero, Borelli Michele All.: Bachmann Heinrich

Formazione avversaria
CASALE FBC: Provera, Roggero, Mazzucco, Ferrero Francesco, Castello, Volta, Schiavetta, Gardini, Migliavacca, Chiappo, Autelli. All.: Siviardo Secondo

Arbitro: Carminati Mario (Milano)
Note
Angoli: 4-5. Pubblico numeroso Tempo primaverile, terreno elastico. Inizio gara ore 15.00

Commento
IL CASALE HA AUMENTATO IL SUO DISTACCO I grigi di Alessandria hanno saputo sul campo Natal Palli fare assai meglio del Napoli e del Torino, strappando un risultato nullo che permette loro un meritato miglioramento nella classifica. Non saremo noi a dolercene, tanto più che la squadra della vicina città ha dimostrato (a parte la spiacevole carica irregolare di Barale a Schiavetta) di saper lottare cavallerescamente, senza cercare di far prevalere il maggior peso dei suoi componenti. Fortissima nel portiere Mosele, si è rivelata un poco incerta nei terzini, in modo particolare in Fenoglio. Avalle è emerso tra i compagni della linea mediana, mentre gli avanti, pure dando prova di essere stati allevati ad una buona scuola (Cattaneo e Notti hanno brillato come astri di prima grandezza), hanno peccato per troppa incertezza nell’area di rigore. Occorre aggiungere che essi si sono trovati davanti ad uno sbarramento difensivo di rara efficacia. Castello - ed è stata una vera fortuna data la giornata mediocre di Ferrero e quella ad dirittura nera di Volta - è apparso, specie nel secondo tempo, come un dominatore. Roggero e Mazzucco sono attualmente in forma magnifica, tale da rom pere ogni più abile combinazione destinata a dare fastidi a Proverà. li nostro portiere è stato impegnato raramente, ma qualche suo arresto di palloni insidiosissimi ci ha detto chiaro che la sua classe è di parecchio superiore alla media. Col punto conquistato domenica scorsa i nero-stellati si sono quasi assicurata la permanenza nel Campionato di Serie A. Occorrerebbero incredibili miracoli da parte di Pro Patria e di Bari perché la situazione dei nostri avesse a farsi nuovamente critica Le due compagini che si trovano in coda nella classifica non sono di forza tale da poter colmare un distacco di quattro punti, tanto più che il calendario delle prossime partite è tutt’altro che loro favorevole. Si potrebbe perciò passare sopra alla dimostrazione di mediocrità offerta dalla nostra linea attaccante, il cui comportamento fin dall’inizio della gara è stato tale da far comprendere che se non fosse intervenuto un provvidenziale calcio di rigore od un autogoal avversario, assolutamente non avrebbe segnato. E poiché è bene tutto quello che finisce bene, non insistiamo oltre per dimostrare che con Migliavacca al posto di centro avanti, l’attacco casalese potrà aspirare a tutto meno che a vincere la resistenza di difese anche mediocri. Domenica scorsa il male si è anche aggravato perchè Schiavetta, considerato il deus ex machina del rep arto attaccante, non ha reso quanto da lui attendevano i suoi ammiratori. Dal suo piede è partito qualche tiro impressionante in calci di punizione: ma nel giuoco in linea è stato mediocrissimo tanto all’ala destra quanto al centro, durante la sua breve permanenza in questo posto. Schiavetta possiede realmente le doti per riuscire un elemento di classe, tanto più se saprà liberarsi dal timore eccessivo che n u tre per gli avversari. Ma non si deve per ora pretendere da lui più di quanto possa d are: un giuocatore redditizio all’attacco non si improvvisa. Assai di più ci è piaciuto Chiappo, un ragazzo di rara intuizione e pronto a sfruttare le occasioni favorevoli. Nel prossimo anno se ne parlerà, vedrete, in modo assai lusinghiero.... Il Casale giunto quasi al termine del lungo Campionato deve, tirando le somme, ritenersi più che soddisfatto. Non è stata lieve impresa quella di assicurarsi la permanenza nella serie A a lato delle grandi squadre. I dirigenti meritano, come i giuocatori, la riconoscenza degli appassionati per aver saputo lottare strenuamente e vincere contro gravissime difficoltà. Ma tutto quanto si è conquistato con una lotta tenace potrebbe crollare in avvenire se non si riuscirà a risolvere il problema assillante della linea d’attacco. Durante il riposo estivo si potrà, se i mezzi lo permetteranno, cercare di colmare il vuoto, che i reiterati tentativi non sono riusciti a riempire, lasciato da Borel all’inizio della stagione calcistica. Ma sarebbe un errore il volere insistere su di una sterilità desolante. Tutt’al più si potrà concederlo per le partite da giuocarsi sul campo Natal Palli, poiché il tentare l’avventura potrebbe essere pericoloso. Ma perché non si fanno esperimenti negli incontri da sostenersi sui campi altrui, incontri che la carta indica senz’altro perduti per i nostri colori? La gara con Iuventus avrebbe perfettamente servito a tale scopo. Quella con Bologna potrebbe valere per un tentativo di fondere alcuni valorosi elementi degli elementi degli allievi ai titolari della prima squadra. E quale speranza si può nutrire di rea lizzare domani punti nella fossa dei bianchi leoni? In base alle prove del passato non sarà certamente la nostra prima linea, guidata da Miglia, quella capace di infrangere la resistenza di un Ardissone e della coppia Zanello- Lanino. Noi ci ricordiamo delle bellissime prove fornite da Demarchi come centro della linea mediana. A detta dei competenti egli non ha reso, nel difficile posto, meno del titolare Castello. Non sarebbe il caso di affidare al trinese l’incarico di formare il fulcro della squadra, spostando Castello, che pur non possedendo grandi doti come cannoniere è di una rara forza penetrativa, al centro della linea di attacco? Con una simile modificazione il Casale potrebbe giuocare sul campo vercellese la sua grande carta. Presentando invece la compagine nero - stellata nella sua consueta formazione assiste l'ottimo ad un formidabile duello tra gli avanti bianchi ed il nostro splendido sbarramento difensivo. Ma si dovrebbe a priori rinunziare ad ogni possibilità di realizzare punti. E la squadra che scende in campo col solo proposito di difendersi è già per tre quarti spacciata. (Il Monferrato, Sem. 29/04/1933) IL RISULTATO PARI DI CASALE La squadra alessandrina, scesa sul campo dei cugini di Casale, si è trovata in una giornata poco buona ; del resto anche la squadra ospitante, che giocava una carta più importante di (lucila degli alessandrini, mancò completamente alla attesa. «Mal comune, mezzo gaudio», ed infatti grigi alessandrini e nero-stellati casalesi, al termite della partita, erano soddisfatti del risultato. Gli uomini di Migliavacca costrinsero, nel primo tempo, gli avversari a difendersi disordinatamente e, nella ripresa, si salvarono di fortuna da varie azioni assai pericolose, create dagli attaccanti grigi sotto la fatata rete di Proverà. Voler giudicare i giocatori dopo una simile partita è un compito errato, poiché le limitate misure del campo, il fondo durissimo ed ineguale del terreno giocarono brutti scherzi ai giocatori piu’ tecnici e che avrebbero dovuto, come al solito, aver maggiore controllo sulla palla: vogliamo alludere a Scagliotti o Avalle. Mosele si difese con bravura e sicurezza: dei casalesi si piacque molto.. Lo alessandrino Autelli. Dei grigi il migliore è stato Notti. Il punto ottenuto sul campo del Casale giunge ad arrotodare il punteggio in classifica della squadra alessandrina, che pur marciando col vento a sfavore, riesce a portare nel porto della Divisione Nazionale A la propria paranzella. Le altre squadre, che pericolavano, sono rimaste ferme, cosicché i grigi, e, forse, anche i comprovinciali casalesi sono... fuori pericolo (Il Piccolo, A.C., 29/04/1933) Dove il campanile sovrasta Casale-Alessandria 0-0 L'incontro che opponeva i nero-stellati ai grigi alessandrini si è risolto con un niente di fatto davanti ad un discreto pubblico in una giornata di sole primaverile. Del Casale si sono distinti solo Castello e Provera; dell'Alessandria: Mosele, Lombardo e Fenoglio. Le azioni al principio sono alterne. Registriamo al 20' e al 31' corners contro l'Alessandria, al 44' punizione dal limite contro l'Alessandria. Al 5' della ripresa corner contro il Casale; al 9' un'occasione magnifica sciupata da Cattaneo. A questo punto il Casale sposta Schiavetta al centro: ma ciò non migliora il rendimento della linea di attacco. Registriamo la 15' corner contro Casale; al 16' punizione dal limite contro il Casale con magnifica parata di Provera. Al 21' e 25' punizione contro l'Alessandria; al 26' Scagliotti colpisce la sbarra della casa di Provera. Al 29', al 32' e al 38' corners contro il Casale; al 36' corner contro l'Alessandria; al 42' parata in corner, difficilissima, di Mosele, su tiro di Migliavacca. Al 44' punizione contro l'Alessandria e poi la fine. (Il Littoriale) Casale-Alessandria 0-0 […] Soltanto quando la sostanza tecnica delle due squadre è associata al loro vigore combattivo le contese diventano aperte ed interessanti. Una conferma di questa facile constatazione l'ha fornita ancora la partita di ieri, Giuocata in tono minore dalle due compagini, risoltasi in uno spettacolo, chiuso, monotono, senza uno sprazzo di vero interesse. All' inizio la prima linea alessandrina tentò con insistenza qualche accenno di giuoco tecnico, ma ben presto anche le avanzate dei grigi caddero sotto il velo uniforme che dominava sovrano e la partita si ridusse ad una scorreria alternata nei due campi. Superate le difficoltà iniziali, il Casale reagì con rapide puntate, ma l'assenza di un condottiero all'attacco fu il primo difetto che la squadra casalese mise in evidenza e le azioni nerostellate si ridussero, così a folate generose, ma piene di disordine. L'iniziativa dell'unità monferrina durò con una certa continuità fin verso la prima mezz'ora di giuoco. Migliavacca, ricevuta la palla da Roggero impegnava dapprima il portiere avversario con un tiro basso, poi altre due azioni consecutive mettevano a repentaglio la rete alessandrina, e la seconda si risolveva con un calcio d'angolo movimentato. Da questo momento cessò la superiorità casalese e Notti, capovolgendo il giuoco prendeva in velocità tutta la difesa avversaria, ma, giunto a tre passi da Provera, sprecava l'azione, tirando debolmente a lato. Schiavetta, tirava forte la palla verso la propria rete e Mosele doveva slanciarsi a palme tese per rimediare allo svarione del compagno. Nell'ultimo scorcio del primo tempo, un calcio d'angolo contro la porta dei grigi era sventato da Fenoglio con un misurato colpo di testa, quando la palla viaggiava ormai verso la rete incustodita per una intempestiva uscita dai pali di Mosele. Nella ripresa, dopo un periodo iniziale giuocato a ranghi immutati, il Casale mandò Schiavetta al centro dell'attacco e richiamò Migliavacca al suo ruolo abituale; ma il provvedimento non migliorò il rendimento tecnico della squadra, poiché i frequenti ritorni all'offensiva che essa ebbe furono sprecati dall'azione in contro tempo di tutti gli attaccanti. La serie delle azioni casalesi fu anzi rotta dall'unico contrattacco pericoloso, che i grigi riuscirono a portare nella ripresa. Notti, a pochi passi dalla rete avversaria, invece di tirare, passava la palla a Cattaneo, che viaggiava al suo fianco completamente scoperto; Cattaneo, sorpreso dal passaggio inatteso del compagno, si arrestava senza risolvere la situazione e un difensore casalese ripiegava; mentre Provera, ingannato dall'errore di Cattaneo, era uscito dai pali, Marchina si buttava sulla palla, ma nella confusione della mischia tirava alto e prendeva in pieno la traversa; Castello finalmente sopraggiungeva come un bolide e rinviava lontano. Fu questo l'unico episodio emozionante della giornata e, ad onore del vero, bisogna dire che gli attaccanti alessandrini lo sprecarono con una serie di errori infantili. Poi continuò la scorribanda alternata delle due squadre. Schiavetta, quando ormai non mancavano che pochi minuti per giungere alla fine della contesa, tornò a scambiarsi il posto con Migliavacca, ma anche le ultime sgroppate del biondo giocatore non riuscirono a legare il giuoco disordinato della prima linea nero-stellata. La partita fu proprio in carattere con gli umori di due squadre che, ritenendo di non avere più nulla da dire nel campionato, giocano le parttie senza entusiasmo e senza impegno. Questa valutazione potrebbe essere pericolosa nei confronti del Casale, che pure ha ancora un piede nel precipizio della retrocessione, ma le constatazioni che il giuoco di ieri della compagine monferrina permette di trarre, sono appunto quelle di una squadra ormai sicura del fatto proprio. (La Stampa) RISULTATI: Bari – Roma sosp. (0-2 tav) Bologna – Ambrosiana 2-1 Lazio – Juventus 1-0 Milan – Pro Vercelli 2-1 Padova – Fiorentina 1-1 Palermo – Genova 1-1 Torino - Napoli 0-1 Triestina – Pro Patria 3-2 CLASSIFICA: Juventus p. 41, Ambrosiana 36, Bologna 35, Roma 33, Napoli 31, Torino, Fiorentina 29, Milan 28, Genova 26, Padova, Triestina 25, Lazio 24, Palermo 22, Pro Vercelli 21, Alessandria 20, Casale 17, Bari, Pro Patria 13. MARCATORI: 22 reti: Schiavio (Bologna), 18: Borel II (Juventus), 17: Meazza (Ambrosiana), Romani (Milan), 15: Levratto (Ambrosiana), 14: Sallustro (Napoli). Il punto sul campionato L'impresa della Lazio che ha sconfitto, grazie al punto messo a segno da Fantoni I, la Juventus è ininfluente ai fini della classifica visto che l'Ambrosiana, priva di Meazza, a Bologna è passata in vantaggio per poi farsi rimontare dalle reti di Reguzzoni e Schiavio. Lo stesso Bologna mantiene il terzo posto tenendo a distanza la Roma che avrà a tavolino i due punti della partita di Bari, sospesa per intemperanze del pubblico (due punti già segnati in classifica). La sconfitta della Pro Patria e Trieste fa sì che grigi e nero-stellati, reduci dal deludente 0-0 nel derby, incrementino il vantaggio sulla zona retrocessione.